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L’orgoglio di essere un discepolo di Toda - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 08:09

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L’orgoglio di essere un discepolo di Toda

Puntata 1, parte A

Il 2 gennaio è la data di nascita del nostro maestro Daisaku Ikeda. Pieni di gratitudine pubblichiamo la prima parte della prima puntata della serie uscita sul Seikyo Shimbun col titolo “La forza di maestro e discepolo è immensa: la vita del maestro Ikeda”

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Con la sua vita il maestro Ikeda ha dimostrato come dedicandosi fino in fondo alla via di maestro e discepolo si possa esprimere la grandezza di un essere umano.
In questa prima parte della prima puntata della serie “La forza di maestro e discepolo è immensa: la vita del maestro Ikeda”, che ripercorre le orme del nostro maestro, vengono descritti gli anni della gioventù di Ikeda Sensei, a partire dall’incontro con il suo maestro Josei Toda, durante i quali si dedicò alla propagazione della Legge mistica senza lesinare la propria vita. Questo articolo è stato pubblicato sul
Seikyo Shimbun del 28 novembre 2023

C’è un momento particolare che ha segnato l’inizio di un movimento di persone comuni senza precedenti, incentrato sulla rivoluzione umana di ogni singolo individuo, che contribuisce alla costruzione della pace mondiale: si tratta dell’incontro mistico tra Daisaku Ikeda e Josei Toda, avvenuto il 14 agosto 1947. Quel giorno il giovane Ikeda era stato invitato da due suoi compagni di classe delle scuole elementari a partecipare a uno zadankai nel quartiere di Ota, a Tokyo. Quando arrivarono, Toda stava tenendo una lezione sul trattato del Daishonin Adottare l’insegnamento corretto per la pace nel paese.
Il diciannovenne Ikeda, che nella società giapponese del dopoguerra, devastata dal secondo conflitto mondiale, era alla ricerca di un “modo corretto di vivere”, fu profondamente colpito dalla personalità di colui che sarebbe diventato il suo maestro, e decise di studiare seguendo la sua guida, senza lesinare la propria vita. Determinò: “Lo seguirò come maestro. Percorrerò questo cammino”. Ikeda Sensei fu particolarmente toccato dalla strenua lotta che il suo maestro stava portando avanti contro il militarismo giapponese a costo di finire in prigione. 
Durante quella riunione, Sensei condivise una poesia che aveva composto in quel momento per esprimere la sua gratitudine e determinazione:

«Viaggiatore,
 da dove giungi?
 E qual è la tua meta?

[…] per trovare un grande albero,
 che non si pieghi nella tempesta,
 io emergo dalla terra
»
(RU, 3, 137)

Nell’udire l’ultimo verso della poesia, che ricordava i Bodhisattva della Terra descritti nel Sutra del Loto, Toda sorrise. Dieci giorni dopo, il 24 agosto, Ikeda Sensei entrò a far parte della Soka Gakkai: iniziava così la straordinaria avventura della rivoluzione umana, che equivale alla pace nel mondo.

Il 3 gennaio 1949 Ikeda Sensei iniziò a lavorare presso la Nihon Shogakkan, la casa editrice gestita da Toda Sensei. Venne coinvolto nella redazione della rivista per ragazzi Boken Shonen (in seguito rinominata Shonen Nippon), e a maggio ne divenne il caporedattore. Tuttavia, a causa degli effetti della recessione economica del dopoguerra, nell’ottobre dello stesso anno fu annunciato che Shonen Nippon avrebbe cessato la pubblicazione.
Toda Sensei cercò di risollevare i suoi affari fondando una cooperativa di credito. Tuttavia, nell’agosto del 1950, fu deciso di sospendere le attività. Ikeda Sensei scrisse nel suo diario: 

«Io comunque andrò avanti insieme al signor Toda puntando alla nostra prossima impresa. Conta solo questo. Andare avanti, avanti per l’eternità» (Diario giovanile, Esperia, 72)

Il 24 agosto dello stesso anno, terzo anniversario dell’adesione di Ikeda Sensei alla Soka Gakkai, il suo maestro annunciò l’intenzione di dimettersi dalla carica di direttore generale della Soka Gakkai. Diverse persone voltarono le spalle al maestro Toda, criticandolo aspramente e lasciando l’organizzazione. In simili circostanze, Ikeda Sensei fu l’unico a rimanere al suo fianco e a sostenerlo.
Proprio in una situazione così critica, Toda Sensei parlò al suo giovane discepolo del progetto di fondare il Seikyo Shimbun e di istituire un’università.

Dall’autunno del 1950 il maestro Toda cominciò a tenere delle lezioni di Gosho a diversi rappresentanti, tra cui Ikeda Sensei. 
Dal mese di febbraio dell’anno successivo tenne anche delle lezioni su celebri autori di varie epoche e parti del mondo. La domenica invece dava lezioni personali a Ikeda Sensei su una vasta gamma di argomenti. Queste lezioni della cosiddetta “Università Toda” continuarono fino al 1957. 
Successivamente, Ikeda Sensei ha ricevuto titoli accademici onorari da numerose università e istituzioni del mondo, e ogni volta ha espresso profonda gratitudine al suo maestro, affermando:

«È tutto merito della formazione che ho ricevuto presso l’Università Toda»

La liquidazione della cooperativa di credito presentò numerose difficoltà. Toda Sensei ricevette delle denunce da parte di alcuni dei suoi creditori e rischiava di essere arrestato.
Tuttavia, nel febbraio del 1951 la situazione iniziò a migliorare. Giunse una comunicazione dal Ministero delle finanze in cui si affermava che, se si fosse trovato un accordo con i creditori, sarebbe stata concessa l’autorizzazione allo scioglimento della cooperativa di credito. L’11 marzo dello stesso anno la cooperativa venne sciolta. Quel giorno, durante una riunione generale straordinaria della Soka Gakkai, Toda Sensei fece la seguente dichiarazione:

«È giunto il tempo di kosen-rufu per il Giappone, e abbiamo già intravisto i presagi di kosen-rufu in Asia. I membri della Soka Gakkai, inviati del Budda, devono essere pronti a lottare in prima linea» (RU, 5, 19)

Ikeda Sensei provò una gioia immensa nel sentire il ruggito di leone del suo maestro, e si lanciò nei dialoghi insieme ai suoi compagni di fede. Così, il 3 maggio, fu in grado di adornare la nomina del suo maestro Toda a secondo presidente con uno straordinario risultato nella propagazione del Buddismo, a cui si era dedicato aprendo la strada come pioniere. 

Sul retro della fotografia commemorativa della cerimonia del 3 maggio ricevuta da Ikeda Sensei, Toda aveva scritto la seguente poesia:                               

«Che mistico legame! 
Condividere con te
gioie e dolori,
nel presente 
e nel futuro»

(cfr. RU, 5, 45)            

​​Alla cerimonia di insediamento come secondo presidente, Toda Sensei dichiarò: 

«Nel corso della mia esistenza convertirò settecentocinquantamila famiglie» (RU, 5, 34)

A quel tempo si contavano circa tremila membri della Soka Gakkai. Tutti considerarono l’affermazione di Toda Sensei come un sogno irrealizzabile, tanto che un responsabile arrivò a pensare: “Si vede che pensa di vivere a lungo” (RU, 5, 35).
Inizialmente, kosen-rufu progredì lentamente. A dicembre del 1951, in tutto il Giappone erano state introdotte al Buddismo quattrocentosessantasei famiglie. 
L’obiettivo di settecentocinquantamila famiglie di membri era incredibilmente lontano, ma Ikeda Sensei riuscì ad abbattere quel muro. 
Nel gennaio dell’anno successivo (1952), fu nominato consigliere del capitolo Kamata e a febbraio realizzò il risultato di duecentouno famiglie di membri in un solo mese. Da quel momento, la Soka Gakkai avanzò con slancio sempre maggiore.
Il 1953 fu l’anno in cui la propagazione ebbe un’accelerazione senza precedenti nella storia della Soka Gakkai. L’obiettivo di quell’anno era di arrivare a cinquantamila famiglie di membri, e venne raggiunto.
La forza trainante di una simile espansione fu la lotta di Ikeda Sensei. 
Nel gennaio dello stesso anno fu nominato responsabile della prima squadra del Gruppo giovani uomini e in un solo anno il numero di nuove persone capaci aumentò di tre volte. 
Ad aprile divenne responsabile operativo del capitolo Bunkyo, che in quel periodo si trovava in una fase di stallo, facendone uno dei migliori capitoli del Giappone. 
Ikeda Sensei continuò a mostrare ovunque prove concrete di vittoria in quanto discepolo. 
Nell’agosto del 1955, Sapporo realizzò il più grande risultato di espansione introducendo alla pratica trecentottantotto famiglie in dieci giorni. 
Nel maggio dell’anno successivo (1956), raggiunse un risultato memorabile a Osaka, con un record di propagazione di 11.111 nuove famiglie di membri in un solo mese. Poi a luglio realizzò una vittoria eccezionale che ribaltò le previsioni dell’opinione pubblica che la ritenevano impossibile, tanto che un importante giornale annunciò il risultato con il titolo: “L’impossibile è stato realizzato!”.
Da ottobre dello stesso anno, Ikeda Sensei assunse la guida del movimento di propagazione anche a Yamaguchi, e in soli ventidue giorni il numero delle famiglie di membri aumentò di circa dieci volte.

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