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La fenice spagnola - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 12:38

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La fenice spagnola

La scomunica da parte del clero portò un vero scompiglio nella SGI iberica. Ma, come il mitico uccello, l’organizzazione spagnola è risorta dalle sue ceneri

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La scomunica da parte del clero portò un vero scompiglio nella SGI iberica. Ma, come il mitico uccello, l’organizzazione spagnola è risorta dalle sue ceneri

Il 4 dicembre 2005 membri e amici della Soka Gakkai spagnola a Madrid hanno celebrato la terza riunione generale e il primo “Festival culturale dei giovani per la pace”. Il presidente della SGI Daisaku Ikeda nel messaggio di congratulazioni ha affermato: «la Soka Gakkai spagnola ha potuto svilupparsi fino a oggi grazie al costante impegno di tutti voi. Nella storia odierna è scritta ogni vittoria e ogni difficoltà superate durante questi difficili quattordici anni. La giustizia è chiara e la vittoria evidente, e questo festival ne è una prova reale. Non esiste alcun dubbio che la fortuna da voi accumulata si manifesterà eternamente per generazioni».
Per capire meglio il senso di queste parole, dobbiamo fare un passo indietro e dare uno sguardo alla storia recente del movimento buddista in Spagna.
All’inizio degli anni novanta la SGI-Spagna fu attraversata dalla problematica della scissione fra clero e laici. L’allora direttore generale, seguito da moltissimi fedeli, decise di appoggiare il patriarca Nikken Abe e di lasciare la Soka Gakkai. In pratica questo produsse in Spagna la disintegrazione dell’organizzazione, anche a causa dell’assenza di una delle basi fondamentali del Buddismo: lo studio.
Solo in pochi decisero di rimanere nella SGI e nel giugno del 1991 cento persone si recarono al Centro europeo di Trets per incontrarsi con il presidente Ikeda, ponendo un nuovo punto di partenza, una vera rifondazione della SGI-Spagna.
Nei mesi successivi si tennero riunioni piene di speranza, e l’anno successivo, nel 1992, la Divisione giovani organizzò un importante incontro per commemorare la storica riunione dei giovani del 16 marzo 1958. Come luogo era stato scelto Las Palmas di Gran Canaria, dato che i membri delle isole Canarie avevano sofferto maggiormente per la situazione conflittuale con il clero. Malgrado la difficoltà della grande distanza dalla penisola e la crisi economica molto forte in quel periodo, i giovani erano decisi ad aprire una breccia, per cui si impegnarono moltissimo nelle recitazioni di Daimoku e nell’incoraggiare gli altri giovani a parteciparvi. Nel marzo 1992 la riunione dei giovani fu un grande successo e vennero condivisi obiettivi importanti per i successivi dieci anni.
Negli anni seguenti vennero portati avanti dialoghi sinceri per far trionfare la verità e la giustizia e fu approfondito lo studio degli scritti di Nichiren Daishonin, avendo compreso l’importanza fondamentale di questo aspetto. Grazie a questo i giovani membri della SGI-Spagna svilupparono le loro capacità e acquisirono il vero spirito Soka della creazione di valore. Come risultato, i benefici nella loro vita divennero visibili, e moltissimi di loro, allora in condizioni disagiate, oggi svolgono ruoli importanti nella società.
Dieci anni dopo, la SGI-Spagna contava più di milleduecento praticanti, di cui molti giovani. Il presidente Ikeda ci incoraggiò a proseguire sulla strada per kosen-rufu e nominò un nuovo direttore generale, il giovane Enrique Caputo; si apriva così una nuova tappa del movimento nella penisola iberica con una nuova generazione di giovani alla sua guida.
A differenza dei loro predecessori, quasi nessuno di questi giovani aveva sperimentato i problemi col clero in prima persona, per cui si impegnarono a continuare ad approfondire la “questione Nikken” tramite lo studio del Buddismo.
Tuttavia, quando all’inizio del 2003 si seppe della possibilità che Nikken Abe in persona avrebbe visitato l’isola di Tenerife nel marzo di quello stesso anno, i giovani organizzarono una nuova riunione generale alle Canarie, questa volta a Puerto la Cruz, con l’obiettivo di portare la freschezza e la purezza della gioventù dove più necessitava. L’evento fu organizzato in meno di un mese: centinaia di giovani da tutta la Spagna viaggiarono per migliaia di chilometri per passare insieme un’intera giornata. Quando, tornati da poco a casa, ricevettero la notizia che la visita di Nikken alle Canarie era stata cancellata, la sensazione di vittoria personale divenne realtà.
Il successivo incontro dei giovani per il 16 marzo gettò le basi per la progressiva apertura della SGI-Spagna alla società. Tutti applaudirono, sebbene la realizzazione di un festival culturale alla fine del 2005 sembrasse ancora soltanto un sogno. Ciononostante il festival cominciò a muovere i suoi primi passi.
Un evento che risvegliò drammaticamente la consapevolezza dell’importanza dell’impegno dei giovani fu l’attentato dell’11 marzo 2004 a Madrid. Due anni non sono molti e le tappe intermedie di quel progetto si sono susseguite con la velocità con la quale perdiamo di vista il paesaggio attraverso il finestrino di un treno. Il ritmo di crescita aumentava e con esso l’entusiasmo. Durante questo percorso, si venne a sapere che l’ex direttore generale, che anni prima aveva tramato con il clero di Nikken, aveva perso la fiducia anche di quelli che lo avevano seguito ed era stato destituito dal suo incarico nel movimento danto.
Il tema dell’”Anno della gioventù e dell’espansione”, e l’incoraggiamento costante a sostenere i giovani, fecero allargare ulteriormente la visione del festival che si andava preparando. Così, al “Festival culturale dei giovani per la pace”, si aggiunse la decisione di organizzare nello stesso giorno la terza riunione generale della SGI-Spagna.
Nel 2005 è stata superata la meta di duemila persone che hanno abbracciato il Gohonzon (che fa supporre che la nostra capacità in questi quattordici anni si sia moltiplicata per venti) e che il 4 dicembre, giorno della riunione, si sono riunite come «[…] gocce di rugiada che si fondono a formare il grande oceano» (Lettera a Myomitsu shonin, SND, 7, 192), brillando di gioia ed energia oltre ogni aspettativa.
Tutto questo è stato possibile anche grazie all’indispensabile e sempre presente sostegno dei nostri compagni di fede a livello europeo, per i quali nutriamo una gratitudine infinita. In particolar modo, la scelta di una città italiana come luogo della riunione generale dei giovani europei del 16 marzo 2008, ci riempie di gioia e di voglia di accrescere le nostre relazioni di amicizia per kosen-rufu verso il comune scopo dei centomila amici in Europa.
I giovani della SGI-Spagna rivolgono il proprio sguardo al 2008, ripromettendosi di mantenere le promesse che esso, implicitamente ed esplicitamente, li chiama a realizzare.

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