Due giorni di Consulta nazionale presso il Centro culturale di Roma, in cui è stato sottolineato come ciò che intimamente si desidera determina la direzione della nostra vita
Sono trascorsi cinquantacinque anni dalla nomina di Daisaku Ikeda a terzo presidente della Soka Gakkai.
Sia il messaggio per il 3 maggio (NR, 561, 12), sia il video proiettato durante la Consulta nazionale, hanno ripercorso le tappe della sua storia: un giovane che dall’incontro con Josei Toda ha deciso di contribuire alla costruzione della pace mondiale. Una vita dedicata a far conoscere il messaggio di pace di Nichiren Daishonin in tutti i continenti, non distogliendosi mai dall’obiettivo primario: la felicità di ogni persona.
Durante la Consulta nazionale l’accento è stato messo proprio su questo, ovvero il senso della pratica e del dedicarsi alle attività della Gakkai.
«Abbiamo cominciato a praticare ha affermato il direttore generale dell’Istituto Buddista italiano Tamotsu Nakajima per realizzare i nostri desideri, per risolvere problemi e difficoltà quotidiane. Poi, via via, abbiamo visto i benefici, le prove concrete, i cambiamenti nella nostra vita e abbiamo iniziato a ragionare dal punto di vista del Buddismo. La Soka Gakkai è fatta di persone che lottano per trasformare il proprio karma e, attraverso l’esperienza, stanno imparando come realizzare la felicità assoluta. È un gruppo che si sta impegnando per la felicità di tutti. Perciò è fondamentale capire quanto sono importanti le nostre attività, quanto valore ha quello che facciamo. In passato gli esseri umani non sono mai riusciti a realizzare questo tipo di felicità. Il passato non si può cambiare, ma dal punto di vista della vita ciò che conta è il momento presente. Come affronto questo momento? Quanto sforzo ci metto? È questo che ci permette di cambiare il nostro karma.
«In ogni momento cerchiamo di tirare fuori la nostra Buddità, ogni giorno preghiamo davanti al Gohonzon per la felicità di tutti e cerchiamo di utilizzare la nostra vita per kosen-rufu, facendo azioni, facendo shakubuku per il bene dell’umanità. In questo modo viene fuori il cambiamento, emerge la gioia dal profondo della nostra vita. È veramente importante la Soka Gakkai. Come possiamo proteggerla? Non possiamo permettere che venga distrutta, né dall’interno, né dall’esterno.
«Un punto essenziale per proteggerla è l’unità. Il presidente Ikeda, nella Nuova rivoluzione umana, scrive: “La cosa importante è che noi, quali compagni di fede, nutriamo rispetto uno per l’altro e avanziamo in armonia e unità fra noi, perché la forza in grado di portare avanti kosen-rufu non è altro che l’unità. Non vi è alcun dubbio che le funzioni demoniache faranno a gara nell’interferire, con l’intento di ostacolare il progresso della Soka Gakkai, l’unica organizzazione di kosen-rufu alla luce delle scritture buddiste e del Gosho” (vedi riquadro pagina a fianco). L’unicità del legame di maestro e discepolo è fondamentale per praticare e l’unità tra compagni di fede è fondamentale per realizzare kosen-rufu. La Soka Gakkai è l’unico gruppo per realizzare la felicità di tutti, questa è una grande impresa. Nelle vite passate non c’è mai stata un’occasione come questa. Ciò che facciamo per prenderci cura ogni singola persona ha un valore enorme. Ogni persona ha un grandissimo valore, perciò è importante apprezzare ogni compagno di fede. La nostra è l’epoca di mappo, impregnata dei tre veleni. Ognuno di noi ha tanti difetti. Cerchiamo di vedere le qualità e le capacità di ognuno, apprezziamo le differenze e utilizziamole per kosen-rufu».
Il ritorno all’origine sul senso delle attività è stato al centro anche dell’intervento della Divisione giovani, protagonista in questi mesi con la campagna Corriamo insieme verso kosen-rufu noi e i nostri amici, con il corso della Divisione studenti (vedi pag. 18) e il corso della Divisione futuro dal 17 al 19 luglio.
I giovani hanno ribadito che l’unico scopo delle nostre azioni deve essere sostenere le persone affinché diventino felici. Lo shakubuku è il centro intorno al quale orbitano tutte le attività della Gakkai: il valore dei dialoghi basati sul Buddismo è coltivare l’umanità che ci caratterizza, aprirsi agli altri, creare legami, intessere nuovi rapporti d’amicizia.
A fine agosto ci sarà il corso nazionale a Montecatini, e la Divisione giovani ha promosso una sfida proprio sul dialogo, proponendo ai giovani che parteciperanno di fare un’esperienza su questo aspetto, per sperimentare la gioia di incoraggiare un amico e accompagnarlo fino a ricevere il Gohonzon.
Ripartendo dai desideri personali, dalla vita quotidiana, poiché è da lì che prende forma l’esistenza, decidendone la direzione.
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La nuova rivoluzione umana
Shin’ichi Yamamoto concluse la sua lezione sul capitolo del Sutra del Loto “Il Bodhisattva Virtù Universale” lanciando questo invito: «La cosa importante è che noi, quali compagni di fede, nutriamo rispetto l’uno per l’altro, e che avanziamo in armonia e unità fra noi, perché la forza in grado di portare avanti kosen-rufu non è altro che l’unità. Non vi è alcun dubbio che le funzioni demoniache faranno a gara nell’interferire, con l’intento di ostacolare il progresso della Soka Gakkai, l’unica organizzazione di kosen-rufu alla luce delle scritture buddiste e del Gosho.
«Esse si manifesteranno a volte dall’esterno, sotto forma di oppressione e persecuzioni di un’autorità o di un potere prevaricatore; altre volte invece sorgeranno dall’interno, sotto forma dei più diversi problemi, come le offese fra i compagni di fede. Dobbiamo stare maggiormente in guardia proprio in questo caso, quando il nostro movimento rischia di essere corroso dall’interno. Qualora i compagni di fede dovessero provare odio e gelosia, e parlar male gli uni degli altri, anche se si impegnano nella fede, lì non vi sarà più alcuna gioia. Persino i benefici e la buona fortuna verranno cancellati. Ciò è ancor più vero se sono i responsabili a odiarsi, a non riuscire a creare unità, a ostacolarsi di nascosto a vicenda. Se ciò dovesse accadere, la nostra organizzazione fedele al mandato del Budda verrebbe gettata nello scompiglio e lacerata, e il movimento di kosen-rufu distrutto. Questa è una colpa veramente grave. Il fatto che siate invece qui riuniti in armonia fra voi è la dimostrazione che state percorrendo il cammino della trasformazione del vostro stato vitale, che state compiendo la vostra rivoluzione umana.
«Il Daishonin ammonisce severamente su quale grave colpa rappresenti il distruggere l’unità: “Ma se qualcuno dei discepoli di Nichiren distrugge l’unità di ‘diversi corpi, stessa mente’ sarà come chi distrugge il proprio castello dall’interno” (RSND, 1, 190).
«Ricordatevi che i nemici esterni prendono di mira e tentano di insinuarsi proprio laddove non si riesce a creare unità, cercando di dividere il maestro dai discepoli, di separare i compagni di fede e di aizzarli all’odio gli uni contro gli altri.
«Da questo punto di vista, evitare di fornire alle funzioni demoniache occasioni per insinuarsi fra noi mostrando un’unità di ferro, costituisce la vera forza capace di proteggere i membri e dare grande impulso al processo di kosen-rufu».
(vol. 28, cap. 2 “La strada maestra”, p.ta 32)
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Nuove nomine a livello nazionale e regionale
Italia
Vice responsabile byakuren
Valentina Di Fatta
Regione Toscana
Vice responsabile Divisione giovani donne
Irene Vavolo
Vice responsabile Divisione giovani uomini
Federico Bobbio
Vice responsabile Divisione giovani uomini
Niccolò Collini
Regione Friuli-Venezia Giulia
Responsabile Divisione giovani uomini
Luca Perissinotto