Deprecated: Function strftime() is deprecated in /var/www/vhosts/ilnuovorinascimento.org/wp-dev.ilnuovorinascimento.org/site/wp-content/themes/nuovo-rinascimento/functions.php on line 220
La libertà conquistata - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 13:48

    361

    Stampa

    La libertà conquistata

    Dimensione del testo AA

    Ho quarantuno anni e pratico da quattro. Da piccola ho avuto un’infanzia difficile. La mia famiglia aveva tanti problemi economici e io, mio fratello e le mie sorelle fummo messi da un’assistente sociale in un collegio di suore: educavano a suon di botte, tanto che io a quattro anni tentai addirittura una fuga insieme a un’altra bambina piccola. Crescendo, cominciavo a risentire dei traumi che avevo subito, soprattutto quello di non avere avuto un ambiente familiare sicuro e un’infanzia tranquilla come tanti altri bambini. Mio padre e mia madre non mi hanno mai fatto mancare il loro amore, ma purtroppo il bisogno economico non ci permetteva di essere una famiglia unita. Più tardi all’età di diciassette anni persi il mio adorato papà a causa di un cancro alle ossa. Soffrii immensamente, così tentai di morire anch’io, avvelenandomi. La vita era troppo ingiusta nei confronti della mia famiglia!
    Col tempo il dolore si attenuava, ma i traumi e le sofferenze che avevo subìto mi avevano resa debole e cominciai così a fare uso di sostanze stupefacenti fino ad arrivare all’eroina. Un giorno sentii tutta la disperazione di quell’orribile vita toccando l’inferno e il più grande squallore. Dopo dieci anni di tossicodipendenza trovai la forza di smettere. Frequentai un programma di disintossicazione ed ebbi l’opportunità di conseguire il diploma di terza media. In seguito frequentai altri corsi per diventare operatore sociale e pian piano cominciò la risalita.
    Nonostante i grandi sforzi, le mie tendenze negative che in passato mi avevano portata all’autodistruzione continuavano a esistere e si manifestavano a livello sentimentale, di relazione, sul lavoro e in tutti i campi della mia vita: non avevo fiducia nelle mie potenzialità. Arrivai a perdere il lavoro a causa di una discussione col mio responsabile, persi la casa perché non percepivo più stipendio, dovetti mettere mobili e vestiti in una cantina dove andarono distrutti a causa dell’umidità e io mi ritrovai a dormire in macchina col cane. Per fortuna quella cantina apparteneva allo zio di una mia vecchia amica, Lina, che rividi dopo dieci anni e che nel frattempo era diventata buddista. Io andai per la prima volta a una riunione di discussione e cominciai a praticare questo Buddismo immediatamente. Trovai subito un altro lavoro presso una cooperativa sociale e in una clinica; ciò mi permise di prendere una casa in affitto, non a caso la vecchia casa di Lina, dove io avevo iniziato a praticare. Piano, piano sentivo che l’arroganza e l’aggressività che portavo dentro di me cominciavano a sciogliersi, tutto mi arrivava più facile, cosa che in precedenza non mi era mai successa. Avevo sempre dovuto lottare. Sentivo rinascere quell’energia, quella serenità che non sentivo da anni e anni, e mi ritrovavo a sorridere alle persone e a guardare al mondo con più fiducia. Frequentavo un uomo da dodici anni, anche lui ex tossicodipendente, e con il quale desideravo ardentemente mettere su una famiglia, ma anche lui vittima della sua negatività mi trascinava in basso e mi umiliava. Lina mi diede un consiglio sulla fede molto importante, dicendomi di mettere al centro della mia vita il Gohonzon. La mia felicità era più importante di qualsiasi altra cosa e tutto il resto sarebbe venuto di conseguenza. Così facendo, riuscii a vedere quest’uomo per quello che realmente era, capii con grande sofferenza che non era ciò che cercavo e trovai la forza di lasciarlo, cosa per me davvero incredibile! Per la prima volta nella mia vita fui in grado di prendere una decisione davvero grande. Per me quell’uomo era diventato come l’eroina, io dipendevo da lui, e per la prima volta fui in grado di sentirmi davvero libera. La mia vita si riempì di allegria. Ricominciai a frequentare gente simpatica con la quale mi divertivo e stavo bene. Volevo una famiglia di valore e desideravo tanto un figlio, però avevo già quarant’anni e nulla di concreto. Recitando Daimoku davanti al Gohonzon non perdevo mai di vista il mio obiettivo e rafforzavo ogni giorno la mia decisione.
    Fu così che mi chiamarono a lavorare in una nuova clinica e lì conobbi un ragazzo, Marco, col quale iniziai una relazione. Anche lui desiderava le stesse cose che volevo io e veniva da un passato simile al mio. Questa persona era determinata a prendersi un impegno serio e fu così che dopo pochi mesi ci sposammo e io rimasi subito incinta. Questa fu un’altra esperienza forte perché avevo dei fibromi all’utero e mi avevano detto che non era affatto facile per me rimanere incinta, vista anche l’età. Il 3 maggio del 2005, “Giorno della madre” e della Soka Gakkai è nato mio figlio Christian. Anche Marco ha iniziato a praticare e sono diventata responsabile del gruppo dove ho iniziato a praticare. Continuerò a mettere al centro della mia vita il Gohonzon, e anche se le difficoltà non mancano e la negatività continua a fare capolino, imparo sempre di più a usare “la strategia del Sutra del Loto prima di qualunque altra”.

    ©ilnuovorinascimento.org – diritti riservati, riproduzione riservata