Non lascerò indietro nessuno.
Non giudico. Non abbandono.
Continuando a credere in quella persona,
continuerò ad aiutarla
per risvegliare la natura di Budda
insita nella sua vita.
Questo è l’umanesimo buddista.
Per un cuore che si dibatte nel dubbio,
la forza che permette di fare
il primo passo coraggioso
è l’incoraggiamento sincero.
L’incoraggiamento fa nascere il coraggio.
Questa è l’infinita reazione a catena
del coraggio nel mondo Soka.
Incoraggiare significa rispettare al massimo
i compagni di fede
che lottano per kosen-rufu.
Non basta sentirlo nei nostri cuori,
bisogna esprimerlo con la voce,
altrimenti non potremo trasmetterlo
alla persona che abbiamo di fronte.
Lodare, lodare e ancora lodare.
L’incoraggiamento
diventa l’energia per avanzare.
La voce colma di amorevole compassione
diventa il coraggio di tutti.
Diventa fiducia e senso di soddisfazione.
La voce svolge il lavoro del Budda.
In tutto il mondo
ci sono infinite persone
che hanno il cuore ferito.
Offriamo il nostro aiuto
dando una mano di conforto.
Attraverso questa azione, in realtà,
noi stessi riceviamo conforto.
Se rimaniamo chiusi nell’ego
non ci sarà mai felicità.
Prendiamo l’iniziativa
e agiamo per il bene degli altri,
allora anche la sorgente della nostra vita
rinascerà.
Incontrando le persone,
dialogando con loro,
piantiamo i semi della speranza.
Questa è la strada certa
che costruisce una grande storia.
Sembra modesta,
ma sicuramente in futuro diverrà una forza che va oltre la nostra immaginazione.
Se agiamo con gioia,
la nostra forza si raddoppia.
Là dove si lotta
con sincerità,
sicuramente alla fine si otterrà la vittoria.
Questa è l’eterna formula della Soka.
(Seikyo Shimbun, 14 febbraio 2016)