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La campagna di Kamata - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 09:16

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La campagna di Kamata

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All’inizio del 1952 la Soka Gakkai era presente solamente in Giappone e ne facevano parte poco più di cinquemila famiglie.
La nomina di Josei Toda a secondo presidente, avvenuta nell’anno precedente, aveva dato una forte scossa alla propagazione del Buddismo, ma la spinta si andava pian piano esaurendo.

Pertanto, nel mese di gennaio Josei Toda dispose una ristrutturazione della Gakkai a livello organizzativo. In particolare, introdusse la figura del responsabile di settore ed esortò i responsabili di capitolo ad agire in maniera inedita, incitandoli a superare la visione abituale che li aveva guidati fino: «D’ora in avanti, responsabili di capitolo, dovete assumere un atteggiamento pronto alle novità. Dovete essere intelligenti e brillanti e agire con estrema dignità. […] I responsabili di capitolo devono distinguersi e avere la forza per poter affrontare qualsiasi problema. La semplice vista del proprio responsabile dovrebbe servire a far sentire ciascuno coraggioso e sicuro nella fede» (RU, 5, 138).

Così venne lanciata la “campagna di febbraio”, la prima iniziativa della Soka Gakkai per espandere il movimento di kosen-rufu. Tra i vari responsabili di capitolo chiamati a raccolta da Toda vi era anche Daisaku Ikeda.
Ikeda, che aveva ventiquattro anni ed era il responsabile del capitolo di Kamata, un’area della città di Tokyo, comprese a fondo lo spirito delle parole di Toda e diede tutto se stesso per metterle in pratica. Decise di seguire scrupolosamente le attività di ogni gruppo allo scopo di conoscere tutti i membri, creando relazioni con una persona dopo l’altra e ispirando ciascuno di loro, con l’intento di costruire una rete di Bodhisattva della Terra, persone comuni in grado di diffondere la gioia di vivere scaturita dalla Legge mistica.

Nell’arco del solo mese di febbraio, grazie alla determinazione incrollabile di tutti i membri, il capitolo Kamata crebbe di duecentouno famiglie: un risultato ritenuto irrealizzabile da molti, che diede il via a un’ondata di propagazione che spalancò la strada alla visione profetizzata da Toda, con la conversione di 750.000 famiglie in pochi anni.

In quei mesi Ikeda stava vivendo gravi difficoltà economiche e di salute. Tuttavia non smise mai di impegnarsi nell’espandere kosen-rufu per ripagare la gratitudine nei confronti del maestro Toda.
Da allora, il mese di febbraio nella Soka Gakkai è diventato il “mese dello shakubuku”.

Date da ricordare

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