Deprecated: Function strftime() is deprecated in /var/www/vhosts/ilnuovorinascimento.org/wp-dev.ilnuovorinascimento.org/site/wp-content/themes/nuovo-rinascimento/functions.php on line 220
Il sole della speranza - Brillanti protagoniste del secolo delle donne - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 10:39

    651

    Stampa

    Il sole della speranza – Brillanti protagoniste del secolo delle donne

    Dimensione del testo AA

    Il maestro Ikeda a febbraio 2019 ha iniziato una serie di lezioni dedicate “Ai miei amici di ogni Gruppo, compagni della lotta condivisa per kosen-rufu“. Di seguito un ampio estratto della prima lezione, dedicata al Gruppo donne

    Dieci anni fa (2009) dedicai cinque linee guida per la vittoria assoluta delle donne:

    • La preghiera è l’inizio di tutto;
    • Avanzare armoniosamente con le nostre famiglie;
    • Far crescere giovani successori;
    • Prendersi cura della propria comunità e della società;
    • Raccontare con gioia le proprie esperienze di fede.

    In queste guide sono racchiusi i punti essenziali per il progresso di kosen-rufu. Oggi le donne Soka in tutto il mondo stanno espandendo la loro rete armoniosa, facendo crescere giovani successori e dando il loro prezioso contributo nelle rispettive comunità locali. […]

    Il primo brano che studiamo insieme è tratto dal Gosho Sulle preghiere: «Anche se può accadere che uno miri alla terra e manchi il bersaglio, che qualcuno riesca a legare i cieli, che le maree cessino di fluire e rifluire o che il sole sorga a ovest, non accadrà mai che la preghiera di un praticante del Sutra del Loto rimanga senza risposta» (RSND, 1, 306).
    La prima linea guida per le donne è “La preghiera è l’inizio di tutto”. La preghiera basata sulla Legge mistica è un voto; è la forza che scaturisce da uno spirito incrollabile.
    Nel momento in cui i nostri cuori sono colmi e traboccanti delle nostre preghiere, non resta alcuno spazio per la codardia, la rassegnazione o la lamentela.
    La preghiera è la convinzione che possiamo assolutamente realizzare i nostri obiettivi.
    È la certezza che non verremo mai sconfitti.
    È il coraggio supremo in grado di dissipare la nostra mancanza di fiducia che ci porta a credere di non essere capaci.
    È la convinzione di decidere che lotteremo con coraggio e che vinceremo.

    Risvegliare le funzioni protettrici

    È impossibile mirare alla terra e mancare il bersaglio, o che qualcuno riesca a legare i cieli. Attraverso varie analogie con fenomeni fisicamente impossibili, il Daishonin dichiara che non potrà mai accadere che le preghiere di un praticante del Sutra del Loto rimangano senza risposta. […]
    La cosa per noi più importante è recitare Daimoku basandoci sulla forte preghiera di realizzare il nostro voto, una preghiera così potente da risvegliare le divinità celesti, ovvero le funzioni protettrici dell’universo.
    Una salda determinazione rivolta a portare a compimento il nostro voto per kosen-rufu è in grado di attivare le divinità celesti e quindi di richiamare la loro funzione protettrice.
    Il primo presidente Tsunesaburo Makiguchi attribuiva particolare importanza a questo passo del Gosho: «Piu forte e la fede, maggiore e la protezione degli dei» (RSND, 1, 546).
    Il Daishonin afferma anche: «Il fatto che le sue preghiere non abbiano ottenuto risposta e paragonabile a un forte arco con una corda debole o a una buona spada nelle mani di un codardo» (RSND, 1, 433). Nichiren Daishonin sottolinea sempre la necessità di sviluppare una forte fede per far sì che le nostre preghiere ottengano risposta.
    Al tempo della persecuzione di Tatsunokuchi, mentre percorreva la strada che lo avrebbe condotto al luogo della sua esecuzione, il Daishonin scese da cavallo e rivolgendosi al Bodhisattva Hachiman lo ammonì per non aver protetto il devoto del Sutra del Loto come aveva giurato di fare (cfr. RSND, 1, 681).
    In definitiva, non si tratta di implorare le divinità buddiste affinché realizzino le nostre preghiere. Piuttosto, sta alla nostra forte fede attivare le funzioni protettrici dell’universo che vegliano su di noi in quanto entità della Legge mistica.
    Come ci insegna il Daishonin citando le parole del Gran Maestro cinese Miao-lo: «La nostra vita, corpo e mente, in un singolo istante pervade l’intero regno dei fenomeni» (RSND, 1, 326). La nostra vita in un singolo istante comprende i tremila regni, l’intero mondo fenomenico. In altre parole, l’intero universo – incluse le funzioni negative – diventerà nostro alleato.
    Questo è l’illimitato potere della Legge mistica.

    La Legge fondamentale della vita

    Il grande universo non rimane fermo nemmeno per un istante; è in costante movimento.
    La legge fondamentale che pervade l’intero universo non è altro che Nam-myoho-renge-kyo, l’essenza del Sutra del Loto. Il Daishonin afferma: «Sappi che e il potere della Legge buddista quello che permette alle divinita del sole e della luna di ruotare intorno ai quattro continenti» (RSND, 1, 661).
    La Legge mistica è la legge fondamentale da cui hanno origine tutti i fenomeni.
    Quando recitiamo Daimoku e viviamo basandoci sulla Legge mistica, la nostra vita arriva a fondersi con il ritmo dell’universo.
    Le nostre preghiere permettono al macrocosmo dell’universo e al microcosmo delle nostre vite di interagire.
    Attraverso una preghiera basata sulla Legge mistica siamo in grado di manifestare nella nostra vita la suprema forza, la suprema saggezza e la suprema compassione dell’universo. Proprio per questo il Daishonin sottolinea l’atteggiamento che i discepoli dovrebbero avere nei confronti della preghiera.
    Se vogliamo realizzare i nostri desideri, è necessario mantenere la nostra fede fino in fondo, continuando a far emergere il coraggio, più e più volte, finché le nostre preghiere non otterranno risposta.

    Trasformare il karma

    La questione cruciale è se la nostra fede è basata sul desiderio di realizzare kosen-rufu.
    Nell’insegnamento della Legge mistica è racchiuso il cuore del Budda che desidera la felicità di tutte le persone. Di conseguenza, quando preghiamo in modo serio e sincero per kosen-rufu e ci impegniamo al massimo nelle attività della Soka Gakkai, anche le nostre preghiere personali otterranno risposta.
    Se dovessimo paragonare la nostra personale rivoluzione umana alla rotazione della Terra intorno al proprio asse, allora il progresso di kosen-rufu sarebbe come la rivoluzione del nostro pianeta intorno al sole. In altre parole, la felicità personale che si prova nel momento in cui vengono superati ostacoli e difficoltà della vita rappresenta la rotazione della Terra, mentre la prosperità della società è come la rivoluzione della Terra stessa intorno al sole. Il Buddismo del Daishonin esiste per permettere sia il moto di rotazione che quello di rivoluzione.
    Le azioni quotidiane che intraprendiamo per il bene della Legge mistica, della società e delle persone, ci permettono allo stesso tempo di stabilire nella nostra vita una condizione di felicità indistruttibile.
    Il maestro Toda una volta disse: «Più vi impegnerete nella pratica buddista, più si accorceranno i periodi di sofferenza che vi troverete ad affrontare. Non solo, diminuirà anche l’intensità delle vostre sofferenze, finché non andranno a scomparire del tutto. Fino ad allora vi prego di impegnarvi con tutte le forze per kosen-rufu, e diventate felici!». E aggiunse: «Più profonda è la palude fangosa, più grande può sbocciare il fiore di loto. Lo stesso vale per gli esseri umani. Più sofferenze incontrerete, più grande e meraviglioso sarà il fiore della felicità che sboccerà nella vostra vita».

    Una preghiera indomita

    Le donne Soka hanno continuato a dedicare con tenacia la loro vita a kosen-rufu, senza lasciarsi sconfiggere da nessun tipo di insulto, violenza o attacco dei tre ostacoli e quattro demoni, rimanendo fedeli agli insegnamenti di Nichiren Daishonin. Le loro azioni e il loro atteggiamento rappresentano lo spirito di nobili devoti del Sutra del Loto, come il puro fiore di loto che sboccia nell’acqua fangosa.
    Non c’è nulla di più potente della preghiera delle donne che non indietreggiano mai, qualsiasi cosa accada.
    Il Daishonin dichiara: «Le sfortune […] si trasformeranno in fortuna. Raccogli tutta la tua fede e prega questo Gohonzon. Allora, che cosa non puo essere realizzato?» (RSND, 1, 366).
    Quando una donna si sfida nella propria personale rivoluzione umana, è in grado di diventare un sole che illumina non solo la sua famiglia e i parenti, ma anche la comunità locale e la società intera.

    Il palcoscenico di kosen-rufu

    Nichiren Daishonin scrive nel Gosho Le proprietà del riso: «Affido a te la propagazione del Buddismo nella tua provincia. I semi della Buddità germogliano in risposta alla causa esterna; perciò si espone l’unico veicolo» (RSND, 1, 991).
    In questo passo l’espressione “nella tua provincia” indica l’intera zona in cui un discepolo viveva. In termini moderni, corrisponde a tutti i luoghi con cui abbiamo una relazione, come la casa e il quartiere in cui viviamo, il nostro posto di lavoro e la comunità.
    Per una persona che ha abbracciato la Legge mistica, il luogo in cui si trova in questo preciso istante si trasforma nel palcoscenico principale di kosen-rufu. È come se ogni singola persona fosse circondata da una giungla selvaggia, nella quale lei sola è in grado di aprire un varco, un sentiero per kosen-rufu. Nichiren Daishonin ha affidato a ciascuno di noi la propagazione del Buddismo nel luogo della sua specifica missione, là dove solo noi possiamo realizzarla.
    Per questo motivo, la cosa più importante è sviluppare la profonda consapevolezza che siamo noi e nessun altro ad assumerci la responsabilità di far progredire kosen-rufu nelle nostre comunità locali, il luogo della nostra missione.
    Possiamo supporre che i discepoli nella regione del Fuji a cui il Daishonin affidò questa responsabilità siano stati profondamente colpiti dalla fiducia e dalle aspettative del loro maestro, cosa che sicuramente li spronò ad agire per realizzare kosen-rufu. […]

    Il Buddismo della semina

    In origine, tutte le persone possiedono intrinsecamente la condizione vitale del Budda.
    Tuttavia, a meno che non entrino in relazione con il Sutra del Loto, essa rimane dormiente. […] Come afferma il Daishonin: «Ha ascoltato il Sutra del Loto che conduce alla Buddita, ha ricevuto il seme e sicuramente diventera un Budda» (RSND, 1, 784).
    Il Buddismo di Nichiren Daishonin è il Buddismo della semina. Piantare i semi della Buddità nei cuori dei nostri amici attraverso il dialogo costituisce il punto di partenza che permette di attivare la natura di Budda insita nelle persone.
    Sicuramente ci saranno casi in cui il vostro cuore sincero non riuscirà a toccare quello dei vostri amici, che potrebbero manifestare la loro opposizione nonostante stiate pregando per la loro felicità e condividendo la vostra convinzione. Tuttavia, il Daishonin afferma che perfino le persone che instaurano una “relazione inversa” con il Buddismo e vi si oppongono, alla fine diverranno senza dubbio felici.
    Quindi non dobbiamo far altro che continuare a credere fino in fondo nella natura di Budda delle persone che abbiamo di fronte e a dialogare con loro cuore a cuore per aiutarle a creare un legame con il Buddismo.
    Oggi in ogni parte del pianeta i nostri compagni di fede hanno creato legami di fiducia e amicizia, assumendosi la responsabilità della felicità degli abitanti delle rispettive comunità locali. Si stanno prendendo cura della propria zona e della società intera, raccontando le loro esperienze di fede e diventando dei pilastri del principio di “adottare l’insegnamento corretto per la pace nel paese”.
    Coltivare le amicizie equivale a coltivare kosen-rufu. Espandere la rete di incoraggiamenti equivale a espandere la rete dei buoni amici.
    Nel momento in cui condividiamo con gioia e coraggio il Buddismo con i nostri amici, preghiamo e agiamo per la loro felicità, profumati fiori di felicità sbocceranno senza dubbio nella loro e nelle nostre vite.

    Una fiducia illimitata nelle donne Soka
    […] Sarah Wider, con la quale ho intrapreso un dialogo, ci ha inviato il seguente messaggio: «Ripongo una fiducia illimitata nelle donne Soka. Sono particolarmente colpita dal modo in cui cercano costantemente di aiutarsi e incoraggiarsi a vicenda. Le donne della Soka Gakkai condividono tra loro un legame che trascende le generazioni e le culture. Simili legami cuore a cuore, così profondi, sono essenziali per costruire una cultura di pace. Ogni volta che nella mia vita sarò alla ricerca di una luce di speranza, ricorderò sempre, senza dubbio, le radiose figure delle donne della Soka Gakkai».
    Che ne sia consapevole o meno, ogni donna Soka è davvero una fonte di luce e di speranza.
    Il Daishonin dichiara: «Una donna che abbraccia il re leone del Sutra del Loto non deve temere le belve dell’inferno o del regno degli spiriti affamati e degli animali» (RSND, 1, 843).

    Per il bene delle persone

    Una volta il mio maestro Josei Toda disse: «Potremmo trovarci a soffrire a causa di problemi economici, di malattie, o per i voti scolastici dei nostri figli. Simili problemi e sofferenze si verificano continuamente, manifestandosi in diverse forme. Questa è la natura della vita. Tuttavia, anche di fronte a tali difficoltà noi ci sforziamo di diffondere la Legge mistica e rendere felici gli altri. Alzandoci sulla base della fede, ci impegniamo con tutte le forze per il bene della Legge mistica, delle persone, della Soka Gakkai e di kosen-rufu. Dove possiamo trovare una lotta così meravigliosa?».
    In particolar modo, le sofferenze che affrontano le madri Soka sono le sofferenze del Budda; in base al principio per cui “le illusioni e i desideri sono Illuminazione”, simili problemi e sofferenze si trasformano nella saggezza e nella compassione del Budda che abbraccia e conduce tutti al conseguimento della Buddità.

    Una solida unità tra donne

    Il nostro incontro è pervaso
    dalla fragranza dei candidi gigli bianchi.
    Siamo amici dai cuori puri.

    Citai questa poesia del mio maestro Toda l’11 febbraio 1963, in un saggio dedicato al Gruppo donne dove scrissi: «Come esprimono questi versi, il mio profondo desiderio è che tutte voi, basandovi su una fede pura come l’acqua, miriate al conseguimento della Buddità in questa esistenza e, finché kosen-rufu non sarà realizzato, continuiate a essere il Gruppo donne migliore al mondo, basandovi su una solida unità». I miei sentimenti sono ancora gli stessi. Vi prego di continuare ad avanzare insieme lungo il cammino delle vostre rispettive missioni, fino alla fine.
    Siate come un sole che brilla luminoso per le vostre famiglie, per i giovani successori e per la vostra comunità e, ancor di più, siate come un sole che illumina il “secolo delle donne”, il secolo della dignità della vita e della pace.

    Il progresso armonioso del genere umano

    Le nostre preghiere mirano alla pace del mondo e alla felicità di tutti gli esseri viventi. Questo tipo di preghiera, che racchiude il desiderio di aiutare tutti, nessuno escluso, è il voto ultimo formulato dai bodhisattva del Buddismo mahayana.
    Attualmente il Daimoku recitato dai membri della SGI sta avvolgendo l’intero pianeta.
    Quando recitiamo Nam-myoho-renge-kyo apriamo la torre preziosa presente nella nostra vita; attraverso la creazione di una “foresta di torri preziose” stiamo costruendo il cammino che conduce alla trasformazione del karma del paese.
    Basandoci sulla preghiera di “adottare l’insegnamento corretto per la pace nel paese” continuiamo ad assicurare il progresso armonioso dei cittadini globali, creando una “terra preziosa” nel luogo in cui ci stiamo impegnando a realizzare il nostro voto!

    (Daibyakurenge, febbraio 2019)

    ©ilnuovorinascimento.org – diritti riservati, riproduzione riservata