I giovani compagni di fede provenienti da alcuni paesi dell’Unione europea ci hanno raccontato come affrontano le difficoltà comuni
Anna Lagoudi, 31 anni, Grecia
Quando sensei visitò la Grecia per la prima volta, incontrò due bambini che tentavano di far volare un aquilone e spiegò loro che per riuscirci avrebbero dovuto sfruttare il vento contrario. Al primo tentativo l’aquilone cadde. Sensei allora disse loro che la cosa importante era non perdere mai l’attenzione, in nessun momento della loro sfida.
In Grecia la crisi economica non ha risparmiato nessuno e noi membri ci basiamo proprio su questa guida: affrontare queste difficoltà per volare in alto insieme a sensei. La stiamo affrontando consapevoli che è la nostra occasione per cambiare: recitiamo insieme Daimoku per la felicità, la sicurezza e la prosperità di ogni individuo. Sono profondamente determinata a vincere: la nostra civiltà è nata dalla Grecia ed è dalla Grecia che desidero prenda piede una nuova filosofia basata sulla dignità della vita di ogni singola persona.
Nicolas Joachim-Eugene, 33 anni, Guadalupa
Il Guadalupa è territorio francese quindi, anche se vivo nei Caraibi, sono francese a tutti gli effetti. Per quanto riguarda l’attività siamo sostenuti direttamente dai responsabili nazionali francesi. Il nostro paese conta circa trecento membri, tra i quali trentacinque giovani, e per incoraggiarci gli uni con gli altri ci troviamo una volta al mese per leggere e commentare insieme gli scritti di sensei e Nichiren Daishonin.
Essere qui al corso europeo di studio è una grande opportunità e, data la crisi, è una grossa sfida a livello economico, ma volevo rispondere alla promessa fatta a sensei di portare avanti kosen-rufu nel mio paese! È la fiducia che egli ripone nelle mie capacità a consentirmi di superare i momenti difficili. Da noi la SGI non è completamente riconosciuta come organizzazione e questo crea non poche difficoltà. Numericamente non stiamo aumentando in modo significativo, ma stiamo rafforzando l’organizzazione ponendo forti radici, anche nella nostra fede, e agendo in sincera unità, sento che siamo sulla strada di una vittoria completa!
Luca Cospito, 31 anni, Spagna
Sono un tatuatore e ho praticato in Italia alcuni anni senza partecipare alle attività buddiste. In Italia avevo un buon successo economico, ma quando mi sono trasferito in Spagna ho iniziato ad avere difficoltà. Ho quindi preso contatto con i membri spagnoli e ho iniziato a fare attività, dedicandomi soprattutto a quella di protezione come soka-han. Ho imparato a mettere la relazione con sensei al centro di tutto. Ho dovuto affrontare moltissime prove, ma ho scoperto cosa vuol dire avere una missione: ho finalmente riconosciuto che bisogna saper dedicare la propria vita a un obiettivo elevato. Sì, la crisi economica in Spagna si sente, la percepiamo tutti, ma io sono certo che con la fede si può non perdersi d’animo. È proprio nei momenti in cui le cose non vanno come vorremmo che dobbiamo tirare fuori il coraggio. Il successo lavorativo che avevo in Italia non mi ha mai riempito il cuore, invece, nonostante le difficoltà incontrate in questi quattro anni in Spagna, mi sono sempre sentito felice. Il mio cuore è pieno di gioia e questo è il beneficio del Bodhisattva della Terra quando si risveglia alla sua missione.