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Il sorriso che accoglie - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 15:43

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    Il sorriso che accoglie

    Shakubuku significa far sentire il nostro cuore, con pazienza e gentilezza, lasciando un’impressione positiva in chi ci ascolta, al di là delle parole, con il nostro comportamento: questo è ciò che colpisce le persone

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    Shakubuku significa far sentire il nostro cuore, con pazienza e gentilezza, lasciando un’impressione positiva in chi ci ascolta, al di là delle parole, con il nostro comportamento: questo è ciò che colpisce le persone

    Nella Soka Gakkai italiana è iniziata una fase di grande crescita e apertura. Il ritmo dell’attività sta cambiando, tanti giovani stanno crescendo in modo meraviglioso grazie alla guida del presidente Ikeda, che ogni giorno scrive nuove puntate de La nuova rivoluzione umana per fornirci indicazioni precise su come portare avanti le nostre attività: non si tratta semplicemente di un romanzo, sono guide concrete nella fede rivolte a ognuno di noi.
    Sul Daibyakurenge di marzo, rispondendo alla domanda: «Quale è il modo migliore di fare shakubuku, da ora in avanti?» il presidente Ikeda dice: «Il modo di fare shakubuku non cambierà mai. Si impara a farlo attraverso lo zadankai, la riunione di discussione, dialogando insieme. Questa è la tradizione della Soka Gakkai. La prima cosa da fare è accompagnare i nostri amici alla riunione, così che possano entrare in contatto con altri praticanti e ascoltare le loro esperienze di fede. Per questo è importante che nelle nostre riunioni si respiri un’atmosfera accogliente e calorosa, in modo che le persone vengano colpite direttamente dallo spirito puro della Soka Gakkai. A proposito dello shakubuku, Nichiren Daishonin dice di “portare sempre il sorriso”: ciò significa parlare tranquillamente, con calma, ed essere sempre gioiosi e aperti nei confronti della persona a cui ci rivolgiamo, mantenendo un profondo rispetto. Far sentire il nostro cuore, con pazienza e gentilezza, lasciando un’impressione positiva in chi ci ascolta, al di là delle parole, con il nostro comportamento: questo è ciò che colpisce le persone».
    È necessaria una profonda preghiera davanti al Gohonzon, recitando Daimoku per trasmettere agli altri il nostro cuore sincero. Solo da una profonda preghiera nasceranno la saggezza, la convinzione e la gioia necessarie. Non è facile, bisogna recitare fino a sentire che “sicuramente questa persona diventerà felice” e al tempo stesso anche noi diventeremo felici. Non esiste gioia più grande di quella che deriva da questo tipo di azione. Se riusciamo a fare questo, allora tutto diventerà divertente. È l’azione di shakubuku che ci permette di compiere la nostra “nuova rivoluzione umana”.
    In Italia sta aumentando il numero dei membri e fioriscono tante esperienze di fede, tanti benefici che emergono da una preghiera forte e determinata. Anche le persone che praticano il Buddismo da più tempo stanno dimostrando la prova concreta nella loro vita. Tutti questi benefici scaturiscono dalla buona fortuna accumulata propagando la Legge e impegnandosi nelle attività per kosen-rufu.
    È importante ricordare che alla base di tutto c’è il Daimoku; la nostra pratica si basa innanzitutto sul Daimoku, allora la nostra vita cambia e anche l’attività funziona bene. Il presidente Ikeda afferma che nessuno è più forte di una persona che recita tanto Daimoku. Non esiste una tecnica per recitare Nam-myoho-renge-kyo: sia la qualità che la quantità sono importanti, e sicuramente l’obiettivo è la trasformazione della vita e la realizzazione di kosen-rufu.
    Questo 2013 sta segnando una grandissima trasformazione, che non sappiamo fino a che punto potrà arrivare. Sono le persone che stanno cambiando, di conseguenza anche la società cambia. Come scrive Nichiren Daishonin: «Il Buddismo è come il corpo e la società come l’ombra. Quando il corpo si piega, si piega anche l’ombra» (RSND, 1, 923). La società, quindi, non è che l’ombra della nostra fede. Siamo noi che dobbiamo stare dritti, e non cadere mai in una pratica abitudinaria. Bisogna risvegliarsi e rinnovare ogni giorno, in ogni momento, la decisione di sfidarsi ancora di più.

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