Credere nei giovani. Incoraggiarli a dare il meglio di loro stessi. La chiave per lo sviluppo della Soka Gakkai è che i giovani vengano caldamente incoraggiati dagli adulti ad assumersi la piena responsabilità della loro Divisione, senza appoggiarsi agli altri
Il Nuovo Rinascimento presenta alcuni estratti dal volume 24, pubblicato sulle pagine del Seikyo Shimbun. Il testo integrale è disponibile su www.ilvolocontinuo.it
Il 31 gennaio, Shin’ichi [pseudonimo di Daisaku Ikeda, n.d.r.] prese parte a una riunione di responsabili di settore della Divisione giovani donne, a cui partecipavano rappresentanti di Shinjuku, Minato, Chiyoda, Setagaya, Meguro, Nakano, Shibuya e Suginami. Il meeting si svolse nella sala Kosen presso il Centro culturale Soka di Shinanomachi, a Tokyo.
Shin’ichi iniziò il suo discorso leggendo un brano dal trattato del Daishonin Adottare l’insegnamento corretto per la pace del paese: «Piuttosto che offrire diecimila preghiere, sarebbe meglio semplicemente bandire questo unico male» (RSND, 1, 16).
«Questa frase ci dice chiaramente che per raggiungere la prosperità e la pace nella società, piuttosto che discutere in merito ai vari metodi e programmi, è meglio prima di tutto porre fine all’unico male delle credenze erronee, la causa fondamentale di qualunque tipo di sofferenza. Questo vale anche per noi.
«Facciamo l’esempio di una persona che si ammala perché non dorme a sufficienza oppure perché non si prende abbastanza cura di se stessa. Per lei trascurare la sua salute è l’unico male della sua vita. E a meno che non vi ponga rimedio, anche se mangiasse cibo di ottima qualità e in quantità adeguata, ciò non sarebbe sufficiente a restituirle la salute. Allo stesso modo, per ognuno di noi esiste l’unico male che ci impedisce di compiere la nostra rivoluzione umana e diventare felici».
Tutti ascoltavano con attenzione le sue parole, con sguardi luminosi.
«L’unico male potrebbe essere, per esempio, quando ci trascuriamo o sminuiamo se le cose non vanno come avremmo sperato. Oppure quando ci rimproveriamo per i nostri fallimenti o quando rendiamo gli altri infelici, oppure se non riusciamo a lavorare insieme in armonia per kosen-rufu. Anche la tendenza a rinunciare e fuggire ogni qual volta si presenti una difficoltà è un altro “unico male”. Esistono molti altri tipi di “unico male”, dipende dalle persone, ognuno di noi ha il suo.
«La nostra rivoluzione umana ha inizio quando individuiamo l’unico male nella nostra vita e decidiamo di sconfiggerlo, recitando sinceramente Daimoku e sfidandoci per risultare vittoriosi».
Shin’ichi poi disse loro che il tempo trascorso nella Divisione giovani donne sarebbe stato un periodo fondamentale per la loro vita, perché è il periodo in cui si costruiscono delle basi salde e durevoli. Sottolineò che, se volevano conseguire la felicità in questa vita, era essenziale che si allenassero mentre erano ancora giovani, sradicando l’unico male dalla loro vita e forgiando un carattere capace di superare qualsiasi avversità.
Le giovani donne sono i fiori bellissimi della Soka Gakkai. I loro volti sorridenti, alle riunioni di discussione infondono una fresca brezza primaverile creando un ambiente allegro e costruttivo. Le giovani donne, i giovani uomini e la Divisione studenti, hanno ovviamente le loro attività separate. È chiaro che ogni Divisione deve concentrarsi nel proprio ambito di attività, ma allo stesso tempo è altrettanto indispensabile partecipare attivamente alle riunioni di discussione, le riunioni della famiglia Soka, dove si incontrano i membri di tutte le Divisioni.
Le riunioni di discussione sono la “grande terra” della Soka Gakkai. Quando il terreno è ben coltivato e fertilizzato, gli alberi crescono, i fiori sbocciano e i frutti maturano.
Per fare incontri significativi e piacevoli, è importante per le giovani donne discutere e condividere le proprie idee anche con i compagni di fede delle altre Divisioni, che a loro volta devono ascoltare le loro opinioni per avere un altro punto di vista. Le giovani donne sono i tesori preziosi della Soka Gakkai: sono i giovani successori Soka che avranno sulle spalle la responsabilità del futuro.
Le Divisioni uomini e donne devono prestare la massima attenzione per sostenere e consentire a ogni giovane donna di portare alla luce il proprio potenziale. L’appoggio della Divisione donne risulta quindi cruciale per la loro crescita. Anche se queste giovani assumeranno posizioni di responsabilità, ci potranno essere frangenti in cui non potranno dare consigli sufficientemente efficaci per mancanza di esperienza come il matrimonio e altri problemi della vita, al contrario dei membri della Divisione donne, le cui parole sono spesso molto rassicuranti. È necessario che le donne incoraggino con sincerità le compagne di fede più giovani, tenendo presente il loro ruolo di “sorelle maggiori” o di “madri”. Forse sarebbe una buona idea per le responsabili donne accompagnare di quando in quando le responsabili più giovani durante le visite a casa, quando vanno a incoraggiare le loro coetanee. Quando il settore risplende dello spirito della gioventù, il futuro diventa dinamico e pieno di speranza. In molti casi, la determinazione briosa espressa dalle giovani donne ravviva e dona coraggio a tutti coloro che le circondano.
Quando i responsabili ritornavano alla sede della Soka Gakkai, dopo aver partecipato alle riunioni di discussione dei settori, Shin’ichi chiedeva sempre quanti membri della Divisione giovani erano presenti, e soprattutto, se le ragazze erano di buon umore. Era felicissimo quando sentiva che le giovani donne avevano raccontato con allegria dei loro studi, delle esperienze personali o avevano parlato delle attività. In un’occasione affermò: «Sono contento di sentire questo. Significa che la nostra organizzazione ha un futuro splendido. Una delle ragioni per cui la Soka Gakkai è cresciuta fino al punto che vediamo oggi è perché abbiamo sempre apprezzato i giovani e li abbiamo messi attivamente in prima linea nell’organizzazione, incoraggiandoli sempre.
«I tempi stanno cambiando rapidamente. L’essenza fondamentale della nostra fede non cambierà mai, ma il nostro comportamento, così come lo stile dell’organizzazione, devono adeguarsi. La Soka Gakkai è sempre stata al passo con i tempi grazie ai giovani, utilizzando la loro energia è stata in grado di prendere l’iniziativa e avere lo slancio per progredire.
«Le Divisioni uomini e donne a volte possono rimanere attaccati al modo in cui hanno fatto attività in passato e non pensano a ricercare modalità diverse. Ma è così che si resta indietro.
«Dobbiamo tenere il passo con i cambiamenti della società e conoscere i nuovi modi di pensare dei giovani. Questa è un’altra ragione per cui abbiamo bisogno di assicurarci che la nostra organizzazione incoraggi i giovani uomini e le giovani donne per poter esprimere liberamente le proprie idee alle Divisioni uomini e donne».
Shin’ichi stava pensando al futuro, da ogni possibile angolazione.
Il Buddismo, per esempio, insegna i princìpi che permettono di risolvere qualunque problema. Ma il modo in cui esprimiamo tali concetti e li mettiamo in pratica differisce a seconda dell’epoca.
Il presidente fondatore della Soka Gakkai, Tsunesaburo Makiguchi, che creò la teoria del valore, sottolineava sempre l’importanza di informare bene i membri sulle conseguenze cui andavano incontro, in termini di perdita o di retribuzione, se mancavano di creare valore nella propria esistenza. All’indomani della Seconda guerra mondiale, il secondo presidente Josei Toda, non si stancava mai di ripetere che il Buddismo forniva il mezzo per superare la povertà, la malattia e i problemi familiari grazie all’infinito potere del Gohonzon.
Per noi la domanda è: che cosa cercano ora le persone nel Buddismo e quale aspetto del Buddismo dobbiamo mettere in risalto quando ne parliamo agli altri?
• • •
Shin’ichi Yamamoto parlava con i giovani con grande sincerità e apertura. Percepiva che gli individui, la società e il mondo intero stavano ricercando la rivoluzione umana, quel processo che permette a ogni persona di forgiare un carattere forte e affrontare positivamente le difficoltà della vita. Shin’ichi avvertiva anche che erano molte le aspettative nei confronti del Buddismo di Nichiren e della Soka Gakkai. Mentre risultava evidente che la gente in generale considerava il Buddismo un mezzo per risolvere difficoltà di vario tipo, come i problemi economici o di malattia, il presidente Yamamoto notava tuttavia che i giovani in particolare erano maggiormente interessati a trasformare se stessi e la propria vita. Si rendeva conto che il mondo stava andando verso l’epoca della rivoluzione umana. L’enfasi che Shin’ichi poneva sullo studio era basata sulla profonda convinzione che il Buddismo, visto come la filosofia della speranza capace di rispondere alle esigenze dei tempi, avrebbe rivitalizzato la società moderna. E si rendeva conto che i giovani uomini e le giovani donne erano coloro che avrebbero dovuto svolgere questo compito.
Shin’ichi disse a un gruppo di alti responsabili della Gakkai: «Quando ero responsabile della Divisione giovani, mi ero assunto l’incarico di programmare tutte le attività e avevo anche la responsabilità della buona riuscita di tutti gli eventi più importanti. Attraverso l’impegno di quel periodo la Soka Gakkai ha fatto dei grandi passi in avanti. Ecco perché spero che i membri delle Divisioni giovani uomini e giovani donne prenderanno il mio posto assumendosi la piena responsabilità di tutte le nostre attività. Il mio desiderio più sincero è che ognuno di loro abbia l’atteggiamento di essere il responsabile della Divisione giovani. Se questo avverrà la nostra organizzazione continuerà a crescere e a svilupparsi per sempre, caratterizzata dallo spirito dei giovani. Per far sì che questo accada, quando i responsabili incontrano i nostri giovani, è di vitale importanza che siano in grado di arrivare direttamente ai loro cuori e che li incoraggino con la massima sincerità».
Come una volta osservò Soong Ching-ling (1892-1981, una figura di spicco nella politica cinese): «I giovani sono la pietra angolare della rivoluzione. Sono i difensori delle conquiste ottenute dalla rivoluzione, sono la forza propulsiva che spinge la storia verso un mondo migliore».