La recitazione di Nam-myoho-renge-kyo (o Daimoku) davanti al Gohonzon risveglia naturalmente la saggezza, la compassione e la forza vitale dentro di noi, così da superare tutte le difficoltà e diventare felici.
Myoho-renge-kyo è sia il titolo che l’essenza del Sutra del Loto e nam significa “devozione” o “dedicarsi”.
Myoho è la Legge mistica che permea tutti i fenomeni della vita.
Renge significa fiore di loto, che contiene il fiore e il seme allo stesso tempo, ed esprime il principio di simultaneità di causa ed effetto. Nel momento in cui recitiamo Nam-myoho-renge-kyo, stiamo ponendo la causa per risvegliare la nostra natura di Budda, ed essa emerge istantaneamente e comincia a funzionare in ogni aspetto della nostra vita.
Kyo significa “sutra” o “insegnamento”. Indica la voce del Budda che guida le persone verso l’Illuminazione, e il potere della nostra voce di far emergere la natura illuminata e risvegliarla anche negli altri.
Nichiren Daishonin decise di ricercare nelle scritture buddiste una soluzione per alleviare le sofferenze delle persone. Dopo anni di studi giunse alla conclusione che l’essenza dell’insegnamento del Budda è contenuta nel Sutra del Loto. Egli si rese conto che questo sutra esprime la Legge fondamentale che pervade non solo l’intero universo, ma anche la vita di ogni persona.
Mentre il Sutra del Loto non specifica il nome di questa Legge, il Daishonin ha rivelato che il suo nome è Nam-myoho-renge-kyo. Convinto del potere di Nam-myoho-renge-kyo, il Daishonin lo ha praticato e insegnato agli altri. Ha espresso inoltre la sua Illuminazione nel Gohonzon, in modo che tutti potessero risvegliare Nam-myoho-renge-kyo nella loro vita e manifestare la Buddità, proprio come ha fatto lui.
Recitando Daimoku con costanza possiamo sviluppare una condizione di felicità indistruttibile e condurre una vita di gioia insuperabile.
In risposta alla domanda se recitare Nam-myoho-renge-kyo sia efficace anche senza comprenderne il significato, il Daishonin afferma: «Quando un bambino beve il latte non ha alcuna comprensione del suo sapore eppure il suo corpo ne viene nutrito in maniera naturale. […]
I cinque caratteri di Myoho-renge-kyo […] non sono altro che l’intento dell’intero sutra. Così, anche se i principianti nella pratica buddista non ne possono capire il significato, praticando questi cinque caratteri si conformeranno naturalmente all’intento del sutra» (RSND, 1, 701).