In questo mese
4 giugno
Giorno dell’Ikeda Kayo-kai
6 giugno
1871 nascita di Tsunesaburo Makiguchi
Giorno di maestro e discepolo per l’Europa
9 giugno
Giorno del Gruppo donne italiano
10 giugno
1951 fondazione del Gruppo donne in Giappone
30 giugno
1957 fondazione del Gruppo studenti
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Carissimi amici e amiche,
per molti di voi l’anno scolastico è giunto al termine. Congratulazioni!
Buona fortuna a tutti voi che avete gli esami alle porte! Vorremmo rivolgere il nostro affettuoso saluto in particolare a tutti coloro che non sono soddisfatti dei risultati raggiunti. Rimbocchiamoci subito le maniche per ripartire e vivere delle giornate piene di significato, da ora in avanti. Abbiamo la fortuna di poterlo fare in modo significativo, mettendo in pratica gli incoraggiamenti del nostro maestro Daisaku Ikeda.
Non c’è giorno migliore di oggi per sperimentarli, non rimandiamo il momento!
A tal proposito, in un saggio di prossima pubblicazione dedicato al Gruppo futuro, sensei scrive:
«Vorrei confermare con voi le sette linee guida che i membri del Gruppo futuro di ogni parte del mondo stanno incidendo nel loro cuore:
- State in buona salute
- Leggete tanti libri
- Agite con buon senso
- Non siate frettolosi
- Coltivate tante amicizie
- Create voi stessi la vostra buona fortuna
- Abbiate cura dei vostri genitori
Sono cose che potete mettere in pratica proprio adesso e che conducono direttamente a un futuro luminoso per il mondo intero. Un singolo passo che fate oggi è un passo verso la speranza. Coloro che riescono a far emergere il coraggio di fare quel passo sono i cittadini globali Soka».
Puntiamo tutti insieme al prossimo corso Futuro che si terrà a Milano il 20-21-22 luglio. Mettiamocela tutta! Ci vediamo presto!
I responsabili nazionali del Gruppo futuro
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Le nostre storie / È il cuore che è importante
di Chris, 12 anni, Roma
Fino allo scorso anno ho frequentato le riunioni dei bambini delle scuole elementari, la seconda domenica di ogni mese. Mi sono divertito molto a giocare e pregare insieme ai miei amici, soprattutto Manuel, un bambino della mia età. Da quest’anno frequento le scuole medie e ho iniziato a partecipare alle riunioni del Gruppo futuro. A volte però mi sento a disagio perché penso che gli altri ragazzi siano troppo grandi, a me piacerebbe che ci fossero molti ragazzi della mia età così da formare un gruppo “mini-futuro” delle medie.
Mi preoccupa il fatto che non so fare Gongyo molto bene come gli altri e che sono timido, quindi raccontare le mie esperienze personali davanti a tanti ragazzi grandi mi fa sentire un po’ nervoso. Mia madre però mi sostiene molto e c’è una frase del presidente Ikeda che mi piace tanto: «Nichiren Daishonin insegna che è il cuore che conta» (BS, 182, 57).
Perciò mi sento incoraggiato ad andare alle riunioni, anche perché vedo che sono tutti gentili con me. Il rapporto con il Daimoku è sincero e forte perché mi ha dato tante prove concrete. Ad esempio lo scorso anno avevo espresso come desiderio e obiettivo che il mio allenatore di pallanuoto trattasse noi ragazzi della squadra in modo meno aggressivo e volgare. Lo scorso settembre infatti ho cominciato a praticare questo sport che mi piaceva tanto, finché non è arrivato il nuovo allenatore che a ogni piccolo errore ci demoralizzava e umiliava facendoci uscire dalla vasca, senza più farci giocare per tutta la partita. Ho fatto tanto Daimoku affinché la situazione migliorasse e in effetti qualche mese dopo ho iniziato a non starci più male, mi sembrava che lui fosse più buono, o forse ero io a essere più forte. Comunque ora gioco a calcio!
Quest’anno invece ero molto preoccupato per l’inizio delle scuole medie, tutti mi dicevano che si studiava tanto e non c’era tempo per gli amici e lo sport e che i professori erano molto severi. Così mi sono posto l’obiettivo di trascorrere un anno sereno. Mi sono impegnato molto nello studio e nella pratica buddista e tutto è andato molto bene. Prima di ogni verifica e interrogazione faccio tre Daimoku e questo mi fa concentrare, rilassare e credere che sono in grado di fare tutto. Io e mia madre ogni volta ci accordiamo: nell’ora delle verifiche lei recita Daimoku a casa e io, a scuola, pensando che lei sta pregando per me mi sento protetto. In questi giorni sta uscendo la pagella di fine anno, sono molto fiducioso!
Tutto questo per dire che facendo Daimoku con determinazione ho realizzato i miei obiettivi e ho capito quanto mi aiuta la pratica buddista nella vita di tutti i giorni.