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La qualità della preghiera - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 11:37

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    La qualità della preghiera

    Per realizzare la prova concreta tutto inizia dalla preghiera. Una preghiera pervasa dal voto di realizzare kosen-rufu e animata dalla ferma determinazione di vincere e realizzare i propri obiettivi per ispirare gli altri attraverso il cambiamento individuale

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    Per realizzare la prova concreta tutto inizia dalla preghiera. Una preghiera pervasa dal voto di realizzare kosen-rufu e animata dalla ferma determinazione di vincere e realizzare i propri obiettivi per ispirare gli altri attraverso il cambiamento individuale

    «Anche se può accadere che uno miri alla terra e manchi il bersaglio, che qualcuno riesca a legare i cieli, che le maree cessino di fluire e rifluire o che il sole sorga a ovest, non accadrà mai che la preghiera di un praticante del Sutra del Loto rimanga senza risposta»
    dal Gosho Sulle preghiere

    Per realizzare la prova concreta nella nostra vita tutto inizia con la preghiera. Nulla è più potente di una preghiera forte e sincera rivolta al Gohonzon. Il secondo presidente della Soka Gakkai, Josei Toda, diceva: «Il potere del Daimoku è immenso. Può trasformare una vita impregnata di karma negativo in una passeggiata in un giardino meraviglioso o in un piacevole sogno», e poi: «Tuttavia esistono tre condizioni: Daimoku, Daimoku e ancora Daimoku» (NR, 402, 6).
    Il potere del Daimoku è l’essenza del Buddismo del Daishonin e può essere direttamente sperimentato da ogni singola persona. Una forte preghiera al Gohonzon verrà sicuramente esaudita, ma tutto dipende dalla convinzione. Un passo famoso di Nichiren Daishonin dice: «Anche se può accadere che uno miri alla terra e manchi il bersaglio, che qualcuno riesca a legare i cieli, che le maree cessino di fluire e rifluire o che il sole sorga a ovest, non accadrà mai che la preghiera di un praticante del Sutra del Loto rimanga senza risposta» (RSND, 1, 306).
    Il punto cruciale è l’espressione “la preghiera di un praticante del Sutra del Loto”. Cerco di mettere a fuoco riflettendo sulla mia esperienza personale: di che tipo di preghiera si tratta?
    Innanzitutto si tratta di una preghiera coraggiosa, decisa ad affrontare e risolvere la situazione senza più rimandare, una preghiera in cui mi assumo al cento per cento la responsabilità del cambiamento. Il Buddismo dice che qualunque circostanza stia vivendo la causa è dentro di me, e solo io la posso cambiare. Inoltre è una preghiera concreta, mirata a un obiettivo preciso, determinata ad andare fino in fondo anche nell’azione per vedere un risultato. Una preghiera seria, concentrata, che dà valore a ogni singolo Daimoku che pronuncio, perché so che sta cambiando la mia vita. Una preghiera libera dal dubbio, che crede nel Gohonzon e in ciò che dice Nichiren Daishonin: che la natura di Budda esiste dentro di me. Una preghiera decisa a scavare fino in fondo, affrontando i miei limiti e la mia oscurità, per trovare la saggezza del Budda insieme a tutte le capacità e le soluzioni.
    E soprattutto è una preghiera aperta, sostenuta e alimentata dal desiderio di rispondere alle aspettative del maestro, dove il raggiungimento dell’obiettivo personale non è fine a se stesso, ma è tutt’uno con la volontà di utilizzare la mia vita per creare valore e felicità anche per gli altri.
    Il presidente Ikeda scrive: «La vita di coloro che pregano sinceramente per la felicità degli altri sarà colma di gioia. […] Coloro che pregano con una grande promessa per kosen-rufu svilupperanno un’ampia condizione vitale. Coloro che pregano con l’impegno di ingaggiare una battaglia condivisa con il maestro riusciranno a far scaturire dalla loro vita la stessa infinita forza vitale del maestro […]. Trionfiamo dunque su qualsiasi difficoltà recitando un Daimoku risonante che galoppa con il ­ritmo di un nobile destriero» (NR, 402, 7).
    Nichiren Daishonin ci assicura che una preghiera forte e determinata al Gohonzon ha il potere di trasformare l’impossibile in possibile: «Sto pregando con tanta convinzione come se dovessi accendere il fuoco con legna bagnata o estrarre l’acqua dal terreno riarso» (RSND, 1, 395), scrive. Questo è il tipo di preghiera necessaria in un momento di sfida. Vincere non significa non avere problemi, ma costruire un forte io per poter affrontare ogni cosa con coraggio, basandosi sul Gohonzon.
    Perseverando nel recitare Daimoku fino in fondo con spirito combattivo, basandosi sul Gosho e credendo fermamente nel potere del Gohonzon, si può trasformare qualsiasi veleno in medicina. Tutto dipende da noi, dalla nostra decisione di fendere l’oscurità fondamentale e di manifestare il sole della Buddità. Una persona che decide in questo modo riuscirà sicuramente a realizzare una grande prova concreta.

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