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La vittoria si decide adesso - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 15:39

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La vittoria si decide adesso

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In tutto il mondo,
il coraggio risoluto
di coloro che si dedicano a
kosen-rufu,
appare come lo sfolgorante
sorgere del sole.

«Le persone che oggi hanno il coraggio di piantare dei semi, domani potranno raccoglierne i frutti» ha affermato il professor Adolfo Pérez Esquivel, attivista argentino per i diritti umani, rivolgendosi ai giovani. Il professore, con cui ho scritto un libro sotto forma di dialogo, è un esempio di vera “intelligenza combattiva”.
Non c’è alcun bisogno di tormentarsi rimanendo schiavi del passato, pensando a cosa ci è successo, a quello che è avvenuto finora. La cosa importante è quali semi piantiamo “ora”.
Nichiren Daishonin scrisse: «Poiché la vita non dura che un momento, il Budda ha esposto i benefici che derivano da un singolo momento di gioia [per aver ascoltato il Sutra del Loto]» (Domande e risposte sulla fede nel Sutra del Loto, RSND, 1, 56). Qualunque cosa accada, se recitiamo Nam-myoho-renge-kyo, da quel momento, da quel preciso istante, il sole eterno che esiste nella nostra vita sorgerà sfolgorante.
Non in un futuro indeterminato: “ora” è il momento di cambiare il nostro ichinen, di rivoluzionare la nostra vita. Questa è la gioia che scaturisce dalla rivoluzione umana. La vittoria futura sta qui, in questo momento presente. Ogni cosa inizia da qui, proprio da ora.

In qualità di compagni di fede
che hanno pronunciato insieme un voto
nel tempo senza inizio,
riportiamo continue vittorie
senza temere nulla.

Motokiyo Zeami, che portò a maturazione il tradizionale teatro No giapponese (1363-1443), era solito ammonire i suoi allievi: «Le abilità artistiche, anche di persone dotate di talento, peggioreranno, se queste diventeranno presuntuose». Li rimproverava inoltre per la loro superbia citando un passaggio dal capitolo “Espedienti”del Sutra del Loto: «Credevano di avere conseguito ciò che non avevano conseguito, credevano di avere compreso ciò che non avevano compreso» (pag. 38). In tutti gli aspetti della vita, l’arroganza impedisce di crescere. Per questo occorre costantemente vigilare sulla tendenza ad adottare simili atteggiamenti: la storia insegna che l’arroganza è l’inizio della decadenza, sia per gli individui che per le organizzazioni.
Se coltiveremo la relazione tra maestro e discepolo saremo costantemente capaci di superare la tendenza a diventare arroganti, continueremo a crescere e vinceremo in ogni nostra impresa.
Il titolo del tredicesimo capitolo del Sutra del Loto, “Esortazione alla devozione”, in cui è descritta la lotta contro i tre potenti nemici [laici arroganti, preti arroganti e falsi saggi che assalgono coloro che seguono l’insegnamento corretto, n.d.r.], in sanscrito ha il significato di “sforzi assidui”. Poiché le funzioni demoniache sono sempre in azione i Bodhisattva della Terra devono continuare a combatterli, impegnandosi con sforzi sempre più persistenti. Dobbiamo quindi rafforzare la nostra fede giorno dopo giorno e mese dopo mese (cfr. RSND, 1, 885) e diventare ancora più forti!
Il mio maestro Josei Toda diceva: «Gli esseri umani sono nati per continuare a progredire e per vincere nella vita. La nostra pratica buddista ci consente di cambiare in meglio rapidamente».

Scrivendo una grande storia
le madri Soka
otterranno buona fortuna e benefici eterni
nel corso delle tre esistenze.

Quando Nichiren Daishon fu esiliato sull’isola di Sado molti dei suoi discepoli lo tradirono per codardia e abbandonarono la loro fede. Egli elogiò allora delle madri coraggiose, dedicando a una di loro queste parole: «Finora non hai mai indietreggiato» (La grande battaglia, WND, 2, 465).
Nel maggio del 1956, dei membri del capitolo Osaka, incuranti degli ostacoli che si erano scatenati su di loro, insieme a me recitarono e si dedicarono alle attività per kosen-rufu. Così fummo capaci di realizzare la grandiosa impresa di condurre in un mese 11.111 nuclei familiari al Buddismo di Nichiren Daishonin.
C’è stata anche una donna che ha risolto gravi problemi finanziari e di salute grazie alla pratica e che in quel periodo è riuscita a introdurre al Buddismo sette famiglie, entusiasmandole con i racconti dei suoi benefici. Ha continuato a propagare gli insegnamenti del Daishonin trasmettendoli a una persona dopo l’altra fino a giungere, all’attuale età di ottantasette anni, a un totale di più di trecento famiglie che hanno ricevuto il Gohonzon. Ha spiegato sorridendo: «Quando recito Daimoku per poter adempiere alla mia missione di kosen-rufu incontro sempre nuove persone, e quando parlo agli altri della gioia che mi infonde la pratica buddista divento sempre più felice. Con la Legge mistica e la relazione che mi lega al mio maestro non sarò mai sconfitta!». Il “Kansai sempre vittorioso” si è potuto costruire grazie all’enorme impegno interamente dedicato a kosen-rufu di queste donne, così ammirevoli.
Il castello Soka è stato edificato grazie ai nobili sforzi di preziosi pionieri e di quanti li hanno seguiti con spirito altruistico. Oggi il nostro movimento, come una brezza primaverile, trasmette nel mondo messaggi di speranza basati sui valori della pace, della cultura e dell’educazione. Non esiste modo più significativo di vivere per i giovani, i nostri successori, se non quello di dedicarsi alla missione di proteggere con ferma determinazione questo castello, questo prezioso tesoro per l’umanità.
Mi tornano in mente le parole del mio maestro Toda: «Voglio incontrare dei veri combattenti di kosen-rufu. Anzi, vorrei che diventaste tali, poiché questo rappresenta il voto per kosen-rufu che unisce il maestro e il discepolo». Il 16 marzo, giorno di kosen-rufu, è il punto di origine di questo voto eterno, da cui ripartire per la realizzazione di nuove vittorie.
Nel Gosho L’apertura degli occhi Nichiren Daishonin scrisse: «Questo è il mio voto, e io non lo infrangerò mai!» (RSND, 1, 254). Nel momento in cui rideterminiamo il voto del maestro e del discepolo non saremo preda del timore o del dubbio e potremo manifestare una forza e un coraggio incommensurabili come quelli dimostrati dal Daishonin, dal presidente Makiguchi e dal presidente Toda.
In questo mese di marzo piantiamo insieme, pieni di speranza, ora per il futuro, oggi per domani, i semi della vittoria completa di kosen-rufu e della nostra vita!

Vivete fino in fondo, vittoriosamente
questa vita,
nel viaggio dal remoto passato all’eterno futuro,
serbando nel cuore la vostra missione.

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