Questo mondo ogni giorno più assurdo / Come un film d’azione / Ci vuole chi all’ultimo attimo / Salvi la situazione / Solo che non stai guardare questa volta / Fai la differenza / Perché questa è la tua storia. Essere protagonisti è il messaggio della canzone che i ragazzi della Divisione futuro della regione Lombardia hanno scritto e cantato in occasione dell’apertura del Centro culturale di Milano. Agisci adesso racconta la possibilità di creare un mondo migliore partendo dal cambiamento di ogni persona e sottolineando che la guerra non potrà mai essere la soluzione ai problemi dell’umanità. «Fare attività con i ragazzi è veramente incoraggiante e ogni volta ci prepariamo con il Daimoku ci raccontano i responsabili della Divisione futuro . Desideriamo trasmettere a ognuno di loro l’importanza del ”fare insieme” e della responsabilità che ognuno di noi ha nella società».
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Il potere della musica
di Daisaku Ikeda, tratto da Musica, potere e libertà (NR, 490, 4)
Dovunque ci siano canzoni, c’è crescita. Il presidente Toda era solito dire: «Dovunque le persone hanno goduto di prosperità si sentiva cantare». Anche la Soka Gakkai continuerà a svilupparsi se continuiamo a cantare gioiosamente: lo stesso è vero per la società. Una società nella quale la gente canticchia belle canzoni è una società che progredisce, mentre il futuro di una società che si trascina tra pianti e lamentele non potrà che essere tetro.
La musica è un mezzo che risveglia le persone alla speranza, le sue vibrazioni ci colpiscono, trasmettendoci la convinzione che anche il più rigido degli inverni immancabilmente si trasforma in primavera. La musica non soltanto illumina la prospettiva di un futuro migliore, ma riaccende una speranza illimitata nella nostra vita presente, momento per momento. […] In un nostro recente dialogo Wayne Shorter, il famoso jazzista, mi ha detto: «La musica ha il potere di influenzare il nostro comportamento nella vita quotidiana. Ha il potere fondamentale di toccare e risvegliare la grandezza latente nella società attuale piena di apatia e indifferenza. I musicisti, me compreso, hanno la responsabilità di attingere a questo potere». Il contributo della musica, in un mondo sempre più immerso nell’incertezza, assume dunque oggi un’importanza ancora maggiore.
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Per conoscere il Gosho
«Ognuno di voi deve raccogliere il coraggio di un leone e non soccombere di fronte alle minacce di chicchessia. Il leone non teme nessun altro animale e così neppure i suoi cuccioli. Quelle persone [che offendono la Legge] sono come sciacalli ululanti, ma i seguaci di Nichiren sono come leoni ruggenti» (Dal Gosho Le persecuzioni che colpiscono il Santo, RSND, 1, 885)
Per Gaia ed Erika questa frase di Gosho è un incoraggiamento a manifestare coraggio davanti a ogni situazione, come l’affrontare situazioni nuove o un litigio con il fidanzato.
Gaia, di undici anni, racconta: «Sono cresciuta in una famiglia di praticanti. Solitamente ho qualche difficoltà ad affrontare le situazioni nuove, ma arrivando nel gruppo della Divisione futuro mi sono sentita accolta e a mio agio. La timidezza mi ostacola sempre nell’esprimere tutto ciò che vorrei: partecipare alle attività della Divisione futuro mi aiuta a trovare la forza per superare questo ostacolo e riuscire a parlare per esprimere ciò che sento».
Anche Erika riporta la sua recente esperienza: «La settimana scorsa ho litigato con il mio ragazzo e ho recitato prima di incontrarlo per riuscire a mantenere la calma e per avere il coraggio e la forza di ammettere i miei errori. Nel rispetto di me stessa ma anche dell’altra persona, questo atteggiamento ha fatto sì che le mie parole arrivassero al suo cuore. Appena rientrata ho sentito di dover recitare con tanta gratitudine».
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La mia passione / La musica
Quando l’obiettivo è di tutti
In occasione dell’inaugurazione del Centro culturale Ikeda di Milano per la pace i ragazzi e le ragazze hanno cantato Agisci adesso. Il desiderio di trasmettere gioia agli ospiti europei ha permesso a ognuno di fare piccoli e grandi passi nella propria rivoluzione umana… a tempo di musica
Preparare la canzone e quindi il coro che avrebbe cantato alla riunione europea a Corsico ha richiesto un grande impegno da parte di tutti. Ognuno si è sfidato con coraggio: chi ha lottato contro l’arroganza, chi contro la timidezza o l’incostanza. La creazione e l’esecuzione della canzone ha significato, per ognuno di loro, un passo avanti.
Massimiliano racconta: «Questi incontri mi sono serviti molto perché frequentandoli ho imparato a dare più valore a me stesso e a credere nelle mie potenzialità. Ho imparato a tirare fuori il coraggio e poi mi sono divertito molto»; anche Francesco sottolinea: «Da quando ho iniziato a frequentare la Divisione futuro mi sento più forte, coraggioso e sono sempre più felice».
Le esperienze non sono mancate, come riferisce Niccolò: «Durante questo percorso ho dovuto superare più volte alcuni dubbi. Studio musica da quando avevo sei anni e ciò mi faceva concentrare sulla musica in se stessa e meno sul significato dell’attività. Pensavo al brano, all’esibizione e mi succedeva di non capire che tutta questa attività insieme ai miei compagni di fede era un’occasione per costruire insieme qualcosa che andava anche al di là della canzone. Quando ho scoperto che non avrei potuto suonare dal vivo al meeting europeo ho provato rabbia: ho recitato per capire il perché di questo sentimento e per la buona riuscita di tutto il meeting. A un certo punto ho sentito che per me, essere coraggioso, significava mettermi in discussione: suonare live avrebbe creato un sacco di difficoltà ai tecnici che non conoscevano l’impianto nuovo del Centro culturale e ho capito che non bisogna solo pensare alla propria soddisfazione personale quando l’obiettivo è un obiettivo di tutti. Il giorno della riunione, nonostante non avessi tra le mani la mia chitarra, ho sentito un’emozione grandissima».
Anche Yuki e Nicolas hanno contribuito a scrivere la canzone. «All’inizio conoscevo solo poche persone del gruppo futuro, e sinceramente non mi interessava rapportarmi con ciascuno racconta Yuki . Cantare insieme mi ha fatto apprezzare ogni partecipante del gruppo, e più mi sfidavo a fare del mio meglio per migliorare questa canzone più scoprivo il valore dei miei compagni». Nicolas evidenzia poi quanto questa attività l’abbia arricchito: «Casualmente in quel periodo stavo scrivendo canzoni. Così decisi di partecipare alla stesura del testo incontrandomi insieme agli altri ogni domenica mattina per questo progetto e, quasi senza volerlo, mi sono trovato sempre più a contatto con la pratica. È stato bellissimo per me vedere come la mia fede e la mia passione per la musica si sono alimentate a vicenda».
Conclude Joyce: «Sono sempre stata irregolare nella pratica, ma da un po’ di tempo ho deciso di recitare seriamente. È incredibile come la mia fede stia crescendo, e al contempo le mie relazioni stiano migliorando: è cambiata la mia determinazione, il mio impegno e i rapporti con gli altri, dai compagni di classe ai professori, dagli amici ai genitori. Partecipo alle attività della Divisione futuro e ho potuto cantare davanti ai delegati delle altre nazioni al corso europeo. È stato stupendo vedere come tutte quelle persone ci sostenessero e fossero felici per quel nostro piccolo grande gesto».