Anche quest’anno è giunto il 2 aprile, anniversario della scomparsa del mio maestro, e i fiori di ciliegio che lui tanto amava adornano questa giornata.
Si può affermare che questo giorno rappresenti il punto di origine del voto condiviso di maestro e discepolo.
Infatti, se maestro e discepolo sono uniti nella non dualità, superando vita e morte, il fatto stesso di ricordare con affetto il maestro è un’occasione per fare una nuova partenza rinnovando la promessa di realizzare kosen-rufu e di “adottare l’insegnamento corretto per la pace nel paese”.
Un passo del Gosho che il mio maestro e io leggevamo spesso assieme, afferma: «Se il cielo è sereno, la terra è illuminata. Similmente, se si conosce il Sutra del Loto si può comprendere il significato degli affari di questo mondo» (L’oggetto di culto per l’osservazione delle mente, RSND, 1, 336). I Bodhisattva della Terra di propria iniziativa affrontano in questa esistenza svariate difficoltà e, attraverso la grande luce del “Buddismo del sole”, illuminano la terra delle persone comuni che soffrono.
Mentre si trovava in carcere affrontando persecuzioni per il bene della Legge, durante la Seconda guerra mondiale, il mio maestro si illuminò e conseguì la grande condizione vitale del Bodhisattva della Terra. Di fronte alla desolazione del dopoguerra decise di alzarsi da solo. Superò e vinse tutti gli attacchi delle funzioni demoniache, e costruì il movimento per l’ampia e compassionevole propagazione della Legge, proprio come afferma Nichiren Daishonin.
Incidendo nel cuore il grido del maestro Toda di “cancellare la parola miseria da questo mondo”, noi non indietreggeremo di un solo passo. Continueremo ad aprire la grande strada del principio: “la rivoluzione umana equivale alla trasformazione del karma del genere umano”.
Il mondo intero sta affrontando il dilagare del Coronavirus e in questa grave situazione medici, infermieri e tutti gli operatori coinvolti, dalla nobile missione, stanno continuando a dedicarsi con grande serietà, con tutte le forze: a tutti loro va la mia più sincera gratitudine.
Sto pregando affinché la filosofia della “trasformazione del veleno in medicina”, caratterizzata dalla speranza e dalla rivitalizzazione, rafforzi ulteriormente l’incrollabile rete solidale dei cittadini del mondo che non si arrendono di fronte a nulla.
In questa lotta contro un virus invisibile, i giovani Soka uniti in una rete solidale si stanno sfidando con intelligenza, empatia e tenacia per creare valore. Tutto ciò suscita in me infinita speranza.
Desidero dedicarvi le parole di Louis Pasteur, padre della moderna ricerca sulla microbiologia che lottò contro le malattie infettive: «Gravi sofferenze danno vita a grandi filosofie e a grandi azioni».
Presso la sede centrale della Soka Gakkai, a Tokyo, sta terminando la costruzione del meraviglioso Centro culturale Soka “Preziosa Luce”.
Il Daishonin afferma che la protezione delle divinità buddiste è assoluta, e che bisogna usare «la strategia del Sutra del Loto prima di ogni altra» (RSND, 1, 889).
Sto pregando nell’attesa del giorno in cui i nostri preziosi amici da tutto il mondo si riuniranno in questo “castello del sole”, con i volti sorridenti per le vittorie conseguite.
Anche oggi, nel luogo del nostro voto, colmi di coraggio facciamo brillare la preziosa luce della non dualità di maestro e discepolo, caratterizzata dal “cuore del re leone”!
(Seikyo Shimbun, 2 aprile 2020)