L’Istituto di Filosofia Orientale di Tokyo (IOP) promuove lo studio di antichi manoscritti del Sutra del Loto, realizzati su materiali diversi, come la carta di papiro
Di recente la Soka Gakkai ha dato alle stampe il libro Il manoscritto sanscrito del Sutra del Loto conservato presso la British Library. Si tratta del nono volume dell’opera nella quale vengono pubblicate le copie anastatiche di manoscritti del famoso insegnamento. Il primo volume, Frammenti del Sutra del Loto provenienti dalla collezione del Museo cinese di Lushun, è stato pubblicato nel 1997.
Il progetto è coordinato dall’Istituto di Filosofia Orientale di Tokyo, in collaborazione con numerose istituzioni accademiche e studiosi. Lo scopo è quello di promuovere lo studio di antichi manoscritti del Sutra del Loto, alcuni dei quali realizzati su fragili materiali come la carta di papiro.
Il manoscritto sanscrito del Sutra del Loto conservato presso la British Library raccoglie le copie anastatiche di un manoscritto nepalese appartenente alla prestigiosa istituzione britannica. Si tratta del documento originale usato per la realizzazione della Kern-Nanjo (1908-1912), la prima edizione critica del Sutra del Loto sanscrito.
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Religioni e giustizia: l’istituto Toda partecipa a una conferenza in Tunisia
Dal 20 al 22 aprile a Nabeul, in Tunisia, si è tenuta la conferenza “Giustizia e pace nelle Sacre Scritture e nel pensiero filosofico” organizzata dal Ben Ali Chair per il dialogo fra le civiltà e le religioni. Fondato nel 2001 per iniziativa del presidente tunisino Zine El Abidine Ben Ali, il Ben Ali Chair promuove il dialogo interreligioso come essenziale strumento di pace e comprensione nelle relazioni internazionali. Alla conferenza hanno partecipato sia molti studenti che rappresentanti della società civile, giornalisti e artisti provenienti da diverse nazioni come Francia, Stati Uniti, Algeria, Siria, Marocco e Giappone. All’evento hanno preso parte anche due rappresentanti dell’Istituto Toda di studi politici per la pace (www.toda.org): Tadashige Takamura e Olivier Urbain. Quest’ultimo ha tenuto una lezione sulla filosofia umanistica che guida le azioni di Daisaku Ikeda. Lo stesso Ikeda ha inviato un messaggio per l’occasione.
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Le “vite gioiose” di Collevecchio
Nella verde e storica cittadina di Collevecchio (RI), ricca di edifici storici monumentali cinque-seicenteschi e fiorente fin dall’epoca romana, il 3 maggio scorso si è tenuta nel palazzo del Teatro comunale la riunione del capitolo Rieti per celebrare il giorno della Soka Gakkai e i vent’anni di attività buddista nella Sabina. Più di cento persone hanno partecipato all’evento, proposto e coordinato principalmente dai membri della Divisione uomini.
Uno striscione preparato dai giovani riportava una frase tratta da un discorso di Daisaku Ikeda: «Una vita dedita al bene di tutti è una vita gioiosa».
Nel corso dell’intera giornata sono state raccontate esperienze, alcuni bambini hanno messo in scena uno spettacolo e ha cantato il coro dei giovani di Roma. Il tema centrale dei vari interventi, a cura di Asa Nakajima, responsabile nazionale della Divisione donne, di Tomoko Kimura, vice responsabile nazionale donne, e di Alberto Aprea, responsabile della Regione Lazio, è stato la relazione tra maestro e discepolo. Ogni partecipante ha lasciato il teatro deciso a sfidarsi nuovamente con coraggio per dimostrare la validità del Buddismo di Nichiren Daishonin, determinando di portare almeno un amico o un’amica a ricevere il Gohonzon entro l’anno.
Mariella Bordini
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Crisi uguale opportunità
A Cesenatico la Divisione uomini si è data appuntamento per cercare di trovare insieme le strade possibili da percorrere di fronte alle difficoltà
Il cuore è l’architetto della realtà. Cuore, ovvero l’intero mondo interiore di una persona, viene tradotto anche con fede. Vuol dire assoluta fiducia nel Gohonzon, vuol dire non avere dubbi. La mente non riesce a trovare sempre le soluzioni per tutti i problemi, perché è limitata, mentre la vita nel suo insieme è infinitamente complessa. Solo con la fede, che abbraccia la vita intera, si possono trovare le soluzioni. Ikeda ci assicura che non esiste sconfitta per chi pratica la Legge mistica, e chi non viene sconfitto è un eterno vincitore. Mentre il dubbio appartiene al mondo della ragione, il territorio della Legge mistica è la convinzione. Il punto di partenza per vincere è essere assolutamente convinti che possiamo vincere.
Così Andrea Bottai ha incoraggiato gli uomini dell’hombu Savio (Cervia, Cesenatico, Cesena, Faenza e Forlì) partecipando alla riunione dello scorso 10 maggio a Cesenatico. “Crisi uguale opportunità” il titolo dell’incontro, incentrato sui problemi legati all’attuale crisi economica.
Commentando alcuni passi del Gosho Ammonimento contro l’attaccamento al proprio feudo, Bottai ha evidenziato che, mentre avanzare a testa alta con fiducia è una virtù positiva del cuore, lamentarsi ne costituisce un aspetto negativo. L’atteggiamento di voler suscitare la compassione degli altri attira la sfortuna, ma se crediamo davvero, con fiducia nel Gohonzon, che le cose ci accadono per il nostro bene, attireremo la fortuna.
Infine, ricordiamoci che gli incoraggiamenti “tornano indietro”! Proprio quando sentiamo il bisogno di essere incoraggiati, non chiudiamoci in noi stessi, ma partiamo per andare a incoraggiare qualcuno! Dopo il Daimoku, ci vuole un’azione che stimoli il coraggio.
A testimonianza dell’incontro, verranno inviati a sensei un omaggio e le determinazioni di crescita della Divisione uomini.
Andrea Camerani
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Largo T. Makiguchi, Cecina
Dal 24 maggio il Centro culturale di Cecina ha un indirizzo che non si può sbagliare: Largo T. Makiguchi. Come ha detto il sindaco Paolo Pacini, ripercorrendo le tappe più significative del rapporto fra la città e la comunità della Soka Gakkai – dall’inaugurazione del Centro avvenuta nel 2007 al conferimento della cittadinanza onoraria a Daisaku Ikeda – il fatto che Makiguchi «sia entrato nella toponomastica della città sta a indicare che questo pedagogista è stato accolto per i valori che ha testimoniato con la sua vita». Questo è ciò che ha sottolineato anche il vice direttore dell’Istituto Buddista Giovanni Littera ricordando che le teorie educative del pedagogista giapponese sono oggi apprezzate nel mondo e le scuole Soka, che attuano i princìpi della teoria del valore da lui coniata, sono diffuse in più nazioni. Makiguchi oggi viene affiancato ai pedagogisti del calibro di Maria Montessori. All’inaugurazione, accompagnati dal dirigente scolastico, erano presenti anche gli alunni dell’Istituto Gemelli i quali avevano approfondito precedentemente la figura dell’educatore giapponese.
Roberto Poggetti
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I segni del cuore
A Firenze il 16 maggio si è tenuto l’ottavo meeting nazionale del gruppo “I segni del cuore”, costituito da sordi e da interpreti del linguaggio dei segni arrivati da tutta Italia
L’allegria e la leggerezza erano palpabili. Le organizzatrici de “I segni del cuore”, Angela Mascaro di Firenze e Micaela Pini di Milano (entrambe sorde), introducendo il titolo della riunione “Io, noi, gli altri, pionieri della nostra esistenza” hanno spiegato con chiarezza e profondità qual è il problema comune a tutti i sordi: la difficoltà di mettersi in relazione con il mondo, perché vengono spesso fraintesi e come reazione tendono a isolarsi e a lamentarsi. È stata quindi sottolineata l’importanza di non fermarsi a questi limiti ma a riconoscerli per poi superarli attingendo alla fede e alla fiducia con un cuore coraggioso, che non è mai sconfitto.
«È straordinario che nel mondo del silenzio – ha detto Micaela – si percepisca il potere della pratica buddista, che si basa sulle parole e sul suono. Sono solo le differenze karmiche a renderci diversi. Di fatto tutti abbiamo qualità come sensibilità, creatività, coraggio, umanità e Buddità». Concludendo Angela ha poi affermato: «Essere pionieri della nostra esistenza è un altro modo per definire la rivoluzione umana, per rivelare la nostra identità più profonda. Pioniere è colui che ha deciso di non aspettare e che non abbandona il suo obiettivo, per questo è fondamentale continuare finché non si trasforma il nostro limite in una completa vittoria».
Vittorio Sakaki ha parlato dell’importanza della relazione tra maestro e discepolo. «Sensei non dice mai: “Io sono il vostro maestro”, ma dice di essere il discepolo di Toda. Gli erano stati dati pochi anni di vita quando era giovane ma quest’anno ha compiuto 81 anni. Come ha fatto? Il suo pensiero è sempre rivolto agli altri. Anche noi possiamo fare così e avremo un cambiamento più rapido, nonostante gli ostacoli». Ha poi concluso aggiungendo: «Tutto inizia dalla relazione che ognuno di noi ha con il Gohonzon, cioè, quanto vicini siamo alla nostra Buddità». La riunione è stata l’occasione per raccontare tante esperienze di membri sordi e di interpreti.
Alessandra Caldini
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Date da ricordare
3 luglio, giorno della relazione tra maestro e discepolo
L’8 luglio 1957, una jeep proveniente dalla stazione di polizia di Higashi si fermò davanti al commissariato di Osaka. Ne scese Daisaku Ikeda, allora responsabile dei giovani della Soka Gakkai. I fotografi della stampa, che lo aspettavano, iniziarono a scattare. Ikeda si inchinò, forse perché consapevole che i compagni di fede lo stavano osservando. Nonostante non potesse parlare, i suoi occhi sembravano dire: «Non preoccupatevi!». Ikeda venne trasferito al carcere di Osaka per essere interrogato dal pubblico ministero. Ciò che gli causò maggior dolore fu la minaccia del pubblico ministero che, se non avesse confessato, le autorità avrebbero preso provvedimenti nei confronti del suo maestro Josei Toda. Nell’aprile dello stesso anno, si erano tenute le elezioni speciali della Camera Alta per la prefettura di Osaka. Ikeda fu arrestato per violazione della legge sulle attività elettorali. Venne completamente scagionato quando fu provato che le accuse erano infondate, ma la notizia del suo arresto – avvenuto il 3 luglio – ebbe ampia risonanza sui media. Il 3 luglio era lo stesso giorno della scarcerazione del suo maestro avvenuta nel 1945 dopo due anni di prigionia e per questa coincidenza oggi, nella Soka Gakkai, è diventato il “Giorno della relazione tra maestro e discepolo”. Il 17 luglio, subito dopo mezzogiorno, Ikeda venne rilasciato. In serata partecipò alla riunione presso la sala pubblica di Nakanoshima insieme a Toda. Fuori pioveva a dirotto. Ikeda incoraggiò i partecipanti: «Continuiamo a lottare con la fiducia che coloro che manterranno una fede genuina nel Buddismo vinceranno!». I membri incisero nei loro cuori lo spirito sempre vittorioso, diventato poi una caratteristica dei membri del Kansai: «Non rassegnarsi mai, di fronte a qualsiasi difficoltà!».
(tratto da Sgi Graphic)
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Milano: Semi del cambiamento al politecnico
Dal 4 all’8 maggio l’Università del Politecnico di Milano ha ospitato la mostra sull’ambiente promossa dalla SGI. Angela, una delle studentesse che si è occupata dell’organizzazione dell’evento, racconta: «È stato bello vedere giovani e meno giovani interessati a leggere e confrontarsi. Sono sicura che chi è venuto alla mostra ne è uscito arricchito. Era la prima volta che sentivo parlare di “Carta della terra”. Ho compreso che semplici gesti possono contribuire al miglioramento e al cambiamento!» Francesco, uno studente che ha visitato la mostra, è rimasto colpito proprio dal fatto che «ci sono ancora persone disposte a dare una mano ai più deboli, a chi non rimane altro che la speranza, appunto, di un cambiamento!».
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A Macomer un incontro sulla visione buddista della vita
Approfondire il valore del dialogo quale strumento per creare armonia e costruire la pace attraverso la rivoluzione umana di ogni singolo individuo. Lo diceva Josei Toda e continua ad affermarlo ancora oggi Daisaku Ikeda nel suo percorso di dialogo con esponenti di tutte le culture e tutte le religioni. Questo lo spirito che ha caratterizzato “La giornata del dialogo, chiave per la pace nel mondo”, svoltasi a Macomer (NU), il 10 maggio per iniziativa dell’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai. Durante l’incontro sono stati affrontati alcuni princìpi del Buddismo di Nichiren Daishonin quali la relazione tra vita e ambiente nella visione buddista, il dialogo per la costruzione di relazioni creative, la stessa rivoluzione umana come premessa necessaria per un positivo cambiamento sociale. Particolarmente emozionante e sintesi concreta di tutti i concetti espressi, è stata l’esperienza della comunità buddista di Gavoi, piccolo centro del nuorese che ha saputo esprimere perfettamente quanto afferma Ikeda quando parla di “umanesimo attivo” nella sua proposta di pace del 2005. All’incontro, tenutosi in una sala del Comune, ha preso parte anche l’assessore alla Cultura e vicesindaco di Macomer Giovanni Biccai, che ha voluto esprimere apprezzamento per la luminosità delle parole negli interventi. Lo spirito che è stato trasmesso a tutti i partecipanti è racchiuso in una frase di Ikeda tratta dalla proposta di pace 2009: «Il dialogo offre infinite possibilità; è una sfida che chiunque, in qualsiasi luogo si trovi, può intraprendere per realizzare la trasformazione della cultura della violenza in una cultura della pace».
Francesca Arcadu
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Promemoria sugli esami di terzo livello
Come è stato già annunciato negli scorsi numeri, il programma dell’esame pubblicato sul Nuovo Rinascimento n. 419 del 1 maggio 2009 contiene un errore. Nel n. 421 del 1 giugno 2009 abbiamo presentato il programma corretto che – repetita iuvant – pubblichiamo nuovamente qui sotto.
Il significato del “voto” per Nichiren e per i discepoli:
capitoli 1 e 2 da Il mondo del Gosho – volume I di Daisaku Ikeda, esperia edizioni
Il Gohonzon:
capitolo 9 da Il mondo del Gosho – volume I
Lo spirito di shakubuku:
capitolo 3 da Il mondo del Gosho – volume II
Il significato del conseguimento della Buddità e la lotta all’oscurità fondamentale:
capitoli da 1 a 4 (da pag. 7 a pag. 55) delle Lezioni sugli scritti di Nichiren Daishonin – Il raggiungimento della Buddità in questa esistenza di Daisaku Ikeda, esperia edizioni – BS, 119, 11
Spiegazione di Daisaku Ikeda del Gosho Diversi corpi, stessa mente:
Buddismo e Società, n. 133 (marzo-aprile 2009), pagg. 12-20
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A Pescara lo studio diventa arte
Il 24 maggio, presso il Museo delle Arti Moderne di Pescara, si è tenuto l’incontro mensile di studio. Presenti anche i membri aquilani che abitano nelle tendopoli e negli alberghi sulla costa. È stata l’occasione per riferire le parole che Hiromasa Ikeda ha rivolto ai membri abruzzesi in una recente visita in Italia. Egli ha sottolineato che la determinazione nel reagire agli eventi è la prova dell’allenamento corretto nella fede e che è il momento di conquistare la fiducia dei concittadini mostrando come grazie alla fede si possa trasformare qualsiasi situazione. Le attività della Soka Gakkai – ha continuato Hiromasa – sono occasioni per imparare ad affrontare i momenti di grande difficoltà.
Rossella Toscano