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In prima linea - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 13:46

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Ricordando le parole di Toda, semplici ma profonde, Ikeda sottolinea quanto siano importanti l’impegno attivo, l’iniziativa, l’azione indirizzata ad affrontare il punto cruciale di ogni situazione. Perché chi crede di evitare astutamente la fatica facendo fare le cose agli altri in realtà sta solo danneggiando se stesso

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Ricordando le parole di Toda, semplici ma profonde, Ikeda sottolinea quanto siano importanti l’impegno attivo, l’iniziativa, l’azione indirizzata ad affrontare il punto cruciale di ogni situazione. Perché chi crede di evitare astutamente la fatica facendo fare le cose agli altri in realtà sta solo danneggiando se stesso

Desidero condividere con voi alcuni consigli di Toda. Benché queste parole siano semplici da capire, contengono profonde verità. Consideravo tutto quel che Toda diceva come una guida da trasmettere alla posterità, e l’imprimevo nella mia vita. Una volta egli disse a un ragazzo: «Quando siete giovani, dovreste lavorare il più duramente possibile. Ecco come i giovani dovrebbero avvicinarsi alla vita: impegnandosi seriamente in ogni cosa per costruirsi una solida base». Non evitate gli sforzi. Le persone che usano l’astuzia per non fare niente e lasciare tutto il lavoro agli altri, alla fine ci rimettono. I giovani dovrebbero affrontare di petto ogni sfida e dare tutto, senza prendere scorciatoie. Questo è l’unico modo per diventare realmente capaci.
Toda poneva spesso l’accento sulla necessità che i responsabili stiano in prima linea, cosa di cui le persone codarde e mosse dall’interesse personale sono incapaci. Quando prendiamo l’iniziativa, il nostro esempio serve da modello agli altri e comunica fiducia a tutti. Ai responsabili di nuova nomina diceva di avere il coraggio di parlare apertamente di qualsiasi cosa per migliorare la Gakkai, ai responsabili più anziani ricordava di ascoltare attentamente queste opinioni. Un’organizzazione nella quale regna un’atmosfera in cui ognuno può esprimersi con franchezza è certa di prosperare.
Grazie a tutte le giovani donne per il loro impegno. Il nuovo Centro Soka delle giovani donne sarà presto inaugurato [a Shinanomachi, Tokyo, vicino alla sede della Soka Gakkai, il 3 maggio, n.d.r.]. Attribuiamo un grande valore alle giovani donne. Facciamo del nostro meglio per sostenerle, pregando per la loro crescita e lavorando assieme a loro, cosicché possano sentirsi libere e gioiose di condurre le loro attività e aprirsi la strada a un’autentica felicità. Chi non riesce a rispettare le giovani donne non è adatto a essere un responsabile. Il regno della Soka Gakkai e del Buddismo di Nichiren Daishonin deve essere un luogo dove le donne sono rispettate e valorizzate al massimo.
A una riunione del gruppo della Divisione giovani donne Kayo-kai, Toda invitò le donne a realizzare liberamente il loro potenziale e a creare con fiducia una cultura altamente sviluppata. Il futuro della Soka Gakkai dipende dalla crescita della Divisione giovani donne e dallo sviluppo individuale di ogni persona. L’apertura del Centro Soka delle giovani donne è un simbolo della loro crescita come divisione.
Toda era molto severo quando si trattava di preparare i giovani. Ogni sua parola e ogni sua azione erano ispirate da un severo amore paterno mirato a far sì che noi giovani diventassimo dei responsabili di prim’ordine. In un’occasione, disse: «Non c’è cosa peggiore del non riuscire a prender parte alla lotta. Il regno della Soka Gakkai e del Buddismo di Nichiren Daishonin deve essere un luogo dove le donne sono rispettate e valorizzate al massimo». Affermò che non ci saremmo potuti considerare dei discepoli sinceri se non fossimo stati pronti a darci da fare quando era veramente necessario, qualunque fossero le nostre circostanze.
Se perdete lo spirito di ferma decisione a partecipare alle riunioni per kosen-rufu e cominciate a trovare scuse per non andare, state percorrendo la strada della decadenza. Questo atteggiamento è la linea di demarcazione tra il declino e la crescita nella fede ed è il motivo per cui mi sforzo di trasmettervi i consigli di Toda.
Mi precipitavo sempre al fianco di Toda, in qualunque momento o occasione. Quando restava alzato fino a tardi pensando e pianificando e gli veniva una idea nuova, mi mandava a chiamare, qualunque ora fosse. E poi noi due ci lanciavamo in discussioni minuziose tese allo sviluppo della Soka Gakkai. Quelli sono alcuni dei miei ricordi più cari.
Come scrive Nichiren Daishonin: «[I generali in un’epoca turbolenta] elaborano teorie nell’ombra, e la vittoria è decisa a migliaia di miglia [dal campo di battaglia]» (GZ, 183). Toda mi ha insegnato questa strategia chiave con la sua vita, allenandomi con scrupolo.

Impegnarsi, non lamentarsi!

Nell’incoraggiare una persona con delle difficoltà economiche, Toda disse: «Nichiren Daishonin superò ogni ostacolo. Questa è la prova concreta del potere della fede. Hai il Gohonzon, prega con sincerità e condividi il Buddismo di Nichiren Daishonin con più persone che puoi». Prima di rinunciare e decidere che una certa cosa è impossibile o prima di lamentarvi che le preghiere non ottengono risposta, dovreste chiedervi se state pregando davvero con serietà e se vi state impegnando nella pratica buddista e per la felicità degli altri. Toda era piuttosto severo con le persone che si lamentavano sempre e non si sforzavano mai di condividere con gli altri il Buddismo di Nichiren Daishonin; diceva che facevano solo delle chiacchiere ed erano essenzialmente egocentriche.
Uomo dal fiuto eccezionale per gli affari, Toda disse anche: «Nel gestire un’impresa, è importante mantenere bassi i costi e badare che le spese non causino il crollo degli affari». Economizzare potrebbe non essere allettante, ma è la base di ogni impresa di successo. Chi si sforza di tenere bassi i costi, benché i suoi sforzi possano passare inosservati, deve essere lodato e stimato.
Viviamo con giovinezza e vigore! Se riusciamo a salutare ogni giorno con atteggiamento positivo, possediamo il segreto per vivere una vita serena e vittoriosa. Avanzate con ottimismo verso i sogni futuri, non smettete mai di generare nuova speranza per voi stessi lungo il percorso. Per esempio, se al lavoro avete un superiore sgradevole, semplicemente decidete di ottenere una posizione più alta e migliorare le cose. Allontanate i problemi con una risata, sia quel che sia. Una risata è un tonico meraviglioso, risolleverà il vostro spirito e quello di chi vi sta attorno.
Quando le cose volgono al peggio, decidete di ritornare al punto di partenza e richiamate il vostro proposito originario. Così facendo, anche il cuore ringiovanirà. L’importante è che lo spirito sia alto. La chiave di tutto ciò è il Daimoku. Ricordate, è la profondità del Daimoku che conta, non solo la quantità. Il Gongyo quotidiano è, per così dire, un momento in cui rinfrancare lo spirito e purificare la vita. Godiamoci questi giorni di progresso gioioso basato mattina e sera su Gongyo e Daimoku rinvigorenti.
I responsabili, negli anni pionieristici del nostro movimento, nell’interesse di kosen-rufu erano pronti ad andare ovunque. Rispondevano in modo fulmineo. Non esitavano, né calcolavano. Non avevano il benché minimo tornaconto. Nei loro cuori ardeva uno spirito puro di dedizione verso il loro maestro. La loro determinazione era nobile e grande come tutto l’universo. Non si limitarono al solo Giappone, ma osarono attraversare i mari arrivando all’altro capo del mondo. E oggigiorno, grazie al loro impegno, la filosofia e il movimento di rivoluzione umana della SGI, stanno guadagnando fiducia ovunque. Così facendo, i nostri pionieri hanno sollevato il sipario su kosen-rufu mondiale. Conto su di voi, miei giovani amici della Divisione giovani, per tracciare il cammino per i prossimi cinquant’anni. Spero che vi mettiate all’opera con serietà e assicuriate la nostra vittoria.
Toda soleva dire: «In ogni impresa è importante avere diversi piani d’emergenza pronti». Il saggio studia con attenzione le cose nei minimi dettagli prima di mettersi all’opera. Non bisogna lasciare nulla al caso. In particolare, è importante che, se avrete delle responsabilità nel nostro movimento, non diventiate dei burocrati e perdiate la capacità di pensare con la vostra testa. Lo ricordo ripetere ai massimi responsabili: «Usate la testa! Pensate!». Questa è la prima mossa in qualunque strategia di successo. Si infuriava sempre di fronte ai tentativi vili e capziosi di sfruttare la Gakkai per tornaconto personale o per ambizione, e lottava con tenacia contro questi individui. Si rifiutava di tollerare simili abusi.
Ci sono state persone che hanno raggiunto posizioni importanti nella società per merito del sostegno sincero dei loro compagni di fede e che in seguito sono diventate arroganti e presuntuose, cominciando a guardare dall’alto in basso le stesse persone alle quali dovevano tutto. Toda s’era ben raccomandato che se fossero spuntati simili individui, dovevano essere denunciati, espulsi e disprezzati come gli esseri più spregevoli. Non dobbiamo permettere a nessuno di arrecare danno al regno puro della fede della Soka Gakkai.

Il bene vince sul male

Il Daishonin scrive: «Il fuoco si spegne con l’acqua e il male viene sconfitto dal bene» (SND, 8, 195). Bisogna vincere il male con la spada affilata della Legge mistica. Nella Raccolta degli insegnamenti orali, dice inoltre: «L’elemento ku nel termine kudoku [beneficio] significa fortuna o felicità. Si riferisce anche ai meriti conseguiti debellando il male, mentre l’elemento toku o doku si riferisce alla virtù acquisita cagionando il bene» (OTT, 148). Lottando contro il male e sconfiggendolo, la propria oscurità innata e l’illusione svaniscono, il beneficio autentico si manifesta e si riesce a espandere ed elevare il proprio stato vitale. I responsabili, in particolare, bisogna che stiano nelle avanguardie di questa lotta. Durante la mia giovinezza, non ho mai permesso che alcun attacco diffamatorio verso Toda o la Gakkai rimanesse incontrastato. Con la sola arma della parola, ho respinto senza posa i poteri autoritari che cercavano di vessare la nostra assemblea di persone comuni.
Toda diceva: «Cominciate con la prova più impegnativa: dopo, qualunque altra cosa sarà facile». Affrontate e sfidate quei punti in cui siete più deboli o che non vi piacciono. Se riuscite a fare un passo significativo in quegli ambiti, guadagnerete uno slancio straordinario. La vera lotta consiste nell’affrontare le situazioni che ci piacciono di meno o che costituiscono la sfida maggiore. In questo consiste la nostra pratica buddista. Mi sono sempre lanciato nei compiti più ardui, assumendo la responsabilità con audacia e uscendone vincitore. Questo è il mio più grande vanto.
Il Daishonin scrive: «Ora, all’inizio dell’Ultimo giorno della Legge, io, Nichiren, per primo ho propagato nel mondo i cinque caratteri di Myoho-renge-kyo che sono il cuore del Sutra del Loto e la sorgente dell’Illuminazione di tutti i Budda […]. Miei discepoli, serrate le fila e seguitemi e sarete superiori a Mahakashyapa o Ananda, a T’ien-t’ai o Dengyo!» (Il comportamento del Budda, SND, 4, 42-43). Qui il Daishonin invita i suoi discepoli a dedicare la loro vita a kosen-rufu superando ogni difficoltà e a essere campioni della Legge mistica superando perfino Mahakashyapa e Ananda e i Grandi Maestri T’ien-t’ai e Dengyo. Questo brano comunica il suo spirito ardente. Con quello stesso spirito impegnamoci alacremente nella lotta per kosen-rufu.
Come responsabili della Gakkai, spero viviate una vita onesta, dedicata a kosen-rufu. Le persone che si preoccupano delle apparenze, dandosi delle arie o comportandosi in modo servile, sono destinate a smarrire la fede. Andate avanti, lungo il sentiero di Soka, il sentiero di maestro e discepolo, senza preoccuparvi di quel che possono dire gli altri. Lavorate di cuore per il benessere e la felicità dei membri della nostra organizzazione, con spirito di gratitudine e comprensione. Chi si comporta così, terminerà la vita da vincitore, assaporando completa soddisfazione e realizzazione.
In gioventù, rinunciai ai miei progetti di studiare all’università, dedicandomi invece a proteggere Toda. Lo sostenni con forza nei momenti più cupi, quando i suoi affari collassarono e lui s’incaricò della mia educazione, insegnandomi una vasta gamma di materie. Rimarcando quanto fosse desideroso di vedere come avrei messo a frutto nel futuro questi studi, mi insegnava personalmente ogni mattina e talvolta dalla mattina alla sera. Era molto coscienzioso riguardo la mia educazione e io gliene ero profondamente grato. Ero del tutto deciso a vivere onorando le sue aspettative. E neppure scorderò mai le sue lezioni sugli scritti di Nichiren Daishonin che comprendevano opere come L’entità della Legge mistica (SND, 9, 3). Al termine della serie di lezioni sul Gosho, mi diede un diploma. Era un piccolo pezzo di carta quadrato, ma lo apprezzai come un gran tesoro ricevuto in dono dal mio maestro.
Toda affidò il futuro a me e ai miei giovani compagni di fede. Oggi, il nostro movimento popolare Soka è prosperato in un movimento mondiale per la pace, la cultura e l’educazione: la Soka Gakkai Internazionale. I nostri contributi all’umanità sono stati riconosciuti con innumerevoli onorificenze da paesi e istituzioni di tutto il mondo. Ho anche ricevuto molti dottorati onorari e altri titoli accademici in qualità di vostro rappresentante.
Siamo entrati in un’epoca meravigliosa. I semi piantati da Toda sono sbocciati con magnificenza. Da una prospettiva buddista, questi riconoscimenti sono tutti allori che incoronano la vittoria di una vita dedicata al cammino di maestro e discepolo. Sono anche prove eloquenti dell’immensa fortuna e dei benefici di tutti i membri della nostra organizzazione. Di questo sono assolutamente sicuro. I semi sono piccoli, ma questo non vuol dire che non dovremmo dare loro importanza. I semi hanno il potenziale di crescere in alberi imponenti. Questo è il funzionamento della Legge mistica. È felice chi prega e agisce convinto che i semi che ha ricevuto dal proprio maestro germoglieranno in qualcosa di splendido.

Azione e sincerità

Nel lodare la fede pura di un discepolo che ha compiuto un viaggio lungo e pericoloso per portargli delle offerte, il Daishonin scrive: «Un proposito, per quanto lo si possa avere a cuore, è spesso difficile da mettere in pratica. Quindi, vedendoti mettere in atto la tua decisione, mi rendo conto che la tua fede non è ordinaria. Accertati che le dieci fanciulle demoni del Sutra del Loto ti proteggano» (GZ, 1554). L’azione è il cuore del Buddismo. Le dieci fanciulle demoni e tutte le funzioni protettive dell’universo sicuramente proteggeranno chi prega per la felicità dei propri amici e si impegna con scrupolo a far conoscere il Buddismo agli altri; esse proteggeranno chi si sforza con serena dedizione nei compiti più difficili, nell’interesse della Gakkai e dei propri compagni di fede. La furbizia e la pretenziosità non portano da nessuna parte nel regno della fede. Allo stesso modo, essere un responsabile di per sé non garantisce alcun beneficio. I benefici della Legge mistica risplendono nella vita di chi agisce con sincerità per kosen-rufu.
Viviamo in un’epoca di conflitto in cui bene e male si confondono. Ecco perché è così importante chiarire che cosa è giusto e che cosa è sbagliato. Come afferma il Daishonin: «Quando qualcuno che è realmente superiore dichiara di esserlo, le sue parole possono sembrare arroganti, ma in realtà egli riceverà grandi benefici [poiché sta di fatto lodando la Legge che abbraccia]» (La scelta del tempo, SND, 2, 102). La sincerità è importantissima nei nostri dialoghi buddisti con gli altri. La chiave è un desiderio sincero che la persona con cui stiamo parlando diventi davvero felice. Partendo con questa premessa, dovremmo andare avanti e dire quel che va detto, con chiarezza e senza esitazione. Dovremmo diffondere la grande filosofia del Buddismo di Nichiren Daishonin con fiducia e orgoglio.
Alla cerimonia di laurea di quest’anno dell’Università Soka (20 marzo), mi sono incontrato con una vecchia amica, la storica bulgara Axinia Djourova.
[Un dialogo tra Axinia Djourova e il presidente Ikeda dal titolo La bellezza di un cuore di leone, è stato pubblicato in giapponese e in bulgaro. L’edizione bulgara è stata scelta come uno dei migliori libri del 2001 in un concorso nazionale sponsorizzato dall’Associazione degli editori bulgari, n.d.r.].
In Bulgaria, si dice che una donna saggia è più preziosa dei diamanti e che un uomo saggio è colui che tiene in gran considerazione le donne. Le giovani donne della nostra organizzazione, la cui vita brilla con abbagliante splendore, sono i diamanti della Soka Gakkai. Rinnovo la mia richiesta agli uomini, alle donne, ai giovani uomini: per favore fate di tutto per sostenere la Divisione giovani donne e contribuite alla sua crescita. Conto su di voi!
Infine, desidero condividere con voi un brano tratto da Elementi essenziali del governo nell’era Chen-Kuan, un classico cinese sull’arte del governo. Anche il Daishonin lesse questo libro, ricevuto mentre era in esilio a Sado; un fatto che annota in un suo scritto (vedi L’esilio a Sado, SND, 4, 73). Il brano che desidero citarvi afferma: «Se vi avvalete di individui virtuosi, eccezionali, tutti coloro che agiscono per il meglio si impegneranno ancora di più nel bene. Ma se erroneamente vi avvalete di persone malvagie, coloro che agiscono per il male prospereranno […] quindi bisogna aver molta cura nella scelta delle persone che si impiegano».
La forza di ogni organizzazione dipende dai suoi leader. Hanno una responsabilità enorme. Desidero in particolar modo che i responsabili nel mondo della Legge mistica siano sempre esuberanti e positivi, pieni di fortuna e benefici, e servano d’ispirazione a tanti. Questo è in accordo con le parole del Daishonin: «Diventerai più giovane e accumulerai fortuna» (Unità fra marito e moglie, SND, 6, 126). Assumere una posizione di responsabilità per far progredire kosen-rufu è una grande sfida, ma vi qualifica a conseguire benefici ancora maggiori.

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