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La prova concreta di una profonda realizzazione interiore - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 11:47

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La prova concreta di una profonda realizzazione interiore

Gaetan Meka, Bologna

Nato in Camerun, in una realtà che gli offriva scarse possibilità, sforzandosi con sincerità nella fede riesce ad aprire un varco nelle difficoltà fino a

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Nato in Camerun, in una realtà che gli offriva scarse possibilità, sforzandosi con sincerità nella fede riesce ad aprire un varco nelle difficoltà fino a realizzare il sogno di diventare un professionista del basket e costruire una famiglia felice

Sono nato in una famiglia cattolica di modeste origini, in Camerun. La vita là non mi offriva molte opportunità ed ero preoccupato per il mio futuro. Durante l’ultimo anno di liceo incontrai una giovane donna che praticava il Buddismo di Nichiren Daishonin e due mesi dopo iniziai a praticare.
Il mio primo grande desiderio era di comprendere a fondo gli insegnamenti buddisti. Ne ebbi occasione pochi mesi dopo, quando una cugina che praticava in Francia venne in Camerun portando con sé molte guide del maestro Ikeda e il Gosho. Poiché ero un giocatore di basket, iniziai a recitare Daimoku con l’obiettivo di diventare un professionista per kosen-rufu e di poter continuare la mia carriera in Europa.
Qualche tempo dopo ricevetti l’invito da una squadra di basket italiana, ma contro ogni mia previsione l’ambasciata non mi concesse il visto. Nonostante la disperazione continuai a pregare davanti al Gohonzon e a determinare di realizzare i miei sogni. In quel periodo ricevetti molti incoraggiamenti dai responsabili della Soka Gakkai del Camerun.
Partecipare ai meeting mi dava gioia e speranza, e più mi dedicavo alla fede e allo shakubuku, più sentivo il desiderio di mostrare la prova concreta della pratica buddista.
Nel 1998 mi trasferii in Costa d’Avorio, dove avrei avuto più opportunità di trovare una squadra con cui giocare in Europa.
Mi impegnavo costantemente sia nello sport che nell’attività buddista, e alla fine venni assunto dall’unica squadra di basket a livello nazionale. Nel frattempo lavoravo anche in un’azienda di pubblicità, di giorno facevo l’impiegato e la sera giocavo nel campionato. Continuavo a sforzarmi per realizzare il mio sogno.
Con questa squadra ricevetti la proposta di partecipare a dei tornei in Francia. Fu una grande protezione per me in quel momento, di cui sono profondamente grato al Gohonzon, perché poco dopo la mia partenza ci fu un colpo di Stato che causò tante vittime e una grande crisi politica.
Così raggiunsi Parigi e partecipai al torneo, ma il visto di cui disponevo durava solo due settimane.
Pregavo insieme ai membri francesi per trovare una soluzione, con questa frase di Nichiren Daishonin nel cuore: «La potente spada del Sutra del Loto deve essere brandita da un coraggioso nella fede. Allora egli sarà forte come un demone armato di una mazza di ferro» (Risposta a Kyo’o, RSND, 1, 365).
Recitavo Daimoku anche durante la notte, avevo poco tempo ma tanta fiducia nel Gohonzon.
Ero così determinato che a un certo punto si aprì una strada: un mio conoscente mi comunicò che aveva un contatto in Italia. Partii subito e quando arrivai conobbi un procuratore che mi inserì in una squadra professionista.
Tuttavia, dopo aver giocato tutto il precampionato con questa squadra scoprii che il mio visto era scaduto e ciò mi impediva di firmare il contratto da professionista che mi proponevano. Così iniziò una nuova lotta per rimanere in Italia. Iniziai a recitare ancora più Daimoku ogni giorno per trovare una soluzione mentre continuavo ad allenarmi e a lavorare per vivere. Sei mesi dopo, il Governo approvò una legge che regolarizzava tutti coloro che non avevano documenti, e oggi ho un permesso di soggiorno a tempo indeterminato per tutti i paesi d’Europa! Grazie a ciò ho potuto finalmente firmare un contratto come giocatore professionista e iniziare un campionato di basket. Avevo realizzato il mio sogno!
Nel frattempo ero diventato responsabile di un gruppo e misi l’obiettivo di incontrare una donna con cui costruire una famiglia armoniosa per kosen-rufu. Poco dopo conobbi una donna cristiana. Mi colpì per la sua grande fede e determinai di farla avvicinare al Buddismo. Questa donna è diventata mia moglie, ora è membro della Soka Gakkai e abbiamo avuto tre adorabili figlie.
Decisi di intraprendere nuove sfide anche nel lavoro, frequentai un corso di formazione per diventare educatore e, visto che parlo francese, inglese e italiano, mi formai anche come mediatore interculturale. Inoltre seguii un corso di formazione per diventare allenatore di basket. Ora lavoro nel sociale con il Ministero dell’interno, per la protezione internazionale, e fino a prima della pandemia ho allenato una squadra di basket di bambini.
In questi anni ho sempre continuato a dedicarmi all’attività buddista offrendo la mia casa per gli incontri con il Gruppo uomini per approfondire insieme le guide del presidente Ikeda.
Ho promesso a Sensei che potrà sempre contare su di me. Dopo ventisei anni di pratica sento che è proprio grazie alla relazione maestro e discepolo che sono riuscito a consolidare in me la convinzione che ogni persona è un Budda che può manifestare il suo potenziale illimitato a prescindere dalle circostanze. Attraverso le parole de La rivoluzione umana, de La nuova rivoluzione umana e del Gosho, non perdo mai occasione di incoraggiare le persone che incontro.
La fede nel Gohonzon mi ha permesso di realizzare tante prove concrete, come una famiglia felice e armoniosa, una situazione lavorativa stabile e la sicurezza economica, ma più di tutto una profonda gioia, un senso di realizzazione interiore e la consapevolezza di essere diventato una persona di valore in grado di incoraggiare e sostenere gli altri. Ringrazio il presidente Ikeda, sua moglie Kaneko e i compagni di fede della Soka Gakkai per avermi incoraggiato fin dall’inizio, in Camerun, Benin, Costa d’Avorio, Francia e in Italia, la locomotiva d’Europa!
Ora, con lo sguardo al 2030, in questo Anno della speranza e della vittoria determino di avanzare ulteriormente sul sentiero della fede impegnandomi con tutto il cuore per la propagazione del Buddismo di Nichiren Daishonin, in Italia e nel mondo.

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