Deprecated: Function strftime() is deprecated in /var/www/vhosts/ilnuovorinascimento.org/wp-dev.ilnuovorinascimento.org/site/wp-content/themes/nuovo-rinascimento/functions.php on line 220
Il voto di Nichiren Daishonin per la felicità di tutta l’umanità - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 08:08

850

Stampa

Il voto di Nichiren Daishonin per la felicità di tutta l’umanità

Il 16 febbraio 1222 nacque Nichiren Daishonin. Ritornare al voto di kosen-rufu che lo animò per tutta la vita, rinnovarlo giorno dopo giorno e vivere sulla base di questo voto è la strada dei discepoli che realizzano un mondo di pace e armonia

Questa illustrazione è tratta dal secondo volume del fumetto “Nichiren”, edito da Esperia
Dimensione del testo AA

Nichiren Daishonin nacque il sedicesimo giorno del secondo mese del 1222, in un villaggio sulla costa orientale della provincia di Awa, nell’odierna prefettura di Chiba, da una famiglia di umili origini che si guadagnava da vivere con la pesca. 
All’età di dodici anni lasciò la famiglia per studiare nel vicino tempio Seicho. A quell’epoca, infatti, i templi erano l’unico luogo in cui la gente comune poteva imparare a leggere e a scrivere e ricevere un’educazione di base. 
Come spiega in diversi punti del Gosho, quando entrò al tempio Seicho fece il voto di ripagare il debito di gratitudine nei confronti dei genitori e di tutte le persone liberandole dalle sofferenze di nascita e morte per condurle alle felicità. Scrive:

«Se mi guardo indietro, è da quando ero ragazzo che sto studiando gli insegnamenti del Budda. Allora pensavo: “La vita dell’essere umano è fugace. Non sempre a un respiro ne segue un altro. Nemmeno la rugiada che svanisce al vento è una metafora adeguata. Nessuno, saggio o stolto, vecchio o giovane, sa mai che cosa gli accadrà nell’istante successivo. Così va il mondo! Perciò prima di tutto dovrei studiare ciò che riguarda il momento della morte e poi tutto il resto”» (L’importanza del momento della morte, RSND, 2, 714)

Rendendosi conto che la saggezza era indispensabile per condurre le persone alla felicità, fece il voto di diventare «la persona più saggia di tutto il Giappone». 
Per poter realizzare il suo ardente desiderio pregò e studiò con sincerità e a sedici anni ottenne ciò che lui stesso definì «un gioiello di saggezza splendente come la stella del mattino» (Il maestro del Tripitaka Shan-wu-wei, RSND, 1, 155), ovvero la saggezza della Legge mistica, che è l’essenza del Buddismo.
In seguito si recò a Kamakura, Kyoto, Nara e in altri centri buddisti dove studiò attentamente i sutra e acquisì la padronanza delle dottrine di tutte le scuole buddiste. Ebbe così la conferma che il Sutra del Loto era il supremo fra tutti i sutra e che la Legge di Nam-myoho-renge-kyo, alla quale si era risvegliato, era l’essenza del sutra e il mezzo per liberare tutte le persone dalla sofferenza al livello più profondo.

Il 28 aprile 1253, a mezzogiorno, presso il tempio Seicho, confutò pubblicamente gli altri insegnamenti buddisti rivelandone gli errori, e dichiarò che Nam-myoho-renge-kyo era l’unico insegnamento in grado di condurre le persone all’Illuminazione. 
Aveva trentadue anni e da allora adottò il nome Nichiren (letteralmente Sole-Loto).
Da quel momento dedicò la sua vita al voto di diffondere questo insegnamento fino al momento della morte, senza retrocedere mai, anche di fronte a grandi persecuzioni e avversità.

«Io sarò il pilastro del Giappone. Io sarò gli occhi del Giappone. Io sarò il grande vascello del Giappone. Questo è il mio voto, e io non lo infrangerò mai!» (L’apertura degli occhi, RSND, 1, 254)

Questo è lo spirito combattivo del Daishonin, animato dalla dedizione altruistica di diffondere la Legge senza lesinare la propria vita. 
La sua lotta è la radice, la sorgente del movimento per condurre le persone alla felicità nei diecimila anni e più dell’Ultimo giorno della Legge. Scrive il maestro Ikeda: 

«L’Ultimo Giorno della Legge è “un’epoca di dispute e conflitti”, un tempo in cui tutte le persone indistintamente sono portate necessariamente a scontrarsi. La forza per resistere a questo corso tumultuoso deriva dalla ferma convinzione che la natura di Budda esiste, in noi e negli altri» (BS, 102, 13)

Diffondere ampiamente questa convinzione è l’immenso desiderio generato dall’Illuminazione del Budda, il «desiderio originario della vita» che si esprime nel cuore del Budda risvegliato alla verità che la vita stessa è l’entità della Legge mistica, l’unica grande Legge che comprende tutte le altre.Lo stato vitale del Budda e il grande desiderio di kosen-rufu sono la stessa cosa, perciò questo grande stato vitale si manifesta in coloro che si sforzano di realizzare kosen-rufu.
Il Daishonin scrive: 

«Quando all’inizio io, Nichiren, presi fede nel Sutra del Loto, ero come un’unica goccia d’acqua o un singolo granello di polvere in tutto il Giappone. Ma poi, quando due, tre, dieci cento, mille, diecimila, un milione di persone reciteranno il Sutra del Loto e lo insegneranno ad altri, formeranno un monte Sumeru di perfetta illuminazione, un grande mare di grande nirvana! Non cercare nessun’altra via per conseguire la Buddità!» (RSND, 1, 520)

La via per conseguire la Buddità si trova soltanto nello sforzo di fare nostro il desiderio del Budda. Nella Soka Gakkai pulsa questo cuore fondamentale: diffondere l’insegnamento per condurre le persone alla felicità, indipendentemente dagli ostacoli che possono sorgere.
Ritornare al voto di kosen-rufu che per tutta la vita animò Nichiren Daishonin, rinnovarlo giorno dopo giorno, condividendo la Legge mistica con una persona dopo l’altra, è la strada dei discepoli che realizzano un mondo di pace e armonia. 

©ilnuovorinascimento.org – diritti riservati, riproduzione riservata