Ho conosciuto il Buddismo nel 2014, a Venezia, dove mi trovavo per seguire i miei studi. Per sperimentare il potere della preghiera, iniziai a recitare Nam-myoho-renge-kyo per superare sei esami in due mesi a pieni voti, e ci riuscii! Decisi allora di affrontare e vincere il problema dell’anoressia, di cui soffrivo sin da adolescente. Una responsabile mi incoraggiò dicendo: «La tua vita deve brillare come il diamante più prezioso!».
Quelle parole si incisero nel mio cuore e, grazie all’impegno nella preghiera e al sostegno dei compagni di fede, compresi che dovevo imparare a dare valore alla mia vita. Così chiusi una relazione “tossica” e decisi di ricevere il Gohonzon. Da allora iniziai a scoprire il piacere e la bellezza racchiusi nelle piccole cose e iniziai a viaggiare da sola, cosa per me prima impossibile.
Nel 2017 mi sono laureata in Creatività e design della comunicazione con il massimo dei voti.
E prima ancora di laurearmi sono stata assunta dalla multinazionale nella quale desideravo lavorare. Grazie a quel lavoro, che mi portava a comunicare e a cercare di raccontare al meglio il mondo del food&beverage, mi resi conto di aver sciolto la mia sofferenza legata al rapporto con il cibo. In ufficio parlavo della pratica buddista con tutti, incluso il temutissimo capo.
Nel frattempo serbavo nel cuore un obiettivo che ritenevo impossibile: costruire un’impresa tutta mia, coinvolgendo anche la mia famiglia.
Una frase del maestro Ikeda mi incoraggiò:
«Quando la determinazione cambia tutto inizia a muoversi nella direzione che desiderate, nell’istante in cui decidete di vincere, ogni nervo e fibra del vostro essere si orienterà verso quella direzione» (Giorno per giorno, 20 settembre).
Nel 2019, dopo dieci anni trascorsi lontano da casa, decisi di tornare al mio paese d’origine e iniziai a dar forma al mio obiettivo impossibile, promettendo al mio maestro che ce l’avrei fatta a tutti i costi.
I viaggi nel Nord Europa mi avevano ispirata facendo nascere in me l’idea di unire l’esperienza dell’azienda di famiglia, che da più di trentacinque anni produceva cerate per la pesca, con la mia passione per la moda. Così decisi di reinterpretare il prodotto già esistente in chiave moderna, proponendo una collezione di impermeabili e accessori waterproof.
Grazie alla forza della mia determinazione, all’attività per gli altri e alla pratica costante, ho affrontato le perplessità dei miei e i loro dubbi riguardo alla possibilità di trasformare in un brand moda l’azienda di famiglia, che ritenevano inadeguata a un obiettivo tanto ambizioso.
Ciò che ha fatto la differenza è stato il cambiamento nel mio cuore: compresi che per sciogliere la loro resistenza dovevo trasformare il mio desiderio personale in un desiderio che creasse valore per tutta la famiglia.
Con l’inizio della pandemia, dopo solo due mesi dall’avvio l’impresa subì una battuta d’arresto ma io non mi scoraggiai. Cominciai a contattare una a una le giovani donne del mio settore incoraggiandole a lottare con il sorriso, certa che tutte insieme avremmo vinto.
Intanto l’e-commerce della mia azienda era pronto ma in tanti mi consigliavano di aspettare a lanciarlo, considerata la drammatica situazione mondiale.
Domandandomi cosa avrebbe fatto Sensei al mio posto, decisi di lanciarlo il 30 aprile.
Nel giro di due anni, importanti testate giornalistiche come Vanity Fair, Vogue, Repubblica e il TG2 hanno parlato del nostro brand che è stato anche invitato a partecipare alla centesima edizione di Pitti Uomo, selezionato tra i dieci migliori brand sostenibili attualmente presenti sul mercato.
Ogni capo che creo mira a trasmettere l’idea che le azioni che compiamo sono fondamentali per noi e per l’ambiente. Così il mio obiettivo impossibile si è trasformato nella mia missione per kosen-rufu. Ho persino tenuto una lezione universitaria agli studenti dell’Istituto Europeo di Design di Firenze, e due ragazze hanno scritto la tesi di laurea sul mio brand, che ora è presente in diciassette punti vendita in Italia e all’estero, e anche negli aeroporti.
Inoltre è stato selezionato da una famosa piattaforma online come nuovo brand da inserire. Parallelamente, una giovanissima del Gruppo futuro e due miei amici hanno ricevuto il Gohonzon, mentre io continuavo a fare shakubuku e a sfidarmi nell’offerta per kosen-rufu.
Nel 2020 avevo anche determinato che avrei incontrato una persona con cui sentirci complici, dialogare, ridere insieme e coltivare la fiducia.
Descrissi nei minimi dettagli che tipo di relazione desideravo e determinai che avrei incoraggiato le giovani donne con la mia esperienza. Ero sempre stata circondata da uomini poco rispettosi e, grazie alla preghiera costante, compresi che ero io che dovevo per prima imparare ad amarmi e a rispettarmi, e che gli uomini che incontravo erano solo il riflesso della mia condizione interiore.
Così è arrivato Gigi, e insieme stiamo costruendo una relazione di valore.
Sensei scrive:
«È sciocco lasciarsi trascinare dalle incertezze della vita provando gioia solo un minuto, e subito dopo disperazione. Decidete di dedicare la vostra vita a kosen-rufu, qualsiasi cosa accada, e trascorrete con fiducia la vostra gioventù impegnandovi nella realizzazione della vostra missione. Non dimenticate mai che bellissimi fiori di felicità sbocciano là dove ci sono solide radici di perseveranza e di impegno» (Il voto dell’Ikea Kayo-kai, p. 72).
La mia determinazione adesso è mantenere vivo nel cuore il mio voto di realizzare la pace attraverso la mia rivoluzione umana e far emergere tanti nuovi giovani. Sono eternamente grata a Sensei e a questa pratica che mi permettono, giorno dopo giorno, di far risplendere la mia vita!
