Il corso SGI che si è tenuto a Tokyo dal 24 al 29 febbraio ha dato inizio alle attività del nuovo Comitato europeo dei giovani. Tra i sedici componenti, tre sono italiani: Mauro Ciullo, Dario Bondi e Valeria Santorelli. Ecco una sintesi delle sessioni di domande e risposte tenute durante il corso
Come migliorare le riunioni di discussione, centro delle nostre attività?
Yoshiki Tanigawa, vice presidente della SGI: Sensei spiega che hanno successo quando tutti i partecipanti sono coinvolti in modo attivo. Anche se a una riunione ci sono poche persone, quello che conta è la gioia che nasce dalla condivisione delle esperienze e dalla gratitudine per aver incontrato la pratica buddista. Se ogni persona si occupa di qualcosa (preparare la propria esperienza, accogliere gli altri, leggere un incoraggiamento del maestro…), allora sarà un successo e ciascuno ne uscirà rivitalizzato. Qualche anno fa il presidente Ikeda ha confermato i punti alla base della realizzazione di kosen-rufu:
• dare guide personali
• dare valore ai piccoli incontri
• parlare con rispetto
• rimanere costantemente in contatto con i compagni di fede
• mostrare considerazione per le famiglie di ogni compagno di fede
• rispettare le circostanze di ogni compagno di fede
Mettendo in pratica questi suggerimenti possiamo rendere gli incontri incoraggianti e d’ispirazione, luoghi dove condividere la profonda visione buddista della vita. Non è importante il tema della discussione, bensì che tutti siano coinvolti e partecipi. Ognuno ha delle peculiarità con cui può contribuire: alcuni parlano con facilità, altri sanno suonare, altri ancora stanno lottando per qualcosa e possono condividere la loro sfida. È fondamentale conoscere le persone per poterle sostenere e coinvolgere. La vera preparazione di una riunione è creare legami con e fra i membri del gruppo: questo è il punto di partenza per creare riunioni gioiose.
Come possiamo trasmettere agli altri lo spirito dell’offerta affinché possano trarne un’esperienza concreta?
Tanigawa: Il tesoro più prezioso è la vita. Ma se non riusciamo a donare il denaro, come pensiamo di essere capaci di offrire la vita? I soldi servono per realizzare sogni e desideri, e se riusciamo a offrire i soldi per ciò che ha più valore, kosen-rufu, allora riusciremo a provare una soddisfazione talmente grande da non essere paragonabile alla soddisfazione degli altri desideri. L’offerta in denaro non ha a che fare con la cifra che si dona, piuttosto con la sincerità con cui si offre per sostenere il movimento di kosen-rufu e con la gratitudine nei confronti dell’organizzazione. Questo tipo di azione allena a diventare una persona che riesce a donare la propria vita. Avere molti “tesori del forziere” non garantisce la possibilità di essere veramente felici. I tesori più importanti sono quelli “del cuore”, e ancora più importante è avere un’alta condizione vitale.
Come trasmettere ai più giovani l’importanza della relazione tra maestro e discepolo, considerando che porteranno avanti il movimento di kosen-rufu senza averlo conosciuto?
Minoru Harada, presidente della Soka Gakkai: In futuro, i nuovi membri faranno più fatica a percepire la relazione con sensei. È vostro compito, come attuali responsabili, farglielo conoscere e trasmettergli il suo messaggio. Vi consiglio, finché vivete insieme al maestro, di leggere tutti i suoi libri. Ai giovani suggerisco di partire dal Diario giovanile che racconta come il giovane Ikeda si sforzasse per realizzare i sogni del suo maestro, Josei Toda. Sensei lo ha scritto con sincerità, in modo diretto e chiaro. L’altro libro che consiglio è l’intera serie della Rivoluzione umana: lì c’è scritta tutta la verità sulla Soka Gakkai.
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La nuova campagna europea
Il nuovo Comitato europeo dei giovani spiega i contenuti di questa iniziativa, che durerà fino a marzo 2018, e ha come nucleo centrale la condivisione delle esperienze
Come sesta generazione del Comitato europeo dei giovani (EYC), per rispondere alle aspettative del nostro amato maestro, ispirati dal messaggio di Capodanno e dall’editoriale di febbraio (NR, 576, 4) di Daisaku Ikeda in cui parla della forza del dialogo e dell’importanza di condividere esperienze, vorremmo proporre questa nuova campagna che durerà fino al 2018: Joyfully Sharing Experiences – One Europe with sensei (Condividere con gioia le esperienze -Un’Europa con sensei).
Nel messaggio di Capodanno il presidente Ikeda scrive che nella campagna di Osaka una spinta fondamentale nella realizzazione del risultato senza precedenti di 11.111 famiglie di nuovi membri in un solo mese fu il condividere con gioia esperienze di fede con gli altri (vedi NR, 572, 5).
Inoltre, poiché i membri «cominciarono a mostrare le grandi prove concrete dei benefici che realizzavano uno dopo l’altro, il loro cuore traboccava della gioia di aver superato le difficoltà e della profonda emozione di essersi risvegliati alla loro vera missione nella vita. E proprio da questa gioia di praticare il Buddismo di Nichiren, una gioia che non potevano fare a meno di condividere, si alzavano ondate di dialogo una dopo l’altra» (Ibidem). Le esperienze sono la prova concreta della nostra fede, e questo aspetto rappresenta anche il prosieguo delle precedenti campagne europee: Actual Proof e Actual Proof Together.
Gli obiettivi
Vogliamo diffondere speranza e felicità nella società condividendo le nostre esperienze con chi ci è vicino, instaurare dialoghi da persona a persona, da cuore a cuore, e invitare i nostri amici alle riunioni di discussione.
Nelle riunioni di discussione, base della Soka Gakkai, la condivisione delle esperienze di fede è cruciale: per le persone che affrontano problemi e difficoltà niente è più incoraggiante dell’esempio di altri che hanno superato le stesse sofferenze. Attraverso attività piene di gioia vogliamo aumentare la partecipazione agli zadankai dei membri della Divisione giovani e siamo certi che incontri di questo tipo, dove tutti sono coinvolti, attireranno nuovi ospiti.
Le persone si riuniscono laddove c’è gioia. Questa fu una guida del presidente Ikeda durante una visita in Europa.
Non vediamo l’ora di raccogliere incoraggiamenti ed esperienze da tutta Europa!
One Europe with Sensei!
La vostra sesta generazione del Comitato europeo dei giovani
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Tantissime grazie, sensei
Nella sua nuova veste di responsabile del Comitato europeo dei giovani, durante il summit europeo di gennaio 2016 a Francoforte Kiyoshi ha espresso la sua determinazione
di Kiyoshi Ozawa
Tantissime grazie! Questa è l’unica cosa che vorrei dire al mio maestro.
Farò del mio meglio per realizzare la mia missione di discepolo e ripagare il debito di gratitudine verso il maestro.
Come ha detto il presidente Harada [a Francoforte a gennaio di quest’anno, n.d.r.], lo sviluppo di kosen-rufu in Europa ha reso sensei immensamente felice. So che senza i suoi incoraggiamenti e il suo sostegno non sarei qui e per questo provo immensa gratitudine nei suoi confronti.
Sono cresciuto in una famiglia povera e non è stato affatto facile; mio padre è morto quando avevo tredici anni, ma tutti gli sforzi che i miei genitori hanno compiuto nella fede mi hanno permesso di frequentare la Soka High School del Kansai. Conoscendo la mia situazione familiare, quando entrai a scuola sensei mi donò del denaro.
In un’altra occasione durante una foto di gruppo chiese: «Chi ha perso un genitore?» Io fui tra quelli che alzarono la mano. Guardò nei nostri occhi e ci disse: «Sarò vostro padre. Non avete niente di cui preoccuparvi».
Ho tanti ricordi insieme a sensei. Anche quando frequentavo l’Università Soka ho potuto partecipare a più di venti cerimonie con lui e grazie a quei momenti ho cambiato la mia vita. Il mio debito di gratitudine è immenso! Senza risparmiare la mia vita farò di tutto per rendere felice il mio maestro: questo fa di me la più felice delle persone. Sono determinato a continuare su questa strada. Una delle mie frasi preferite di Gosho recita: «Una mosca blu, se si posa sulla coda di un buon cavallo, può viaggiare diecimila miglia, e la verde edera che si abbarbica intorno al possente pino può crescere fino a mille piedi» (RSND, 1, 18).
Questa è la mia decisione e continuerò a cercare e a tenere sempre sensei nel mio cuore.