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Il sole della felicità eterna - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 11:48

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Il sole della felicità eterna

Il 26 giugno si terrà presso il Centro culturale italiano a Firenze il “K30”, un evento per celebrare il trentesimo anniversario dell’inaugurazione ufficiale del Centro, che avvenne alla presenza del maestro Ikeda, durante la sua settima visita in Italia. Presentiamo un estratto della guida che Sensei diede alla riunione generale dei giovani (27 giugno 1992)

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Il 26 giugno si terrà presso il Centro culturale italiano a Firenze il “K30”, un evento per celebrare il trentesimo anniversario dell’inaugurazione ufficiale del Centro, che avvenne alla presenza del maestro Ikeda, durante la sua settima visita in Italia. Presentiamo un estratto della guida che Sensei diede alla riunione generale dei giovani (27 giugno 1992)

 

Spero che voi, membri del Gruppo giovani italiano, svolgiate un ruolo fondamentale nel far sorgere con allegria la grande voce della vita e della gioia del rinascimento di Soka, insieme agli amici di tutto il mondo.
Vorrei leggere un brano di un Gosho, una lettera a Nanjo Tokimitsu, allora diciassettenne, nella quale Nichiren Daishonin afferma: “Chi abbraccia il Sutra del Loto ripaga il debito di gratitudine verso suo padre e sua madre. Anche se forse il suo cuore non lo comprende, tramite il potere di questo sutra, egli ripaga il suo debito nei loro confronti” (GZ, 1528).
Come indica questo brano, la Legge mistica è la grande Legge che ci permette di guidare non solo i nostri genitori, verso cui abbiamo un grande debito di gratitudine, ma anche i nostri parenti e amici – di fatto tutte le persone che hanno legami con noi, persino i defunti – verso la felicità durante le tre esistenze della vita. Anche se i genitori o gli amici non comprendono la vostra fede, il potere benefico della Legge mistica va al di là di ogni limite. Fin quando praticate il Buddismo, anche se in un primo tempo siete soli, sicuramente potrete portare felicità a coloro che vi circondano. Non dovete preoccuparvi di niente, né c’è motivo alcuno di essere impazienti.
Il Daishonin affermò anche: “Quando si recita Myoho-renge-kyo, il Budda, come vera natura della nostra mente, diviene manifesto. Coloro che ascoltano questa voce estirperanno le offese che hanno commesso per innumerevoli kalpa. Quando si produce anche un singolo momento di fede nel sutra e si gioisce nell’udirlo, si ottiene la Buddità nella propria forma presente. Se anche un individuo non ha fede in essa, udire la Legge mistica forma il seme della Buddità, che matura, e di conseguenza questi raggiungerà senza dubbio la Buddità” (GZ, 415).
Non importa quali peccati o offese abbiamo commesso: tramite il potere della Legge mistica possiamo trasformarli in una forza trainante per diventare felici. La decisione di lottare per la causa di kosen-rufu ci permette di far sorgere lo stato di Buddità nella nostra vita. Un potente veleno somministrato anche in piccolissime dosi può provocare la morte, così come una breve esposizione alla radioattività ha effetti altamente nocivi sul corpo. In senso precisamente opposto, Nam-myoho-renge-kyo è la grande medicina benefica, le cui proprietà rivitalizzano la vita. Persino formando una relazione con la Legge mistica un’unica volta, si pone la causa per vivere una felicità eterna e indistruttibile. Proprio come il sole che spunta da dietro le nubi illumina qualsiasi cosa sulla faccia della Terra, così la Legge mistica fa sorgere il sole della felicità eterna nel profondo della vita di un individuo (Daisaku Ikeda, Ai miei cari amici italiani, pag. 36)
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Proteggiamo per sempre il nostro castello di kosen-rufu
di Maki Okano
Domenica 26 giugno si terrà l’evento “K30” per commemorare il 30° anniversario dell’inaugurazione ufficiale del Centro culturale italiano a Firenze. Sono convinta che questo evento sia un nuovo inizio per proteggere per sempre questo castello di kosen-rufu e per renderlo ancora di più un castello delle persone di valore e della gente comune.
A inaugurare il Centro culturale fu Sensei, durante la sua settima visita in Italia, il 25 giugno 1992.
Personalmente ho partecipato ai preparativi per la visita di Sensei con il desiderio che lui e la signora Kaneko potessero riposare dopo il lungo viaggio appena compiuto in Medio Oriente.
Prima del suo arrivo eravamo molto preoccupati perché il lavoro di restauro del nostro Centro era molto indietro. Eravamo nervosi e in tensione.
Al suo arrivo Sensei ci disse: «Sono qui, non vi preoccupate di nulla». Così cambiò immediatamente l’atmosfera, ci sentivamo come avvolti e protetti da grandi ali. Io ero di supporto dietro le quinte per gli staff italiani e giapponesi e ho percepito che là dove si trova il maestro, quel luogo diventa la sede centrale della Soka Gakkai. Così iniziava l’attività di Sensei, senza sosta ma con serenità, e tutti avevamo grandi sorrisi di gioia.
Durante il soggiorno di Ikeda Sensei e della signora Kaneko sono stata invitata a partecipare a un incontro informale con lei. Durante questo incontro la signora Kaneko condivise in modo caloroso alcuni suoi ricordi del maestro Toda. Rimasi molto colpita, fu l’ennesima conferma di quanto lei e Sensei coltivino un costante dialogo interiore con il maestro Toda.
L’evento “K30” rappresenta un punto di partenza per un nuovo sviluppo di kosen-rufu in Italia, sempre uniti al nostro maestro.
Sono determinata a vivere coerentemente con gli insegnamenti buddisti e con lo spirito Soka per tutta la vita, senza dimenticare neanche per un momento la profonda gratitudine verso i maestri Soka e tutti i miei compagni e compagne di fede.
Desidero sostenere con tutta me stessa, trasmettendo loro la massima fiducia, i giovani e i membri del Gruppo futuro. Sono loro i protagonisti del 2030.

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