Ho quattordici anni e conosco il Buddismo grazie a mia mamma che pratica da quando avevo due anni. Ho sempre praticato insieme a lei, ma non in modo costante, solo quando ne sentivo il bisogno. Quando recitavo Daimoku mi sentivo meglio e ho sempre pregato con il desiderio di diventare una cantante famosa in tutto il mondo.
A otto anni si è presentata la mia prima occasione di dimostrare le mie capacità nel canto, quando nel coro della Soka Gakkai cantammo una canzone del maestro Ikeda e gli inviammo un video. Grazie a quest’evento anche mia mamma si rese conto del mio talento e si convinse a iscrivermi alle lezioni di canto, durante il lockdown.
Finita la pandemia un’amica di mia mamma, dopo avermi sentita cantare, ci ha messe in contatto con un produttore. Da lì ho iniziato a recitare Daimoku in modo consapevole tutti i giorni. Poi, nell’estate del 2022 è arrivata la possibilità di partecipare a un talent, in cui sono arrivata in finale.
Dopo questa esperienza ho rafforzato ancora di più la mia fede e adesso posso dire che quando riesco a recitare un’ora di Daimoku con mia mamma mi sento così felice da scoppiare a ridere. Sono molto grata a mia mamma, perché grazie a lei ho potuto incontrare il Gohonzon così giovane.
A marzo 2023 ho avuto la possibilità di partecipare a Sanremo Junior, anche se subito dopo l’iscrizione si è manifestato un grande ostacolo e sono rimasta un mese senza voce. Tuttavia, recitando Daimoku con costanza e determinazione e decidendo profondamente che non mi sarei fermata, sono riuscita a partecipare e ho vinto la coppa della critica. Come scrive il Daishonin:
«L’inverno si trasforma sempre in primavera» (RSND, 1, 476)
Grazie alla lotta sostenuta in quel periodo ho ottenuto dei benefici che hanno superato le mie aspettative: infatti tornando da Sanremo il mio maestro di canto ci ha messe in contatto con una casa discografica che mi ha proposto un contratto.
A giugno ho sostenuto l’esame di terza media e ho presentato una tesina sul Buddismo, ispirandomi alle frasi della Mappa della felicità, un libro di incoraggiamenti scritti dal nostro maestro Ikeda.
La mia frase preferita è questa:
«Non c’è nulla al mondo di più prezioso di un’amicizia sincera. L’ amicizia è la prova della nostra umanità, è ciò che ci caratterizza come esseri umani» (La mappa della felicità, 4 agosto)
Condividere il Buddismo con gli altri porta sempre grandi benefici nella propria vita e il 7 luglio ho partecipato a un festival a Loano, dove ho potuto esibirmi con una band dal vivo.
Anche in questa occasione ho ricevuto dei premi e riconoscimenti che mi hanno fatta sentire più sicura di me come artista.
Lo scorso 12 luglio ho compiuto quattordici anni e quattro giorni dopo sono diventata membro della Soka Gakkai. È stato molto emozionante e mi sono sentita parte di un meraviglioso nucleo famigliare. Quel giorno ho rinnovato l’obiettivo di diventare una cantante.
Il 15 agosto la mia casa discografica metterà su tutte le piattaforme online la mia prima cover, e questo sarà l’inizio di un nuovo percorso di vita.
Ora determino di riuscire a trasmettere alle persone delle belle emozioni incoraggiandole con le mie parole e donando serenità e felicità nel mondo con la mia voce. Come scrive Nichiren Daishonin:
«La voce compie il lavoro del Budda» (Raccolta degli insegnamenti orali, BS, 109, 41)
Auguro a tutti voi di realizzare il vostro sogno e di superare tutte le difficoltà, considerandole come occasioni per rafforzare il proprio carattere e per sostenere gli altri.
