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«Il saggio si rallegrerà mentre lo stolto indietreggerà» - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 15:41

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«Il saggio si rallegrerà mentre lo stolto indietreggerà»

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Dove si trova la felicità? Come si può raggiungerla, conquistarla? Il grande scrittore russo Lev Tolstoj affermò che la felicità si trova compiendo con gioia la propria missione nella vita.
Né la ricchezza, né la fama e neppure un’esistenza tranquilla garantiscono la felicità.
Se invece si vive dedicando interamente la vita ad adempiere con perseveranza la propria missione, affrontando con coraggio qualsiasi avversità, calunnia o sofferenza, scaturiranno gioia, fierezza e un profondo senso di appagamento. Non è forse questa la vera felicità?
Guardiamo i nostri compagni di fede: nell’epoca malvagia dell’Ultimo giorno della Legge, dove i conflitti e le controversie non accennano a diminuire, si fanno portatori del grande voto di kosen-rufu e, consapevoli che “la voce svolge il lavoro del Budda” (Raccolta degli insegnamenti orali, BS, 109, 41), promuovono con convinzione il dialogo per far conoscere a un numero sempre maggiore di persone il Buddismo di Nichiren Daishonin. Di che fierezza e dignità, e di che luce pura brillano i loro volti!
Nichiren Daishonin, il Budda originale che superò molte dure persecuzioni che misero a repentaglio la sua vita, come quella di Tatsunokuchi, dichiarò: «Poiché ho perseverato senza timore adesso ci sono persone in Giappone che dicono che forse ho ragione» (Il palazzo reale, RSND, 1, 433). In altre parole, proprio perché egli ha proclamato costantemente e senza paura la verità dell’insegnamento buddista, anche coloro che si erano inizialmente opposti, finirono per manifestare nei suoi confronti rispetto e ammirazione, riconoscendo che quello che diceva, in fondo, era logico e giusto.
Noi della SGI, che ereditiamo direttamente e perpetuiamo i suoi tenaci sforzi nella propagazione della Legge mistica, stiamo diffondendo oggi nel mondo la fiducia e la comprensione verso la nostra organizzazione.
Il Mahatma Gandhi, grande pioniere della nonviolenza, aveva intuito che ogni grande e nobile movimento passa per cinque stadi: l’indifferenza, lo scherno, le ingiurie, la repressione e infine il rispetto. Dobbiamo essere fieri che il nostro movimento della Soka Gakkai abbia attraversato i primi quattro stadi e raggiunto quello più alto: il rispetto.
Il mio maestro Josei Toda, secondo presidente della Soka Gakkai, che ha sempre continuato a incoraggiare i compagni di fede sostenendoli calorosamente in tutti i loro momenti dolorosi, un giorno disse: «Qualsiasi cosa vi accada consideratela preziosa, in quanto vi spinge a rafforzare la vostra fede. Più le retribuzioni karmiche negative contro cui lottate sono pesanti, maggiore sarà la forza che farete scaturire e più vasta la missione che avrete di aiutare altre persone che soffrono. Qualunque sia l’ambiente lo potrete senza dubbio trasformare grazie al potere della Legge mistica!».
In linea con queste parole i nostri compagni di fede hanno mostrato risolutamente prove concrete e rigenerato dalle fondamenta la loro vita sfidandosi nella propria rivoluzione umana, e hanno aperto la strada a una società prospera e pacifica contribuendo così alla realizzazione dell’ideale del Daishonin di “adottare l’insegnamento corretto per la pace del paese”.
Non dimenticherò mai una coppia della regione del Chubu1 che, come membri della Divisione giovani, quando sulla baia di Ise si abbatté un tifone devastante2, nonostante fossero stati colpiti essi stessi, fecero ogni sforzo possibile per soccorrere altre persone. Oggi sorridendo raccontano che più gravi e numerose erano le difficoltà e le sofferenze che affrontavano, più intensa era la gioia di superarle, e affermano con grande entusiasmo che «la vera battaglia per la felicità della gente inizia ora!».
In una lettera ai fratelli Ikegami, Nichiren scrive: «I tre ostacoli e i quattro demoni invariabilmente appariranno: il saggio si rallegrerà, mentre lo stolto indietreggerà» (I tre ostacoli e i quattro demoni, RSND, 1, 568).
Nella vita, nella società e nel mondo intero le dure prove non finiranno mai. Per questo, forgiare ed espandere la nostra rete di individui che, senza mai indietreggiare, si rallegrano nell’affrontare qualsiasi circostanza, anche la più inaspettata, è il modo sicuro per conseguire la pace e la felicità per tutti. Il nostro “allenamento” per raggiungere tale obiettivo è rappresentato dalle nostre azioni quotidiane nella fede, nella pratica e nello studio e dalle nostre attività della SGI volte a diffondere incessantemente la speranza.
Questo mese (rispettivamente l’11 e il 19 luglio) festeggiamo il sessantacinquesimo anniversario della fondazione delle Divisioni giovani uomini e giovani donne.
Per i saggi Bodhisattva della Terra è giunto il momento di “emergere danzando” in ogni angolo del globo, proprio come illustra il Sutra del Loto. Avanziamo allora insieme, lanciandoci in una danza vittoriosa in cui “il saggio si rallegrerà”!

Apriamo la strada
con una forte preghiera
e trasformiamo in vittoria
ogni prova della nostra vita.

(traduzione di Marcella Morganti)

1. Nell’organizzazione della Soka Gakkai la regione del Chubu comprende le prefetture di Aichi, Mie e Gifu.
2. Il tifone Vera del 1959, il più potente che abbia mai colpito il Giappone, che ha provocato più di 5.000 vittime.

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