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Il tempo di propagare la Legge - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 15:37

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    Il tempo di propagare la Legge

    Il presidente Ikeda ci incoraggia dicendo che quando c’è un problema e non si vede la luce, quando non si vede il cambiamento, bisogna andare avanti a denti stretti, mantenendo uno spirito forte e determinato, continuando a recitare Nam-myoho-renge-kyo e a fare attività per kosen-rufu

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    Il presidente Ikeda ci incoraggia dicendo che quando c’è un problema e non si vede la luce, quando non si vede il cambiamento, bisogna andare avanti a denti stretti, mantenendo uno spirito forte e determinato, continuando a recitare Nam-myoho-renge-kyo e a fare attività per kosen-rufu

    Nichiren Daishonin ha iscritto il Gohonzon per realizzare kosen-rufu, per la felicità di tutta l’umanità. Stiamo vivendo in un’epoca difficile, le condizioni di vita sono particolari, in giro c’è una grande sofferenza e le persone non conoscono il Buddismo.
    Ora è il tempo di propagare la Legge.
    La società, la gente, tutti stanno cercando il Gohonzon, perciò bisogna fare in modo che sempre più persone, al più presto, possano vivere basandosi sulla Legge fondamentale, e non sull’egoismo. Come scrive il Daishonin: «Dapprima solo Nichiren recitò Nam-myoho-renge-kyo, ma poi due, tre, cento lo seguirono, recitando e insegnando agli altri. La propagazione si svilupperà così anche in futuro» (Il vero aspetto di tutti i fenomeni, RSND, 1, 341). È importante che ogni singola persona crei una relazione profonda con il Gohonzon, così potrà far scaturire una grande forza dalla propria vita.
    Il presidente Ikeda spiega che “il Buddismo è vincere o perdere”: vincere non significa non avere problemi, ma vuol dire diventare felice, costruire un forte io per poter affrontare la vita con coraggio, basandosi sul Gohonzon. Ogni giorno è una lotta, serve una grande forza vitale per vivere ogni situazione con un atteggiamento positivo, senza lamentarsi delle difficoltà.
    Soprattutto noi donne dovremmo diventare come il sole, accendendo la luce della speranza dentro il nostro cuore. La fede non è una cosa astratta: è una grande speranza, per noi e per gli altri.
    Mancano soltanto quattro mesi alla fine del 2012, un anno importante per espandere ulteriormente il movimento di kosen-rufu. Andiamo avanti facendo ogni giorno un passo in più, costruendo un mattone dopo l’altro, recitando Daimoku con convinzione per diventare ancora più forti e vivere senza farci influenzare dalle circostanze. In una situazione mondiale così difficile bisogna agire con molta saggezza, è necessario tirar fuori il potere infinito del Gohonzon.
    Il presidente Ikeda ci incoraggia dicendo che quando c’è un problema e non si vede la luce, quando non si vede il cambiamento, bisogna andare avanti a denti stretti, mantenendo uno spirito forte e determinato, continuando a recitare Nam-myoho-renge-kyo e a fare attività per kosen-rufu. Forse ci vorrà un anno o due per risolvere, ma non bisogna mai arrendersi, mai sentirsi “miserabili” a causa della sofferenza. Sicuramente con una profonda preghiera si riuscirà a “trasformare il veleno in medicina”.
    Ci sono persone che, pur facendo attività e pur continuando a recitare Daimoku, non riescono a realizzare l’obiettivo; altre dicono “io risolverò”, ma profondamente non pensano così, dentro il cuore non sentono questa certezza. Con una forte preghiera si può trasformare qualsiasi cosa, ma se nutriamo dubbi non riusciamo a realizzare. Ad esempio, se preghiamo per guarire da una malattia ma profondamente non ci crediamo, questo dubbio indebolisce la nostra preghiera. Le persone che recitano Nam-myoho-renge-kyo con forte fede riusciranno sicuramente a dimostrare la prova concreta. Quando il karma negativo di una persona si manifesta, non sempre si otterrà subito un risultato, ma continuando a recitare Daimoku con uno spirito combattivo, proprio come insegna il Daishonin, con il tempo, in qualche forma, il beneficio si manifesterà.
    Nel frattempo, mentre si continua a lottare, non bisogna sentirsi sconfitti, ma andare avanti con fiducia nel Gohonzon. Il punto di partenza è la decisione di ognuno: tutto parte da noi, dalla nostra convinzione di “diventare un sole”, di rompere l’oscurità fondamentale e manifestare il sole della Buddità nella nostra vita. Una persona che decide in questo modo riuscirà sicuramente a realizzare un grande risultato.

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