Il presidente Ikeda incoraggia a perseguire i propri sogni senza lasciarsi influenzare dal pessimismo o arrendersi alle difficoltà. Chi si sforza di fare del proprio meglio e si rialza dopo ogni caduta sta percorrendo un sentiero di massima soddisfazione
È questo il meglio che posso fare?
Mirai Journal: Mancano solo due mesi alla fine del 2012 ed è un momento importante per gli studenti dell’ultimo anno delle scuole medie e superiori che poi dovranno fare gli esami di ammissione o iniziare a lavorare. Tutti stanno studiando molto e si sforzano di essere pronti per la fase successiva della loro vita.
Daisaku Ikeda: Voi membri della Divisione futuro siete individui immensamente capaci, che saranno i pilastri della società e i futuri leader della SGI. L’intera famiglia Soka segue i vostri meravigliosi sforzi. Chi fra voi deve preparare gli esami di ammissione presti particolare attenzione alla propria condizione fisica; io recito Daimoku ogni giorno per la vostra salute e il vostro successo.
MJ: Dagli studenti emerge il fatto che molti dicono di non sapere cosa fare dopo il diploma: tutti sembrano condividere una certa ansia per il futuro. Gli studenti spesso ci dicono che non sanno quale direzione prendere perché non hanno sogni chiari.
Ikeda: Sì, li capisco perfettamente. La vita è fatta di scelte difficili. Gli esami di ammissione, in particolare, rappresentano il primo punto di svolta che molti di voi si trovano ad affrontare, miei cari amici della Divisione futuro. È naturale che vi sentiate incerti e ansiosi, ma non tenete le vostre preoccupazioni per voi stessi: parlatene sinceramente con i genitori, gli insegnanti o gli altri adulti di cui vi fidate, scegliendo il percorso migliore per voi. Mi auguro che continuiate ad avanzare lungo la strada che avete scelto senza paura, perché quello che conta è il coraggio di fare il primo passo.
Nel cielo gli uccelli seguono le loro rotte invisibili, lo stesso fanno i pesci nel mare. Anche il sole segue costantemente il proprio corso, anche se piove o ci sono le nuvole. Così gli esseri umani hanno la loro strada da percorrere: la ricerca della felicità e il miglioramento di se stessi. Questo ci permette di diventare più saggi e forti, a prescindere da quali ostacoli possiamo incontrare.
MJ: L’anno prossimo l’Università Soka giapponese inaugurerà un nuovo Dipartimento di arti e scienze. Molti ragazzi e ragazze della Divisione futuro si stanno sforzando duramente per riuscire a entrare nelle scuole Soka.
Ikeda: Come fondatore di queste istituzioni, ne sono profondamente gratificato. Se fosse possibile, vorrei ammettere tutti coloro che si impegnano, ma purtroppo non è così. Tuttavia, io considero tutti i candidati, che vengano accettati o meno, come studenti delle scuole Soka. Continuo a recitare Daimoku perché ciascuno di loro diventi felice e abbia successo. Non ne dimenticherò mai nessuno: questo è il mio spirito come fondatore delle scuole Soka. Naturalmente voi membri della Divisione futuro dovete sentirvi liberi di frequentare la scuola che più vi piace. Qualsiasi cosa decidiate di fare, io vi sosterrò con tutto il cuore in modo che possiate sviluppare il vostro potenziale e realizzarvi nel percorso più adatto a voi.
Il padre delle istituzioni Soka e primo presidente della Soka Gakkai Tsunesaburo Makiguchi è un esempio, poiché ha vissuto la sua vita migliorandosi continuamente. Anche se Makiguchi dovette lavorare sin da quando aveva la vostra età, egli usò ogni momento libero per studiare e imparare, fino a diventare un geografo innovativo e un grande educatore. Anche durante la carcerazione – causata dalla sua lotta contro il regime militarista giapponese – e fino alla morte, continuò a studiare e a migliorarsi. Questo ineguagliabile e nobile ricercatore della verità e della saggezza è il fondatore della Soka Gakkai.
Mi piacerebbe condividere con voi le parole del poeta austriaco Rainer Maria Rilke, contemporaneo di Makiguchi: «La vita ha ragione, in ogni caso» e: «Tutto ciò che ti rende migliore di quanto sei nei tuoi momenti migliori, è giusto». Queste parole possono essere un po’ difficili da capire, ma contengono un messaggio molto profondo: il poeta ci spinge ad andare oltre le nostre capacità, seguendo il percorso della nostra crescita personale. Anche se le cose non vanno esattamente come sperate, sia negli esami di ammissione che nella ricerca di un lavoro, se decidete di trasformare la vostra situazione in un’opportunità di crescita siete sulla strada giusta e alla fine vincerete. Finché manterrete lo spirito di migliorare voi stessi, non sbaglierete mai strada, perciò non c’è nulla da temere.
Rilke, in gioventù, soffriva perché non si sentiva in grado di prendere decisioni per il suo futuro. Suo padre, ex ufficiale, lo iscrisse a una scuola militare, che però il ragazzo odiava. Fu vittima di soprusi da parte degli altri studenti e alla fine la abbandonò. Frequentò poi una scuola commerciale, ma si ritirò anche da quella. Dev’essere stato molto difficile per lui e suo padre deve aver provato una grande delusione. Tuttavia riprese gli studi ed entrò all’università. Poco dopo, decise di dedicarsi alla sua vera passione, la scrittura, e scrisse numerose poesie e saggi. Rilke in seguito ha considerato questo periodo della vita come un momento di profonda riflessione, durante il quale si chiedeva se avrebbe davvero avuto successo nel percorso che aveva scelto. In quegli anni incontrò figure celebri come lo scrittore russo Lev Tolstoj e lo scultore francese Auguste Rodin, che divennero il suo esempio e lo incoraggiarono a migliorarsi. Non smise mai di combattere per rimanere fedele a se stesso, senza permettere ai problemi o alle difficoltà di sconfiggerlo.
MJ: È stata la lotta degli anni della sua gioventù a ispirargli le poesie che ancora oggi risuonano con forza nel cuore dei giovani di tutto il mondo.
Ikeda: Lo spirito della gioventù è indomabile. Anche se si inciampa e si cade, la cosa importante è rialzarsi subito, senza lasciarsi abbattere. Il Buddismo di Nichiren insegna che i problemi sono il trampolino di lancio per raggiungere l’Illuminazione. Se vi basate sulla pratica buddista, tutti i problemi e le difficoltà che affronterete diverranno tesori del cuore.
Non dovete preoccuparvi se in questo momento non sapete cosa volete fare in futuro. Oggi siamo bombardati da ogni tipo d’informazione e, quando si cerca di capire cosa sia meglio fare per il nostro avvenire, a volte si può essere influenzati da notizie sconfortanti o dalle prospettive pessimiste degli altri, il che ci fa sentire persi e scoraggiati. Ci potrebbero anche essere dei momenti in cui vi rattristerete nel confrontare i vostri risultati con quelli dei vostri amici, ma, proprio come nel caso di Rilke, se vi lanciate nelle sfide con tutto il cuore, siate certi che troverete la vostra strada e la percorrerete pieni di speranza.
MJ: Mentre gli esami si avvicinano, molti studenti della Divisione scuole medie e superiori hanno paura di non essere in grado di padroneggiare certe materie o di non riuscire a migliorare i loro voti.
Ikeda: La cosa importante è non arrendersi nei momenti decisivi. Affrontando le sfide cruciali a testa alta e impegnandovi al massimo guadagnerete fiducia in voi stessi, una sorgente di forza per tutta la vita.
L’illustre storico inglese Arnold J. Toynbee (1889-1975), con il quale mi sono impegnato in un dialogo diversi anni fa, mi raccontò di aver trascorso un periodo di grande ansia per gli esami di ammissione a una prestigiosa scuola pubblica in cui sperava di entrare. I suoi genitori gli dissero che bastava che facesse del suo meglio e che non doveva preoccuparsi se non fosse stato ammesso. Rassicurato da questi consigli, riuscì a passare l’esame.
Un vero vincitore è colui che può dire: «Ho fatto il meglio che potessi fare». Nichiren Daishonin ha scritto: «Coloro che credono nel Sutra del Loto sono come l’inverno che si trasforma sempre in primavera» (RSND, 1, 477). È perché sopportano il duro gelo dell’inverno che gli alberi possono mostrare fiori bellissimi e profumati in primavera. Infatti, a prescindere da quanto freddo fa, le piante lo sopportano pazientemente, assorbendo lentamente ma inesorabilmente le sostanze nutritive di cui hanno bisogno. In ogni ambito della vita sono le sfide e le crisi a renderci più forti.
Ora in Giappone cominciano i rigidi mesi invernali, quindi cerchiamo di sostenere tutti i membri della Divisione futuro che stanno per affrontare gli esami di ammissione così che siano in grado di sbocciare: il mio desiderio più grande è che ogni membro della Divisione cresca e diventi un adulto splendido. Spero che tutti voi, responsabili della Divisione futuro, continuerete a occuparvi dei nostri giovani membri facendo tutto il possibile per incoraggiarli e sostenerli considerando le loro vicende personali.
MJ: Sì, faremo del nostro meglio per sostenerli in ogni modo. Alcuni membri della Divisione scuole medie e superiori dicono anche che vorrebbero frequentare l’università, ma la loro situazione familiare non lo permette. Nell’attuale situazione finanziaria capita spesso che i genitori non possano mandare i figli all’università.
Ikeda: Sono pienamente consapevole di quanto possa essere difficile questa condizione e sto recitando Daimoku sinceramente perché queste famiglie possano superare le loro difficoltà basandosi sulla pratica buddista. Vorrei che, indipendentemente dalle difficoltà finanziarie della famiglia, i membri della Divisione futuro non diventassero mai pessimisti o si autocommiserassero. Le persone non diventano forti in mezzo a situazioni facili e spero che, attraverso le sfide, forgiate con orgoglio e allegria una forza interiore che brilli come un diamante.
Il mio maestro Josei Toda, che era discepolo di Makiguchi, ottenne il diploma coi voti più alti della sua classe alle elementari avanzate (più o meno l’equivalente della scuola media di oggi). Ma non poté permettersi di andare alla scuola secondaria, perché doveva dare una mano nell’azienda di famiglia. Lavorò anche in un piccolo negozio di vendita all’ingrosso, ma mantenne sempre vivo il suo amore per l’apprendimento. Non si lasciò scoraggiare e, pur lavorando, continuò a studiare da solo e superò l’esame di abilitazione, diventando egli stesso un insegnante di scuola elementare.
Anche un mio caro amico, il dottor Cho Luna Boo, ex presidente della National University di Jeju in Corea del Sud, dovette rinunciare al suo sogno di studiare all’università. È per questo che, dopo aver superato molte avversità per completare la sua educazione e diventare insegnante, ha spesso usato i soldi del suo stipendio per sostenere altri giovani negli studi. I suoi insuccessi e il dolore delle delusioni lo hanno spronato a studiare e forgiare il proprio carattere.
Come decidiamo di vivere dipende da noi, non dall’ambiente: siamo noi che lo creiamo e lo influenziamo. Noi stessi apriamo la nostra strada. Lo scopo della fede è mantenere vivo nel cuore questo spirito.
MJ: Una volta ho sentito uno studente dell’Università Soka parlare della sua esperienza di vittima di atti di bullismo, alle elementari e alle medie. Dopo aver sentito uno dei suoi discorsi, presidente Ikeda, egli determinò di non essere più sopraffatto e ce la fece. In seguito iniziò anche a studiare in modo serio per entrare all’Università Soka, ma purtroppo suo padre morì e le finanze della famiglia si ridussero notevolmente. Pensò di dover abbandonare il suo sogno. Tuttavia, continuò a recitare Daimoku per realizzarlo e, inaspettatamente, qualcuno si offrì di aiutarlo con le tasse scolastiche. Infine, riuscì anche ad avvalersi del contributo finanziario dell’università e del programma delle borse di studio. Ora frequenta un dottorato, studia con serietà e sostiene i ragazzi più giovani.
Ikeda: È meraviglioso: ha reso possibile l’impossibile. L’apprendimento è luce, il suo percorso è luminoso ed è un continuo dispiegarsi di nuovi orizzonti. Ecco perché è importante non perdere mai la voglia di imparare e di crescere. Vi prego, continuate ad avanzare. La strada su cui state camminando diventerà il percorso unico della vostra missione, della soddisfazione e della vittoria, voi avete questa forza e questo potenziale. Avanziamo continuando a recitare con intensità Nam-myoho-renge-kyo, la chiave per raggiungere le profonde capacità insite nella vita, mentre procediamo lungo il cammino del miglioramento di noi stessi.
(1 novembre 2012 – Traduzione di Susanna Celotti)