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La storia del trionfo di maestro e discepolo - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 09:13

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La storia del trionfo di maestro e discepolo

Il 2018, che segna il quinto anniversario del completamento del Kosen-rufu Daiseido, è un anno significativo che apre ai prossimi cinquant’anni per il nuovo kosen-rufumondiale

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Viviamo con passione questo istante! In ciò risplende un futuro glorioso.
Il grande castello di maestro e discepolo, il Makiguchi Memorial Hall, risplende maestoso sulla collina di Hachioji, a Tokyo. Ogni volta che lo visito, in autunno, sono colpito dalla sua grandezza. Durante la mia recente visita, il 16 novembre scorso, era avvolto da un broccato di foglie rosse e oro illuminate dalla tenera luce del sole.
Nella sala “Tsunesaburo Makiguchi” ho recitato Gongyo e Daimoku insieme a mia moglie pensando all’esistenza sublime del primo presidente che ha dato la vita per la grande impresa di kosen-rufu e per assicurare la pace nel paese attraverso l’adozione del corretto insegnamento. Pur imprigionato a causa dell’oppressione del governo militarista giapponese, Makiguchi non si arrese e continuò a dialogare con i suoi carcerieri, colmo di convinzione.
Nell’ultima lettera dalla prigione affermò: «È naturale che emergano i tre ostacoli e i quattro demoni, come è scritto nel sutra». Aveva settantatré anni. Nonostante fosse rinchiuso al freddo di una piccola cella d’isolamento, nel suo cuore ardeva la passione del re leone.
Da piccola mia moglie, durante uno zadankai a casa sua, ebbe modo di recitare Daimoku insieme al presidente Makiguchi. Il ritmo maestoso del Daimoku del presidente Makiguchi, afferma, è rimasto impresso nella sua vita. Il Daishonin spiega così il significato del “ruggito di leone”: «Il “ruggito” è il suono del maestro e dei discepoli che recitano all’unisono» (Insegnamenti orali, BS, 116, 55).
Noi maestri e discepoli Soka recitiamo Gongyo e Daimoku facendo sempre nostro lo spirito del primo presidente Makiguchi di “non lesinare la propria vita” e di “propagare la Legge fino all’ultimo istante di vita”. Per questa ragione non temiamo nessun ostacolo e demone.
Andiamo avanti finché viviamo!
Il grande scopo dell’avanzamento della famiglia Soka è la realizzazione del romanzo della felicità di tutta l’umanità e della pace nel mondo. Questo è il grande poema che verrà tramandato dal maestro ai discepoli e dai genitori ai figli, per generazioni.
Avanziamo sempre, finché siamo vivi! Il Daishonin afferma nel Gosho: «La forza del suo corpo e le sue capacità mentali divennero molte centinaia e migliaia di volte superiori a quelle che possedeva in precedenza» (RSND, 1, 877).
Coloro che vivono fino in fondo per la Legge mistica non ristagnano mai, né fisicamente né spiritualmente. La loro forza vitale aumenta e manifestano saggezza e fortuna senza limiti. Mia moglie e io continuiamo a pregare per la buona salute, la felicità e la gloria di tutti voi, compagni di fede di tutto il mondo che attraverso le stagioni state creando il romanzo della rivoluzione umana per il bene di kosen-rufu.

Il libro del Gosho del presidente Makiguchi

Nella sala dedicata al presidente Makiguchi del Makiguchi Memorial Hall è esposto il volume del Gosho che gli appartenne. Molte pagine riportano i segni del suo studio appassionato.
Ne L’apertura degli occhi, ad esempio, alla frase “fare un voto” c’è una doppia sottolineatura, mentre a margine si trova l’annotazione in rosso: “grande voto”. Il “cuore del grande voto” è lo spirito del devoto del Sutra del Loto, l’essenza del Buddismo di Nichiren Daishonin.
Alla domanda di quale sia la felicità suprema, Shakyamuni rispose che risiede nel formulare un voto di propria iniziativa.
La persona che ha fatto un voto risoluto è forte, non perde mai; in qualunque situazione, qualsiasi cosa dicano gli altri, non vacilla.
Come afferma il Daishonin ne L’apertura degli occhi: «Tutti gli altri problemi sono per me soltanto polvere al vento» (RSND, 1, 253). Formulare il voto “corretto” fa scaturire dalla nostra vita un potere incrollabile, profonda convinzione e gioia.

Settant’anni sul sentiero del voto

Qual è dunque il voto corretto? È andare fino in fondo sulla strada più corretta della vita. Quando incontrai per la prima volta il mio maestro, il presidente Toda, a uno zadankai a Kamata, nel quartiere di Ota, gli domandai quale fosse il modo corretto di vivere.
Il presidente Toda mi rispose con estrema gentilezza, nonostante fossi un giovane che incontrava per la prima volta.
Mi spiegò che il Daishonin ha rivelato la dignità della vita e il mezzo per superare i problemi fondamentali di nascita, malattia, invecchiamento e morte, e mi incoraggiò con forza dicendo: «Prova a metterlo in pratica: sei giovane!». Sono passati settant’anni da quando ho iniziato ad avanzare sulla strada del voto credendo nel mio maestro. Sono infinitamente grato per aver potuto dimostrare la maniera migliore di vivere insieme al maestro e ai compagni di fede.
Ho iniziato a scrivere La rivoluzione umana nell’amata terra di Okinawa, con il desiderio di trasmettere alle generazioni future cosa sia il Buddismo e quale sia la strada corretta da percorrere attraverso lo spirito di maestro e discepolo Soka. Sono passati cinquantatré anni da quando ho cominciato a scrivere il primo capitolo, “Alba”. Mi è giunta notizia che in tutta Okinawa si terranno riunioni della famiglia Soka a livello di settore per commemorare quell’evento.
Il volume 30 de La nuova rivoluzione umana è ora giunto al capitolo “Grida di vittoria”. è grazie al sostegno caloroso di tutti i lettori che ho potuto continuare a scrivere fino a oggi.

Il romanzo continua

Sohachi Yamaoka, autore del romanzo Shinsaku Takasughi pubblicato a puntate sul Seikyo, parlava spesso di rivoluzione umana. Come abitante del Giappone, unica nazione vittima della bomba atomica, era consapevole della crudeltà della guerra. Nella postfazione al primo volume del famoso romanzo sullo Shogun Tokugawa Ieyasu, già apparso a puntate a partire dal 1950 su vari giornali, scriveva: «Solo quando le persone compiono la propria rivoluzione umana basandosi su una nuova filosofia, la società, la politica e l’economia miglioreranno, e la scienza ­nucleare si potrà trasformare per la prima volta in un patrimonio culturale di pace per le prossime generazioni».
Affidò al suo romanzo questo sogno ed espresse la determinazione di continuare a descrivere fino in fondo le potenzialità della rivoluzione umana. Per questo, se fosse ancora in vita, sarebbe felice della grande rete della rivoluzione umana Soka ora diffusa in 192 paesi e territori.
Anch’io continuo a scrivere con tutte le mie forze animato dal desiderio di portare avanti la nostra battaglia di parole per la verità e la giustizia insieme a tutti i compagni di fede, a partire dai membri che ­distribuiscono il giornale Seikyo ogni mattina. «La rivoluzione umana di un singolo individuo contribuirà al cambiamento nel destino di una nazione e condurrà infine a un cambiamento nel destino di tutta l’umanità»: trasmettendo questo messaggio sono determinato a continuare a scrivere la cronaca della rinascita di centinaia di persone comuni, la storia meravigliosa del trionfo di maestro e discepolo.

“Da quest’unico elemento della mente”

Quest’anno, per commemorare il quarantacinquesimo anniversario della normalizzazione delle relazioni tra Cina e Giappone, il ministro cinese della cultura Wang Meng e io abbiamo pubblicato una raccolta di dialoghi. Il ministro Wang recentemente ha osservato che poiché la gente oggi persegue solo valori materiali, come ad esempio la scienza e la tecnologia, il mondo attuale sta attraversando una crisi spirituale. Per questo, ha detto, d’ora in poi sarà sempre più importante concentrarci sui valori spirituali.
Il Buddismo insegna: «Da quest’unico elemento della mente scaturiscono tutte le varie terre e condizioni ambientali» (RSND, 2, 793). Si può affermare che sia la guerra sia le carestie e i problemi dell’ambiente, tutti derivano dalla mente degli esseri umani. La mente umana è mistica e inafferrabile. Il Buddismo di Nichiren Daishonin ci conferisce saggezza e ci permette di espandere e arricchire il nostro cuore e la nostra mente, guidandoli con forza verso il bene, la giustizia e la pace. Con questa grande convinzione, con passione e fierezza, illuminiamo di speranza la nostra famiglia, la comunità, il luogo di lavoro, la società e la nazione!

Saggezza, passione e vittoria

Il 2018 è l’Anno di brillanti realizzazioni nella nuova era di kosen-rufu mondiale (in giapponese “Anno della gloria”, n.d.t.).
Cinquant’anni fa, nel 1968, inserimmo per la prima volta la parola “gloria” nel tema dell’anno della Soka Gakkai. Lo annunciai durante la riunione generale dei giovani nel novembre del 1967. In quell’occasione dedicai tre linee guida ai giovani: “saggezza”, “passione” e “vittoria”.
Credendo fortemente che solo i giovani potessero prendere l’iniziativa nell’Anno della gloria, le affidai a loro. Il 2018, che segna il quinto anniversario del completamento del Kosen-rufu Daiseido, è un anno significativo che apre ai prossimi cinquant’anni per il nuovo kosen-rufu mondiale.
In occasione di questa partenza gloriosa, ancora una volta desidero dedicare queste tre linee guida a voi giovani, Bodhisattva della Terra in cui ripongo tutta la mia fiducia, così come ai compagni di fede di tutto il mondo che condividono con me un profondo legame.

1. Saggezza: studiamo fino in fondo il Gosho, gli scritti di Nichiren Daishonin, e lucidiamo la nostra saggezza! Questa è la via diretta per illuminare il futuro dell’umanità.

2. Passione: non dimentichiamo la passione per lo shakubuku. Viviamo per la felicità nostra e degli altri. La Soka Gakkai è un’organizzazione eternamente dedita allo shakubuku.

3. Vittoria: vinciamo su noi stessi. Vinciamo oggi. La pratica costante di Gongyo e Daimoku è la sorgente della vittoria.

«Non rimandare niente finché si è vivi. Vivere significa continuare ad agire senza sosta»: questo è il monito di Goethe, il grande scrittore tedesco.
La vita è limitata. Dal momento che siamo nati in questo mondo, viviamo un’esistenza colma di soddisfazioni. Vivere questo istante al massimo ci aprirà un futuro di gloriose rea­lizzazioni.
Il Daishonin afferma che «grande voto vuol dire propagare il Daimoku [nel mondo]» (Oko Kikigaki, GZ, 846).
Partiamo con gli amici di tutto il mondo abbracciando il grande voto di kosen-rufu. Lanciamo insieme il grido di vittoria della rivoluzione umana, con la convinzione che ogni passo sul cammino di kosen-rufu e nello sviluppo delle nostre comunità sta tracciando una storia di brillanti realizzazioni che verrà tramandata nel futuro.

(1 dicembre 2017)

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