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La strada di Windsor nel Regno Unito - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 10:37

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La strada di Windsor nel Regno Unito

Siamo a metà dell’anno scolastico. Può darsi che qualcuno di voi abbia difficoltà a mettersi degli obiettivi o senta di essere ancora molto lontano dal realizzarli. In ogni caso, vi prego di non preoccuparvi e di non scoraggiarvi. La cosa importante è fare anche solo un passo avanti. Questo vi metterà di buon umore e vi darà l’energia per continuare ad avanzare con fermezza.

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di Daisaku Ikeda

Siamo a metà dell’anno scolastico. Può darsi che qualcuno di voi abbia difficoltà a mettersi degli obiettivi o senta di essere ancora molto lontano dal realizzarli. In ogni caso, vi prego di non preoccuparvi e di non scoraggiarvi. La cosa importante è fare anche solo un passo avanti. Questo vi metterà di buon umore e vi darà l’energia per continuare ad avanzare con fermezza.

Il 2 ottobre 1960 partii per il mio primo viaggio oltreoceano. Fu il primo passo sul sentiero verso la pace nel mondo per realizzare il sogno del mio maestro Josei Toda, che desiderava liberare il pianeta dall’infelicità e dalla sofferenza.
Ovunque mi recassi, cercavo sempre di creare legami di amicizia con gli abitanti del luogo. In particolare, l’incontro con Arnold J. Toynbee, uno dei più grandi storici del ventesimo secolo, fu decisivo per l’organizzazione delle mie attività future. Incontrai Toynbee per la prima volta nel Regno Unito quarantacinque anni fa, nel 1972.
Fu proprio lui, che era quarant’anni più giovane di me, a chiedermi di continuare a dialogare insieme al fine di unire l’umanità. Sentii che contava su di me per costruire un futuro migliore. Prendendo a cuore le sue parole, mi impegnai profondamente per creare unità attraverso il dialogo. Durante un’altra visita nel Regno Unito, nel giugno del 1991, ebbi l’opportunità di incontrare il primo ministro.
Tra i vari impegni, trovai il tempo di visitare il castello di Windsor, situato a circa trenta chilometri da Londra. Vi si tengono ogni anno vari eventi di Stato e della famiglia reale, a cui partecipano molti ospiti stranieri.
Taplow Court, che è la sede generale della SGI del Regno Unito, si trova lì vicino. In passato, per via della vicinanza col castello di Windsor, era spesso meta di visite da parte dei membri della famiglia reale, di capi di Stato, artisti e scrittori, ed era rinomato come luogo intellettualmente stimolante. Ho sentito di un proverbio che dice: «Se prendi un cavallo per andare a Windsor, ti porterà naturalmente a Taplow».
Il castello di Windsor sorge su una collina che si affaccia sul Tamigi. Dall’entrata sud del castello si apre una lunga strada. Nota come il “lungo cammino”, misura circa cinque chilometri ed è circondata da verdi prati e platani.
In genere i visitatori fotografano il castello; io, invece, puntai l’obiettivo sulla lunga strada.
Mi sembrava di udire delle voci conversare allegramente…
«Che bella giornata, oggi!», dice il prato vibrante. «Immagino che avremo molti visitatori!»
«Scommetto che hai ragione!», replica un platano, sorridendo. «Dopotutto, è un castello amato da secoli…».
«Tante, tante persone sono arrivate fin qui per visitare il castello. Io sono nato più di trecento anni fa, quindi lo so bene», dice la strada orgogliosa.
«Accidenti!», esclama sorpreso il prato. «Sei qui in servizio da tutto questo tempo? Devi avere tanti ricordi…».
«Proprio così», risponde la strada. «Ricordo ancora una donna che mi percorse a piedi, un giorno, sotto una fitta nevicata. Gli altri erano tornati indietro a metà strada, ma lei proseguì con coraggio verso la sua meta».
«Incredibile!» afferma il platano frusciando le sue foglie in segno di approvazione. «Ciò mi rammenta che poco fa ho visto un giovane avanzare solitario lungo il tuo cammino. Sembrava un po’ incerto, e mi sono chiesto cosa gli fosse accaduto».
«Già, poiché il mio percorso è lungo – replica la strada – avrà dubitato che potesse portarlo davvero a destinazione. Ma proprio in quel momento è giunto un suo amico dicendo di non preoccuparsi. Lo ha rassicurato che avrebbe camminato al suo fianco. Così incoraggiato, il giovane è riuscito ad arrivare fino in fondo con fiducia».
«Ora che ci penso, ieri ho visto un bambino camminare tutto solo», dice il prato.
«Sì, sì», risponde il platano agitando le foglie preoccupato.
«All’inizio passeggiava con gli amici, ma era più lento degli altri e così è rimasto indietro».
«Tranquillo!», sorride la strada. «Con quei piccoli passi ci ha messo tanto, ma anche lui è giunto alla meta. E come era felice quando è arrivato!».
A queste parole il platano e il prato tirano entrambi un sospiro di sollievo.
«Non dimenticherò mai le persone che hanno percorso fino in fondo il mio cammino», afferma la strada con voce forte e profonda.
«Ora e sempre veglierò su ognuno, pregando che tutti arrivino a destinazione».

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Portando nel cuore la promessa fatta al mio maestro Toda, ho continuato a percorrere il sentiero della pace mondiale. Ci sono stati giorni tempestosi e giorni roventi, a volte cammini interrotti dalla furia delle onde e sentieri di montagna lungo il crinale di un ripido dirupo. E tuttavia ho perseverato fino a oggi poiché sono convinto che tutti voi, che stimo profondamente, seguirete i miei passi.
Naturalmente ognuno di voi seguirà il sentiero che si è scelto, sfidandosi nello studio, nello sport, nella lettura, nel rapporto con i propri genitori. Lungo la strada può darsi che vi fermiate senza sapere come procedere. Potreste anche inciampare e cadere. Proprio in quei momenti desidero che tiriate fuori lo spirito di “non mollare mai”.
Vi prego di risvegliare questo spirito e farlo ardere luminoso nel vostro cuore, così da potervi rialzare ogni volta, ancora e ancora, continuando ad avanzare.
Ci saranno sicuramente persone che noteranno i vostri sforzi e vi tenderanno una mano. Non dovete paragonarvi ai vostri amici o scoraggiarvi se le cose non vanno lisce come speravate. Piuttosto incoraggiatevi l’un l’altro come buoni amici e avanzate insieme in allegria.
Vi assicuro che man mano che avanzate, nuove prospettive si apriranno davanti a voi. Un brillante traguardo attende sicuramente coloro che continuano a lavorare per raggiungere i loro obiettivi.
I campioni seguono il sentiero che si sono scelti fino alla fine.
In tal senso, spero che continuerete a impegnarvi per realizzare i vostri obiettivi, ognuno nel suo modo unico. Il vostro sentiero è davanti a voi e attende pazientemente che lo percorriate. Anch’io sto vegliando su di voi, e desidero ardentemente il vostro progresso. Anche oggi recitiamo con energia Nam-myoho-renge-kyo e facciamo un coraggioso passo avanti! Avanziamo con coraggio, con il cuore pieno di speranza, procedendo dritto sul nostro cammino!

(1 ottobre 2017)

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