Per tutta la vita e per l’eternità
di Chiara De Paoli, segretaria nazionale delle giovani donne

Come penso per ognuno e ognuna di noi, da quando sono membro della Soka Gakkai l’inizio dell’anno è sempre l’opportunità di rilanciare su obiettivi, desideri e determinazioni. Questo 2024, però, ha un sapore diverso: porta con sé una riflessione più profonda su che cosa significhi costruire una Soka Gakkai giovane in tutto il mondo, anche alla luce della scomparsa di Ikeda Sensei.
Il mio primo obiettivo è dunque quello di sceglierlo come maestro per tutta la vita e per l’eternità, e di non smettere mai di approfondire il mio legame con lui. Grazie a ciò, so che sarò in grado di costruire ogni giorno un cuore sempre più forte, puro e vasto.
Determino di diventare una discepola sempre più saggia, capace di lottare per la giustizia e al contempo di analizzare lucidamente la realtà sviluppando una visione precisa e di lungo termine. In quanto leader, determino anche di contribuire alla costruzione di una Soka Gakkai in cui i responsabili siano dei buoni esempi per i giovani, e che attraverso la purezza dei loro cuori e la ricchezza delle loro vite siano in grado di trasmettere la relazione di maestro e discepolo alle future generazioni.
Nel romanzo La nuova rivoluzione umana troviamo scritto:
«In che modo dunque si può ripagare il proprio debito verso il proprio maestro? Il Daishonin afferma: “Per ripagare questi grandi debiti, deve assolutamente studiare e comprendere a fondo il Buddismo e diventare sapiente”. Dobbiamo studiare il Buddismo e sforzarci di diventare persone sagge che aprono la strada della felicità e della pace per tutte le persone; in altre parole, dobbiamo diventare dei grandi leader di kosen-rufu.
È cruciale che i discepoli superino il loro maestro, dedicando se stessi con serietà alla Legge e lavorando al miglioramento della società. I benefici che ottengono saranno il modo migliore per rendere omaggio al maestro e onorarne la memoria. Infatti è attraverso le azioni dei discepoli che si dimostra il vero valore del maestro e si realizzano i suoi sogni e la sua visione» (NRU, 18, 150)
Contribuire in prima persona alla crescita dell’organizzazione, attraverso azioni concrete e consapevole del fatto che – per il principio di non dualità tra vita e ambiente – essa non è affatto separata dalla mia crescita come essere umano; diventare una discepola capace di mantenere sempre le sue promesse; avere coraggio ed essere sincera davanti al Gohonzon: per me, costruire una vita felice significa questo.
Oggi ancora più di ieri, più forte che mai!
di Valerio Baci, segretario nazionale dei giovani uomini

Il 2023 è stato un anno cruciale sotto tanti punti di vista.
Abbiamo purtroppo assistito al proliferare di tanti conflitti armati, e alla tendenza sempre più accentuata di risolvere qualsiasi disputa attraverso la violenza.
Il 2023 è stato anche l’anno in cui, per noi membri della SGI, il testimone di kosen-rufu è passato dal nostro amato maestro Ikeda a noi discepoli.
Avere un maestro che mostra – e dimostra – il corretto modo di vivere è una fortuna indescrivibile: nulla può eguagliare il beneficio di poter vivere, in un momento storico come questo, seguendo le orme di chi ha dedicato tutta la sua vita a incoraggiare e sostenere qualunque persona avesse di fronte.
Nel corso degli anni ho potuto studiare e approfondire numerose guide che il maestro Ikeda ha trasmesso, imprescindibili per la mia rivoluzione umana, ma ricorderò sempre con stupore e ammirazione un episodio inciso nel mio cuore, avvenuto durante il mio primo corso di studio in Giappone.
Durante una visita alla sede centrale della Soka Gakkai, nel quartiere di Shinanomachi, in un momento libero mi ritrovai di fronte a una bacheca che riportava tutti i titoli onorifici conferiti al maestro Ikeda dalle università di tutto il mondo: rimasi incredibilmente sorpreso del fatto che tantissime lauree ad honorem fossero state conferite da università cinesi in periodi di massima tensione geopolitica tra la Cina e il Giappone, a riprova del riconoscimento del mondo accademico dell’immenso sforzo portato avanti dal maestro Ikeda nel dialogare per costruire indistruttibili ponti di pace.
Ricordo vividamente che in quel momento mi ripromisi, ancora una volta, di seguire il suo esempio per tutta la vita, cercando di scardinare il pregiudizio insito nel mio cuore nell’approcciarmi a chiunque avessi di fronte, cercando sempre il dialogo a prescindere dalle differenze.
Oggi, la mia determinazione di continuare a vivere seguendo le orme del maestro Ikeda è più forte che mai.
Oggi, ridetermino di lottare contro la mia oscurità per riuscire a trasmettere a quante più persone possibile il coraggio, la speranza e la fiducia che ho ricevuto dai suoi incoraggiamenti.
Oggi, ancora più di ieri, decido di ripagare il mio debito di gratitudine e di essere assolutamente felice!
