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Il vero aspetto di tutti i fenomeni - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 09:30

340

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Il vero aspetto di tutti i fenomeni

Shoho Jisso Sho
Gosho Zenshu pag. 1358
nuova traduzione – precedentemente pubblicato come “La vera entità della vita”, SND, 4, 229

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Shoho Jisso Sho
Gosho Zenshu pag. 1358
nuova traduzione – precedentemente pubblicato come “La vera entità della vita”, SND, 4, 229

Il testo integrale è stato pubblicato nel n. 336 del Nuovo Rinascimento, a pag. 18 – terza parte

Spiegazione

La convinzione di Nichiren riguardo alla realizzazione di kosen-rufu

Dapprima solo Nichiren recitò Nam-myoho-renge-kyo, ma poi due, tre, cento lo seguirono, recitando e insegnando agli altri. La propagazione si svilupperà così anche in futuro. Non vuol dire ciò “emergere dalla terra”? Infine al tempo di kosen-rufu l’intera nazione giapponese reciterà Nam-myoho-renge-kyo, questo è certo come una freccia che, puntata verso terra, non può mancare il bersaglio.

Questo brano esprime la convinzione del Daishonin riguardo alla realizzazione di kosen-rufu. Grazie alla rivelazione della Legge capace di salvare tutte le persone e grazie all’apparizione dei Bodhisattva che “emergono della Terra”, egli prevede, senza alcun dubbio, la futura realizzazione di kosen-rufu.
I Bodhisattva della Terra appaiono nel quindicesimo capitolo del Sutra del Loto Emergere dalla Terra, a cui sta facendo riferimento il Daishonin in questa frase. Cosa significa “emergere dalla terra” (jiyu in giapponese)?
Significa che, uno dopo l’altro, i Bodhisattva della Terra appaiono per praticare e per realizzare kosen-rufu come ha insegnato il Daishonin. Questo punto è cruciale: se recitiamo Nam-myoho-renge-kyo solo con formalità non possiamo realizzare kosen-rufu.
Recitare Daimoku in modo autentico, con lo stesso cuore e mente di Nichiren Daishonin, significa pregare e propagare Nam-myoho-renge-kyo per il conseguimento della Buddità propria e degli altri in questa esistenza e per la realizzazione di kosen-rufu, esattamente come fece Nichiren Daishonin.
Nichiren Daishonin per primo prese l’iniziativa e iniziò a recitare il Daimoku e a insegnarlo agli altri; all’inizio era solo ma poi due, tre e tanti altri fecero la stessa cosa, con lo stesso spirito e la stessa determinazione: questa è l’unica formula valida per allargare il movimento di kosen-rufu, sia ai tempi di Nichiren Daishonin, sia ai nostri tempi.
Daisaku Ikeda afferma: «Kosen-rufu inizia da una persona. Esso inizia con noi. Non importa quanto i tempi o la società possono mutare, questa formula fondamentale rimarrà vera sempre. Allo stesso modo il devoto del Sutra del Loto, Nichiren Daishonin, esorta i suoi seguaci: «Ora, all’inizio dell’Ultimo giorno della Legge, io, Nichiren, per primo ho propagato in tutto Jambudvipa i cinque caratteri di Myoho-renge-kyo che sono il cuore del Sutra del Loto e l’occhio di tutti i Budda. Durante gli oltre duemiladuecento anni passati dalla morte di Shakyamuni, nessuno li ha mai propagati, nemmeno Mahakashyapa, Ananda, Ashvaghosha, Nagarjuna, Nan-yüeh, T’ien-t’ai, Miao-lo o Dengyo. Miei discepoli, serrate le fila e seguitemi e sarete superiori a Mahakashyapa o Ananda, a T’ien-t’ai o Dengyo!» (WND, 765 – SND, 4, 42-43).
La Soka Gakkai è un’organizzazione che ha ereditato la volontà e il mandato del Budda, che ha iniziato ad agire in risposta al “ruggito del leone” del Daishonin. Attraverso gli sforzi dei nostri nobili membri, noi adesso siamo entrati nell’epoca più adatta per permettere a sempre più persone di creare un legame con il Buddismo. Riconosciamo ancora una volta la nostra lodevole missione in questa esistenza in quanto Bodhisattva della Terra» (Discorso ai responsabili di prefettura, 10 dicembre 2003).
Nichiren Daishonin ci insegna che questo modo di trasmettere l’insegnamento da una persona a un’altra è il reale significato di “emergere dalla Terra”. Può sembrare la strada più lunga, ma è solo attraverso questo continuo e stabile progresso che potranno emergere innumerevoli Bodhisattva della Terra anche in futuro.
Il seme di Myoho-renge-kyo esiste nella nostra vita allo stato latente e, grazie all’acqua della fede, emerge, cresce e fiorisce nella condizione vitale di Buddità. Per questa ragione trasmettendo direttamente il corretto significato della fede a ogni persona, Myoho-renge-kyo si propagherà sempre più.
Nel Mondo del Gosho Daisaku Ikeda afferma: «Riguardo al significato dei Bodhisattva della Terra […] Nichiren dice anche: “La ‘terra’ è la vita di noi esseri umani. ‘Emergere’ significa che al tempo di kosen-rufu tutte le persone del mondo intero diverranno devoti del Sutra del Loto”. Chiunque può far fiorire Myoho-renge-kyo, il Loto della Legge mistica nella terra del proprio cuore. E chiunque può diventare un devoto o praticante del Sutra del Loto. È importante credere a questo, avere una mente aperta e ricercare il dialogo con gli altri. Diffondere sempre più il Buddismo del sole per dissolvere l’oscurità fondamentale. È questa la nostra missione. Nel profondo del cuore tutte le persone anelano a incontrare il Buddismo del sole» (MDG, 2, 204).
E, sempre nel Mondo del Gosho, questo punto viene trattato a fondo:
«Ikeda: La via corretta per realizzare kosen-rufu consiste nel recitare e trasmettere il Sutra del Loto. Prima una sola persona inizia a recitare il Daimoku del Sutra del Loto, decisa a continuare qualunque cosa accada, e poi lo trasmette a un’altra. Questo è il cammino per ottenere la Buddità per se stessi e per gli altri.
«Morinaka: Il Daishonin afferma che questo processo di propagazione da una persona all’altra rappresenta il principio di “emergere dalla Terra”.
«Ikeda: Esatto, kosen-rufu avanza grazie all’apparizione di coraggiosi Bodhisattva della Terra che si dedicano alla diffusione della Legge mistica. La sincera lotta di queste persone estremamente determinate risveglia e ispira coloro che li circondano, che a loro volta ne risvegliano molti altri. I Bodhisattva della Terra non appaiono dal nulla. Quando le persone che incontriamo iniziano a praticare il Buddismo e lo insegnano agli altri, profondamente convinte che ognuno possa ottenere la Buddità, rivelano la propria natura di Bodhisattva della Terra. Kosen-rufu è la battaglia per ingrossare le file di quei paladini di umanesimo che sono i Bodhisattva della Terra. Il principio di “emergere dalla terra” indica lo sforzo di trasmettere questo spirito da una persona a quella successiva. Kosen-rufu significa che sempre più persone gioiscono pensando: “Io sono un Budda! E anche tu lo sei!”. È l’estensione di un movimento di risveglio interiore in cui non si può fare a meno di lodare questa splendida via di felicità e bontà e allo stesso tempo non si può fare a meno di denunciare l’arroganza e il male» (MDG, 2, 256-257).
La ferma convinzione di Nichiren Daishonin è che kosen-rufu verrà realizzato senza alcun dubbio. Egli cominciò a realizzare kosen-rufu esponendo l’insegnamento corretto, il resto dipende dai suoi discepoli: la propagazione mondiale non è possibile senza l’apparizione di veri discepoli che ereditino lo spirito del Daishonin. Questo è quanto ha compiuto la SGI sotto la guida dei tre presidenti fondatori.
Nei secoli successivi alla sua morte, non emerse nessun coraggioso Bodhisattva della Terra in grado di realizzare kosen-rufu, ma questa non è responsabilità del Daishonin. Solo con la nascita della Soka Gakkai, per la prima volta è emersa quella moltitudine di Bodhisattva della Terra, di cui parla questo brano, che attraverso le loro azioni concrete, stanno trasmettendo il Buddismo di Nichiren Daishonin in centonovanta paesi del mondo. Solo la Soka Gakkai ha concretizzato la previsione del Daishonin.
Nella frase «Infine al tempo di kosen-rufu l’intera nazione giapponese reciterà Nam-myoho-renge-kyo», Nichiren Daishonin non sta limitando la realizzazione di kosen-rufu solo al Giappone che, in questo contesto, sta per le varie nazioni che offendono la Legge. Se il Giappone, che Nichiren Daishonin considera la nazione che offende maggiormente la Legge, adotta il corretto insegnamento, allora la sua diffusione in tutto il mondo è possibile e kosen-rufu diverrà sicuramente una realtà.

Il comportamento dei Bodhisattva della Terra

Ma adesso devi farti una reputazione come devoto del Sutra del Loto e dedicarti a esso. Alla Cerimonia nell’aria, in cui si radunarono i Budda e i bodhisattva delle dieci direzioni, il Budda Shakyamuni e il Budda Molti Tesori si scambiarono un cenno d’assenso: la loro decisione riguardava unicamente la perpetuazione della Legge nell’Ultimo giorno. Quando il Budda Molti Tesori ebbe offerto al Budda Shakyamuni un posto al suo fianco, e fu innalzato il vessillo di Myoho-renge-kyo, i due capi dell’intera moltitudine presero la loro decisione insieme. Ci può forse essere qualcosa di falso? Essi convennero di permettere a tutti noi, esseri viventi, di ottenere la Buddità.

«Ma adesso devi farti una reputazione come devoto del Sutra del Loto e dedicarti a esso» indica il comportamento fondamentale dei Bodhisattva della Terra che hanno deciso di dedicarsi alla realizzazione di kosen-rufu.
«Farsi una reputazione come devoto del Sutra del Loto» significa dichiararsi tale ed essere onorato di avere avuto l’opportunità di vivere per realizzare kosen-rufu.
«Dedicarsi a esso» significa fare del Sutra del Loto – cioè del Gohonzon – il fondamento della propria vita.
Nam-myoho-renge-kyo – che è la quintessenza del Sutra del Loto e l’entità del Gohonzon – è la Legge che permette di “alzarsi da soli”. Dedicandosi a Nam-myoho-renge-kyo, si diventa in grado di manifestare la Buddità intrinseca alla nostra vita.
Mentre un’esistenza influenzata dall’oscurità fondamentale avanza dal male verso il peggio, dal buio all’oscurità ancora più profonda, una vita illuminata – una vita che è divenuta tutt’uno con la Legge mistica attraverso la fede – progredisce senza limiti, dal bene verso il meglio, verso uno splendore ancor maggiore.
Questo è possibile grazie alla lotta contro l’infelicità propria e altrui, contro le funzioni negative intrinseche sia nella vita propria che in quella degli altri: questa è la risoluta decisione dei Bodhisattva della Terra o ciò che s’intende con “spirito di alzarsi da soli”. Lottare contro l’oscurità fondamentale come Bodhisattva della Terra, fa emergere appieno la natura di Budda e permette di sviluppare un’autentica fiducia in se stessi.

Il significato della cerimonia nell’aria

Il Daishonin passa poi a chiarire il significato della Cerimonia nell’aria spiegando che questa cerimonia, in cui i due Budda Shakyamuni e Molti Tesori (Taho) sono seduti uno accanto all’altro, avvenne per perpetuare il flusso della Legge nell’Ultimo giorno della Legge e che fu un accordo, stipulato con una consultazione fra Budda per consentire a tutte le persone dell’Ultimo giorno di conseguire la Buddità. I due Budda, Shakyamuni e Molti Tesori, seduti insieme nella Torre Preziosa, rappresentano Nam-myoho-renge-kyo.
La predicazione del Sutra del Loto aveva avuto inizio sul Picco dell’Aquila, ma nell’undicesimo capitolo una gigantesca torre adornata da sette tipi di gioielli appare dalla terra e rimane sospesa nell’aria. Dal suo interno si ode provenire una voce possente, la voce del Budda Molti Tesori, che dice: «Eccellente, eccellente! […] Shakyamuni, Onorato dal mondo tutto ciò che hai esposto è la verità» (SDL, 11, 222).
Dopo di che Shakyamuni purifica le terre infinite per tre volte in preparazione della Cerimonia nell’aria, riunisce i Budda da tutte le terre dell’universo e alla fine entra nella Torre e si siede accanto a Molti Tesori. A questo punto Shakyamuni solleva in aria l’intera assemblea che assisteva alla sua predicazione sul Picco dell’Aquila. Dall’ultima metà del capitolo undicesimo al ventiduesimo capitolo, Shakyamuni predica a questa assemblea sollevata nell’aria e per questo si parla di “Cerimonia nell’aria”.
Lo scopo della Cerimonia nell’aria è quello di affidare ai bodhisattva della Terra, specialmente al Bodhisattva Pratiche Superiori (Jogyo) la propagazione della Legge mistica dopo la scomparsa di Shakyamuni e di assicurare la “perpetuazione della Legge”. In altre parole, lo scopo è, di nuovo, permettere a tutti gli esseri umani dell’Ultimo giorno della Legge di ottenere l’Illuminazione. Qui Nichiren Daishonin spiega che fu per “perpetuare la Legge per tutto il periodo dell’Ultimo giorno della Legge”, cioè per tutti gli anni a venire.
Nel trattato Ripagare i debiti di gratitudine Nichiren Daishonin spiega che Nam-myoho-renge-kyo è la Legge da propagare ampiamente per tutto il periodo dell’Ultimo giorno della Legge fino all’eternità.
«Quando il Budda Molti Tesori ebbe offerto al Budda Shakyamuni un posto al suo fianco e fu innalzato il vessillo di Myoho-renge-kyo, i due capi dell’intera moltitudine presero la loro decisione insieme. Ci può essere qualcosa di falso? Essi convennero di permettere a tutti noi, esseri viventi, di ottenere la Buddità». In questo brano Nichiren Daishonin descrive cosa avvenne nella Cerimonia nell’aria dopo il cenno di assenso dei due Budda a dare avvio alla perpetuazione della Legge. Nichiren dice che dispiegarono la bandiera di Myoho-renge-kyo. Il testo del Sutra del Loto non menziona un episodio del genere ma il Daishonin con questa descrizione, cerca di mostrarci il vero significato della Cerimonia nell’aria in un modo più semplice da comprendere.
Il fatto che Molti Tesori, il Budda del passato, e Shakyamuni il Budda del presente, decidano insieme di propagare la Legge e che affidino il compito ai Bodhisattva della Terra, che sono i Budda del futuro, indica che tutti possono ottenere la Buddità, trascendendo i confini del tempo, in quanto Myoho-renge-kyo è la Legge fondamentale per la salvezza delle persone dell’Ultimo giorno della Legge.
Ma Nichiren Daishonin dice anche che il significato di questa Cerimonia nell’aria è di permettere a tutti gli esseri viventi dell’Ultimo giorno della Legge di divenire Budda, quindi implica la lotta per rendere possibile questo, la lotta per kosen-rufu.
Il Daishonin utilizza la Cerimonia nell’aria per iscrivere il Gohonzon. Il Gohonzon è la manifestazione di Nam-myoho-renge-kyoe quindi, proprio come la Cerimonia nell’aria, esiste per far sì che le persone dell’Ultimo giorno della Legge possano diventare Budda e ottenere l’Illuminazione.
Il Daishonin non iscrisse il Gohonzon perché venisse chiuso dietro alle porte di un tempio e per dare autorità ai monaci, ma per la realizzazione di kosen-rufu, per permettere a tutti gli esseri umani di diventare felici.
Sempre nel Mondo del Gosho Ikeda afferma: «”Il sole primordiale splende nella mia vita”, si potrebbe dire. Il Gohonzon è uno specchio per percepire vividamente questa verità della vita. In particolare il sole che disperde l’oscurità dell’Ultimo giorno della Legge rappresenta il bodhisattva Pratiche Superiori, leader dei Bodhisattva della Terra e Nichiren Daishonin che ne assume il ruolo. Ma in generale tutti coloro che lottano per kosen-rufu nell’Ultimo giorno della Legge con lo stesso cuore e lo stesso intento del Daishonin sono Bodhisattva della Terra. Sono il sole e il fiore di loto. Attualmente il Giappone e il mondo sono immersi in un’oscurità così profonda che non consente di vedere un futuro. Perciò come credenti del Buddismo del Daishonin abbiamo una missione importante da adempiere. Dopo tutto più profonda è l’oscurità più luminoso splende il sole del Buddismo. […] È per questo scopo che abbiamo deciso di nascere in questo mondo. Quindi l’unica strada che possiamo seguire è dedicare la nostra vita a questo voto fondamentale» (MDG, 2, 198-199).
In conclusione, una nota sul significato dell’ideogramma yu di Jiyu no bosatsu (Bodhisattva della Terra). L’ideogramma cinese per yu è utilizzato nella lingua giapponese con il significato di “emergere”, ma in alcune versioni dei manoscritti del Sutra del Loto viene utilizzato un ideogramma con la stessa fonetica ma diverso, che significa “danzare”.
Nichiren Daishonin scrive nel Gosho: « Quando il bodhisattva Pratiche Superiori emerse dalla terra, non lo fece forse danzando?» (WND, 1119 – SND, 7, 213); con questa affermazione Nichiren Daishonin indica che i Bodhisattva della Terra emergono danzando: questa è l’immagine delle persone che apparvero piene di entusiasmo e determinazione per portare a termine la loro missione di propagare la Legge mistica. Nichiren Daishonin stesso portò avanti la sua lotta con questo entusiasmo e gioia, proprio come se stesse danzando.
Con questo slancio pieno dell’entusiasmo di emergere dalla terra della nostra vita, rinnoviamo la nostra consapevolezza di essere Bodhisattva della Terra e avanziamo verso la realizzazione di kosen-rufu nel mondo.

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Domande e risposte sul Gosho

Domanda: Nichiren Daishonin dice che al tempo di kosen-rufu tutti diventeranno devoti del Sutra del Loto. Ciò significa che tutti reciteranno Daimoku o rispetteranno la Legge mistica?

Risposta a cura del Dipartimento di studio: Nichiren Daishonin con quella affermazione fa riferimento all’apparizione dei Bodhisattva della Terra, cioè al fatto che tutte le persone possano recitare Nam-myoho-renge-kyo. La situazione ideale a cui miriamo è quella in cui la forza della Legge opera in tutto il mondo, ma ciò non significa la presenza di una sola religione. La Legge mistica si manifesta attraverso gli esseri umani e per realizzare kosen-rufu è importante aumentare il numero delle persone che recitano Nam-myoho-renge-kyo.
Il presidente Ikeda spiega che kosen-rufu si realizza quando un terzo della popolazione del mondo pratica il Buddismo, un terzo lo sostiene e un terzo rimane indifferente, ma non si tratta di un rigoroso obiettivo numerico.
Kosen-rufu si realizzerà quando la forza della Legge si manifesterà ampiamente in vari modi e ciò accadrà quando coloro che abbracciano la Legge mistica influenzeranno la società attraverso le loro azioni. Quando pensiamo a kosen-rufu, dovremmo pensare a un impegno costante, allo sforzo attivo e costante di espandere sempre più la sfera di influenza della Legge buddista e quindi, a seconda del tempo e della situazione, gli obiettivi contingenti possono cambiare.

Domanda: Cosa significa praticare “senza risparmiare la propria vita”?

Risposta: La Legge ci permette di migliorare la vita. “Non risparmiare la propria vita” non significa affatto buttarla e non darle importanza; anzi, proprio perché la vita è la cosa più preziosa, va usata bene. Nichiren Daishonin ci incoraggia a utilizzarla per proteggere la Legge; se dedichiamo la vita alla Legge possiamo elevare la nostra condizione vitale.
In alcune circostanze o in periodi di grande opposizione, proteggere la Legge ha significato anche mettere a rischio la propria vita, come è accaduto a Nichiren e ad alcuni dei suoi discepoli, oppure agli albori della Soka Gakkai a Tsunesaburo Makiguchi e Josei Toda. In generale, “non risparmiare la vita” significa combattere contro le funzioni demoniache che spingono gli esseri umani a dare la priorità ad aspetti più superficiali e transitori dell’esistenza, non permettendo così alle persone di migliorare la propria vita o impedendo loro di lottare per kosen-rufu. Nella Raccolta degli insegnamenti orali è scritto che dovremmo «gettare via con gioia gli attaccamenti» che ci impediscono di usare bene la vita. Per esempio dovremmo gettar via l’attaccamento alla vigliaccheria o alla debolezza che ci rende incapaci di lottare.

Domanda: Che differenza c’è tra Nichiren Daishonin come maestro originale e Ikeda come maestro di vita?

Risposta: Questa domanda riguarda la relazione maestro-discepolo. Il Daishonin è il maestro fondamentale nell’Ultimo giorno della Legge perché ha rivelato la Legge e ha esposto la pratica che permette a tutte le persone di raggiungere l’Illuminazione.
Inoltre ha aperto la strada per raggiungere l’Illuminazione in quest’epoca, chiamata “epoca di mappo” o Ultimo giorno della Legge.
Nichiren Daishonin si è dedicato a mettere in pratica per primo questa Legge nella propria vita, offrendo una prova concreta dell’insegnamento e superando tutte le persecuzioni. Senza questa lotta la validità del suo insegnamento per l’epoca di mappo non sarebbe potuta emergere.
Possiamo affermare che coloro che dimostrano come vivere attraverso il proprio esempio personale sono i maestri.
I tre presidenti della Soka Gakkai rappresentano l’esempio di come si realizza kosen-rufu nell’epoca attuale. Sta a noi continuare col loro stesso impegno e, per riuscirci, dobbiamo imparare dalla lotta per kosen-rufu condotta dal maestro, che quindi può essere considerato un maestro di vita.
Tsunesaburo Makiguchi, fondatore della Soka Gakkai e suo primo presidente, è considerato dalla Soka Gakkai un maestro perché ha costruito le basi del movimento di propagazione. Ai suoi tempi, in cui il Buddismo era diventato un insegnamento formale fatto più che altro di rituali, Makiguchi comprese profondamente e riaffermò che il Buddismo era nato per la felicità, per il bene delle persone, non per il bene della religione, e chiarì che il Buddismo serve nella vita quotidiana riassumendo questo concetto nel principio della “creazione di valore”, che è il punto di partenza della Soka Gakkai. Makiguchi, che morì in carcere per essersi opposto al regime militarista, per noi è il maestro di questa epoca moderna.
Josei Toda, il secondo presidente della Soka Gakkai, scelse Makiguchi come suo maestro e portò avanti la propria pratica come lui gli aveva insegnato. Rinchiuso in carcere, insieme al suo maestro, ricordando la Cerimonia nell’aria menzionata nel Sutra del Loto, visse l’esperienza dell’Illuminazione comprendendo che il Budda è la vita stessa. Uscito di prigione dopo due anni, al termine della guerra, ricostruì da solo la Soka Gakkai. Toda è colui che ha spiegato il Buddismo e il conseguimento della Buddità in termini moderni attraverso il concetto di “rivoluzione umana”, il processo di trasformazione della vita individuale e del proprio karma che si realizza tenendo fede alla propria missione per kosen-rufu.
Daisaku Ikeda, a sua volta, fece di Toda il suo maestro e lottò per realizzarne i desideri e gli obiettivi. Possiamo dire che Ikeda ha colto il vero significato della Legge grazie alle parole e agli insegnamenti del presidente Toda. Ikeda ha portato il Buddismo di Nichiren Daishonin in tutto il mondo, è colui che ha chiarito e diffuso l’ideale del’umanesimo buddista.
Ognuno dei presidenti ha aiutato a far emergere ed evidenziare una specifica caratteristica del Buddismo nell’epoca moderna: il movimento di kosen-rufu si basa sulle caratteristiche stabilite dai tre presidenti, perciò li consideriamo i nostri tre maestri.

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