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La propria vita per kosen-rufu - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 15:40

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La propria vita per kosen-rufu

I responsabili italiani si sono riuniti al Centro culturale di Firenze il 31 gennaio e il primo febbraio per condividere gli obiettivi dell’anno. Ospite dell’evento: Hideaki Takahashi, responsabile europeo con un forte legame col nostro paese. È stata l’occasione per annunciare le attività del 2009 e per assistere alla nascita del gruppo italiano Ikeda Kayo-kai

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I responsabili italiani si sono riuniti al Centro culturale di Firenze il 31 gennaio e il primo febbraio per condividere gli obiettivi dell’anno. Ospite dell’evento: Hideaki Takahashi, responsabile europeo con un forte legame col nostro paese. È stata l’occasione per annunciare le attività del 2009 e per assistere alla nascita del gruppo italiano Ikeda Kayo-kai

Non lesinare la propria vita. Questa frase, che si ritrova nel Gosho Lettera da Sado sintetizza il carattere dell’impegno con cui i responsabili della Soka Gakkai italiana realizzeranno ogni attività dell’anno in corso. Una decisione emersa con grande forza e condivisione nella riunione annuale dei responsabili. A dare impulso all’iniziativa di ripartire con tale energia sono state anche le parole di Hideaki Takahashi, responsabile europeo, ospite della due giorni al Centro culturale di Firenze, organizzata come ogni anno per annunciare gli obiettivi per i prossimi mesi. Il ritmo è stato scandito dal commento di Takahashi di una nuova serie di scritti pubblicati dal presidente Ikeda a partire da gennaio. Il primo scritto è stato appunto incentrato sulla Lettera da Sado. Partendo dal Gosho, il responsabile europeo ha spiegato con le parole di Daisaku Ikeda il senso profondo della frase “non lesinare la propria vita per la Legge buddista” che non significa sacrificare la propria esistenza, bensì dedicarla alla missione del Budda con dedizione profonda o, come affermava il presidente Makiguchi «vivere la vita quotidiana con il bene più grande», la Legge mistica di Nam-myoho-renge-kyo. Takahashi ha esortato i responsabili presenti a manifestare concretamente, prima di tutto negli zadankai, questo spirito costantemente rivolto al bene e alla felicità, partendo dal rapporto sincero con ogni singola persona che partecipa ai meeting. È infatti lo zadankai, ha sottolineato il responsabile europeo «la prova concreta di come la Soka Gakkai sta vivendo per questo grande bene. È il luogo dove si dimostra l’importanza di vivere vite felici per noi e per gli altri. Ikeda dice che è lì, nelle riunioni di discussione, la prova concreta di “non lesinare la propria vita per la Legge”. Io esorto tutti voi a prendere parte alle riunioni del gruppo, con grande spirito di realizzare kosen-rufu». Takahashi ha inoltre ricordato le parole del Gosho Le proprietà del riso: «Può essere che il Budda Shakyamuni o i Bodhisattva della Terra siano entrati nel tuo corpo? Affido a te la propagazione del Buddismo nella tua provincia» (RSND, 1, 991). «La nostra responsabilità – ha detto – ci è stata affidata direttamente da Nichiren Daishonin nell’Ultimo giorno della Legge. Sensei dice che la forza vitale del Budda scorre nei capitoli, settori e gruppi dove c’è un legame sincero con il Budda».
Nel corso degli incontri della Consulta nazionale, che vede la partecipazione dei responsabili provenienti da tutte le regioni d’Italia, i vari dipartimenti hanno evidenziato il lavoro svolto fin qui, riportando il resoconto delle singole iniziative.
In questa c’è un altro elemento, quello della severità verso i discepoli, che Nichiren ha toccato profondamente e che il presidente Tsunesaburo Makiguchi ha sempre studiato con grande attenzione. Lo dimostrano le annotazioni fatte con la matita rossa sul Gosho, annotazioni dalle quali lo stesso presidente Ikeda è partito per rileggere, capire, approfondire e poi commentare. Makiguchi stesso, è stato ricordato nel corso dell’incontro, tenne delle lezioni su questo Gosho e oggi il presidente Ikeda ha deciso di riprendere un tema che vale la pena comprendere molto bene.
Nel suo volume Makiguchi aveva sottolineato questo brano: «Allo stesso modo, i discepoli rinnegati dicono che Nichiren è il loro maestro, ma che è troppo rigido ed essi propagheranno il Sutra del Loto in modo più tranquillo. Sono ridicoli, ridicoli come lucciole che ridono del sole e della luna, come il formicaio che guarda dall’alto in basso il monte Hua, come pozzi o ruscelli che disprezzano il fiume e il grande mare, o come una gazza che si prende gioco di una fenice». Il demone dell’arroganza era dunque entrato nel cuore di queste persone, la maggior parte delle quali di rango elevato, che in tal modo si sostituivano di fatto al maestro senza averne compreso lo spirito e le motivazioni. All’epoca Nichiren era a Sado, esiliato dopo aver reso pubblico il suo trattato Adottare l’insegnamento corretto per la pace nel paese (Rissho ankoku ron) dove affermava che il governo doveva abbandonare gli insegnamenti che portavano la gente all’infelicità. Fu quella una delle prime azioni per kosen-rufu.
La severità dei maestri, dunque, non ha che un obiettivo: scuotere chi si allontana dalla missione di kosen-rufu, redarguire chi pensa di aver già fatto abbastanza. Una volta, ha raccontato Takahashi, parlando con alcuni responsabili nel corso di una riunione, sensei ha detto: «Perché qualche volta io sono severo con voi? Perché il mio desiderio è che in qualsiasi modo evolva la situazione, di fronte a qualsiasi difficoltà, possiate proteggere i vostri compagni nella fede». Ikeda ricorda spesso che, grazie al fatto che Nichiren aveva allenato con grande severità i sei preti anziani, soprattutto Nikko Shonin, il suo insegnamento ha mantenuto la sua purezza. «Ed è per questo – dice sensei – che finché io sono in vita voglio che i miei discepoli crescano come il re leone e con una fede pura come il diamante».
Il presidente Ikeda, ha detto Takahashi, spinge i responsabili, a essere in qualche modo severi con se stessi per portare avanti con passione e coraggio, senza mai soste o cedimenti la propria missione «mentre con i membri – ha detto il responsabile europeo – dobbiamo essere come un tiepido e accogliente vento primaverile».
E a proposito dei compiti dei responsabili, Tamotsu Nakajima, direttore generale dell’Istituto Buddista, ha spiegato che essi dovrebbero “solo” amare i loro membri e lodare i giovani, senza mai guardarli dall’alto in basso. E soprattutto portare il massimo rispetto a chi fa shakubuku, perché tali persone sono gli inviati del Daishonin che si impegnano nell’ombra.
Nel corso della riunione è stato ribadito il principale obiettivo di quest’anno: che ognuno accompagni una persona a ricevere il Gohonzon (cfr. NR, 413, 11). È questo il mezzo più sicuro per diventare felici.
In chiusura, Nakajima ha precisato quanto sia importante far sì che i giovani possano avere il tempo e le energie da impiegare nelle attività con gli altri giovani e ha detto che quando i gruppi sono composti per la maggioranza da adulti sarebbe importante che a questi ultimi soprattutto venissero affidate le responsabilità del gruppo così da non sovraccaricare i giovani.
La Consulta di quest’anno è stata infine l’occasione per salutare la fondazione del gruppo italiano Ikeda Kayo-kai, (vedi a pag. 23) dopo la nascita a livello internazionale avvenuta a Tokyo lo scorso settembre.

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I prossimi appuntamenti

Corsi nazionali
3-5 aprile: Gruppo Leonardo (Centro culturale di Cecina)
17-19 aprile: Divisione donne (Chianciano)
3-5 luglio: Gruppo educatori (luogo da definire)

Corsi europei al Centro culturale di Trets
30 luglio-3 agosto: Divisione donne e uomini
8-11 agosto: Divisione studenti
19-23 agosto: Divisione giovani

Divisione giovani, riunioni in occasione del 16 marzo (Giorno di kosen-rufu)
incontri da organizzare secondo le esigenze di ogni zona

Divisione giovani uomini, riunioni in occasione dell’11 luglio (fondazione della DGU in Giappone)
incontri da organizzare a livello locale

Divisione donne, riunioni per celebrare il 9 giugno (Giornata della DD italiana)
incontri organizzati a livello di settore nella settimana dal 6 al 14 giugno

Week-end a cura della Divisione donne e giovani donne
21-22 febbraio: Sicilia
23-24 maggio: Tre Venezie
24-25 ottobre: Sardegna
28-29 novembre: Toscana

Week-end a cura della Divisione uomini
marzo: Basilicata
maggio: Tre Venezie
luglio: Sicilia
novembre: Marche

Week-end a cura della Divisione giovani
9-10 maggio: Campania
20-21 giugno: Valle D’Aosta

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Le giovani donne del Sole e dei fiori
Anche in Italia nasce il gruppo inaugurato dal presidente Toda negli anni ’50 e riproposto da Ikeda con l’obiettivo di dare ancora più slancio al movimento di kosen-rufu.

Slancio, energia, cuore aperto agli altri. Sono gli elementi del gruppo Ikeda Kayo-kai (Gruppo del Sole e dei fiori) costituito da giovani donne che camminano insieme sulla strada di kosen-rufu. Dal 1 febbraio anche in Italia è stata formalizzata la nascita di questo gruppo istituito in Giappone il 21 ottobre del 1952 dal secondo presidente della Soka Gakkai, Josei Toda, e riproposto dal presidente Daisaku Ikeda lo scorso anno. Sensei, in occasione della commemorazione del giorno della Divisione giovani donne, aveva lanciato l’invito a tutte le giovani donne della SGI mondiale. Invito raccolto con la passione di sempre anche qui in Italia. In occasione del corso per responsabili, cinquantaquattro rappresentanti della Divisione giovani donne hanno dato il via al nuovo progetto, il cui obiettivo, come ha sottolineato Marta Arkerdar, vice responsabile giovani donne «è quello di dialogare incessantemente con tutte le persone con lo scopo di risvegliarle alla sacralità della vita e al potenziale insito in loro della Buddità, ricordando di basare la nostra attività sulle visite a casa per far nascere un’onda di gioia e felicità nella Soka Gakkai e nella società».
Nel corso dell’incontro la responsabile della Divisione giovani donne, Valentina Nannini, ha ricordato le origini del gruppo e le motivazioni del presidente Toda, il cui desiderio fu quello di trasmettere lo spirito della Soka Gakkai ad alcune rappresentanti che in futuro avrebbero guidato il movimento di kosen-rufu non solo in Giappone ma in tutto il mondo.
Le giovani dell’Ikeda Kayo-kai hanno già fissato i primi obiettivi: due shakubuku con Gohonzon ogni anno, fino al compimento dei quaranta anni; per poi aumentare a tre amici con Gohonzon ogni anno, da quel momento in poi. Karin Sarnacchiaro, responsabile delle studentesse ha inoltre invitato le ragazze a riunirsi tre volte all’anno (il 16 marzo, il 19 luglio e il 18 novembre), facendo coincidere questi incontri con le riunioni dei giovani, allo scopo di condividere le esperienze ispirate alle parole incoraggianti di sensei e di sua moglie nel messaggio, inviato in occasione della fondazione del gruppo internazionale (vedi riquadro). Sorridendo sempre e testimoniando la gioia dell’attività e della pratica per gli altri. (a.s.)

Estratti dal messaggio di Daisaku e Kaneko Ikeda per la fondazione dell’Ikeda Kayo-kai internazionale

Felicitazioni e congratulazioni per la cerimonia di fondazione dell’Ikeda Kayo-kai mondiale, gruppo che brillerà nella storia.
[…] Il mio maestro Josei Toda, secondo presidente della Soka Gakkai, diceva spesso: «Rivoluzione umana significa progredire sempre e sviluppare un’esistenza felice. Significa diventare felici e aiutare gli altri a fare la stessa cosa».
[…] Negli Insegnamenti orali si afferma: «Se si riesce a stabilire una relazione anche con una sola frase della Legge meravigliosa, questa relazione continuerà ininterrotta per un milione di kalpa, e si potrà portare a compimento l’inestimabile gioiello del grande veicolo».
Il gioioso mondo della fede della Legge mistica,è una fonte di incredibile felicità, salute e vittoria.
[…] In riferimento alla giovane figlia del re drago, che era una giovane discepola di Shakyamuni, il Daishonin sottolinea che l’Illuminazione di una donna è “un esempio che vale per tutti”. In altre parole, la vittoria o il successo di un individuo può servire come simbolo di speranza e ispirazione per infinite altre persone. Similmente, gli sforzi instancabili che ognuna di voi sta facendo per coltivare le amicizie e per propagare la corretta comprensione del Buddismo di Nichiren Daishonin, stanno contribuendo direttamente alla pace e alla prosperità dell’intero globo.
Stamattina abbiamo pregato con sincerità, affinché ognuna di voi – giovani donne dall’importante missione, preziosi tesori del nostro movimento – sia protetta, goda di ottima salute e possa vivere un’esistenza di incredibile felicità e soddisfazione. Noi continueremo a pregare per ognuna di voi, con tutto il nostro cuore finché saremo in vita.
Concludo questo messaggio con la fervente preghiera che voi membri dell’Ikeda Kayo-kai mondiale – mie figlie e successori che siete unite a me con un’unica mente per l’eternità – possiate brillare sempre di speranza, fortuna e saggezza e che siate fermamente protette dalle funzioni benevole dell’universo.
5 settembre 2008
Daisaku e Kaneko Ikeda

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La rivista dei giovani a partire da aprile Vola solo sul web

A marzo escono gli ultimi quattro numeri del Volo Continuo: il 313 sarà l’ultima rivista a essere stampata su carta. Da aprile, Il Volo Continuo si trasferisce sul web diventando il primo periodico online dell’Istituto Buddista e sarà completamente gratuito. Per questo motivo, non si accettano più abbonamenti, ma gli abbonati che a quella data vantassero un credito nei confronti della rivista riceveranno il rimborso delle copie non ricevute. Sul prossimo numero scoprirete i dettagli del Volo Continuo.it.

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Errata corrige: nel numero 411, a pag. 9, nel sommario introduttivo al saggio di Daisaku Ikeda Le idee trasformano il mondo, Jean-Jacques Rousseau è stato definito erroneamente un filosofo francese. Rousseau era svizzero, come si può leggere anche all’interno del saggio stesso.

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