La recitazione di Gongyo e Daimoku mi incoraggiò a essere costante, a fare azioni concrete per dare un significato all’unico desiderio che avevo in quel momento: creare il mio futuro in Spagna
«Avere problemi, fare errori o sentirsi disperati è semplicemente naturale, l’importante è non lasciarsi sconfiggere. Nel mezzo delle vostre lotte, guardate al futuro e avanzate» (D. Ikeda, Protagonisti del XXI secolo, esperia, vol. 1, pag 4). Queste parole del presidente Ikeda sono arrivate nella mia vita arrotolate e strette da un nastrino, all’inizio della mia pratica in Sardegna, dove sono nata, e mi hanno sempre accompagnata.
Nel 1999 mi affacciai alla pratica buddista grazie a Fabio, un effervescente quanto sconosciuto collega universitario, che un giorno mi sorprese con una semplice domanda: «Sei felice?». Nello stesso anno vinsi la borsa di studio Erasmus che mi permise di studiare a Barcellona per sei mesi. Senza saperlo avevo iniziato a costruire un ponte tra me, la pratica buddista e la Spagna.
Tornata in Sardegna, nel 2000 mi laureai in Lettere classiche, indirizzo archeologico. Ben presto capii che quella non era la mia strada. La recitazione di Gongyo e Daimoku mi incoraggiò a essere costante, a fare azioni concrete per dare un significato all’unico desiderio che avevo in quel momento: creare il mio futuro in Spagna. Grazie alla mia laurea iniziai un master in Educazione nei musei che divenne la base del mio futuro immediato.
Con la determinazione che quel master avrebbe assunto un significato importante per la mia vita, nel 2001 partii per Huesca, un paese dei Pirenei aragonesi dove, pur essendo sola, rafforzai la mia fede.
Durante il master, noi studenti dovevamo rappresentare un quadro esposto nel Museo provinciale e io scelsi di impersonare il cane dei nobili, un ruolo marginale. Attirai l’attenzione di un gruppo di bambini che, per gioco, mi strapparono le orecchie di cartoncino, la coda, le macchie, le pulci. Da quel momento non ebbi più dubbi su ciò che avrei fatto: avrei dedicato il mio futuro all’educazione infantile attraverso la creatività che emergeva dalla mia vita. Era arrivato il momento di realizzare i miei sogni. Ideai così Drakulìn, un vampiro buono che, con una valigetta didattica a forma di bocca, avrebbe aiutato i bambini a scoprire il mondo dei denti e a sconfiggere la paura del dentista. Grazie alla complicità di Massimo, un dentista innovatore, Drakulìn prese il volo.
Nel 2001 a Saragozza entrai in contatto con la Soka Gakkai spagnola, partecipai alle riunioni di discussione mentre cresceva la mia creatività e l’empatia con i bambini spagnoli nelle scuole elementari.
Rientrai in Sardegna nel 2002 e il desiderio di continuare lo stesso percorso educativo iniziato in Spagna, si scontrò con un netto rifiuto del progetto da parte degli enti ai quali l’avevo presentato. Con freddezza rimarcarono la mia inadeguatezza rispetto alla trattazione di tali argomenti e alla valigetta didattica, giudicata inutile rispetto ai materiali educativi in uso.
Le attività di gruppo in Sardegna e il sostegno di numerosi buoni amici alimentavano la mia speranza. Incoraggiata dai compagni di fede, decisi di ricevere il Gohonzon alla fine del 2005, una vera svolta nella mia pratica buddista. Il Daimoku riattivò il coraggio di prendere in mano la mia vita e di assumere senza scuse la responsabilità delle mie scelte.
Grazie allo studio capii che non vi era separazione tra la mia vita e l’attività nell’organizzazione. Ispirata dallo spirito e dal sorriso di soka-han e byakuren sardi durante il mio primo corso a Trets, chiesi che cosa fare per essere come loro! Da allora l’attività di protezione ha costituito l’allenamento e la base del legame con sensei: desideravo ripagare il mio debito di gratitudine per i suoi incoraggiamenti a vincere sulle nostre debolezze.
Nel 2005 e 2006 mi dedicai all’insegnamento dello spagnolo, alla gestione amministrativa, al turismo. Andai a vivere da sola, comprai una macchina e viaggiai, smettendo però di alimentare i miei veri obiettivi scoperti a Saragozza.
Grazie all’attività capii che per superare le mie paure e “impiegare la mia vita”, come scritto nella Nuova rivoluzione umana, era necessario costruire una grande determinazione, per resistere a qualsiasi circostanza, in qualsiasi posto nel mondo. Decisi quindi di recitare e agire presentando la valigetta di Drakulìn in Spagna nonostante tutto!
Con gran sorpresa ricevetti un’immediata richiesta dal Dipartimento di educazione del Museo nazionale di scienze naturali di Madrid che accettò il mio progetto e mi invitò a realizzare ulteriori valigette didattiche che attualmente divertono e insegnano ai bambini concetti importanti e scientifici attraverso il gioco. Finalmente capii il significato “impiegare la mia vita”. La determinazione che i miei progetti creassero valore e speranza, aprì la strada a una nuova esperienza: la valigetta didattica Gli animali del mondo, arrivò anche ai bambini degli ospedali madrileni.
Nel 2010 mi affidarono la responsabilità nazionale byakuren che in Spagna si chiama “gruppo Azahar” (fiore d’arancio), nome scelto da sensei per la sua fragranza mediterranea. Quell’anno partii per il mio primo corso giovani responsabili in Giappone, al quale il presidente Ikeda non partecipò di persona. «L’assenza di sensei è in sé una guida» ci trasmisero all’inizio del corso. Capii il desiderio di Ikeda di creare giovani leader capaci di avanzare insieme al maestro, senza dipendere da lui.
Il 15 ottobre 2011 venne inaugurato il nuovo Centro culturale della Soka de España a Madrid che, grazie a sensei, ha aperto le sue porte a kosen-rufu in Europa. Vivere questo evento storico ha rappresentato una grande opportunità per affrontare e vincere la mia oscurità. Nei mesi intensi di preparazione precedenti all’inaugurazione, si manifestò un ostacolo costituito da una persistente orticaria che condizionava l’alimentazione e il riposo. Nonostante tutto, mi sforzai con tutto il cuore dedicandomi all’attività al 100%. La totale scomparsa dell’orticaria dal giorno dopo è stata una prova concreta della mia rivoluzione umana di pari passo all’avanzare dell’organizzazione.
La responsabilità nazionale delle giovani donne, affidatami a inizio del 2013, coincide con la crisi economica e di valori che viviamo attualmente in Spagna. A settembre del 2013, durante il mio secondo corso per giovani responsabili a Tokyo, il presidente Ikeda ci allenò a “trasformare il veleno in medicina”, principio grazie al quale non vi è avversità che non si possa trasformare.
Al rientro dal corso giovani in Giappone, ho dovuto far emergere la massima saggezza per non venire trascinata dagli ostacoli. Infatti fui colpita dalle decisioni illogiche di un mio datore di lavoro che limitò le mie attività educative, diminuendo orario e compenso e mettendo a dura prova la convinzione di poter trasformare quel veleno in medicina. Capii che, solo grazie a una rinnovata determinazione e a una preghiera sincera potevo oppormi alla sconfitta. Grazie alle parole di Ikeda e all’appoggio dei responsabili, ho ricordato la vera essenza dell’affrontare tali circostanze, riconoscendo così l’importanza di generare prima un cambiamento interiore per poi osservarne il riflesso. I risultati dei miei sforzi si sono tradotti subito nell’attribuzione di un aumento di stipendio per ben due volte e nella restituzione della fiducia in campo educativo.
Il 3 maggio 2014 la Soka Gakkai spagnola ha festeggiato una straordinaria crescita anche grazie alla determinazione di sensei durante il suo primo viaggio in Spagna nel 1961 di far emergere i Bodhisattva della Terra. Come le altre giovani donne della Spagna, rinnovo la mia determinazione di essere un’eterna Ikeda Kayo-kai, allenandomi al coraggio e alla creazione di un’identità indistruttibile. Ogni giorno determino di contribuire concretamente alla corrente di kosen-rufu mondiale, mettendo cause per un mio cambiamento profondo. Attualmente sto lavorando a una nuova valigetta didattica dal titolo Drakulìn e i bambini del pianeta Azzurro e sta prendendo forma con il desiderio di stare a ritmo con sensei e con la sua proposta di pace 2014.
Come posso creare valore attraverso le mie azioni? Grazie a Drakulìn inizierò un nuovo viaggio con i bambini lungo il cammino del profondo rispetto per il pianeta in cui vivono, potenziando la consapevolezza di esserne i pilastri, il respiro e il futuro sostenibile. Ispirata dal maestro e insieme all’organizzazione, anch’io contribuisco all’inizio di una nuova era con speranza e allegria.