Deprecated: Function strftime() is deprecated in /var/www/vhosts/ilnuovorinascimento.org/wp-dev.ilnuovorinascimento.org/site/wp-content/themes/nuovo-rinascimento/functions.php on line 220
La preghiera, forza trainante - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 14:53

367

Stampa

La preghiera, forza trainante

Dimensione del testo AA

Il sole del Capodanno
sorge intrepido
nei vostri cuori,
simbolo della vittoria certa
che vi attende nell’anno che viene.

Ammirando il sole che nasce nel primo giorno del nuovo anno, nel cuore sboccia una preghiera spontanea, e questa è un’esperienza che sicuramente scaturisce naturalmente dal profondo dell’animo, fin da tempo immemore.
La preghiera è un’azione sublime propria dei soli esseri umani. «La preghiera è l’atto con cui infondiamo la virtù dentro di noi» affermò il grande scrittore russo Leone Tolstoj (1828-1910). Il Buddismo di Nichiren Daishonin conferisce alla preghiera una forma concreta attraverso la recitazione di Gongyo[ref]Gongyo è la cerimonia che comprende la recitazione di parte di due capitoli del Sutra del Loto e la recitazione del Daimoku.[/ref], una pratica accessibile a tutti. Essa è basata sulla Legge fondamentale e più profonda della vita, ed è una pratica dinamica, assolutamente connessa alla nostra realtà quotidiana.
Il Daishonin scrisse: «Quando con la bocca pronunciamo la mistica Legge, la nostra natura di Budda, viene richiamata e invariabilmente emergerà. La natura di Budda di Bonten e di Taishaku (Brahma e Shakra), richiamata, ci proteggerà, e la natura di Budda dei Budda e dei bodhisattva, richiamata, gioirà» (da Il Sutra del Loto porta all’Illuminazione, SND, 8, 34).
Gongyo è la cerimonia in cui, attraverso il suono ristoratore della nostra voce, risvegliamo la natura di Budda inerente in noi e facciamo sì che essa risplenda brillante come il sole primordiale. Durante Gongyo, ripetiamo l’insegnamento del “vero aspetto di tutti i fenomeni” (shoho jisso) esposto nel secondo capitolo (Espedienti) del Sutra del Loto, il quale indica che le nostre stesse vite sono manifestazioni di Myoho-renge-kyo. Il Jigage, invece, la parte in versi del sedicesimo capitolo del sutra (Durata della vita), anch’essa parte di Gongyo, proclama l’eternità della vita. Il verso iniziale: ji ga toku burrai (“Da quando ottenni la Buddità”) comincia col carattere ji (sé), mentre l’ultimo verso: soku joju busshin (“acquisire velocemente il corpo del Budda”) finisce col carattere shin (corpo). Combinati insieme, questi due ideogrammi formano la parola jishin, che significa “se stesso”. In altre parole, il jigage è un canto gioioso di lode alla nostra vita eterna.

In questa oscura
e tormentata epoca,
Gongyo è la mia
alba di speranza.

Gongyo è la causa che ci permette di far pulsare con energia il potere fondamentale di Myoho-renge-kyo, la vita stessa di Nichiren Daishonin, in ogni aspetto del nostro essere. Con Gongyo, riusciamo a far emergere il coraggio e la saggezza del Budda, e ad assaporare “la più grande delle gioie” (OTT, 212).
Per quanto feroce possa essere l’assalto dei tre ostacoli e dei quattro demoni, quando preghiamo al Gohonzon possiamo manifestare la forza di un leone all’attacco e suonare il segnale di un vigoroso contrattacco. I potenti eserciti di Brahma e Shakra, dei bodhisattva Virtù Universale e bodhisattva Re della Medicina, del Budda Shakyamuni e del Budda Molti Tesori (Taho) verranno in nostro aiuto, infondendo in noi uno stato vitale indistruttibile come il diamante, che spalanca le porte alla vittoria.
In particolare, niente è potente come le preghiere delle donne Soka. Non dimenticherò mai l’ardore delle donne del Kansai, che, durante tutte le ottantaquattro udienze del processo a seguito del cosiddetto “incidente di Osaka”[ref]Incidente di Osaka: la circostanza in cui Daisaku Ikeda venne arrestato e accusato ingiustamente di violazioni della legge elettorale, durante le elezioni straordinarie amministrative del 1957 a Osaka. Nel gennaio1962, la causa, protrattasi quasi cinque anni, si concluse con una assoluzione completa.[/ref], continuarono a recitare ushitora Gongyo[ref]Cerimonia nella quale si recita Gongyo tra l’ora del bue (ushi) e quella della tigre (tora), cioè tra le 2 e le 4 del mattino, per la realizzazione della pace mondiale.[/ref] fino a che venni finalmente scagionato da tutte le accuse.
Bryan Wilson (1926-2004), che fu presidente della Società Internazionale per la Sociologia della Religione e professore emerito all’Università di Oxford, descrisse la recitazione di Nam-myoho-renge-kyo come un mezzo di liberazione spirituale e osservava che esso permette di sviluppare un atteggiamento positivo nei confronti della vita, compassione per gli altri e un senso di unione profonda col mondo della natura. Ho saputo che un illustre studioso, suo amico intimo, pur non avendo aderito al Buddismo di Nichiren, sapendo quanto egli apprezzasse il Daimoku, lo ha recitato per lui durante il suo funerale.

Gongyo
è la musica
dell’immenso universo.
Dando il massimo,
assumete la guida con allegria.

Anche l’astronomo brasiliano Ronaldo Rogério de Freitas Mourão, mi ha detto di aver percepito, nel ritmo di Nam-myoho-renge-kyo, l’energia fondamentale all’origine dell’universo.
Nessuna preghiera al Gohonzon rimane senza risposta.
Ogni lotta comincia con la preghiera.
Non esiste strategia più grande di quella del Sutra del Loto.
Il Daimoku è la spada affilata in grado di sconfiggere tutte le funzioni demoniache, mentre la pratica costante di Gongyo fornisce lo slancio per portare avanti le cinque guide eterne della Soka Gakkai:

  1. Fede per una famiglia armoniosa
  2. Fede perché ogni persona diventi felice
  3. Fede per superare gli ostacoli
  4. Fede per la salute e una lunga vita
  5. Fede per la vittoria assoluta

Non dimenticherò mai il richiamo appassionato del mio maestro Josei Toda: «Pregate per riuscire a vincere in nome di kosen-rufu. Recitate un Daimoku risonante. Ora, facciamo Gongyo insieme!». Gongyo è il ruggito di un leone che rappresenta le voci di maestro e discepolo che recitano all’unisono. Per questo, quando faccio Gongyo, i miei due grandi predecessori nel movimento di kosen-rufu, i presidenti Makiguchi e Toda, sono proprio accanto a me. Ogni giorno, invoco il suono vibrante del Daimoku, abbracciando col cuore ognuno dei miei compagni di fede.
Iniziamo quindi con gioia l’anno del progresso e della vittoria, rinnovando il nostro atteggiamento quando recitiamo Gongyo.

©ilnuovorinascimento.org – diritti riservati, riproduzione riservata