«È una nuova energia a creare una nuova storia», scrive Ikeda. La giovane energia sprigionata dalle attività della Divisione futuro ha dato vita a un’onda di entusiasmo che ha coinvolto tutto lo stivale! In ogni regione sono state gettate le fondamenta per un’attività di zona più capillare e vicina ai ragazzi e alle ragazze del Futuro.
Dal Gosho “Gli otto venti”
«Se i credenti laici e il loro maestro non pregano con la stessa mente, le loro preghiere saranno inutili come voler accendere un fuoco sull’acqua» (RSND, 1, 706)
Cari amici e care amiche, lo scorso luglio insieme ai responsabili della Divisione futuro di alcuni paesi europei abbiamo partecipato a una cena con Hidetoshi Fukuda, un responsabile giapponese, che era con noi a Milano per il corso di studio europeo dei giovani e ci ha dedicato un po’ di tempo per rispondere ad alcune domande.
Tra le altre cose ci ha raccontato che in Giappone, tempo fa, le ragazze e i ragazzi della Divisione futuro venivano incoraggiati a risparmiare i soldi per poter acquistare una propria copia degli scritti di Nichiren Daishonin. Questa cosa ci ha colpito moltissimo! Ha sottolineato, attraverso la sua esperienza, l’importanza per noi di ricercare direttamente la mente del Budda nel Gosho e di approfondirlo nella vita tramite la guida paziente e dinamica del nostro maestro Ikeda. Vivere le parole del Daishonin nella nostra quotidianità le rende vive davvero: la passione, il coraggio e la sconfinata saggezza di Nichiren possono guidarci veramente come una “lanterna nell’oscurità”; dipende solo da noi ricercare il suo cuore.
Sensei afferma: «La non dualità di maestro e discepolo è un principio fondamentale, un caposaldo del Buddismo. Come discepoli è importante, sia nelle preghiere sia nelle azioni, essere uniti al cuore del maestro condividendo l’impegno per kosen-rufu, e continuare ad avanzare con l’assoluta certezza che le nostre preghiere saranno esaudite. Essere uniti al nostro maestro, essere a ritmo con lui, significa avere il suo stesso spirito, aver fatto nostro il voto di kosen-rufu, recitare in unità di intenti con i compagni di fede e agire per incoraggiare ogni individuo con tutto il cuore» (BS, 167, 50).
Le spiegazioni di sensei rendono sempre il Gosho accessibile a tutti, quindi perché non approfittarne per costruire una vita vittoriosa? Avanti tutta!
Andrea Ciccorelli
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Una maratona accanto al maestro
di Federico Florio
Si conclude un anno di incredibili vittorie per noi giovani della Divisione futuro, che attraverso i meeting e le guide del presidente Ikeda continuiamo a dare dimostrazione del valore del Buddismo nella società.
L’ultimo giorno dell’anno chiude il ciclo di rivoluzione che la terra compie intorno al sole. Da un punto di vista più piccolo, anche noi che abitiamo questo pianeta concludiamo il nostro anno di “rivoluzione umana”. Il Capodanno è il giorno in cui si ricomincia un nuovo ciclo, in cui si può approfondire e rinnovare la nostra fede.
Josei Toda afferma commentando il Gosho di Capodanno: «La terra è solo uno dei tanti, infiniti pianeti dell’universo e noi esseri umani siamo parte di questo grande sistema. Qualsiasi attività una persona conduca, essa non potrà mai esistere al di fuori del ritmo universale, dato che noi ne siamo parte integrante» (NR, 350, 19).
Il Buddismo ci insegna che se recitiamo con fede e decisione, la nostra vita prenderà il ritmo dell’universo e armonizzeremo la nostra esistenza con la nobile missione di diventare felici insieme agli altri.
Nichiren Daishonin afferma nello scritto dedicato al Capodanno: «La sfortuna viene dalla bocca e ci rovina, la fortuna viene dal cuore e ci fa onore. Il tuo cuore che desidera fare offerte al Sutra del Loto all’inizio del nuovo anno è come il fiore che sboccia dall’albero, come il loto che si schiude in uno stagno, come le foglie di sandalo che si aprono sulle Montagne Nevose o come la luna che comincia a sorgere. […] coloro che credono nel Sutra del Loto attireranno la fortuna da diecimila miglia lontano» (RSND, 1, 1008).
Questo brano spiega che, mettendo il Gohonzon e il desiderio di realizzare kosen-rufu al centro della nostra vita, attireremo la fortuna da diecimila miglia di distanza. Questo significa che se il nostro beneficio si trova in America, attiveremo una forza tale da attirarlo fino a noi, senza doverci preoccupare di andare dall’altra parte del mondo. Questa è la forza del devoto del Sutra del Loto!
Ma per essere un autentico devoto del Sutra del Loto bisogna rinnovare costantemente il voto di realizzare il desiderio del Budda, altrimenti questa forza resterà solo una potenzialità latente inespressa. È bello immaginare che anche sensei a Capodanno scriva le sue nuove determinazioni, mi sembra di cominciare una nuova maratona insieme a lui e a tutti i Bodhisattva della Terra. A Capodanno facciamo il punto della situazione e poniamoci tutti grandiose determinazioni. Come è andato l’anno precedente? Siamo riusciti a vincere realizzando i nostri obiettivi? Come possiamo sfidarci per superare i nostri limiti e migliorarci? Quanti nuovi legami di amicizia abbiamo costruito? La Buddità si manifesta quando ci sforziamo di migliorare noi stessi e di cambiare il mondo in accordo con la Legge mistica! Celebriamo il nuovo anno che sta arrivando insieme al nostro maestro, non c’è niente che possa rendere più felice Ikeda del sapere che i giovani della Divisione futuro si sfidano con gioia per diventare felici, mentre realizzano tutti i propri sogni e la pace su questo pianeta!
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Il coraggio è la strada per la felicità
di Jasmina Cipriani
Nel Gosho I tre ostacoli e i quattro demoni Nichiren Daishonin scrive: «Non dovresti sentire la minima paura nel cuore. Sebbene una persona possa aver professato la fede nel Sutra del Loto molte volte, è la mancanza di coraggio che le impedisce di conseguire la Buddità» (RSND, 1, 568). Come leggiamo nel Gosho e in tanti incoraggiamenti di sensei, il coraggio è la chiave per far emergere un potenziale incredibile dalla nostra vita.
In molti momenti della vita non ci sentiamo in grado di portare avanti le nostre attività, dalle più semplici a quelle più complesse e tantomeno di sostenere gli altri. L’altro giorno parlando con una ragazza ho pensato: «Non sono in grado di aiutarla» ma, ricordandomi delle parole del presidente Ikeda, ho riflettuto che avrei voluto fare comunque tutto il possibile. Questo mi ha permesso di ascoltarla profondamente e vedere il suo valore e così ho capito che l’unica cosa che avrei dovuto fare era sottolineare quanto fosse preziosa. È stata un’azione che mi ha richiesto coraggio, lei si è tirata su di morale, mi ha ringraziato e ha deciso di partecipare a una riunione buddista!
Sensei crede in ognuno e ognuna di noi e afferma che siamo le persone che realizzeranno la pace nel mondo. Dalle piccole cose a quelle più grandi, come ad esempio realizzare un mondo di pace, tutto parte dalla nostra decisione e ci coinvolge direttamente.
Per decidere di realizzare al cento per cento la nostra vita e kosen-rufu ci vuole un coraggio incredibile. Il coraggio di dire: «Non mi importa quello che sto vivendo, voglio fidarmi del mio maestro».
Tutti noi, che ci dedichiamo ad aiutare sensei a creare l’era di kosen-rufu, stiamo costruendo la migliore delle esistenze possibili, e questo non dovremmo mai scordarlo.
È arrivato il tempo in cui la Divisione futuro con l’incoraggiamento del maestro, si alzi in piedi per vincere! Dal momento in cui decidiamo di non essere sconfitti affrontando la sofferenza, abbiamo già vinto. Il coraggio sincero di sfidare noi stessi, a un livello più profondo, è senza dubbio la forza più potente in grado di trasformare il mondo.
Decidiamo con fiducia di mettere in pratica le parole e i consigli del nostro maestro, con la convinzione che questa è la via sicura verso la felicità nostra e degli altri!