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In prima linea nella propagazione - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 12:22

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In prima linea nella propagazione

I responsabili nazionali giovani hanno approfondito la missione degli studenti, incoraggiando i partecipanti a sperimentare i benefici della pratica buddista

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Alleati per la pace
di Michele Giuseppone

Nel libro Scuola e lavoro il maestro Ikeda si rivolge agli studenti in questo modo: «Piuttosto che esseri bravi a scuola ma disadattati nella vita, preferirei che foste persone attrattive, anche se con voti nella media. Per “persone attrattive” intendo persone fiere di sé, che vanno sempre avanti per la propria strada, capaci di coltivare una sincera ammirazione per gli altri e apprezzare le qualità di chi è diverso da noi, senza provare invidia. Persone capaci di dire apertamente ciò che è giusto e ciò che è sbagliato e agire di conseguenza. […] Vorrei che foste persone di questo tipo, il cui cuore è vasto come l’immenso cielo azzurro. Lo studio e la scuola esistono per questo. Non ha senso perdere la fiducia in se stessi e diventare persone meschine a causa delle difficoltà nello studio. Così come siamo, dobbiamo affrontare i nostri compiti al meglio delle nostre possibilità. Ciascuno di noi ha una profonda missione che è solo sua, che solo lui può compiere. […] Non fuggire di fronte alla realtà è il primo passo per riuscire a trovare quel “qualcosa” di cui siamo alla ricerca» (pag. 4).
Lo scopo della vita è gioire della vita stessa e condividere questa gioia con gli altri. Tutto il resto svanirà nel momento in cui moriremo, rimarranno solo questo tipo di esperienze.
La rivoluzione umana che ci porta a gioire e a diffondere la gioia è quindi l’unica vera forma di rivoluzione. L’obiettivo di 100.000 membri felici è il punto intorno a cui creare unità e vincere: essere alleati per vincere insieme al maestro e vincere nelle nostre vite.
Come ha sempre detto il presidente Ikeda, il Gruppo studenti è in prima linea nella propagazione. Fare shakubuku è un’azione che dà gioia e accelera la nostra rivoluzione umana. Allo stesso tempo, ogni persona a cui trasmettiamo la missione di kosen-rufu, diventa un nostro alleato per la pace!

Studiamo La nuova rivoluzione umana
di Jasmina Cipriani

La missione degli studenti Soka è sostenere le persone comuni. Il Gruppo studenti è stato quello che si è alzato per proteggere il maestro Ikeda nel momento cruciale.
Per fare questo bisogna conoscere bene la storia del nostro maestro. Per questo vogliamo studiare il volume 30 de La nuova rivoluzione umana entro la fine di quest’anno, nell’ambito della campagna dei giovani europei “New Human Revolution Generation, be the Light”. Nel quarto capitolo del volume 30, “Suonate la campana che annuncia l’alba”, sensei riporta un dialogo avuto con i giovani studenti italiani nel 1981: «Per il vostro futuro e anche per il futuro di kosen-rufu vi esorto, in questo periodo della vostra vita, ad applicarvi seriamente nello studio. Quando si è studenti, dedicarsi con diligenza allo studio corrisponde alla pratica buddista. Le attività della Gakkai sono certamente importanti, ma se ora non studiate avrete rimpianti per tutta la vita. “La fede è uguale alla vita quotidiana”; inoltre desidero sottolineare che per uno studente “la fede è uguale allo studio”» (NRU, vol. 30, p.ta 28).
Al corso di studio europeo giovani il responsabile del Dipartimento di studio Masaaki Morinaka ci ha incoraggiato a leggere La nuova rivoluzione umana come se si trattasse del nostro diario personale. Ha anche condiviso con noi il suo metodo di studio: «Leggo almeno tre volte: la prima volta sottolineo le parti che mi colpiscono e le guide di sensei. Con la seconda lettura cerco il tema principale di quel capitolo, che spesso è espresso dal titolo. Durante la terza lettura cerco di fare mie le parole di sensei. Io sono Shin’ichi Yamamoto, come agirei se fossi lui? Così La nuova rivoluzione umana diventa il diario della mia personale rivoluzione umana».

Accendiamo la speranza
di Andrea Ciccorelli

Nella Proposta di pace 2019 il maestro Ikeda parla del trattato Adottare l’insegnamento corretto per la pace nel paese: «Il trattato del Daishonin sollecita ad affrontare seriamente la sfida di accendere una luce di speranza nel cuore delle persone.
Sottolinea il bisogno di sradicare la patologia della rassegnazione celata nelle profondità del nostro essere sociale, che ci contagia tutti. Il trattato ci invita a non rassegnarci di fronte ai mali della società e a raccogliere invece tutte le nostre capacità interiori per fronteggiare le dure sfide del nostro tempo come agenti di un cambiamento proattivo e contagioso» (BS, 197, 14).
L’anno scorso Pérez Esquivel e Ikeda hanno lanciato l’Appello alla resilienza e alla speranza, indicandoci come superare l’apatia e la rassegnazione (vedi NR, 630, 12).
E nel terzo volume de La saggezza del Sutra del Loto il presidente Ikeda scrive: «A proposito della propagazione della Legge, Toda dichiarò: “Non ci sono strategie, né espedienti particolari per trasmettere la Legge: basta essere convinti che noi stessi siamo Nam-myoho-renge-kyo! Con questa convinzione si fa shakubuku. Non c’è altro» (Saggezza, 3, 75).
All’inizio di quest’anno abbiamo lanciato l’obiettivo che per il 2019 ogni giovane realizzi uno shakubuku. Portare una persona a ricevere il Gohonzon entro la fine dell’anno è una lotta con noi stessi per vincere l’oscurità, per sperimentare il Buddismo, coltivare la convinzione che siamo Nam-myoho-renge-kyo, approfondire la fede e godere del beneficio più grande: la gioia.

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