Deprecated: Function strftime() is deprecated in /var/www/vhosts/ilnuovorinascimento.org/wp-dev.ilnuovorinascimento.org/site/wp-content/themes/nuovo-rinascimento/functions.php on line 220
La Tavola Doria torna in Italia grazie alla donazione del Tokyo Fuji Art Museum - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 12:24

503

Stampa

La Tavola Doria torna in Italia grazie alla donazione del Tokyo Fuji Art Museum

Il capolavoro del Rinascimento esposto al Quirinale in virtù di un accordo fra il Museo Fuji e il ministero per i Beni e le attività culturali italiano

Dimensione del testo AA

Il capolavoro del Rinascimento esposto al Quirinale in virtù di un accordo fra il Museo Fuji e il ministero per i Beni e le attività culturali italiano

Un accordo fra l’istituzione culturale giapponese fondata da Daisaku Ikeda, il Tokyo Fuji Art Museum, e il Ministero per i beni e le attività culturali, ha riportato in Italia la Tavola Doria, un’importante opera che riproduce una parte centrale della battaglia di Anghiari, il dipinto su muro realizzato da Leonardo da Vinci in Palazzo Vecchio a Firenze con tecniche sperimentali che è andato perduto. La pregiata tavola, da alcuni studiosi attribuita allo stesso Leonardo e di inestimabile valore documentario, è rientrata in Italia il 27 novembre scorso grazie alla donazione del museo nipponico allo Stato italiano, alla presenza del Presidente Giorgio Napolitano.
«Siamo emozionati per il ritorno in Italia di questa importantissima opera – ha detto il sottosegretario di Stato ai Beni e alle Attività Culturali, Roberto Cecchi -. Siamo grati al Tokyo Fuji Art Museum per questa donazione e guardiamo con fiducia alla collaborazione per gli anni a venire. Siamo lieti che il Giappone, paese di grande cultura, esporrà opere italiane e che in Italia il museo consentirà di esporre opere giapponesi».
«Per il nostro museo è un onore e una gioia l’aver potuto donare all’Italia la Tavola Doria – gli ha fatto eco Akira Gokita, direttore del Tokyo Fuji Art Museum (nella foto) – e siamo felici che quest’opera di grande valore sia tornata al suo paese d’origine. Siamo compiaciuti all’idea di realizzare in futuro scambi culturali ed esposizioni d’arte italiana nel nostro museo».
“Un museo che crea ponti nel mondo”, il motto dell’istituzione giapponese, testimonia anche in questo caso l’impegno e la direzione della sua politica che vede negli scambi culturali a livello internazionale e nell’impegno per la tutela e valorizzazione delle opere d’arte uno strumento prezioso per creare una cultura di pace. L’atto di donazione, infatti, non rimarrà un episodio fine a se stesso, ma rappresenta l’inizio di una collaborazione tra il Museo Fuji e lo Stato italiano che durerà ventisei anni. L’accordo prevede che presso l’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, uno dei più prestigiosi istituti italiani di ricerca e formazione sul restauro del patrimonio culturale, vengano portati avanti i lavori di analisi per rispondere alle domande che l’opera pone, prima fra tutte capire se il dipinto appartiene alla mano di Leonardo, risposta attesa per il prossimo giugno. In seguito la Tavola Doria verrà esposta fino al 2014 in Italia, per i successivi quattro anni in Giappone, per poi alternarsi nuovamente due anni in Italia e quattro in Giappone. Un movimento che si accorda con il desiderio espresso in chiusura dal direttore Gokita: «Secondo il nostro pensiero, le opere d’arte d’eccellenza devono poter essere visionate e apprezzate dal più alto numero di persone possibile».

Matteo Pisani

• • •

Lo scaffale digitale della SGI
In vendita, in formato digitale, libri fuori catalogo e difficili da trovare, oltre a un’ampia selezione di testi di Daisaku Ikeda in diverse lingue

Si chiama Soka eBook Store e si può trovare all’indirizzo http://soka-ebook-store.com. Al momento sono disponibili trentaquattro titoli per un totale di cento libri digitali elettronici in undici lingue: inglese, cinese, olandese, francese, tedesco, indonesiano, italiano, coreano, portoghese, russo e spagnolo. Vengono riproposti, in formato digitale, anche libri fuori catalogo e difficili da trovare. In seguito verranno aggiunti altri titoli e lingue.
Gli e-book sono disponibili in formato PDF o EPUB e possono essere letti sulla maggior parte dei personal computer, lettori e-book e applicazioni EPUB o PDF compatibili sugli smartphone. Gli utenti che posseggono invece un dispositivo Amazon Kindle dovranno convertire i file EPUB in formati adatti.
Una sezione dedicata alle FAQ riporta utili informazioni sui formati e dispositivi compatibili, le modalità di pagamento e altro.

• • •

Alla Fiera di Francoforte i testi di Ikeda
Le conferenze universitarie tenute nel mondo presentate alla Buchmesse

A ottobre si è tenuta a Francoforte la consueta Fiera internazionale del libro, una manifestazione che attira ogni anno oltre trecentomila persone. In questa edizione erano presenti più di cento nazioni con settemilatrecento case editrici. La SGI, che vi partecipa dal 2003, ha presentato un’ampia gamma di libri di Daisaku Ikeda pubblicati in varie lingue.
Lo stand della SGI ha riscosso un particolare interesse per il nuovo testo in lingua tedesca delle conferenze universitarie tenute nel mondo da Daisaku Ikeda, un volume curato e pubblicato dalla casa editrice tedesca WBG (Humanismus. Ein buddhistischer für das 21. Jahrhundert).

• • •

La vita del Budda
La casa editrice Esperia ripropone il primo libro di Daisaku Ikeda sulle radici storiche del Buddismo Mahayana

Il titolo originale di quest’opera, La mia visione di Shakyamuni, suggerisce il punto di vista con il quale Daisaku Ikeda si è avvicinato al Budda storico, vissuto in India circa venticinque secoli or sono. I dati sono pochissimi e ricostruire la vita del “Saggio degli Shakya” significa compiere un notevole sforzo di interpretazione delle scelte di Shakyamuni: quali furono le motivazioni che spinsero un uomo che aveva a disposizione ogni ricchezza e privilegio, ad abbandonare palazzi, titolo principesco, moglie e figlio? Quali difficoltà incontrò quando si trovò ad affrontare le dure privazioni della vita ascetica? E perché abbandonò anche quelle pratiche per percorrere una via nuova e inesplorata? Daisaku Ikeda ci guida a comprendere quale sia il significato più profondo dell’Illuminazione del Risvegliato. Questo libro, il primo di una trilogia che Ikeda scrisse già alla fine degli anni Settanta pubblicata in Italia inizialmente da Bompiani, torna in libreria grazie alla nuova edizione Esperia. Seguiranno gli altri due della serie: Buddismo, il primo millennio e Buddismo in Cina.

D. Ikeda, La vita del Budda, Esperia Edizioni, 180 pagine, € 11,00.

• • •

Passo dopo passo in Albania
Nella terra delle Aquile la Legge mistica si sta espandendo grazie all’entusiasmo di tante persone. Come ci racconta una delle protagoniste

Il 27 ottobre è stato interamente dedicato al Buddismo. Anna Conti e Tamotsu Nakajima sono venuti a trovarci ancora una volta e questo loro averci a cuore, mi aiuta ogni volta a rideterminare, correggere e perseverare senza scoraggiarmi di fronte alle difficoltà e fa sentire tutti noi molto fortunati. Il tempo pessimo non ha impedito a diciassette persone di esserci. Tamotsu ci ha raccontato della riunione che si tenne a seguito del rilascio di Ikeda dopo l’incidente di Osaka. Anche in quell’occasione pioveva a dirotto, ma parteciparono così tante persone che non riuscirono a entrare tutti nella sala. Questo per spiegarci che la decisione di una persona è molto più forte delle condizioni avverse. Tra gli ospiti mia madre, Valentina – sorella di Silvana, anche lei pioniera – e i membri del Kosovo, che con l’Albania condividono etnia e lingua. Toshimi, venuta da Pristina con il marito Franz e con due amiche kosovare, osserva: «L’incontro di oggi mi ha fatto sentire che questi due paesi cresceranno grazie alle preghiere del presidente Ikeda e lo sviluppo insieme a lui sarà veloce. Il viaggio mi ha consentito di approfondire il rapporto con Donika ed è stato bello sentire l’entusiasmo e il desiderio di Jehona nel voler ricevere il Gohonzon». A Daklea è piaciuto molto ascoltare l’esperienza di Anna e commenta: «L’ho trovata molto utile e mi ha fatto riflettere su quanto siano importanti le esperienze dei membri più anziani nella fede per fare in modo che le persone nuove prendano confidenza con il Buddismo. Desidero che anche tra noi albanesi ci sia più apertura e fiducia». Il programma della riunione è stato abbastanza articolato e per Mileva, giovane donna che pratica da qualche mese: «Tutto è stato molto interessante. È stato un piacere ritrovarsi tutti insieme. Sono molto attratta dal Buddismo e il partecipare alle riunioni mi suggerisce le risposte alle numerose domande che ho in testa, anche se sempre di più mi accorgo che la pratica è qualcosa che si comprende solo facendola». Abbiamo cantato tutti insieme e sebbene la performance sia stata “disastrosa”, mi sono commossa nel vedere tanti occhi brillare di gioia. Alla fine abbiamo consegnato una pietra dell’Albania e del Kosovo da porre insieme alle altre nelle fondamenta del nuovo Centro della Soka Gakkai di Tokyo. Ci siamo anche noi!

Micol Cimaglia

• • •

La SGI-USA ospita il concerto dei “Daniel Pearl World Music Days”
Un evento musicale per ricordare gli ideali di tolleranza e giustizia nei quali credeva il giornalista ucciso in Pakistan

Il 28 ottobre, la SGI-USA e l’International Committee of Artists for Peace (ICAP), hanno ospitato un concerto dei “Daniel Pearl Music Days” presso l’auditorium World Peace Ikeda della SGI-USA a Santa Monica, in California. Daniel Pearl era un corrispondente del Wall Street Journal rapito e ucciso mentre si trovava in Pakistan nel 2002.
Il concerto è stato uno dei 1900 spettacoli che hanno avuto luogo a ottobre in 77 paesi per rendere omaggio a Daniel Pearl e celebrare la forza della musica nel riaffermare l’impegno umano per la tolleranza e la pace.
L’orchestra American Victory, accompagnata da diversi artisti ospiti, ha suonato pezzi di musica classica di autori quali Vivaldi e Brahms, e brani di musica tradizionale klezmer degli ebrei dell’Europa dell’Est. Nel gran finale del concerto sono entrati in scena i giovani del coro della SGI-USA e gli studenti della Shalhevet, una scuola superiore per ebrei ortodossi di Los Angeles.
I “Daniel Pearl World Music Days” furono creati nel 2002 dalla famiglia Pearl e dai loro amici. Il padre di Daniel Pearl, il dottor Judea Pearl, ha presentato il concerto parlando della musica come di un’arma da usare nella lotta contro l’ingiustizia. In un’intervista pubblicata sulla rivista della SGI-USA World Tribune, Mariane Pearl, vedova di Daniel e membro della SGI-USA, ha detto: «Le persone che traggono coraggio e ispirazione dall’esempio di Danny rendono la sua vita vittoriosa, una vita piena di valore. Questo bisogna imparare sulla pace: non arrendersi mai. Non rinunciare alla pace» (vedi anche l’intervista a Mariane Pearl su BS, 103, 45).

• • •

Lettere di incoraggiamento
Il 17 novembre si è svolta a Firenze la riunione nazionale delle riviste: tre testate e una casa editrice da coltivare, incoraggiare e sostenere

Il tema della giornata, scandito dalle parole di Tamotsu Nakajima, direttore generale della SGI italiana, può riassumersi in queste parole: «migliorare la qualità del nostro comportamento». Se noi cambiamo, cambia anche il nostro comportamento, a quel punto è fondamentale ricercare un atteggiamento non omologato a quello degli altri. Mai come ora è il momento di fare la propria rivoluzione umana che significa individuare e sviluppare i propri pregi e nel contempo limare i propri difetti. Così il cambiamento diventa radicale. È importante comportarsi in modo positivo sia quando si è da soli che con gli altri, con i vicini o sul posto di lavoro. In realtà l’unico modo di propagare il Buddismo è attraverso la manifestazione concreta dell’automiglioramento.
Non è mancata la riflessione sull’importanza della determinazione, motore invisibile di una trasformazione senza limiti. Il direttore Nakajima ha evidenziato che in realtà affrontare le difficoltà è semplice: esiste Nam-myoho-renge-kyo e abbiamo la Buddità insita nella vita di ciascuno di noi. Il nocciolo della questione è che non si riesce a mantenere la decisione presa. Quindi per risolvere un problema ci vuole una determinazione granitica, per questo è necessario recitare Daimoku e propagare la Legge. Nichiren Daishonin ci incoraggia a usare questo Buddismo e ad andare avanti, perché è un insegnamento capace di trasformare qualsiasi sofferenza. Mentre può capitare di cadere nella trappola dell’avvilimento e del dubbio non appena pensiamo di non realizzare il nostro obiettivo.
Anna Conti, vice direttore, prendendo spunto dalle parole di Daisaku Ikeda pronunciate in occasione di una riunione col Seikyo Shimbun ha ricordato che qualunque mansione abbiano i collaboratori delle redazioni, che sia correggere le bozze, curare la copertina di un numero, scattare delle foto o scrivere un articolo, qualsiasi contributo va proposto con l’atteggiamento di chi vuole infondere speranza e sostegno ai lettori, come se stesse scrivendo una lettera di incoraggiamento a ciascuno di loro.

Alessandra Caldini

• • •

Fiesole aderisce alla Carta della Terra

Il comune di Fiesole (FI) il 29 novembre ha aderito, con votazione unanime, alla Carta della Terra, dichiarazione di princìpi etici fondamentali per la costruzione di una società globale giusta, sostenibile e pacifica, con l’impegno di promuovere attivamente le sue linee guida e trasferire i suoi princìpi nelle attività istituzionali.
Questo il risultato di un percorso che ha coinvolto i membri dell’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai, le amministrazioni comunali e i cittadini avviato in occasione dell’allestimento della mostra “I semi del cambiamento, la Carta della Terra e il potenziale umano”, promossa dall’organizzazione e concepita nel 1987 dopo lo shock del disastro di Chernobyl che mise al primo posto la questione ambientale e il tema della responsabilità umana, intesa come potenzialità di cambiamento.
«Fiesole aderisce alla Carta portando avanti i suoi obiettivi e il suo spirito di difesa dell’ambiente» interviene Luciano Orsecci, assessore all’ambiente e prosegue: «Già l’anno scorso il Comune ha ospitato la mostra fotografica sulla Carta della Terra e una giornata di studio sul dialogo interreligioso e interculturale e sui temi dell’ambiente e dello sviluppo sostenibile, ora si impegna ancora di più con l’approvazione da parte di tutto il consiglio comunale della mozione per l’adesione alla Carta e la promozione dei suoi princìpi in particolare verso le nuove generazioni. Ci tengo a ringraziare – ha concluso Orsecci – le varie istituzioni e associazioni sia laiche sia religiose per le iniziative svolte sul territorio proprio per la promozione della Carta». La Carta della Terra verrà affissa nei locali del Comune, nelle scuole e nei luoghi sociali.

Elena Zangheri

©ilnuovorinascimento.org – diritti riservati, riproduzione riservata