Raccontare un’esperienza ci consente di illuminare il processo di rivoluzione umana che realizziamo quando sfidiamo gli ostacoli e cerchiamo di concretizzare i nostri sogni attraverso fede, pratica e studio. La nostra profonda trasformazione interiore è lo scopo ultimo della pratica buddista
Il racconto delle esperienze è una tradizione nelle riunioni della Soka Gakkai. A proposito del loro significato, il presidente Ikeda ha scritto: «Raccontare un’esperienza è un’espressione della compassione che emerge dalla speranza che altre persone con problemi simili possano superare le proprie difficoltà e diventare felici il più rapidamente possibile. Questo scambio sincero si verifica soltanto quando le persone sentono di non essere giudicate o discriminate per il proprio passato. Da queste trionfanti cronache di vita della gente comune emerge la prova della validità del Buddismo del Daishonin e la vera immagine della Soka Gakkai (NRU, 2, 268).
Nella Nuova rivoluzione umana il presidente Ikeda ha dato alcuni punti per rendere efficace il racconto di un’esperienza. Ne riportiamo solo alcuni:
«Se scrivete una sorta di biografia cercando di raccontare interamente la vita della persona, l’esperienza perderà il suo punto focale e nessuno capirà quel che state cercando di dire» (NRU, 10, 41).
«Se vi limitate a riportare che qualcuno è guarito da una malattia o che i suoi affari sono migliorati, c’è la possibilità che ingeneriate in chi ascolta un’idea distorta della fede» (Ibidem)
«Prendiamo l’esempio di una persona che è rimasta coinvolta in un terribile incidente e ha riportato gravi ferite, scampando per un soffio alla morte. A causa di questa disgrazia, questa persona adesso è disabile e cerca di affrontare la sua condizione nel miglior modo possibile. Se puntate a mettere in risalto unicamente il fatto che ha avuto salva la vita grazie alla fede, la vostra storia coglierà solo un aspetto superficiale. Dovete invece andare più in profondità, mettendo in evidenza come quella persona si stia battendo con coraggio nonostante la sua disabilità e si stia impegnando a vivere appieno la sua vita, senza perdere la speranza. Questa è la vera storia di quella persona» (NRU, 18, 46).
per prepararla
- Quale era il problema, l’ostacolo, la sfida?
- Come l’hai superato con la pratica buddista?
- Qual è stato il punto di svolta nella tua rivoluzione umana?
- Che cosa hai capito di dover cambiare e quali azioni hai fatto per realizzare questo cambiamento?
- Come hai recitato Daimoku per questo?
- Quale era la tua determinazione?
- C’è una frase di Gosho o del presidente Ikeda che ti ha ispirato?
- Cosa hai imparato da questa esperienza?
- Qual è la tua decisione da adesso?
per raccontarla
- Prima di raccontarla recita Daimoku con la determinazione che possa istillare speranza nei cuori di coloro che la ascoltano e incoraggiarli a perseverare nella fede.
- Tieni la tua esperienza sui 5/7 minuti (circa 800 parole).
- Esercitati nella lettura prima del meeting insieme a qualche responsabile o membro.
- Stai tranquilla/o, non parlare troppo veloce né troppo lentamente.
- Segui ciò che hai scritto: improvvisare potrebbe farti perdere qualche passaggio importante o andare oltre il tempo stabilito.