Proprio in questi giorni celebriamo il 16 marzo, il giorno di kosen-rufu. I giovani si incontrano per rinnovare la promessa di portare avanti la missione che il presidente Toda affidò loro il 16 marzo del 1958, poco prima di morire. Per tutti noi è l’occasione di decidere nuovamente di realizzare kosen-rufu nelle nostre comunità, continuando a impegnarci per migliorare la nostra vita e condividere con gli altri il messaggio di pace di Nichiren Daishonin. È importante mantenere sempre un fresco spirito di ricerca e rimanere “agganciati” al cuore del nostro maestro, altrimenti la nostra fede si ferma e non c’è più crescita. Desidero rivolgermi in particolare alle donne: manteniamo sempre il desiderio di vivere con lo stesso cuore del nostro maestro, così possiamo costruire una fede forte e coraggiosa e sviluppare una profonda saggezza, che ci permette di migliorare sempre di più la nostra vita e trasformare il nostro karma, qualunque esso sia.
Come possiamo mettere in pratica lo spirito di unicità di maestro e discepolo nella vita quotidiana? La base da cui partire è la nostra preghiera del mattino. È essenziale vincere fin dal mattino facendo Gongyo e Daimoku con una forte determinazione, così il nostro stato vitale migliora e sviluppiamo la forza e il coraggio necessari per affrontare i vari impegni quotidiani. Questo ci consente di creare valore in ogni cosa e vivere la giornata con un bel ritmo, in sintonia con gli altri e con l’ambiente intorno a noi.
Ora stiamo attraversando una crisi finanziaria sempre più grave e a livello mondiale ci ritroviamo ad affrontare situazioni difficili che creano a tante persone grande preoccupazione e sofferenza. In questa situazione sociale così critica è importante che noi membri della Soka Gakkai viviamo con la decisione di perseverare fino in fondo nella pratica buddista e costruire una fede più solida, con la convinzione che «quando accade un grande male, seguirà un grande bene» (RSND, 1, 992). Questa è la strada sicura per superare e vincere su qualsiasi tipo di difficoltà e realizzare infine risultati che ci soddisfano pienamente.
Noi donne per prime dovremmo trasmettere sempre tranquillità e speranza a ogni persona, nonostante le difficoltà che possiamo incontrare, e affrontare ogni circostanza con fiducia e ottimismo.
Il presidente Ikeda una volta parlando delle donne utilizzò l’immagine del cigno, apparentemente immobile sopra la superficie dell’acqua, elegante e tranquillo, come se non incontrasse alcun ostacolo lungo il suo percorso. In realtà sott’acqua è in continuo movimento, instancabile nel suo sforzo, e grazie a questo lavoro invisibile può continuare a procedere tranquillamente sull’acqua. Allo stesso modo noi ci impegniamo senza sosta in ogni aspetto della nostra vita e nell’attività buddista, senza lamentarci di fronte ai problemi e alle circostanze sfavorevoli, lottando con gioia per trasformare i nostri limiti e le nostre debolezze.
Come afferma Kaneko Ikeda: «Non è l’assenza di problemi o difficoltà che rende le persone sorridenti. Un bel sorriso nasce da un cuore che non viene mai sconfitto. Proprio da questo sorriso scaturisce la luce della felicità in grado di espandere la pace intorno a noi» (Daibyakurenge, gennaio 2009).
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