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La crescita inizia con la rivoluzione umana - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 09:32

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La crescita inizia con la rivoluzione umana

Una delle qualità indispensabili per svolgere la responsabilità è saper «dare l’esempio con le proprie azioni», afferma Ikeda il quale riconosce nel cambiamento individuale e nella capacità di essere sempre pronti a mettersi in gioco per primi, ulteriori requisiti per chi è un leader di kosen-rufu

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Una delle qualità indispensabili per svolgere la responsabilità è saper «dare l’esempio con le proprie azioni», afferma Ikeda il quale riconosce nel cambiamento individuale e nella capacità di essere sempre pronti a mettersi in gioco per primi, ulteriori requisiti per chi è un leader di kosen-rufu

Vorrei rivolgere un ringraziamento a tutti i responsabili regionali qui riuniti per il loro straordinario impegno. Voglio comunicarvi il mio profondo desiderio di felicità e vittoria, per tutti voi che state instancabilmente lavorando per kosen-rufu. Per avanzare, l’asse principale della nostra organizzazione deve essere solido; la cosa più importante quindi è che voi, in quanto leader, siate saldamente uniti nello spirito. Spero anche che costruiate con i vostri compagni membri meravigliosi legami di amicizia e solidarietà che brilleranno negli annali del nostro movimento.

Rimanere giovani nel cuore

Nichiren Daishonin scrive: «Diventerai più giovane e accumulerai fortuna» (RSND, 1, 410). Anche se l’età avanza, non dobbiamo invecchiare nel cuore. Noi che abbracciamo la grande Legge della vita, Nam-myoho-renge-kyo, siamo in grado di diventare ogni giorno più giovani e vitali. Possiamo continuare a progredire con un senso di gioia e di entusiasmo.
Il Daishonin si dedicò alla grande impresa di kosen-rufu fino all’ultimo giorno della sua vita. Non esiste un’età di pensionamento nella fede. Non dobbiamo permettere che la nostra fede o la passione si indeboliscano. Impegniamoci insieme ad avanzare con giovanile energia nella vita, impugnando il vessillo della nostra missione.
Il noto poeta inglese William Wordsworth (1770-1850) scrisse: «Da oggi, amica mia, dateremo l’inizio dell’anno». Qualunque sia il momento o la circostanza, tutto rincomincia dal giorno in cui decidiamo di alzarci con una nuova determinazione nel cuore. Per noi praticanti del Buddismo del Daishonin – il Buddismo della vera causa che sottolinea l’importanza di ripartire sempre dal momento presente – ogni nuovo giorno rappresenta l’eterno punto di partenza del tempo senza inizio. In quanto persone che hanno ereditato il voto di kosen-rufu da Tsunesaburo Makiguchi e da Josei Toda, primo e secondo presidente della Soka Gakkai, per noi ogni giorno è un anniversario solenne della fondazione del nostro movimento. Con la riunione di oggi come punto di partenza avanziamo ancora verso l’ottantesimo anniversario della Soka Gakkai. I nostri cuori ardenti come il sole impegnati nella realizzazione del grande voto di kosen-rufu attraverso la compassionevole propagazione della Legge mistica.

Non vi è fortuna più grande in tutto l’universo

Per propagare la Legge mistica è fondamentale che i responsabili inizino dalla propria vibrante rivoluzione umana. Sta a noi cambiare, non agli altri. Allo stesso tempo, non dobbiamo presumere che qualcun altro faccia le cose al vostro posto; è importante coltivare in prima persona uno spirito volto all’azione. Per quanto sia difficile la situazione in cui ci troviamo, dovremmo far lavorare la nostra mente, chiamare a raccolta saggezza e intelligenza e impegnarci per ottenere risultati significativi grazie a un atteggiamento lungimirante. A seconda delle situazioni, a volte sarà il momento di concentrarsi a recitare Daimoku, altre volte di incoraggiare i compagni membri o di parlare a qualcuno del Buddismo. Comunque, determinante per qualsiasi cosa è l’azione di recitare al Gohonzon con serietà, facendo sgorgare dall’intimo la «saggezza della verità che funziona in accordo con le circostanze mutevoli» (OTT, 10), e poi intraprendere azioni il più possibile costruttive. Il Buddismo è agire, il Buddismo è vincere.
La SGI è l’unica organizzazione sinceramente impegnata a praticare e a diffondere la Legge mistica, la Legge fondamentale dell’universo. Non esagero nell’affermare che in tutto l’universo non vi è fortuna più grande della capacità di agire come nobili leader di kosen-rufu, niente è paragonabile a questo. I veri praticanti sono coloro che riconoscono l’importanza di questa missione, si alzano in piedi con determinazione e decidono di agire per kosen-rufu.
Pindaro (518 a.C-438 a.C), poeta greco dell’antichità, scrive:

Una vanagloria dissennata scaglia un mortale lontano dal successo
mentre un altro, poco sicuro della propria forza,
preso per mano e trattenuto da uno spirito timido
finisce privo della gloria che merita.

Alcune persone provocano la propria rovina a causa dell’arroganza, altre sono sconfitte dalla paura o dalla viltà. Il vero successo e la vittoria nella vita appartengono a chi mantiene un instancabile spirito di ricerca e un invincibile coraggio fino alla fine.

Prendere l’iniziativa con coraggio

Quarantanove anni fa, il 2 ottobre 1960, feci il mio primo passo concreto verso kosen-rufu mondiale come giovane terzo presidente della Soka Gakkai. A quel tempo l’idea di realizzare kosen-rufu nel mondo non era che un sogno. Tuttavia, come discepolo di Toda, presi coraggiosamente l’iniziativa per realizzarlo.
Andando oltre a barriere ideologiche e conflitti di interesse, ho creato una rete di dialogo e di amicizia in tutto il mondo. L’ho fatto da privato cittadino. Insieme ai miei amati compagni membri, armato solo del mio coraggio, ho inaugurato l’era di kosen-rufu che vediamo oggi.
La compassione è il cuore del Buddismo. Negli sforzi concreti di noi persone comuni, la compassione si manifesta attraverso il nostro coraggio e la nostra saggezza. Il coraggio è cruciale. La fede stessa è la più alta forma di coraggio. Mi auguro che tutti voi siate coraggiosi.
Vi prego, non siate responsabili ambigui, o pavidi. Ho lottato a testa alta contro i tre potenti nemici1 che cercano di distruggere il Buddismo. Il coraggio è la quintessenza dello spirito della Gakkai. La base dell’incredibile crescita che abbiamo realizzato è stata costruita grazie al coraggio dei primi tre presidenti e di tutti i membri che hanno lavorato insieme a loro.

Il sentiero di maestro e discepolo

Nikko Shonin seguì fedelmente il sentiero di mae­stro e discepolo e divenne il successore designato del Daishonin. Egli compose I ventisei ammonimenti di Nikko2 nel 1333 – esattamente ottant’anni dopo la proclamazione dell’insegnamento, nel 1253, da parte di Nichiren.
In uno degli articoli di quel documento, Nikko esorta i futuri discepoli: «Finché kosen-rufu non è compiuto, propagate la Legge con tutte le vostre capacità senza risparmiare la vostra vita» (GZ, 1618). Impegnarsi generosamente per realizzare il grande voto di kosen-rufu secondo gli insegnamenti di Nichiren Daishonin: questo è il sentiero che lega maestro e discepolo e l’eterno spirito della Soka Gakkai. Spero che tutti voi, in quanto responsabili, incidiate queste parole nel cuore.
Fin da giovane ho lottato con passione per realizzare l’ideale di kosen-rufu e ho fatto tutto il possibile per assistere il mio maestro. Negli anni turbolenti che seguirono la Seconda guerra mondiale, quando gli affari di Toda versavano nelle più gravi difficoltà, lavorai con tutto il mio impegno finché tutti i suoi enormi debiti furono saldati. Ho sostenuto Toda notte e giorno. Ho dedicato tutta la giovinezza al mio maestro e alla Soka Gakkai. Posso affermare con profonda convinzione di fronte al Gohonzon di non avere il minimo rimpianto per questo. Poco prima di morire Toda mi disse: «Daisaku, sei sempre stato presente per me nei momenti più difficili. Ho vinto. Ho vinto nella mia vita. È stata una buona vita». Anche dopo la sua scomparsa, il suo coraggioso impegno nell’aiutare le persone sofferenti a diventare felici ha continuato a ispirarmi. Ho portato avanti la sua lotta, facendo mio il suo cuore. Il successo di kosen-rufu dipende dai discepoli che si impegnano con lo stesso spirito del maestro. Questa è l’essenza del Buddismo. Questo è il modo più profondo di vivere. Il potere della vittoria scaturisce dalla nostra determinazione e dalla preghiera di ripagare il debito di gratitudine nei confronti del nostro maestro.

Assumersi la responsabilità di kosen-rufu

Da giovane Makiguchi insegnò alla Kobun Gakuin di Tokyo, una scuola per studenti cinesi. Durante le sue lezioni egli esponeva anche i concetti contenuti nella sua opera innovativa, Jinsei Chirigaku (La geografia della vita umana, 1903). Colpiti dall’erudizione di Makiguchi, alcuni studenti tradussero in cinese l’opera, che venne poi studiata in diverse zone della Cina.
La Kobun Gakuin fu creata da Jigoro Kano (1860-1938), il fondatore del judo moderno. Nei suoi scritti Kano racconta un aneddoto riguardante Nagai Naomasa (1587-1668), un signore feudale giapponese del periodo Edo che portava il titolo di governatore di Shinano. La residenza secondaria di Nagai a Edo, l’odierna Tokyo, si trovava nella zona di Shinanomachi, ora luogo della sede e di molte altre strutture della Soka Gakkai. In effetti, oggi la zona prende il nome dal suo titolo.
Quando Nagai fu nominato consigliere anziano del governo militare di Tokugawa, chiese umilmente consiglio a Ii Naotaka (1590-1659), proprietario terriero e alto ufficiale di provata esperienza, dicendo: «Essendo privo di esperienza, non sono degno di prestare servizio in una posizione così elevata, ma, con il suo inestimabile consiglio e guida, spero di essere in grado di assolvere ai miei doveri». Ii Naotaka rispose: «C’è un detto: “Il nemico più grande è la mancanza di attenzione”. Sono sicuro che lo sai bene, ma questa è alla radice di ogni fallimento; finché lo terrai a mente, sarai certo di farcela».
Restare costantemente vigili è una regola d’oro per chi si assume una responsabilità in ogni tempo e luogo. I leader che si sono assunti la piena responsabilità di un’impresa e hanno lavorato strenuamente per realizzarla, hanno impresso profondamente nel cuore l’importanza di essere costantemente vigili. Ecco perché restano sempre all’erta, non sono arroganti e il loro carattere splende con la lucentezza dell’oro più puro e raffinato.
Toda istruiva con severità: «Ognuno di voi deve assumersi la responsabilità del nostro movimento in prima persona. Non possiamo condurre una grande impresa se le persone si limitano ad agire come se stessero semplicemente dando una mano – anche qualora si trattasse di decine di migliaia di persone». Questo è assolutamente vero. La vittoria richiede un impegno serio, totale. Se non ci dedichiamo al massimo, non è che un gioco. Se vogliamo vincere non possiamo essere minimamente negligenti o compiaciuti.
Mi sono sempre impegnato fino in fondo, in ogni impresa, determinato a rendere possibile anche l’impossibile per il bene del mio maestro e per kosen-rufu. Io stesso ho sperimentato momenti di privazione. È capitato che non avessi neppure un cappotto per proteggermi dal freddo dell’inverno e, dato che non potevo permettermi di comprare scarpe nuove, dovevo andare in giro con i sandali di legno. Nonostante quelle condizioni, avevo nel cuore un sentimento di profondo orgoglio perché sapevo che se gli insegnamenti del Daishonin fossero stati corretti, la mia vittoria futura era assicurata.
Tutti voi vi state seriamente impegnando per kosen-rufu in tutto il Giappone. Sono ben consapevole dei vostri sforzi grazie ai report e alle lettere che ricevo. Questi documenti sono conservati con cura nella sede della Gakkai. Saranno custoditi per le future generazioni, come preziosa testimonianza di quanto duramente avete lavorato e delle magnifiche cose che avete realizzato.

Ispirare gli altri attraverso le proprie azioni

L’essenza di una buona leadership sta nel dare l’esempio con le proprie azioni. Lo statista e filosofo cinese della dinastia Ming Lü Kun (1536-1618), scrisse: «Il saggio lavora così duramente da avere calli sulle mani e vesciche ai piedi e non ha mai un momento di tregua. Si sente veramente felice e a proprio agio solo dopo aver guidato il regno verso la pace e la sicurezza. In altre parole, la gioia del saggio ha le sue radici negli sforzi». È ancora più importante per i leader di kosen-rufu, sulla via di maestro e discepolo, lavorare senza posa in prima linea nel nostro movimento, partecipando attivamente alle riunioni di discussione, visitando a casa e incontrando personalmente i membri, e aprendosi agli altri in un dialogo cuore a cuore. È vitale che essi siano sempre pronti a impegnarsi per la felicità e il benessere dei loro amici e compagni membri. Finché questo spirito rimane vivo, la Soka Gakkai continuerà a progredire.
Durante la mia giovinezza mi recavo spesso in bicicletta in ogni angolo della zona di cui ero responsabile, visitando ciascun membro a casa. Non erano molte le persone che a quel tempo possedevano un’automobile. La Soka Gakkai non disponeva dei meravigliosi Centri culturali che abbiamo ora. A volte, durante i miei giri, mi capitava di ritrovarmi con una gomma a terra. Allora chiedevo a uno dei miei compagni membri se potevo prendere in prestito la sua bicicletta, e riprendevo il mio giro. Grazie a quelle visite a casa, uno dopo l’altro i membri si sono sentiti ispirati all’azione. Ho superato ogni ostacolo e ho aperto la strada verso la vittoria nelle nostre imprese per kosen-rufu.
Gli esseri umani sono dotati di un potere e di un potenziale incredibili. Quanto è magnifico il potere che possiamo far emergere dalle nostre vite, in quanto persone che abbracciano la fede nel Gohonzon! Se recitiamo Daimoku con tutto il cuore e ci dedichiamo con impegno, saremo in grado di ottenere senza dubbio grandi risultati. Il Buddismo del Daishonin è davvero meraviglioso. Ognuno di noi ha una profonda missione. Il bene della società e la felicità delle persone esigono il trionfo della verità e della giustizia. Anche per questo dobbiamo vincere. Lottiamo con una forza ancora mille volte superiore che nel passato!
I responsabili più alti – soprattutto quelli della Divisione uomini qui in Giappone – devono impegnarsi ancora più seriamente nelle visite a casa, nel riunirsi con i membri e nell’offrire loro sostegno e incoraggiamento. Come ha sottolineato Toda: «Solo quando i responsabili lavoreranno instancabili in prima persona, gli altri seguiranno il loro esempio». Lasciare a qualcun altro il lavoro più duro è un atteggiamento deprecabile. I responsabili devono dedicare ogni loro energia e sforzarsi per primi. Se i responsabili assumono l’iniziativa di aprire la strada, i membri li seguiranno e lavoreranno al loro fianco. Questo è un principio immutabile. Al contrario, se i responsabili si concentrano su se stessi e iniziano a schivare astutamente le proprie responsabilità, nessuno li seguirà. Se una simile tendenza dovesse prevalere, la Soka Gakkai crollerà.
Preparare persone capaci per il futuro è un compito fondamentale dei responsabili. In effetti, la vera fonte di onore e di orgoglio per un responsabile risiede nel numero di individui capaci e di talento che sarà stato in grado di far crescere. Spero che tutti voi curiate al meglio i membri più giovani, sostenendoli con calore nella loro crescita e sviluppo. Vi prego di essere responsabili straordinari, in modo di essere un meraviglioso modello per i più giovani.
Quest’epoca appartiene alla Divisione giovani! Giovani, conto su di voi! Giovani, fate del vostro meglio! Vi prego di creare un nuovo potente slancio per kosen-rufu in Giappone e in tutto il mondo. Avanzate con sicurezza verso l’ottantesimo anniversario della Soka Gakkai, ponendovi grandi obiettivi per lo sviluppo del nostro movimento; e nello spirito di maestro e discepolo, tracciate con coraggio nuove strade. Se i giovani entrano in azione, ne saranno felici anche i membri delle Divisioni donne e uomini. Diamo inizio a un grande movimento di riunioni di discussione capaci di infondere ispirazione e gioia in tutto il globo. Le attività della Gakkai esistono affinché possiamo noi stessi crescere nella fede, sviluppare kosen-rufu e portare felicità a tutta l’umanità. Avanziamo sempre con soddisfazione, esuberanza e creatività!

Sviluppare la nostra rete di amicizia

Sono i giovani che cambieranno il mondo. Per quanto riguarda il futuro, dobbiamo affidare tutto a loro. Ecco perché è importante che incoraggiamo i giovani e diamo loro occasioni di assumersi responsabilità all’interno del nostro movimento. Continuando a crescere e a svilupparsi con passi da gigante, per certi aspetti i giovani possono superare i responsabili della generazione precedente. D’altra parte, come leader più anziani nella fede, vi prego di permettere ai giovani di esprimere il loro talento e potenziale, facendo tutto il possibile per sostenerli e assisterli in questo scopo. I responsabili non dovrebbero mai intralciare lo sviluppo dei giovani o impedirne la crescita. Dovrebbero invece aprirsi a loro, comunicare con loro e incoraggiarli con calore. È un errore guardare i giovani con sufficienza o pensare che sia giusto comandarli solo perché hanno qualche anno meno di noi. Piuttosto, mossi da uno spirito di calda compassione, dovremmo avere fede nei giovani e accoglierli a lavorare al nostro fianco. Dobbiamo passar loro il testimone di kosen-rufu con successo. È davvero vitale che ognuno possa partecipare al nostro movimento con sicurezza, gioia e vigore giovanile. Questo aprirà la strada a nuove vittorie.
Al culmine della persecuzione di Atsuhara, Nichiren Daishonin scrisse al suo giovane discepolo Nanjo Tokimitsu: «È mio desiderio che tutti i miei discepoli formulino un grande voto» (La Porta del Drago, RSND, 1, 891). Il grande voto si riferisce all’ottenimento della Buddità in questa esistenza e alla realizzazione di kosen-rufu, la più alta di tutte le aspirazioni. Il Daishonin stava quindi invitando Tokimitsu a dedicare la sua energia giovanile a questo cammino e a superare tutti gli ostacoli lungo la via. Ispirato da quelle parole, Tokimitsu si alzò per proteggere il Daishonin e i compagni di fede, innalzando così il vessillo della vittoria dell’insegnamento corretto. Questa è la formula immutabile di kosen-rufu.
Sotto la guida di Toda, anch’io, come suo discepolo, mi sono lasciato alle spalle un record di imprese vittoriose.
Toda ci diceva spesso: «Sarete voi giovani a portare sulle spalle la Soka Gakkai, d’ora in poi. Realizzate la nobile missione di kosen-rufu attraverso le vostre lotte personali!». Egli non viziava i giovani. Assegnò loro compiti impegnativi, grandi responsabilità. Affidò a loro la nuova crescita dell’organizzazione. Questo era il suo modo di allenare i giovani. I miei cari compagni della Divisione giovani e io, uniti saldamente, rispondemmo con tutto il cuore alle aspirazioni e alla fiducia di Toda. Questo fu il nostro grande orgoglio.
Desidero sottolineare che quest’anno, l’ottantesimo anniversario della Soka Gakkai, è il momento che l’attuale Divisione giovani, portando avanti questa tradizione, apra la strada vittoriosa in ogni area. Il Daishonin scrisse ancora a Nanjo Tokimitsu: «Non devi credervi [negli insegnamenti del Sutra del Loto] solo tu, ma devi incoraggiare gli altri a farlo. Così potrai salvare coloro che furono i tuoi genitori nelle vite passate» (Persecuzione con spade e bastoni, RSND, 1, 857). Niente è più degno di ammirazione di una giovinezza trascorsa a lavorare per il bene di kosen-rufu. Vi prego di continuare a parlare con coraggio alle persone della grande filosofia del Buddismo di Nichiren Daishonin nel modo che vi è più congeniale. Spero che dialoghiate con molte persone con passione ed energia giovanili, e che aiutiate gli altri a creare una relazione con il Buddismo. Più vi esprimete con convinzione, più sarete in grado di guidare verso la felicità le persone che vi stanno a cuore. Questa epoca ha un bisogno disperato di un dialogo ricco di speranza, filosofia, verità e convinzione. Armati di coraggio, ottimismo e sicurezza, vi prego di continuare a creare ondate di dialogo in costante espansione.

Soli raggianti di pace

Il poeta colombiano Ángel María Céspedes (1893-1956) scrive: «Il sole è sempre giovane». Tutti voi siete soli raggianti di kosen-rufu nei luoghi della vostra missione. Vi prego quindi di agire con la passione e l’entusiasmo dei giovani. Incoraggiate i vostri compagni membri e illuminate l’organizzazione con la vostra presenza calorosa e solare.
Fate crescere persone capaci che andando avanti vi possano superare. Il Daishonin scrive che se accendete una lanterna per un altro, essa illuminerà la vostra strada. Fare del vostro meglio per sostenere i compagni membri, soprattutto i più giovani, contribuisce alla vostra stessa fortuna. Illuminerà il sentiero del vostro stesso brillante futuro. La SGI è forte grazie alla straordinaria energia dei suoi giovani. Molti dei leader e pensatori di livello mondiale che ho incontrato si sono espressi su questo punto, affermando che questo è uno degli aspetti del nostro movimento che più li colpisce. Constatando che contiamo giovani attivi in tutto il pianeta, essi si chiedono come siamo riusciti a realizzare un simile risultato. In risposta all’interesse sempre crescente dimostrato nei confronti della SGI, ho incontrato innumerevoli personalità attive nei diversi settori, in molti paesi. Come risultato di questi incontri, molte di loro hanno potuto esprimere un apprezzamento più profondo per i nostri obiettivi, dichiarando l’intenzione di tenere sotto osservazione il nostro futuro sviluppo con grande interesse. Con coraggio e sincerità ho voluto condividere la nostra filosofia della rivoluzione umana con più persone possibili, determinato a conquistare nuovi amici, a estendere la nostra rete di alleati e a trasformare pregiudizi e incomprensione in un sostegno caloroso. Ho voluto raggiungere i luoghi più impervi per incontrare personaggi chiave nei diversi campi. Ho trasformato il cuore delle persone, avvicinandole tra loro. Oggi la SGI conta amici e membri in tutto il mondo. Ovunque leader e personalità esprimono il loro sostegno per il nostro movimento dedito alla pace, la cultura e l’educazione e tra questi il dottor Adolfo Pérez Esquivel, eminente attivista argentino dei diritti umani e premio Nobel per la pace. Il mio dialogo con il dottor Pérez Esquivel sarà pubblicato presto in un libro per celebrare l’anniversario della fondazione della Soka Gakkai. Per aprire la strada a un futuro più luminoso per i giovani argentini, Esquivel rischiò la propria vita lottando per la giustizia e i diritti umani contro la dittatura militare che da molti anni opprimeva il suo paese. Nel corso di questa battaglia dovette sperimentare l’esilio, il carcere e persino la tortura. Condividendo con me la sua esperienza di quelle terribili prove, egli ha affermato: «Ho riflettuto spesso che se ci lasciamo sconfiggere dalla codardia perdiamo l’essenza fondamentale della nostra umanità, divenendo oggetti sottomessi a quel potere assolutista che sta generando violenza e paura nella società». Esquivel ha espresso anche i propri auspici per i giovani: «I giovani sono spesso definiti come il futuro della nazione. Io credo che i giovani siano il presente, l’oggi, l’ora, e che il futuro sarà la diretta conseguenza del presente. Coloro che hanno il coraggio di piantare semi oggi, raccoglieranno il frutto di quei semi domani».
Egli ha partecipato negli anni a un buon numero di riunioni della SGI, condividendo generosamente la sua saggezza e le sue idee con i nostri membri. Tra parentesi, la SGI-Argentina, dove la Divisione giovani svolge un ruolo di primo piano, continua a crescere a un ritmo straordinario. Questo mi rende molto felice. Alla riunione dei responsabili nazionali Divisione giovani della SGI-Argentina che ha avuto luogo nel febbraio 2009, Esquivel ha dichiarato: «È importante che voi non perdiate mai il sorriso. Ci sono persone che sentono la speranza venir meno di fronte alla dura realtà, ma non è così. La speranza è il punto di partenza per poter perseverare e cambiare le cose. Che voi giovani possiate sempre avanzare con speranza, e con un bel sorriso!». Queste parole, a mio parere, possono essere prese come uno stimolante incoraggiamento per i membri della Divisione giovani donne in particolare. Esquivel ha detto anche: «Le donne possiedono una grandissima saggezza e un profondo coraggio». E ci ha esortato: «Unitevi per stabilire la giustizia!».
L’antico poeta greco Pindaro scrisse: «Mentre percorrete la strada della giustizia, una grande prosperità vi circonda». Esorto tutti i membri Ikeda Kayo-kai in Giappone e nel mondo ad avanzare in modo ancora più dinamico, con cuore fiducioso, un canto gioioso e uno spirito di amicizia e ottimismo. Esquivel ha particolarmente lodato l’impegno dei membri della Divisione giovani della Gakkai che hanno lavorato senza posa per difendere la libertà di religione in Giappone: «Vi siete impegnati nelle importanti questioni dei diritti umani e della dignità della vita, assolutamente fondamentali per l’esistenza umana […]. I diritti umani devono includere la libertà di religione per tutte le persone […] voglio esprimere tutta la mia solidarietà per il vostro impegno». Desidero che sappiate che personalità di fama internazionale come il dottor Esquivel stanno osservando con vivo interesse i giovani della SGI, nella speranza che essi diventino una roccaforte inespugnabile dei diritti umani.

Assicurare kosen-rufu

Nel nostro dialogo il dottor Pérez Esquivel e io abbiamo discusso del famoso poema epico Martín Fierro [che narra le gesta eroiche di un eroe popolare gaucho, n.d.r.] dello scrittore argentino José Hernández (1834-86). Vorrei offrire ai membri della Divisione giovani uomini alcuni passi di quest’opera:

Il mondo intero è un campo di battaglia,
questo non stupisce nessuno;
e chiunque sia un uomo
mantiene la posizione, dovunque si trovi.
Se qualcuno osasse ostacolare il mio cammino,
io proseguirò,
seguendo il mio destino;
un uomo deve fare ciò che deve.

Coloro che ricevono benefici
non devono mai dimenticarli.

Quando arriva il momento della lotta,
non dobbiamo esitare.

Ho costruito le basi del movimento di kosen-rufu nel mondo aprendo la strada. Non so dirvi quanto a volte mi ritrovassi esausto per gli sforzi compiuti, e quanto la mia battaglia fosse spesso accompagnata da angoscia e dolore. Ma qualunque fosse il sacrificio personale, ho sempre dato tutto me stesso per sostenere e proteggere la Soka Gakkai e i miei compagni membri, percorrendo con determinazione il sentiero di maestro e discepolo. Così ho vissuto la mia vita.
La condizione sociale e la posizione nell’organizzazione non sono rilevanti. Ciò che conta è che esistano persone pronte ad agire come veri discepoli. Al contrario, ci sono persone che non si impegnano a fondo quando è il momento di farlo, e che nel momento cruciale voltano le spalle e fuggono. Questo è il caso di molte persone ingrate che hanno tradito i loro compagni membri. Le loro stesse azioni li conducono nella direzione di una triste sconfitta. Il tempo rivela tutto. I nostri sforzi volti a sostenere sinceramente il maestro e i compagni membri e a preparare la strada per la vittoria del nostro movimento, anche se spesso invisibili agli occhi degli altri sono sicuramente notati dalle divinità celesti. Ora più che mai vorrei vedere i membri della Divisione giovani alzarsi e agire, saldamente uniti a me. Oggi vi ho parlato con chiarezza e sincerità, perché sto pensando al futuro. Lo scopo delle mie preghiere, pensieri e azioni è costantemente concentrato su ciò che sarà del futuro del nostro movimento di kosen-rufu e su ciò che occorre per assicurarne il costante sviluppo. Dobbiamo pregare in prima persona per questo e poi agire sulla base di una profonda determinazione.
Ai tempi in cui entrai per la prima volta nella Soka Gakkai c’erano numerosi responsabili che non facevano che camminare impettiti dandosi importanza e trattando i giovani con condiscendenza, e li ho fortemente detestati. Toda comprese i miei sentimenti e mi disse: «In tal caso, Daisaku, perché non agisci e non fai della Soka Gakkai un’organizzazione che ti piaccia veramente? Attraverso il tuo duro lavoro e il tuo serio impegno personale, costruisci una Gakkai che corrisponda al tuo ideale!». E io ho fatto proprio questo, costruendo un’organizzazione che ora è ammirata in tutto il mondo.
Unito nello spirito con Toda, ho creato una lucente cittadella della felicità delle persone. Ora vorrei che voi, miei giovani amici, scriveste con orgoglio un’altra meravigliosa pagina della vittoria dell’umanesimo negli annali del nostro movimento.

Puntare in alto

Il dottor Bernardo Alberto Houssay (1887-1971), il grande fisiologo e premio Nobel argentino che fu perseguitato per il suo sostegno alla democrazia, una volta disse: «Coltivate nobili ideali e aspirate a realizzare grandi cose. Perché nella vita si può inevitabilmente realizzare solo una piccola parte di ciò a cui si aspira. Quindi, più in alto puntate, più in alto riuscite ad arrivare. Non dimenticate che tutte le grandi realizzazioni di oggi non sono altro che sogni giovanili divenuti realtà».
Toda disse qualcosa di simile: «I giovani dovrebbero accarezzare sogni che sembrano perfino troppo grandi per potersi realizzare. Inevitabilmente nella vita siamo in grado di realizzare solo una piccola parte di ciò che vorremmo. Quindi, se coltivate sogni fin dall’inizio troppo piccoli, finirete per non rea­lizzare nulla di significativo».
Amici miei della Divisione giovani: in questa vostra epoca – l’epoca in cui siete alla guida del nostro movimento – create una magnifica alleanza di persone unite nello spirito che brilli come una fonte di speranza e ispirazione per tutta l’umanità! Affido a voi questa missione.
Il Buddismo insegna il profondo concetto di simultaneità, di identità, o non-dualità (in giapponese soku). Esso costituisce l’elemento chiave di princìpi fondamentali quali “i desideri terreni sono (soku) Illuminazione”, “le sofferenze di nascita e morte sono (soku) nirvana”, “il mondo di saha è (soku) in se stesso la Terra della Luce Eternamente Tranquilla”, “la città fantasma è identica (soku) alla terra del tesoro”. Tuttavia, non si tratta di un mero collegamento tra due elementi opposti – ad esempio illusione e Illuminazione – attraverso il segno “uguale”. In realtà soku sta a indicare una relazione dinamica tra due elementi, un trampolino, o un vettore che va dal primo elemento all’altro – per esempio l’illusione che funziona da trampolino per l’Illuminazione. Come tale è un concetto fondamentale della nostra pratica buddista e rappresenta una filosofia di suprema speranza. Qualunque ostacolo o difficoltà possiamo incontrare nei nostri sforzi, basati sulla fede, per realizzare kosen-rufu, alla fine saremo in grado di superarli. Dovremmo nutrire l’incrollabile convinzione che le difficoltà sono l’occasione per cambiare il nostro karma e costruire una solida base per la vittoria nella nostra esistenza. E dovremmo continuare ad avanzare con una fede coraggiosa basata su questa convinzione, rimanendo sempre sul sentiero che conduce alla vittoria assoluta, il sentiero della Legge mistica.
Durante le riunioni di discussione e nelle altre riunioni, di fronte alle azioni repressive esercitate contro la Gakkai dalle autorità militariste giapponesi in tempo di guerra, Makiguchi dichiarava spesso serenamente: «La persecuzione, per quanto aspra, non è davvero nient’altro che un carico paragonabile a un sassolino nella stiva di una grande nave». Non dobbiamo farci influenzare dagli alti e bassi temporanei della vita. Ricordando il messaggio del Daishonin secondo cui “l’inverno si trasforma sempre in primavera” recitate seriamente e concentratevi sul superamento della sfida presente con la totale sicurezza di farcela.
Il Daishonin dice: «La sola parola “identico” [soku] rappresenta simbolicamente Nam-myoho-renge-kyo» (OTT, 72). Quando recitiamo e basiamo la nostra vita su Nam-myoho-renge-kyo, esercitandoci con coraggio e vigore nella nostra pratica buddista, in accordo con questo principio saremo in grado di ottenere uno straordinario ribaltamento delle nostre avversità, e persino la più grande sofferenza si trasformerà in un grande risultato.
Il Daishonin incoraggia costantemente i suoi discepoli ad avere un’assoluta convinzione e continuare a impegnarsi con coraggio e fede incrollabile. Egli scrive: «Mantieni sempre la tua fede come devoto del Sutra del Loto e rimani mio discepolo per il resto della tua vita» (Il vero aspetto di tutti i fenomeni, RSND, 1, 341); e «Porta avanti la tua fede nel Sutra del Loto» (Le illusioni e i desideri sono Illuminazione, RSND, 1, 283). «Continuerò a impegnarmi fino alla vittoria! Persevererò e alla fine trionferò!». Se ci apriamo la strada con questa indomabile determinazione, benefici senza pari adorneranno la nostra vita.

Le difficoltà, fonte di crescita

Ho incontrato in numerose occasioni Konosuke Matsushita (1894-1989), noto magnate giapponese e fondatore della Panasonic. Egli dichiarava spesso un suo credo personale: la difficoltà conduce allo sviluppo. Una volta scrisse: «Quando incontrate difficoltà, è importante risvegliare il coraggio di superarle affrontandole di petto. Se lo fate, scoprirete di poter attingere a riserve prima inconcepibili di saggezza e forza, e nella maggioranza dei casi riuscirete a ottenere risultati migliori per voi e per gli altri».
Matsushita riteneva che tutte le imprese e le organizzazioni incontrino un importante ostacolo o difficoltà ogni decennio. Era convinto che la via dello sviluppo fosse segnata dal superamento periodico di simili sfide.
Il Daishonin dichiara: «Le sfortune si trasformeranno in fortuna. Raccogli tutta la tua fede e prega questo Gohonzon. Allora, che cosa non può essere realizzato?» (Risposta a Kyo’o, RSND, 1, 366). Noi abbiamo il Gohonzon. Abbiamo la fede. Abbiamo il Daimoku. Quindi, non abbiamo nulla da temere.
Toda disse: «La più ammirevole filosofia è quella di essere sempre fermamente determinati a recitare con tutto il cuore davanti al Gohonzon, qualunque cosa accada». Dichiarò anche: «Qualunque scoraggiante ostacolo si presenti, unitevi saldamente e tenete il passo con la crescita costante della Soka Gakkai!».
Vi invito a compiere progressi senza precedenti per kosen-rufu in ogni area e regione, recitando e unendovi insieme grazie a un potente impegno condiviso.

Le riunioni di discussione sono la forza motrice

La voce del popolo risuona sempre nel mio cuore, così come la voce del mio maestro, Josei Toda.
Quando Toda decise di ricominciare dalle ceneri del Giappone postbellico, era spinto dall’incontenibile determinazione di far sì che la gente non dovesse mai più soffrire o sperimentare il terribile dolore e la miseria che derivano dalla guerra. Era deciso a fare in modo che più nessuno umiliasse o calpestasse il popolo. Questo impegno appassionato è il cuore della Soka Gakkai. Questo è il motivo per cui il mio maestro rifiutò sempre di accettare l’arroganza e l’ipocrisia, di chiunque.
Ho vissuto la mia esistenza con la stessa determinazione. Ho desiderato dare a Toda una grande gioia attraverso i miei successi. Ho recitato e mi sono strenuamente impegnato per mettere ogni persona in grado di praticare con un senso di orgoglio e sicurezza, di godere di felicità e vittoria senza pari nella vita. Quando, nel maggio del 1960, venni eletto terzo presidente della Soka Gakkai, la nostra organizzazione non aveva grandi edifici. Oggi, a cinque decenni di distanza, vantiamo strutture magnifiche in tutto il mondo. Abbiamo realizzato una crescita notevole.
Da ora in avanti sarà ancora più determinante la rivoluzione umana dei responsabili. Ognuno di voi è un pilastro di kosen-rufu. Un pilastro deve essere solido e non crollare. La decadenza interiore e la perdita di serietà e di impegno nella fede iniziano impercettibili, ma poco a poco diventano evidenti nelle azioni e nel comportamento di una persona. Se i responsabili non si alzano con una fresca determinazione realizzando una grande crescita personale, non saremo in grado di aprire la prossima fase del nostro movimento.
Diventare una persona degna di fiducia e di rispetto, diventare un discepolo che il nostro maestro loderebbe: questo è lo spirito fondamentale del Buddismo. Aspirare alla lode del maestro, tuttavia, non significa cercare apprezzamenti effimeri e superficiali. Nel regno del Buddismo del Daishonin i maestri lodano coloro che fanno della relazione tra maestro e discepolo la base e il fondamento della propria vita. I maestri applaudono i discepoli che, anche nell’ombra, condividono il loro spirito e si impegnano sinceramente per kosen-rufu. Questo è il sentiero che ho seguito. Questo è il motivo per cui sono riuscito a resistere alle tempeste più violente della persecuzione uscendone vittorioso. Ho trionfato in ogni battaglia, insieme con Toda.
La preghiera è la nostra forza più grande. La nostra attuale determinazione decide il futuro. Sono le nostre azioni e le sfide che rendono interessante la vita. Desidero che ognuno di voi stabilisca un obiettivo che gli permetta di avanzare e vincere, che gli consenta di ottenere la vittoria per se stesso e anche per la propria famiglia, in modo da poter proclamare con gioia il proprio trionfo.

Un passo avanti

Il 31 ottobre 2009, in concomitanza con le celebrazioni per il centoquarantesimo anniversario delle relazioni tra Austria e Giappone, che cade quest’anno, è stata inaugurata al Tokyo Fuji Art Museum di Hachioji, la mostra “Gloria dell’Impero asburgico, palazzi austriaci”. Gli Asburgo furono una potente famiglia che a partire dal tredicesimo secolo governò immense zone d’Europa, mantenendo il potere per oltre sei secoli. Nella collezione permanente del Tokyo Fuji Art Museum ricordo di aver visto una xilografia che rappresenta il ritorno trionfale dell’imperatore del Sacro romano impero Massimiliano I (1459-1519), membro della famiglia Asburgo. È un’opera d’arte magnifica. Contemplandola promisi solennemente a me stesso che la Soka Gakkai, in quanto organizzazione della gente comune, avrebbe celebrato i propri traguardi con altrettanta bellezza. Il conte Richard Coudenhove-Kalergi (1894-1972), noto per essere stato tra i primi sostenitori dell’unificazione europea, era nato in Austria, centro del potere asburgico. Egli scrisse: «La grandezza del carattere di una persona risiede nella sua intensità». Dobbiamo prima diventare forti noi e poi sostenere coloro che si impegnano al nostro fianco affinché diventino a loro volta forti.
Quella xilografia è intitolata Grande carro trionfale di Massimiliano I, ed è opera dall’artista tedesco Albrecht Dürer (1471-1528). Come tutte le persone straordinarie, Dürer fu avversato da chi era invidioso del suo successo.
«So che è più facile criticare una cosa che suggerire qualcosa di meglio», commentò. Com’è vero! Non c’è niente di peggio di coloro che non fanno nulla in prima persona e si limitano a criticare gli altri, illudendosi di essere intelligenti. Degni di rispetto, invece, sono coloro che compiono anche un solo passo in avanti, promuovendo kosen-rufu e aprendo la strada con le proprie azioni.
Dürer ha sempre condiviso generosamente le proprie scoperte con gli altri, cercando di sostenere la crescita di giovani talenti. Ha persino redatto importanti opere educative a questo scopo. In una di queste scrive: «Lascio in eredità questi insegnamenti, frutto di lungo impegno ed esercizio, portati avanti senza pensare mai al profitto. Sono certo che i giovani che li studieranno sapranno farne tesoro per il proprio miglioramento. Via via che acquisisco una maggiore conoscenza, desidero sempre di più condividerla con i giovani. Spero sinceramente che trarranno frutto da quest’opera». È davvero uno spirito ammirevole. Anch’io ho scritto e parlato senza posa per i giovani che porteranno avanti il nostro movimento, e continuo a farlo.
Dürer scrisse anche: «Trovo irragionevoli quelli che si accontentano di seguire sempre gli altri, senza sforzarsi di produrre qualcosa di migliore con la propria abilità e talento personali». Se ci limitiamo a fare ciò che gli altri ci dicono, se resistiamo al cambiamento lasciandoci andare a un atteggiamento passivo e condiscendente, non potremo aspettarci alcun progresso o creatività. Dobbiamo stare attenti a evitare tutto questo.

Agire con coraggio e decisione

Anche il grande compositore Gustav Mahler (1860-1911) era originario dell’Austria. In una lettera a un amico, scrive: «Le persone come te devono farsi sentire sopra la terribile confusione di voci che caratterizza questi tempi; una confusione che mi ricorda un’orchestra che si “accorda” prima di un concerto». Queste sono le parole di un vero artista. Anche nella nostra organizzazione i responsabili devono incoraggiare i membri a far risuonare voci sicure e chiare che possano udirsi al di sopra della confusione, a prendere la parola con fermezza per il benessere di tutti. Mahler scrive anche: «Fai ciò che è giusto, e non temere nessuno». Coloro che sanno di essere dalla parte del giusto non hanno paura. Egli sottolineò: «Avanza un passo dopo l’altro: questo è l’unico modo di progredire». Muovete un passo sicuro dopo l’altro verso la vittoria.
Lo statista e filosofo Lü Kun (1536-1618), della dinastia cinese Ming, scrisse: «Chi agisce con decisione può sembrare molto indaffarato, ma possiede sempre una calma interiore. Chi non è in grado di agire con decisione può sembrare rilassato, ma in realtà è spiritualmente esausto». E poi: «Dobbiamo continuamente utilizzare la mente e il corpo. Più utilizziamo la mente, più diventa acuta, e più esercitiamo il corpo, più diventa forte».
Come leader di kosen-rufu vi prego di recitare Daimoku traboccando di coraggio, e di agire con audacia e decisione. Questo è il modo di migliorare la vostra salute e sviluppare una luminosa saggezza.
Oggi, miei cari amici, l’ex primo ministro malese Abdullah Ahmad Badawi e sua moglie Jeanne Abdullah hanno visitato l’Università Soka per la seconda volta. Lo scorso febbraio, la signora Abdullah, rettore dell’Open University della Malesia, è venuta appositamente in Giappone per conferirmi un dottorato onorario. Sono lieto di affermare che i legami di amicizia tra l’Università della Malesia e quella Soka si sono approfonditi e rafforzati negli anni, mentre lo scambio educativo e accademico procede velocemente. Molti laureati di valore dell’Università Soka sono attivi in questo momento nella società e stanno svolgendo una funzione di ponte tra Malesia e Giappone. A maggio, durante una visita in Giappone con il marito, in un discorso celebrativo al College femminile Soka il rettore Abdullah ha dichiarato: «Una persona davvero preparata ha la saggezza di usare la propria conoscenza per servire l’umanità». Questo è verissimo.
In effetti, le donne impegnate nel nostro movimento Soka, le madri di kosen-rufu, hanno usato la luce della loro conoscenza e la loro profonda compassione per illuminare e incoraggiare le altre persone guidandole verso la felicità.

Il potere invincibile delle madri

Vorrei condividere con voi una strofa di una poesia del poeta malese Usman Awang (1929-2001):

Qualunque cosa possiamo fare per servirla [nostra madre]
non sarà mai sufficiente a ripagare il dono della nascita,
e il suo infinito amore per noi [è]
l’apice della nobiltà umana.

Dimostriamo tutti il nostro apprezzamento e ringraziamo i membri della Divisione donne!
Anche il filosofo tedesco Karl Jaspers (1883-1969) dedicò a sua madre parole di lode che mi fanno pensare ai membri leali della Divisione donne: «Assolutamente, mia madre era la forte torre che sosteneva tutto. Il suo meraviglioso spirito e la sua imperturbabilità ci sostenevano. Grazie a lei nessun problema era insormontabile. La sua allegria vanificava ogni discordia. Non l’abbiamo mai vista scoraggiata». Le madri sono forti e nobili, e nessuno lo è più dei membri della Divisione donne, le madri di kosen-rufu. Jaspers scrisse anche: «Quando la malattia, le dispute con gli altri o semplicemente un senso di disagio o di apatia turbavano la nostra esistenza, nostra madre trovava il tono di voce giusto per rassicurarci, per ristabilire il nostro gusto per la vita. Aveva sempre una parola incoraggiante, con la sua gioia riempiva la stanza, aveva una freschezza indistruttibile. Quando lei era presente, avevamo una sensazione di sicurezza che non conosceva dubbio o paura».
La trovo una perfetta descrizione del comportamento delle donne Soka. Continuiamo a trattare le donne con il rispetto e il sostegno che meritano mentre portiamo avanti il nostro movimento incentrato sulle riunioni di discussione.

Il movimento delle riunioni di discussione

Le organizzazioni che rimangono fedeli al loro punto di origine sono forti, e il punto di origine della Soka Gakkai è la riunione di discussione. Le riunioni di discussione sono la forza motrice della Soka Gakkai e la chiave del successo dei nostri sforzi per kosen-rufu.
La riunione di discussione dovrebbe essere un piacevole incontro dove portare i nostri amici, una fonte di ispirazione e di energia per i nuovi membri, un luogo caloroso e accogliente per i membri che non possono frequentare regolarmente le attività della Gakkai. Per creare questo tipo di riunione coloro che sono responsabili della preparazione devono confrontarsi e cercare insieme i contenuti più adatti al carattere unico e peculiare di quel gruppo e di quella zona di attività.
Ci sono importanti passi concreti da compiere nel periodo che precede la riunione. Ad esempio, prendere l’iniziativa di incontrare o contattare personalmente ogni membro della zona, manifestando la nostra attenzione e il nostro sostegno, contri­buirà a dare vita a una riunione ricca di significato e soddisfazione. Inoltre, coloro che offrono la loro casa per le riunioni si fanno carico di un grande impegno. Ogni giorno mia moglie e io dedichiamo il nostro Daimoku pieno di gratitudine a questi generosi membri. Dobbiamo sempre mostrare considerazione per coloro che aprono la propria casa alle attività della Gakkai. E poiché un gran numero di membri affluisce a queste riunioni, è necessario essere rispettosi dei vicini. Tutti insieme diamo impulso a una nuova ondata del nostro grande movimento di riunioni di discussione e allarghiamo ulteriormente la cerchia di solidarietà della nostra famiglia Soka, un regno traboccante di speranza!
Per concludere vorrei offrire questi versi ai membri della Divisione donne:

Che la gloria possa incoronare
le nostre ammirevoli
madri di
kosen-rufu.

Inoltre desidero offrire questa poesia a tutti i miei compagni membri in ogni luogo:

Preparare la strada
alla grande vittoria
il trionfo
di maestro e discepolo
che brilla sempre più luminoso.

Presto in Giappone ci saranno nuove nomine di responsabili a tutti i livelli organizzativi. La cosa importante è che i responsabili si impegnino al massimo in prima linea nel nostro movimento, parlando senza sosta in nome della nostra nobile causa. Avanzare superando limiti e ostacoli è la missione dei giovani. Coloro che sono in grado di farlo sono i veri successori. Spero che allargherete la nostra rete di speranza e felicità con saggezza e consapevolezza. Avanzate saldamente uniti e lavorate insieme a me con coraggio.

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