Deprecated: Function strftime() is deprecated in /var/www/vhosts/ilnuovorinascimento.org/wp-dev.ilnuovorinascimento.org/site/wp-content/themes/nuovo-rinascimento/functions.php on line 220
La terza nota - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 12:22

311

Stampa

La terza nota

La storia del Buddismo è relativamente libera dagli scontri di religione che hanno funestato Cristianesimo e Islam. Il suo messaggio di pace e dialogo ne fa una terza forza in grado di completarsi armonicamente con le altre due in un grande “accordo di pace”

Dimensione del testo AA

La storia del Buddismo è relativamente libera dagli scontri di religione che hanno funestato Cristianesimo e Islam. Il suo messaggio di pace e dialogo ne fa una terza forza in grado di completarsi armonicamente con le altre due in un grande “accordo di pace”

Nel corso degli anni ho incontrato tanti grandi pensatori e personalità mondiali e ho potuto dialogare con loro. Fra questi il conte Richard Coudenhove-Kalergi (1894-1972), padre dell’unità europea. Fu l’esperienza della Prima guerra mondiale e delle sue conseguenze a spingerlo a diventare uno dei primi sostenitori dell’unità europea e i suoi ideali e le sue iniziative umanistiche sono una pietra miliare dell’attuale Unione europea. Ci ha lasciato queste parole indimenticabili: «La lotta forgia e sviluppa la nostra personalità» e «Felicità è battersi per ciò che è giusto», due frasi perfettamente in sintonia con le nostre convinzioni. Le idee dei grandi uomini hanno sempre molti punti di concordanza con il Buddismo.
Vi ringrazio per tutti i vostri sforzi di ogni giorno. Mentre vi adoperate senza posa per kosen-rufu per favore prestate la massima attenzione a non causare incidenti stradali né venirne coinvolti e cercate di rimanere in buona salute, usando saggezza ed elasticità mentale in modo da non sovraffaticarvi. Avanziamo sempre con saggezza, dando un’eloquente dimostrazione del fatto che “lottare significa buona salute”, “lottare significa longevità”, “lottare significa gioia”.
Molti anni fa incontrai la principessa Anna d’Inghilterra a Buckingham Palace, Londra [25 maggio 1989]; conversammo su diversi argomenti fra cui il problema dei rifugiati e l’educazione nelle varie parti del mondo. In seguito ebbi occasione di parlare in profondità anche col principe Carlo [8 giugno 1994]. A mio giudizio i reali d’Inghilterra sono dotati di notevole personalità e intelligenza oltre che di un forte senso di responsabilità e impegno nei confronti del benessere dell’umanità.
Ho sempre parlato con libertà e franchezza di qualsiasi argomento con ogni persona che ho incontrato, indipendentemente dalla nazionalità, dal titolo o dalla posizione. Con cuore e mente aperta ho costruito amicizie profonde e durature. Siamo tutti esseri umani e condividiamo una comune umanità. Se possiamo incontrarci e parlare insieme riusciremo senz’altro a capirci e a comunicare cuore a cuore. Questa è la mia convinzione ed è anche lo spirito del Buddismo che insegna l’eguaglianza di tutti gli esseri umani.
Tutte le vostre azioni sono per il bene di kosen-rufu e le vostre sono vite meravigliose. Il nostro movimento è una battaglia per il bene supremo; è la sfida di costruire nella società, al livello più basilare, una felicità e una pace durature per tutte le persone. Non può esserci scopo più grande. Non c’è alcun dubbio che le forze protettrici dell’universo veglieranno su di voi che dedicate la vita a una missione così nobile. «I benefici di cento anni di pratica nella terra della perfetta beatitudine non si possono paragonare ai benefici ottenuti in un solo giorno di pratica in questo mondo impuro» (SND, 2, 216). Il beneficio che deriva dall’affrontare un’impresa d’importanza cruciale con coraggio e tenacia è eterno e incommensurabile. Questa è la promessa concreta del Budda Shakyamuni e di Nichiren Daishonin.
Tutte le vostre azioni per kosen-rufu rappresentano il bene supremo, la via fondamentale per la realizzazione della pace, il massimo ideale di comportamento umano. La vasta fortuna che si accumula come effetto di questi sforzi si comunicherà anche alle vostre famiglie, ai vostri cari e ai vostri discendenti, una generazione dopo l’altra. Spero che andrete avanti seriamente armati di questa convinzione e di quest’orgoglio.
La Sala dell’amicizia internazionale Soka in cui ci troviamo è circondata da un magnifico parco e si trova a Sendagaya, nel quartiere di Shibuya. Vorrei accennare brevemente all’origine del nome Sendagaya (lett. Valle dei mille carichi). Secondo una fonte, deriva dal fatto che la valle dava un raccolto pari a mille carichi di riso. Era dunque una terra fertile che produceva messi abbondanti. A chiamarla così sembra che sia stato Ota Dokan (1432-86), famoso feudatario che costruì il Castello di Edo, il nucleo originale dell’attuale palazzo imperiale di Tokyo. Sendagaya è anche la sede dell’Associazione giapponese di Shogi. Lo shogi (scacchi giapponesi) è parte dell’eredità culturale del Giappone; è un gioco che solo sul territorio nazionale conta più di dieci milioni di praticanti. Sembra inoltre che negli ultimi anni sia stato riscoperto dai giovani e siano salite alla ribalta anche diverse giocatrici di notevole livello.
Nella stazione ferroviaria di Sendagaya, verso il cui personale nutriamo un grande debito di gratitudine [visto che molti dei nostri membri ne fanno spesso uso per recarsi alle riunioni alla Sala dell’amicizia internazionale Soka] c’è un monumento che ha la forma di una pedina dello shogi che reca iscritti i caratteri cinesi per “Re”, tracciati con la calligrafia di uno dei più grandi campioni di shogi di tutti i tempi: Yasuharu Oyama (1923-92). «Ho fatto di vincere la mia priorità assoluta nella vita. Il modo in cui mi mantengo in forma e in buona salute è continuando a vincere». Sono le parole meravigliose di una persona che è stata vittoriosa per tutta la vita. Sforziamoci di vincere in ogni battaglia con la convinzione che le nostre incessanti vittorie sono una fonte di buona salute e di benessere.
Anche il secondo presidente della Soka Gakkai, Josei Toda, amava molto lo shogi. Lo considerava un utile ausilio per acuire le facoltà mentali. Ho tanti ricordi delle nostre partite in cui, mentre giocavamo, il mio maestro mi esponeva il suo pensiero su come si vincono le battaglie della vita. «Nelle battaglie della vita come nello shogi – diceva Toda – bisogna sempre pensare quattro o cinque mosse avanti». In tutte le cose egli sosteneva che era importante guardare al futuro, anticipare ciò che sarebbe accaduto ed essere già pronti con un piano contingente per affrontare qualsiasi eventualità.
Ci sono varie regole auree per la vittoria che vengono tramandate nei circoli di shogi. Per esempio: “Esitare in una battaglia serrata conduce alla sconfitta”. In altre parole, è importante non tirarsi indietro specialmente nel vivo della battaglia; mantenere un’offensiva coraggiosa e vigorosa è cruciale. Un’altra è “l’offesa è difesa” vale a dire che la miglior difesa è l’attacco. E un’altra massima ancora è “la velocità è decisiva in chiusura”. In breve nella fase finale di una battaglia la rapidità di azione è ciò che determina il risultato finale.
Ripensando al passato, fu tredici anni fa, il 29 novembre 1991, che la Soka Gakkai ricevette l’assurdo avviso di scomunica da parte della corrotta e degenerata setta Nikken. Quel giorno ero qui, alla sala dell’amicizia con altri membri. Come dei veri Brahma e Shakra (in giapponese, Bonten e Taishaku), alcuni membri dell’Associazione dei capi africani delle missioni a Tokyo, un’associazione di diplomatici che rappresentano ventisei nazioni africane, venne a conferirmi un attestato di apprezzamento per i miei contributi alla promozione dell’educazione, della cultura e dell’umanesimo. Fu una curiosa coincidenza che l’abbiano fatto proprio in quel giorno. Sotto questo aspetto la nostra Sala internazionale dell’amicizia Soka è veramente il punto di origine dell’indipendenza spirituale della Soka Gakkai. Anche le trasmissioni televisive di queste riunioni di centro e di altri incontri vengono inviate via satellite da questo edificio a migliaia di sedi della Soka Gakkai in tutto il Giappone.
Alla fine di dicembre 1991 inviammo una petizione firmata da più di sedici milioni di membri di tutto il mondo in cui si chiedevano le dimissioni di Nikken, le cui azioni dimostravano che era un «ladro della legge» (GZ, 1004). Come tutti ben sapete il suo tradimento contro la Soka Gakkai, verso la quale nutriva un così immenso debito di gratitudine, ha già ricevuto evidenti retribuzioni secondo l’inflessibile legge di causa ed effetto.
Nell’antico classico cinese Tso Chuan, un commentario su Annali di primavera e autunno si afferma: «Gli ingrati si devono combattere. È impossibile non vincere». Il Daishonin scrive: «Ma io, Nichiren, sono il più importante devoto del Sutra del Loto del mondo intero e le persone che si alleano con coloro che mi insultano e mi odiano meritano di subire i più grandi disastri del mondo» (SND, 2, 35). La Soka Gakkai è l’organizzazione di kosen-rufu che ha ereditato la volontà e il mandato del Budda, è la principale organizzazione del mondo dedita alla causa del bene dell’umanità. Niente può arrestare il nostro progresso.
Poco fa mi hanno consegnato un’onorificenza di grande significato da parte di un ente europeo. [Si tratta di un riconoscimento per le sue attività umanitarie e il contributo alla pace, la cooperazione e l’amicizia internazionale conferito dalla Fondazione Karic, un’organizzazione culturale ed economica dell’Europa dell’est. A portarlo in Giappone sono stati alcuni membri della SGI-Serbia e Montenegro guidati dal resposabile di capitolo Masaru Katano, n.d.r.]
Fino a poco tempo fa, Serbia e Montenegro erano un campo di battaglia in cui nell’aria risuonavano le sirene degli allarmi aerei e dal cielo cadevano i missili. Ma in tali avverse circostanze siete comunque riusciti a crescere considerevolmente, recitando la Legge mistica e incoraggiandovi l’un l’altro. Questa sì è una grande realizzazione! In confronto la situazione in Giappone è assai più favorevole.
[Serbia e Montenegro è una nuova federazione costituita dalle due omonime repubbliche della ex Yugoslavia diventate indipendenti nel 1991 dopo il frazionamento della nazione accompagnato da violenti scontri. Si è combattuto in Croazia e Bosnia-Erzegovina, la regione del Kosovo è stata teatro di eventi particolarmente violenti e nel 1999 le forze della NATO diedero inizio ai bombardamenti provocando numerose vittime e rifugiati. Circa un mese dopo la fine dei bombardamenti, il 3 luglio 1999, nella Repubblica federale di Yugoslavia, attuale Serbia e Montenegro, si è costituito un capitolo della SGI, n.d.r.].
Nei suoi scritti Nichiren Daishonin ci garantisce che qualsiasi paese o luogo in cui agiscono i praticanti della Legge mistica sarà protetto da innumerevoli divinità celesti e prospererà senz’altro, secondo il principio di “adottare la dottrina corretta per la pace del paese”. Dopo la Seconda guerra mondiale, anche il Giappone ha vissuto un’eccezionale ripresa che è andata di pari passo con la crescita della Soka Gakkai.
[Nel Risso ankoku ron si legge: «Se lo farete, il triplice mondo diverrà la terra del Budda, e come potrà mai declinare la terra del Budda? Tutte le regioni nelle dieci direzioni diventeranno terre preziose, e come potrà mai essere distrutta una terra preziosa? In un paese che non conosce declino, in una terra che non conosce distruzione, il vostro corpo troverà pace e sicurezza e la vostra mente sarà calma e indisturbata» (SND, 1, 45)].
È in corso di traduzione in serbo il dialogo fra me e lo storico britannico Arnold J. Toynbee (1889-1975) [Sono in lavorazione anche l’edizione serba de La vita del Budda e Buddismo, il primo millennio, n.d.r.].
Abbiamo con noi anche una delegazione di amici della Soka Gakkai Malesia. Quest’anno è il quarantesimo anniversario del movimento di kosen-rufu in Malesia e il ventennale della nascita della SGM. Quest’anno apriranno il ventitreesimo Centro culturale e ciò significa che ognuna delle regioni principali del paese vanta almeno un centro o due. Alcuni sono stati costruiti su richiesta del governo che ha riconosciuto il ruolo cruciale svolto dalla SGM nella crescita di una gioventù sana. Niente è più difficile e allo stesso tempo importante che riuscire a oltrepassare le barriere culturali, conquistare la fiducia degli altri ed espandere l’ambito dell’umanesimo. Conquistando un’eccezionale stima e fiducia da parte dei loro concittadini, i membri della SGM hanno compiuto un’opera davvero meravigliosa, l’opera del Budda! In accordo con le parole del Daishonin, «saggio non è chi pratica il Buddismo prescindendo dalle questioni mondane» (SND, 8, 197), i membri malesi hanno introdotto il Buddismo nella società mettendo in pratica la loro fede nella vita quotidiana e la loro vittoria, basata sull’unità di itai doshin (molti corpi diversi, una stessa mente) risplenderà per sempre nella storia di kosen-rufu.
Discutendo sul significato del termine “pace del paese” nel titolo del trattato di Nichiren Daishonin Rissho ankoku ron (Adottare la dottrina corretta per la pace del paese) il famoso riformatore del Buddismo del Daishonin, il ventiseiesimo patriarca Nichikan (1665-1726), affermò che non si riferiva unicamente al Giappone del periodo Kamakura ma comprendeva anche il mondo intero e il futuro. Quando mi convertii al Buddismo del Daishonin lessi i commentari di Nichikan e altri scritti che mi suscitarono una profonda emozione. «Che insegnamento meraviglioso!» pensai, «Questo è vero Buddismo». La mia mente si apriva, la mia convinzione si rafforzava e la mia determinazione di praticare il Buddismo si approfondiva. Creare una base diffusa per “adottare la dottrina corretta per la pace del paese” in tutto il mondo fino all’infinito futuro in accordo con le parole di Nichikan è sempre stato il tratto caratteristico della battaglia di maestro e discepolo nella Soka Gakkai. La pace mondiale è il nostro prezioso scopo e il nostro impegno fondamentale.
Ho dialogato con persone provenienti da tutti i paesi del mondo, ho incontrato studiosi, filosofi, capi politici e individui di ogni campo intavolando con loro discussioni franche e sincere. Mi sono impegnato a ricercare il dialogo, determinato a incontrare ogni singola persona che fosse possibile incontrare. Quando dialoghiamo con le persone basandoci sui nostri ideali buddisti possiamo tirar fuori il meglio dal legame che stabiliamo con loro e ampliare i nostri orizzonti. Ho intavolato discussioni anche con Harvey Cox dell’università di Harvard, un’autorità negli studi religiosi e con Kenneth Galbraith, economista di fama mondiale. Ricordo con profonda gratitudine il ruolo che entrambi svolsero come commentatori in occasione della mia seconda conferenza a Harvard nel 1993. Durante una delle discussioni con Cox egli parlò del ruolo che avrebbe voluto veder svolgere al Buddismo nel mondo, osservando che la storia del Buddismo era scevra dai ripetuti conflitti religiosi che avevano avuto luogo fra i seguaci della Cristianità e dell’Islam ed espresse la speranza che il Buddismo potesse esercitare un’influenza positiva su queste due confessioni, fungendo da terza nota per costituire un accordo che armonizzasse tutte e tre. Due note soltanto possono non essere piacevoli, ha detto, ma con l’aggiunta di una terza possono creare una bella armonia.
L’idea che il Buddismo possa essere la fonte di una meravigliosa nuova armonia di pace è davvero un’immagine superba e ispirante. Sappiamo bene come nelle vicende umane la contrapposizione fra due opposti, così evidente per esempio durante la Guerra fredda, possa portare a una discordia spiacevole e sterile. Ma l’aggiunta di una nuova terza forza che operi con saggezza e considerazione per l’armonia del tutto può condurre il mondo intero, un passo dopo l’altro, nella direzione di una maggiore felicità e pace. Il mondo ha bisogno di questa forza e voglio che sappiate che è questo l’ambito in cui lo spirito dialogico del Buddismo di Nichiren diventa vivo e la saggezza della creazione di valore risplende. Gli oggetti con due sole gambe si reggono in maniera traballante, ma possono essere stabilizzati aggiungendo una terza gamba. Chuko Kung-Ming, famoso ministro e stratega nel classico cinese Il romanzo dei tre regni si sforzò di aumentare l’influenza di Shu Han come terzo elemento per realizzare l’ideale di un governo benevolo. Anche noi, novelli Chuko Kung-Ming di kosen-rufu, facciamo appello a tutta la nostra saggezza e lavoriamo insieme per edificare un fortezza eterna che sia l’orgoglio e la speranza della gente comune.
Durante l’esilio a Sado, che mise in pericolo la sua vita, il Daishonin scrisse L’apertura degli occhi. Negli anni seguenti riassunse così l’essenza di quel trattato: «Il messaggio essenziale di questo trattato è che il destino del Giappone dipende esclusivamente da me. Una casa senza pilastri crolla, un uomo senz’anima è morto. Io sono l’anima del popolo giapponese» (SND, 4, 57-58). Sarà la vittoria della Soka Gakkai, un’organizzazione direttamente legata al Daishonin, ad aprire la strada a una pace durevole e a una eterna prosperità per il Giappone e il mondo intero. Con questa determinazione compiamo ogni sforzo possibile e vinciamo coraggiosamente come pilastri del Giappone, della filosofia e del ventunesimo secolo. In ogni caso le persone veramente grandi siete voi che vi sforzate sinceramente per kosen-rufu. Nei suoi scritti il Daishonin cita un brano del ventitreesimo capitolo del Sutra del Loto Precedenti vicende del bodhisattva Re della Medicina per sottolineare che chi accetta e abbraccia questo sutra sarà il primo fra tutti gli esseri viventi.
[In Risposta al signore Matsuno il Daishonin scrive: «Nel capitolo del Sutra del Loto Precedenti vicende del bodhisattva Re della Medicina si dice: “Una persona che è in grado di abbracciare e sostenere questo sutra, allo stesso modo, è la prima fra tutti gli esseri viventi”» (SDL, 23, 383 – GZ, 1378) e cita questo brano anche in Ripagare i debiti di gratitudine e La scelta del tempo].
Come membri della SGI che dedicano la vita al supremo scopo di kosen-rufu siete certi di ottenere la Buddità in questa vita e realizzare tutti i vostri desideri, colmando per sempre la vostra vita d’immensa fortuna. Cosa accadrà allora a coloro che oseranno attaccare, tradire o tormentare i nostri nobili e sinceri membri dediti a kosen-rufu? Il Daishonin è piuttosto chiaro rispetto alla severa sorte che attende coloro che perseguitano i praticanti del Sutra del Loto.
[Per esempio in una spiegazione dell’offesa il Daishonin riassume un brano del capitolo ventesimo del Sutra del Loto, Il bodhisattva Mai sprezzante e afferma: «Anche se coloro che parlano male del devoto del Sutra del Loto e lo percuotono con bastoni di legno dovessero in seguito pentirsi delle loro azioni, le loro offese non saranno espiate ed essi cadranno nell’inferno di incessante sofferenza per mille kalpa» (GZ, 448)]
L’essenza fondamentale del Buddismo consiste nella fede che conduce alla vittoria assoluta. L’illimitata forza vitale del Budda dell’Ultimo giorno della legge si manifesterà nell’altruistica battaglia per kosen-rufu di ogni singolo individuo condotta con lo spirito di “non risparmiare la propria vita”. Nel suo commentario su L’entità della Legge mistica Nichikan Shonin scrive: «Grazie al potere della Legge mistica manifestiamo la vita del Daishonin dentro di noi». Un potere invincibile che non può essere sconfitto da alcun ostacolo sorgerà dalle profondità del nostro essere. Gli dei buddisti Brahma e Shakra (in giapponese Bonten e Taishaku) saranno attivati dal potere del nostro Daimoku e proteggeranno senza eccezione le forze del Budda. Inoltre, grazie al potere della Legge mistica, potremo trasformare persino le forze demoniache e le persone malvagie che cercano di ostacolare kosen-rufu, in modo che operino per proteggerci e difenderci. Per questo non dobbiamo temere nulla mentre avanziamo sul nostro cammino uniti nell’inseparabilità di maestro e discepolo e nello spirito di itai doshin (molti corpi diversi, una stessa mente). Qualsiasi siano le circostanze, riusciremo a trovare la strada per vincere.
Oggi diamo il benvenuto anche ai membri della bella e colta nazione di Francia, guidati dal loro segretario Eikichi Matsumoto. Il prossimo anno in Giappone ci sarà una nuova mostra su Napoleone Bonaparte. Alla vigilia di una delle sue grandi battaglie, Napoleone disse: «Sembra che sia giunto il momento decisivo. L’unica cosa che ci resta da fare è combattere bene». Tale era la decisione del famoso generale: battersi con tutta la forza e ottenere la vittoria. Quant’è più importante per noi allora, difensori della pace e dell’umanità, ardere del coraggioso spirito della Gakkai e batterci con coraggio in modo da non avere rimpianti!
Il Mahatma Gandhi, leader della nonviolenza e della lotta per l’indipendenza indiana disse: «Non credo che la religione non abbia nulla a che fare con la politica. Quest’ultima, separata dalla religione, è come un cadavere che non aspetta altro che di essere sepolto». Quando il governo si aliena dalla filosofia e dalla spiritualità, diventa corrotto e quando ciò accade molti comuni cittadini soffrono. Per questo il movimento Soka, radicato in un autentico umanesimo che illumina la società con filosofia e spiritualità, è così importante. Per questo tante persone intelligenti e attente, di ogni parte del mondo, nutrono grandi aspettative e tessono le lodi del nostro movimento.
Il filosofo coreano Chong Yagyong (1762-1836) disse una volta: «Non è il rango o la posizione sociale che contano ma governare correttamente per amore della nazione o del popolo». Quant’è vero! La Corea è la grande benefattrice culturale del Giappone eppure ci sono molte figure coreane di grande rilevanza che in Giappone sono poco conosciute. An Ch’angho (1878-1938), il Gandhi della Corea, uno dei principali artefici dell’indipendenza coreana era uno di questi uomini saggi. Spesso diceva che «le persone capaci spesso trovano le opportunità ma le persone incompetenti e incapaci non sono in grado di sfruttarle nemmeno quando le hanno davanti agli occhi». Sono parole di grande significato su cui vale la pena di meditare. Per sfruttare al massimo le occasioni dobbiamo essere forti e capaci, dobbiamo avere il coraggio di coglierle. Il coraggioso vince e la fede è la fonte principale del coraggio.
William Shakespeare (1564-1616) nel Troilo e Cressida (atto IV, scena V) fa dire a Ettore: «Certo, tutto ha una fine». È la battaglia finale che decide la vittoria e si vince con la perseveranza. Ciò vale anche nella vita. Per quanto una persona possa essere famosa e baciata dalla fortuna nella vita, se i suoi ultimi momenti sono patetici, finirà infelice e sconfitta. D’altro canto per quante avversità abbia dovuto affrontare, se alla fine vince la sua intera vita sarà una vittoria.
Petrarca (1304-74), il poeta rinascimentale italiano scrisse in una lettera: «Nichil preter animum esse mirabile, cui magno nichil est magnum» (“niente è da ammirare tranne l’anima, di fronte alla cui grandezza non c’è nulla di grande”) (Familiares, IV.1) [Qui Petrarca cita Seneca, Epistolae ad Lucilium, 8, 5, n.d.r.]. Il poeta sta affermando che mentre siamo sempre pronti ad apprezzare e lodare la magnificenza e la bellezza della natura, spesso non apprezziamo la grandezza del nostro stesso spirito. Non c’è niente di splendido come lo spirito. Niente di meraviglioso come la fede. È come un gioiello dentro di noi. Avanziamo con una preghiera sufficientemente forte da rendere possibile l’impossibile.
Il filosofo tedesco Karl Jaspers (1883-1969), parlando della necessità di verità nelle relazioni con le altre nazioni e individui, disse: «Essere veritieri richiede di affrontare tutte le esibizioni di bugie, sofisticazioni e inganni con forza spirituale smascherandole con tenacia implacabile». Bisogna denunciare le menzogne. E creare un’epoca in cui prevalga la verità.
Il Daishonin fu diffamato dalle calunnie dei preti invidiosi delle altre sette e dai loro alleati. Abbiano assistito a innumerevoli esempi di bugie e squallide invenzioni fatte circolare ad arte per screditare la Soka Gakkai e me. Siamo stati ripetutamente oggetto dell’insana “violenza giornalistica” ricalcando alla lettera il brano del Sutra del Loto che parla delle “calunnie e degli abusi” e dell’”odio e gelosia” che colpiranno i devoti del sutra nell’Ultimo giorno. Ma abbiamo reagito e abbiamo trionfato. L’integrità della Soka Gakkai, la verità delle sue asserzioni è stata chiaramente dimostrata in tribunale.
Uno delle più famose opere di Shakespeare è Otello. In essa il coraggioso generale Otello viene ingannato da un suo malvagio sottoposto che lo induce a credere che la sua adorata moglie, la bella Desdemona gli sia stata infedele. La tragedia cresce finché Otello stangola la moglie innocente. In una scena una donna che sa della fedeltà di Desdemona chiede: «Dove? Come? Quando? In che luogo? In che maniera? / Come diavolo gli è saltato in mente? / Ah, senza dubbio il Moro / è vittima del più maligno inganno / ad opera della peggior canaglia» (Otello, atto IV, scena II). Non ci sono prove nei confronti di Desdemona, né dettagli di quando dove o come. Questa è una caratteristica di tutte le false accuse del genere.
Lo scrittore cinese Lu Xun (1881-1936) risvegliò lo spirito del popolo giapponese in un’era di tumultuosi cambiamenti. Nei suoi scritti egli affermò di esser stato duramente colpito nella vita dalle calunnie e chiamava coloro che diffondevano tali voci “bestie inumane”. Sempre, nella storia, le persone che hanno ottenuto qualcosa di grande hanno dovuto affrontare in qualche misura questo tipo di avversità. Allo stesso tempo Lu Xun ammoniva di quanto fosse stupido farsi sviare da simili inezie: «D’ora in avanti non preoccupatevi di queste meschinità. Abbiate una disciplina interiore tale da mantenere la compostezza anche se dovesse crollare il monte Taishan davanti ai vostri occhi e di rimanere imperturbati anche se vi dovessero cadere le bombe intorno».
È la fede che ci dà la forza spirituale per rimanere imperturbati qualunque cosa accada. Non c’è impresa più grande di kosen-rufu, il nostro movimento dedicato al benessere dell’umanità e della società.
Vi prego, state bene, risplendete di vitalità, gioia e buon umore. Lo scopo delle attività della Gakkai è diventare felici. Avanziamo con entusiasmo, lodandoci e incoraggiandoci l’un l’altro nei nostri sforzi.

©ilnuovorinascimento.org – diritti riservati, riproduzione riservata