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"La bellezza cresce in mezzo alle spine" - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 11:07

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“La bellezza cresce in mezzo alle spine”

La Soka Gakkai è un’associazione costituita da persone comuni, dove non valgono i titoli o le cariche ma l’impegno personale al fianco della gente. Con questa consapevolezza dovremmo dialogare con ogni tipo di persona nel proprio ambito sociale, continuando ad aprire la strada tracciata da Makiguchi, Toda e Ikeda

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La Soka Gakkai è un’associazione costituita da persone comuni, dove non valgono i titoli o le cariche ma l’impegno personale al fianco della gente. Con questa consapevolezza dovremmo dialogare con ogni tipo di persona nel proprio ambito sociale, continuando ad aprire la strada tracciata da Makiguchi, Toda e Ikeda

Vorrei offrire un caloroso benvenuto ai membri che si trovano in Giappone per il corso primaverile SGI. Membri del Nord America e dell’Ocea­nia, sono felice di assistere al magnifico sviluppo del nostro movimento nelle vostre regioni. Grazie per il vostro grande impegno.
Grazie anche ai membri del Centro e Sud America per il sostegno che avete prestato nell’opera di soccorso, dopo i recenti terremoti in quella regione. Vi prego di portare i miei migliori saluti ai nostri membri di Haiti e del Cile che stanno lottando per ricostruire le loro comunità. Congratulazioni per lo sviluppo traboccante di speranza della SGI in Europa!
E grazie ai membri dell’Asia per la vostra esemplare unità. È davvero meraviglioso avere qui con noi membri provenienti da nove nazioni africane. Il secolo di vittoria africana che ci aspetta mi rende felice.
Congratulazioni per la vivace riunione di oggi dei rappresentanti della Divisione uomini. So che vi state davvero sfidando in questo periodo economicamente difficile. Poiché siete i nostri pilastri dorati, spero che attingerete al vostro tesoro di esperienza per sostenere al meglio le donne e le giovani donne, e che vi adoperiate con calore per far crescere i giovani uomini.
In particolare per quegli uomini che hanno ricevuto una preparazione rigorosa nella Divisione giovani, è arrivato il momento di mettere davvero in pratica quell’allenamento. Invece di dire ai giovani che cosa dovrebbero fare, ispirateli con il vostro esempio, in prima persona. Il presente è cruciale. Conto su di voi, membri della Divisione uomini, alzatevi con convinzione. Se continuate a impegnarvi per far avanzare kosen-rufu, dando il vostro contributo peculiare con inalterato entusiasmo e spirito giovanile, i nostri giovani saranno naturalmente spinti a seguire la vostra guida. Spero che incoraggerete sempre i giovani con calore. Fate in modo di lasciare in loro un’impressione durevole con il vostro esempio di dedizione altruistica a kosen-rufu e al benessere dei compagni membri.
Per più di cinque decenni mi sono totalmente dedicato a kosen-rufu con questa determinazione. Ho assistito e sostenuto il mio maestro Josei Toda con tutto me stesso. Posso giurare senza esitazione di fronte al Gohonzon che non ho un solo rimpianto.
Nei primi giorni del nostro movimento c’erano molti responsabili di provata esperienza che lavoravano al fianco di Toda, ma per sbloccare la situazione di stallo che si era creata negli sforzi di propagazione lui decise di affidare tutto ai giovani. Io avevo poco più di vent’anni. «Daisaku, assumerai tu la guida?», mi chiese. «Sì!», risposi immediatamente. Spinto dall’ardente desiderio di rispondere al mio maestro, mi impegnai senza posa per condividere il Buddismo di Nichiren Daishonin con quante più persone, e anche per ricostruire gli affari di Toda.
Questo fu l’inizio dello sviluppo dinamico della Gakkai, simile al sole che sorge maestoso nel cielo. Da quel momento il nostro movimento decollò con incredibile slancio. E abbiamo continuato ad avanzare con la stessa energia fino a oggi.
In qualunque epoca i giovani sono sempre la chiave di svolta, i giovani i cui cuori risplendono dello spirito di maestro e discepolo. Toda ripeteva spesso che non vi è niente di peggio della codardia. Ogni individuo, diceva, deve coltivare la dignità di un re leone. E aggiungeva che ognuno di noi deve essere forte e impegnarsi per il benessere degli altri e della società, altrimenti tutti ne soffriranno. I giovani non devono mettersi mai limiti o essere timidi. Giovani, conto su di voi. Ingaggiate una battaglia decisiva, con cuore di leone. Uomini, vi prego di sostenerli!
Se ci esercitiamo nella nostra nobile pratica buddista con lo spirito umile di dare il massimo per sostenere e incoraggiare i giovani, accumuleremo immensi benefici. Tutto il nostro duro lavoro diventerà un tesoro prezioso per la nostra vita.
Makiguchi e Toda erano membri della Divisione uomini, e anch’io sono un membro della Divisione uomini. Il Daishonin sottolinea che nelle battaglie i generali coraggiosi sono cruciali per la vittoria (cfr. La supremazia della legge, RSND, 1, 545). Combattiamo con coraggio e vinciamo! Le parole di Toda risuonano ancora nel mio cuore: «Nella lotta contro gli ingiusti o i corrotti, bisogna vincere! Allargate la vostra cerchia di amici fidati e di buon cuore, giorno per giorno, e accrescetela anno dopo anno!». Spero che voi, miei successori, imprimiate queste parole nel vostro cuore. L’arroganza distrugge il Buddismo. Trattare le persone con disprezzo, cercare il vantaggio personale a spese degli altri, colludere con le autorità corrotte e perseguitare i buoni e i giusti sono comportamenti riprovevoli. È lottando con impegno e trionfando contro simili individui arroganti che noi possiamo manifestare la nostra Buddità.
I corrotti sono rapidi a coalizzarsi nelle loro comuni ambizioni. Per questo è fondamentale che noi continuiamo ad allargare la nostra rete di persone oneste per contrattaccare simili forze e assicurarci che prevalgano la verità e la giustizia.

Virtù invisibili e ricompense visibili

Oggi è qui con noi anche Shunzo Ohno, della Divisione artisti SGI-USA. Ohno è un famosissimo trombettista jazz che ha vinto ben due premi Grammy. Mi ha fatto dono di diversi suoi cd, ascolto la sua musica quasi ogni giorno e ogni volta offro una preghiera per la felicità dei nostri membri negli Stati Uniti e in tutto il mondo. Sono emozionato dal successo della carriera di Ohno come musicista acclamato a livello internazionale. Oggi desidero applaudirlo e lodarlo con tutto il cuore per i suoi meravigliosi risultati come rappresentante della Divisione artisti. Apprezzo sopra ogni cosa la sincerità dei membri che lottano al mio fianco condividendo l’impegno per kosen-rufu e nutro il più alto rispetto e ammirazione per coloro che lavorano duramente dietro le quinte, che si prodigano con serietà.
Ohno proviene dalla regione di Chubu. Durante la sua giovinezza egli si impegnò molto sia nell’orchestra della Soka Gakkai che nella responsabilità del gruppo soka-han. Oggi è un responsabile di capitolo della SGI-USA. Ohno ha sperimentato molte sofferenze e ostacoli sconfortanti. In un incidente d’auto si ruppe i denti anteriori, un danno terribile per un suonatore di tromba. Ha subìto anche un intervento chirurgico per un cancro alla gola, un’altra minaccia che avrebbe potuto porre fine alla sua carriera artistica. Ma Ohno ha vinto su queste avversità basandosi sulla sua forte fede. Ora sono passati quattordici anni da quell’intervento chirurgico e il cancro non è ricomparso.
Il suo tour di concerti in Giappone, l’anno scorso, è stato un grande successo. Ohno continua a godere della massima stima come artista, a livello mondiale. È davvero un vincitore nella vita, un esempio concreto delle parole: «Dove c’è una virtù invisibile ci sarà una ricompensa visibile» (RSND, 1, 806).
Il 16 marzo 1958, durante la cerimonia in cui affidò il futuro di kosen-rufu ai suoi successori della Divisione giovani, Toda dichiarò: «La Soka Gakkai è la regina del mondo religioso!». Come discepolo diretto di questo grande maestro, ho sperimentato ogni tipo di calunnia e attacco, ho affrontato odio e gelosia, e ho combattuto i tre potenti nemici del Buddismo (cfr. DB, 894). Senza farmi turbare da questi ostacoli, ho costruito una vasta rete dedita alla pace, alla cultura e all’educazione.
La SGI è diffusa ora in centonovantadue paesi. Le nostre attività vengono lodate in tutto il mondo. Molti di questi encomi provengono dalle principali istituzioni accademiche del mondo, come riconoscimento dell’alto valore della SGI nel campo spirituale e filosofico.
Sin da giovane ho giurato che avrei fatto conoscere le vittorie di Toda a tutto il mondo. Sapevo che si trattava di un eccezionale leader spirituale e ho trascorso la mia vita raccontando alle persone la grandezza del mio maestro. Tutte le onorificenze che ho ricevuto le dedico a Makiguchi e Toda, e le condivido con i miei compagni membri.
Il mio augurio è di allevare straordinari leader di kosen-rufu, anche soltanto uno o due. Questo è il mio desiderio più sincero. I discepoli veri si comportano seguendo l’esempio dato dal maestro. Spero che vi impegnerete nelle diverse sfide per kosen-rufu con energia infaticabile e spirito battagliero, che avrete il coraggio di parlare con fermezza contro l’arroganza e che proteggerete l’armonia della nostra nobile assemblea. Penso sempre alle sfide e agli sforzi dei nostri membri in ogni luogo. E io so che siete voi, giovani senza plauso, che state lavorando per kosen-rufu con impareggiabile dedizione.
Oggi ci sono con noi sessanta rappresentanti provenienti dall’Europa. Grazie per i vostri infaticabili sforzi! Sono così felice di vedervi. Benvenuti!
Siamo entrati in un’epoca davvero straordinaria: abbiamo con noi non soltanto tutti questi membri dall’Europa, ma rappresentanti dai paesi di tutto il mondo, che visitano sempre numerosi il Giappone. Dato che la nostra organizzazione cresce, è importante che i nostri responsabili rimangano umili e con i piedi per terra, e che trattino con il massimo rispetto i nostri membri, i nobili praticanti del Buddismo del Daishonin. Vi prego di dedicarvi per tutta la vita al sentiero di maestro e discepolo, il sentiero di kosen-rufu. La missione dei responsabili è quella di recitare Daimoku con tutto il cuore per la felicità dei membri e di riflettere su come possono contribuire alla prosperità della società e alla pace mondiale. Vi prego di non dimenticare mai questo punto.

Spargere semi di fiducia e di amicizia

Ho viaggiato per tutta l’Europa, ho incontrato i principali leader e pensatori intrecciando con loro dialoghi, e ho aperto la strada per kosen-rufu. Ho viaggiato per tutto il mondo per diffondere i princìpi umanistici del Buddismo di Nichiren Daishonin.
Il principe Carlo d’Inghilterra, ad esempio, mi invitò nella sua residenza privata, dove ci confrontammo con sincerità su molti argomenti. Ho anche incontrato la principessa Anna d’Inghilterra, re Juan Carlos I di Spagna e il re Carlo Gustavo XVI di Svezia. L’ex presidente tedesco Richard von Weizsäcker è un amico prezioso. Ricordo ancora la sua salda stretta di mano. Ho incontrato molti altri leader mondiali, come l’ex presidente ceco Václav Havel, l’ex presidente polacco Lech Walesa e gli ex primi ministri britannici Margaret Thatcher e John Major: con ognuno di loro ho avuto sinceri scambi di idee sul futuro dell’umanità.
Da giovane ho aperto il sentiero del dialogo in qualità di cittadino comune, e non in veste di funzionario del governo o di delegato. Sia rivolgendomi ai capi di stato che ai cittadini comuni, ho sempre mostrato un cuore aperto e sincero, cercando di spargere semi di fiducia e di amicizia durature. Spero che anche voi tratterete tutti coloro che incontrate con uguale rispetto e cortesia, e che farete sbocciare nel vostro ambiente splendidi fiori di armonia. È mio desiderio che i membri della Divisione uomini lavorino per kosen-rufu con energia ed entusiasmo. Coloro che lo faranno splenderanno di una luce senza pari fino alla fine dei loro giorni.
Ho incontrato dieci volte l’ex presidente sovietico Michail Gorbaciov e abbiamo avuto occasione di parlare a lungo. Il nostro primo incontro avvenne nel luglio del 1990 al Cremlino, dove ci scambiammo pensieri sulla pace e l’amicizia nippo-sovietica. Quando, preoccupato per la sua agenda fitta di impegni, pensai fosse il caso di concludere il nostro incontro, Gorbaciov insistette affinché continuassimo, e finimmo per parlare oltre un’ora. Nella mia vita ho avuto innumerevoli incontri indimenticabili. Ogni volta ho parlato ai leader mondiali da privato cittadino, con l’orgoglio e la sicurezza di un rappresentante della Soka Gakkai. Tutto questo è il risultato del potere della fede.
Ero stato allenato direttamente da Toda, che a sua volta era stato allenato direttamente da Makiguchi. Grazie a quella preparazione ho compreso come vive un buddista, un vero essere umano, ho appreso l’essenza della rivoluzione umana. Questo è il motivo per cui sono in grado di parlare con sicurezza con chiunque. Questo è lo spirito di maestro e discepolo della Soka Gakkai. La storia è fatta dalle persone comuni. Vi prego di condividere con fiducia i vostri ideali e le vostre convinzioni con gli altri.
Abbiamo costruito in tutta Europa una solida rete di fiducia. Le numerose onorificenze e i premi accademici che ho ricevuto sono tesori dello spirito che condivido con voi, miei cari compagni membri. Grazie, membri europei, siete tutti persone straordinarie. Come responsabili della SGI, vi prego di prendervi cura del benessere dei membri con lo stesso spirito e premura che riservereste alla vostra famiglia. Spero che non risparmierete alcuno sforzo per visitare e incoraggiare i membri attivi in prima linea nel nostro movimento, per trasmettere loro lo spirito di maestro e discepolo della Soka Gakkai. Lo sviluppo di kosen-rufu in Europa è una vera fonte di ispirazione. Le riunioni di discussione vengono tenute ora in trenta paesi d’Europa, in un totale di settemiladuecento luoghi. È meraviglioso assistere a tutto questo, congratulazioni ai nostri membri europei che traboccano di nuova determinazione.

Liberare l’umanità dalla sofferenza

Durante la riunione di oggi è intervenuta la responsabile della Divisione giovani della SGI-Cambogia, Socheth Sok, rientrata nel suo paese dopo essersi laureata all’Università Soka in America. Sono felice di apprendere dei meravigliosi sforzi che ha compiuto dopo il suo rientro in Cambogia. Un proverbio cambogiano afferma che le cose invecchiano o si deteriorano a causa del disuso, mentre rimangono fresche e nuove se vengono costantemente utilizzate, quindi, continuiamo a “usare” la nostra mente per la felicità degli altri, per la vittoria della nostra causa e per la costruzione della pace. Più utilizziamo la nostra mente, più saremo in grado di manifestare rinnovata saggezza e creatività. La parola giapponese impiegata per esprimere il termine missione (shimei) letteralmente significa “fare uso della propria vita”. Se utilizziamo la nostra vita per kosen-rufu, una giovanile forza vitale sgorgherà dal nostro intimo e noi godremo di un grande beneficio duraturo.
Durante una riunione della Divisione giovani donne Kayo-kai, negli anni Cinquanta, Toda affermò: «Nel futuro assisteremo a un’epoca in cui si riuniranno in Giappone compagni membri provenienti da tutti i paesi del mondo. Può sembrare un sogno, ma non lo è. Questo è il motivo per cui ora è il momento di compiere seri sforzi per kosen-rufu, coltivando un beneficio immenso nella vostra vita». Proprio come prevedeva Toda, l’epoca di kosen-rufu nel mondo è arrivata. Toda si è sempre impegnato attivamente per le persone. Ai membri che soffrivano per una malattia, per difficoltà economiche o per altre tribolazioni dovute al karma, ripeteva: «Il Daishonin ci ha lasciato in eredità la missione di realizzare kosen-rufu nel mondo e la felicità di tutte le persone. Vi prego di non dimenticarlo mai. Lo scopo ultimo della Soka Gakkai è liberare il mondo e l’umanità dalla sofferenza».
In ogni luogo i nostri membri SGI stanno portando avanti questa nobile missione e tutti voi state spargendo i semi della Legge mistica. La vostra personale rivoluzione umana ha il potere di indirizzare le vostre famiglie, la società e persino il mondo intero in una direzione più aperta alla speranza. Nichiren Daishonin avrebbe certo infinitamente lodato il vostro impegno. Io apprezzo profondamente tutto quello che state facendo.
Vorrei dedicare agli artisti alcune parole che il compositore tedesco Ludwig van Beethoven (1770-1827) annotò in uno dei suoi taccuini: «La virtù vi spingerà ad avanzare nella giusta direzione». Membri della Divisione artisti, possiate vincere nella vita con integrità e coraggio!
Sosteniamoli anche più di quanto abbiamo fatto finora. Quando un singolo membro della Divisione artisti risplende, egli sprigiona il potere di cento o mille persone. Vi prego di continuare a impegnarvi.

Dialoghi per la pace

Lo storico britannico Arnold J. Toynbee (1889-1975) suggerì il concetto di “sfida e reazione” come forza motrice della storia. Egli scrisse: «Le civiltà, io credo, nascono e continuano a svilupparsi grazie al fatto di reagire con successo a una serie di sfide». Allo stesso modo, kosen-rufu e la rivoluzione umana prendono slancio dalla nostra reazione vittoriosa a molteplici sfide e sofferenze. Il mio dialogo con Toynbee ebbe luogo a Londra nel piacevole mese di maggio del 1972, e poi nell’anno successivo. Qualche tempo prima avevo ricevuto una lettera dal professor Toynbee che mi invitava a unirmi a lui per uno scambio di opinioni sui diversi problemi che assillavano l’umanità. Per rispetto dell’età avanzata del dottor Toynbee, fummo mia moglie e io a recarci in Gran Bretagna. L’incontro avvenne nella sua residenza: si protrasse per diversi giorni e in tutto dialogammo per circa quaranta ore. Affrontammo diversi argomenti, tra cui la natura della condizione umana, il sentiero verso la pace e il significato della vita.
Le parole pronunciate in quell’occasione da Toynbee, uno dei più eminenti storici del ventesimo secolo, furono simili a un testamento spirituale: un distillato del pensiero e della riflessione di una mente davvero grande. Il problema della lingua, tuttavia, sulle prime apparve scoraggiante. A quel tempo non si disponeva di professionisti preparati, in grado di tradurre agilmente idee complesse, o la difficile terminologia buddista. In realtà quell’occasione mi fece capire la necessità di provvederci di un abile gruppo di interpreti e traduttori.
Comunque sia andata, il mio dialogo con Toynbee fu un importante punto di partenza che aprì la strada a innumerevoli altri dialoghi per la pace con importanti pensatori in tutto il mondo. [Il dialogo del presidente Ikeda con Toynbee è stato tradotto in ventotto lingue, in italiano è stato pubblicato nel 1988 da Bompiani con il titolo Dialoghi: l’uomo deve scegliere, n.d.r.].
C’è un detto nel Congo: «La bellezza cresce in mezzo alle spine». È attraverso il superamento di spinose difficoltà che possiamo diventare persone forti dal cuore meraviglioso. Avanziamo con questo spirito. Permettetemi ora di condividere con voi qualche altra affermazione di Toda. Una volta disse: «Sii determinato e risoluto. Le altre persone sono altre persone; tu sei tu. La cosa più importante è avere lo spirito di continuare a sfidarti, qualunque cosa accada».
Ero determinato a sostenere il mio maestro che aveva lottato per kosen-rufu sopportando il peso della persecuzione, ero deciso a infrangere barriere apparentemente impossibili come aveva fatto lui. Ero determinato a perseguire fino in fondo lo spirito di maestro e discepolo. Questa è stata l’essenza del mio voto, della mia preghiera e del mio impegno, come discepolo. Spero che voi, miei successori, porterete avanti questo stesso spirito.

Non fermarsi mai a metà strada

Incoraggiando un membro alle prese con delle difficoltà, Toda disse: «Ci sono momenti nella vita in cui si ha la sensazione di essere entrati in un tunnel buio. Ma una volta passato quel tunnel, un bellissimo paesaggio saluterà di nuovo i nostri occhi. La chiave è non fermarsi a metà strada. Continua a impegnarti e ad andare avanti fino alla fine basandoti sulla fede». Invito i nostri membri che fronteggiano difficoltà a causa dell’attuale crisi economica o che stanno lottando con una malattia a non abbandonare la speranza. Io sto recitando Daimoku per voi con tutto me stesso.
La vostra priorità come responsabili è precipitarvi al fianco di chi è oppresso da problemi e sofferenze e offrire calde parole di incoraggiamento, recitare Daimoku insieme e fare qualunque cosa sia in vostro potere per essere di aiuto. Lo scopo primario della responsabilità nella Soka Gakkai è di essere al servizio dei membri, non di dominarli.
In quanto responsabili vi prego di mostrare sempre rispetto per i membri, i nobili praticanti del Buddismo del Daishonin, e di non considerarvi mai, in alcun modo, superiori. I responsabili che si mostrano sempre umili e rispettosi sono davvero ammirevoli. Con cuore leggero e gioioso procedete come leader coraggiosi che si sono spontaneamente assunti la grande impresa di kosen-rufu. Alimentate la crescita di nuovi individui capaci. Se i responsabili hanno questo spirito, il nostro movimento continuerà a svilupparsi.
Nel gennaio del 1958, riferii a Toda che presto avremmo raggiunto l’obiettivo dei centomila membri nella Divisione giovani uomini. Egli ne fu molto felice e disse: «La Divisione giovani uomini ora è solida. Con tutti questi giovani possiamo realizzare qualunque cosa: sta arrivando l’alba di una nuova era». Quando, nel maggio del 1951, Toda fu eletto secondo presidente della Soka Gakkai, l’organizzazione in realtà contava solo tremila membri circa, di cui pochissimi erano giovani. Poiché gli sforzi di propagazione continuavano a languire dissi a Toda di non preoccuparsi, che avrei assunto io la guida e avrei portato il numero dei membri della Divisione giovani a centomila. Poi iniziai a compiere dei passi per sostenere la propagazione in varie regioni in tutto il Giappone. Quando gli affari di Toda iniziarono a subire terribili difficoltà finanziarie, diedi tutto me stesso per sostenere il mio maestro. Toda era preoccupato per la mia salute. Una volta mi disse: «Daisaku, la tua salute è cagionevole. Se continui a stancarti come stai facendo, non arriverai a trent’anni. Pregherò per la tua salute con tutte le mie forze. Recita Daimoku anche tu, affinché tu possa continuare a sviluppare la Soka Gakkai».
Ho realizzato ogni singola promessa fatta a Toda. Ho trasformato ogni organizzazione che mi è stata affidata in un’organizzazione vivace e dinamica in grado di costituire una forza trainante per una straordinaria crescita. Toda diceva: «Daisaku realizza sempre ciò che promette. Puoi contare sulla sua parola». Prima di morire Toda mi disse: «Sono fortunato ad avere un discepolo così in gamba. Sono stato felice di aver potuto accompagnare Makiguchi in prigione, ma sono ancora più felice che il futuro della Soka Gakkai si sia aperto grazie a te».
Ho espanso il nostro movimento per kosen-rufu sia in Giappone che nel mondo, in perfetto accordo con il desiderio di Toda. Dopo la sua morte, ebbi l’occasione di incontrare i leader di vari settori della società giapponese. Spesso mi raccontavano di aver sentito parlare di me da Toda. Era un maestro profondamente compassionevole che si preoccupava sinceramente per il suo giovane discepolo. In seguito divenni il successore di Toda alla presidenza della Soka Gakkai (3 maggio 1960, n.d.r.). Incarnando il suo spirito, ho costruito l’organizzazione globale che oggi siamo, insieme a tutti voi, miei preziosi compagni membri.
Vi prego di non dimenticare mai, neppure per un attimo, che la Soka Gakkai è stata costruita grazie all’impegno altruistico per kosen-rufu dei primi tre presidenti – Makiguchi, Toda e io. Se questa verità venisse presa alla leggera o dimenticata, la Gakkai deraglierebbe e la sua bella unità sarebbe distrutta.

L’era della Divisione giovani

Questa era appartiene alla Divisione giovani. È il vostro momento, miei giovani amici. Se continuiamo ad allevare molti nuovi giovani di talento e se dalle loro fila emergeranno nuovi responsabili che si impegneranno dinamicamente per kosen-rufu, la Soka Gakkai ne uscirà ringiovanita e conoscerà un ulteriore sviluppo.
Toda disse: «I discepoli sinceri del Daishonin praticano in rigoroso accordo con i suoi insegnamenti. Se ci impegniamo sinceramente a realizzare kosen-rufu e agiamo per questo scopo, facendo nostro il cuore del Daishonin, possiamo, con nostra grande fortuna, condurre la stessa impresa coraggiosa del Daishonin». Kosen-rufu è l’impresa di ampliare la cerchia di amici che uniti condividono l’obiettivo e si dedicano a lavorare per il bene più grande, lo stesso grande voto o impegno di Nichiren Daishonin.
Toda disse: «Unitevi e siate in armonia! Se recitate Daimoku insieme e unite la vostra saggezza e capacità, riuscirete a trovare molto più rapidamente una soluzione a qualunque problema».
Vi prego di proseguire con armonia e coraggio nelle vostre rispettive comunità e nazioni, trasformando il veleno in medicina grazie a una preghiera e uno spirito di solidarietà armoniosi, qualunque cosa accada. Tutto l’impegno che dedicate alle vostre attività SGI per la felicità degli altri e la creazione di una società migliore tornerà a voi sotto forma di un’immensa fortuna. Vi prego di esserne profondamente convinti.
Dobbiamo vincere nelle nostre lotte per kosen-rufu, altrimenti i nostri membri si scoraggeranno e si perderanno d’animo. Come responsabili vi prego di indicare la via verso la vittoria per voi stessi e per i vostri compagni di fede.
Grazie a tutti per essere stati qui oggi. Grazie ai nostri membri d’oltreoceano, vi ringrazio dal profondo del cuore, poiché agite per la felicità degli altri, siete tutti inviati del Budda.
State bene. Incontriamoci ancora, e ancora!

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