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Il ritmo dei canti di vittoria Soka - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 08:08

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Il ritmo dei canti di vittoria Soka

Daisaku Ikeda

dalla serie “Splende la luce della rivoluzione umana”, pubblicato sul “Seikyo Shimbun“ del 18 maggio 2023

Il centenario della Soka Gakkai è dietro l’angolo, afferma il presidente Ikeda in questo saggio, e ci incoraggia a coltivare grandi aspirazioni stabilendo obiettivi concreti e sfidandoci per realizzarli tutti, uno dopo l’altro, con gioia e perseveranza

Daisaku e Kaneko Ikeda, giugno 2004, Università Soka, Tokyo
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Facciamo risuonare le campane del coraggio per un futuro colmo di speranza!

Il 3 maggio, giorno della Soka Gakkai, abbiamo compiuto una nuova gioiosa partenza nel nostro viaggio di kosen-rufu insieme ai compagni di fede di tutto il mondo.
Fu proprio nel mese di maggio di settecentocinquanta anni fa (1273) che Nichiren Daishonin, il Budda dell’Ultimo giorno della Legge, scrisse Sulla profezia del Budda, mentre si trovava in esilio sull’isola di Sado. In questo Gosho egli cita due brani del Sutra del Loto che fanno riferimento a kosen-rufu, ovvero all’ampia propagazione della Legge.
Il primo è tratto dal ventitreesimo capitolo del Sutra del Loto, “Precedenti vicende del bodhisattva Re della Medicina”, in cui Shakyamuni trasmette le sue volontà:

«Dopo la mia estinzione, nell’ultimo periodo di cinquecento anni, dovrai diffonderlo in tutto Jambudvipa e non permettere mai che [la sua diffusione] sia interrotta» (SDL, 394)

Il secondo brano è tratto dal ventottesimo capitolo, “Gli incoraggiamenti del Bodhisattva Virtù Universale”, dove è descritto il voto formulato dal Bodhisattva Virtù Universale a Shakyamuni:

«Dopo l’estinzione del Tathagata, farò in modo che [il Sutra del Loto] sia propagato in tutto Jambudvipa [il mondo intero] e che non abbia mai fine» (Ibidem, 439)

Nel primo brano il maestro affida kosen-rufu al discepolo, mentre nel secondo il discepolo dichiara al maestro il suo voto di diffondere ampiamente il suo insegnamento.
 “Tenendo fede al nostro voto, realizzeremo sicuramente kosen-rufu!”: questa lotta condivisa di maestro e discepolo fa sì che la Legge mistica continui a fluire in eterno.
Uniti dal legame di maestro e discepolo, noi membri della Soka Gakkai stiamo portando avanti il grande voto di realizzare kosen-rufu mondiale attraverso la propagazione compassionevole della Legge mistica. Dal ventesimo al ventunesimo secolo abbiamo continuato ad avanzare in questo nostro mondo turbolento diffondendo la luce dei canti di vittoria delle persone comuni e del rispetto per la dignità della vita. Il nostro onore è più alto del cielo, i nostri benefici e la buona fortuna sono più profondi dell’oceano.
Sono i giovani a determinare un futuro in cui la Legge mistica potrà continuare a fluire. È giunto finalmente il momento in cui gli Shin’ichi Yamamoto della nuova era stanno prendendo il loro posto in prima linea creando una storia di grandiosi risultati!

La missione di trasmettere il Buddismo verso Occidente

In riferimento allo scritto del Daishonin Sulla profezia del Budda, il mio maestro Josei Toda affermò:

«La missione della Soka Gakkai è quella di assicurare che [la profezia del Daishonin della] “trasmissione del Buddismo verso Occidente” diventi realtà»

Lo scorso 5 aprile ho ricevuto un Dottorato honoris causa in Lettere dall’Università indiana Maharaja Surajmal Brij. Ho accolto questa onorificenza in quanto discepolo di Toda Sensei e rappresentante di tutti i compagni di fede del mondo.
Ho un bellissimo ricordo del mio incontro con il vicerettore dell’università Ramesh Chandra [avvenuto a Tokyo nell’ottobre 2000], che propose la mia candidatura per questo titolo onorario. Riflettendo sulla storia del Buddismo in India, in quell’occasione Chandra osservò che purtroppo il Buddismo era quasi scomparso dall’India, ma che grazie alla SGI oggi molte persone in tutto il mondo lo hanno abbracciato e stanno praticando l’essenza degli insegnamenti di Shakyamuni. Personalmente, considero le sue parole come una testimonianza moderna del Budda Molti Tesori che loda la Soka Gakkai per aver realizzato la predizione del Budda sulla “trasmissione del Buddismo verso Occidente”:

«La luna appare a ovest e getta la sua luce verso est, mentre il sole sorge a est e proietta i suoi raggi verso ovest» (Sulla profezia del Budda, RSND, 1, 355)

Oggi kosen-rufu si sta sviluppando a un ritmo straordinario sia in India, la culla del Buddismo, sia in Corea del Sud, che il mio maestro riteneva avere una profonda missione riguardo alla “trasmissione del Buddismo verso occidente”. Immagino il suo volto mentre sorride felice.

La visita del presidente Makiguchi nel Kansai

Mi torna in mente un episodio della vita del nostro primo presidente, Tsunesaburo Makiguchi. Nel maggio 1923, esattamente cento anni fa, una delegazione composta insieme a lui da altri sette presidi delle scuole elementari di Tokyo si recò in visita nelle scuole elementari delle prefetture di Kyoto, Osaka e Hyogo. Cinquant’anni dopo [nell’aprile 1973], furono aperte a Osaka le scuole medie e superiori Soka del Kansai[1].
I brillanti studenti che verranno ammessi quest’anno costituiranno la cinquantunesima classe dalla fondazione. Tutti i diplomati di quelle scuole, a me tanto cari, attualmente stanno svolgendo ruoli chiave nella società e nella loro comunità locale. In quanto fondatore delle scuole Soka, niente potrebbe rendermi più felice.
In un periodo in cui l’indottrinamento militarista dominava l’educazione dei bambini in tutto il Giappone, Makiguchi dichiarò risolutamente che il vero scopo dell’educazione è la felicità dei bambini.
Anche il suo discepolo, Toda Sensei, credeva fermamente nelle potenzialità dei giovani ed era determinato a far sì che ogni studente potesse eccellere e diventare felice.
Questo è il punto di partenza dell’educazione Soka, i cui ideali si sono diffusi in tutto il mondo.
Mentre avanziamo verso i prossimi cinquanta, cento anni, la mia speranza è che l’educazione Soka continui a tenere alto il suo vessillo mettendo sempre gli studenti al primo posto e facendo crescere un flusso costante di cittadini globali che contribuiranno al benessere dell’umanità e si impegneranno per costruire un mondo pacifico e armonioso.

La forza di rispondere alle sfide racchiude in sé una luce di speranza

È trascorso mezzo secolo da quando intrapresi il mio dialogo con lo storico britannico Arnold Toynbee, che mostrò un vivo interesse per la Soka Gakkai in quanto dinamico movimento religioso globale. Durante una delle nostre conversazioni nella sua abitazione di Londra, espresse il forte desiderio che la religione, per superare la crisi della civiltà moderna, riuscisse ad acquisire una sempre maggiore vitalità affrontando i vari problemi della società. Sulla base della visione della storia elaborata da Toynbee – per cui le civiltà crescono rispondendo con successo alle sfide che via via si presentano – anche la religione compirà nuovi passi avanti rispondendo con coraggio alle sfide dei tempi. Nella sua opera A Study of History (Uno studio della storia), Toynbee analizza il termine “peripeteia”, che ha origine dalla Poetica di Aristotele e indica un “colpo di scena”, un improvviso, radicale ribaltamento della situazione. Toynbee individua nel continuo ripetersi di capovolgimenti di questo tipo un principio fondamentale della creazione della storia. Tutto ciò conduce infatti a una forte “reazione” che permette di affrontare e respingere coraggiosamente gli ostacoli e le difficoltà, conducendo alla trasformazione del veleno in medicina. Toynbee visse la sua esistenza con la determinazione di continuare sempre a imparare e trarre qualcosa di positivo anche da difficoltà e sofferenze.
Facciamo risplendere ancora più intensamente nel nostro mondo la saggezza buddista della Via di mezzo, in cui Toynbee ha riposto grandi speranze, e trasformiamo con vigore persino le sfide più difficili in un trampolino di lancio per creare speranza e felicità per l’intera umanità.

Giugno del 2004, Università Soka di Hachioji, Tokyo. Foto scattata in occasione del conferimento al presidente Ikeda del centosessantesimo titolo onorario. Attualmente, Ikeda Sensei ha ricevuto oltre 400 titoli e onorificenze da università e istituzioni accademiche di tutto il mondo
Fate sbocciare i fiori del sorriso

Nel nostro movimento di kosen-rufu, le sincere preghiere e gli instancabili sforzi delle donne Soka portano sempre una nuova speranza per trionfare su ostacoli e difficoltà, e sono la forza motrice per trasformare il veleno in medicina.
Durante uno zadankai nel 1979 – l’ultimo anno del primo ciclo delle cosiddette “sette campane”[2] – mia moglie Kaneko scrisse, su richiesta dei membri, i seguenti versi:

Con una fede incrollabile
nell’anno culminante
delle sette campane.

Era il voto di tutte le donne Soka del Giappone e del mondo intero. Rimanendo fedeli a quel voto profondo e appassionato, affrontando ogni tempesta di ostacoli con fede incrollabile, continuano ancora oggi a incoraggiare e sostenere i loro compagni di fede e a impegnarsi al massimo per la comunità locale. Ecco perché la Soka Gakkai, la nostra grande fortezza di maestro e discepolo, rimane salda e incrollabile.
Giugno è il mese delle donne Soka. Il 4 giugno è il giorno dell’Ikeda Kayo-kai mondiale e il 10 giugno ricorre l’anniversario della fondazione del Gruppo donne[3]. In tutto il Giappone si terranno migliaia di riunioni generali delle donne Soka in piccoli gruppi, che faranno sbocciare in tutta la loro bellezza e varietà innumerevoli fiori di dialogo, di sorrisi e di amicizia. Per molte nuove responsabili di gruppo sarà la prima volta che guideranno queste riunioni.
Gli incontri in piccoli gruppi delle nostre donne Soka sono concepiti in modo che un numero ridotto di partecipanti possa riunirsi e dialogare cuore a cuore. Sono riunioni prive di formalità dove ciascuna, così com’è, illumina il cuore delle partecipanti attraverso lo splendore della sua vita, facendo nascere in tutte sorrisi radiosi. Sono giardini di splendida armonia nella diversità, che esemplificano i principi buddisti del «ciliegio, susino, pesco e prugno selvatico» (Raccolta degli insegnamenti orali, BS 124) e di «illuminare e manifestare la propria vera natura» (cfr. RSND, 1, 662).
In una lezione sul Gosho Sulla profezia del Budda, Toda Sensei citò la dichiarazione del Daishonin:

«Il Bodhisattva Mai Sprezzante era una persona allo stadio iniziale di provare gioia» (RSND, 1, 354)

E spiegò che questo bodhisattva, che aveva appena intrapreso la pratica buddista, si dedicava alla diffusione della Legge con gioia irrefrenabile. Aggiunse che anche noi, in quanto persone comuni, stiamo diffondendo la Legge e conseguiremo sicuramente la Buddità. Quindi non dovremmo far altro che essere noi stessi e agire con naturalezza. Le gioiose riunioni in piccoli gruppi, in cui i membri e gli ospiti parlano insieme liberamente, in modo aperto, e tutti tornano a casa felici di aver partecipato, sono un esempio concreto della creazione di una cultura di pace.

“Una guida per le donne”

Il 16 maggio di settant’anni fa (1953), subito dopo la mia nomina a consigliere del capitolo Bunkyo, si svolse una riunione dei responsabili di capitolo colma di entusiasmo, a cui partecipò anche Toda Sensei. Ascoltando la responsabile donne che condivideva con sincerità le sue convinzioni, il maestro Toda si commosse profondamente e disse di aver compreso pienamente i suoi sentimenti.
Il giorno dopo, il 17 maggio, durante una riunione generale del capitolo Adachi, Toda Sensei riportò l’intervento di quella compagna di fede del capitolo Bunkyo a cui aveva aggiunto un’introduzione di sua mano, con il titolo Una guida per le donne, in cui affermava:

«È giunto per noi il tempo di acquisire una solida base e fare nostri gli insegnamenti di Nichiren Daishonin che approfondiamo attraverso lo studio. Non lasciamoci sfuggire il momento propizio e, ogni qualvolta è possibile, creiamo il tempo per studiare. Una salda fede fa nascere il desiderio di approfondire gli insegnamenti del Daishonin»

Mentre queste parole venivano accolte con gioia, il maestro Toda si rivolse ai membri di Adachi dicendo:

«Se la vostra fede è profonda, la vostra vita cambierà radicalmente. Potete trasformare il vostro destino»

Nichiren Daishonin insegna che le nostre gambe corrispondono a kyo di Nam-myoho-renge-kyo (La raccolta degli insegnamenti orali, BS, 110)[4]: ciò significa agire per diffondere la Legge. Facendo proprie queste parole, i nostri compagni di fede si stanno muovendo nella prima linea nel movimento di kosen-rufu con spirito vivace.
Incoraggiandosi a vicenda, continuano ad avanzare e a impegnarsi nel dialogo per realizzare l’ideale del Daishonin di “adottare l’insegnamento corretto per la pace nel paese”.
Ogni nobile membro della nostra famiglia Soka è un modello delle «due vie della pratica e dello studio» (Il vero aspetto di tutti i fenomeni, RSND, 1, 342).
Il Daishonin dichiarò che le donne «aprono la porta» (cfr. Il tesoro di un figlio, RSND, 2, 831). Mia moglie Kaneko e io stiamo pregando per il successo delle riunioni generali delle donne e giovani donne di giugno, affinché tutte loro aprano innumerevoli porte che possano condurre a una grande felicità in una società sempre più diversificata, proprio come affermò il Daishonin. Stiamo pregando anche per la salute, la lunga vita, l’armonia e la fortuna di tutti i nostri cari compagni di fede.

Verso il centenario della fondazione

Le attività delle nostre bande musicali e delle orchestre di fiati e percussioni, le migliori di tutto il Giappone, sono davvero sorprendenti. Vorrei esprimere la mia sincera lode e il mio apprezzamento per le esibizioni che hanno tenuto in varie occasioni in tutto il Giappone.
Una volta, agli albori del nostro movimento, durante una conversazione con i membri della nostra orchestra sulle caratteristiche della musica di vari paesi, affermai che un tratto distintivo delle esibizioni musicali Soka è quello di infondere coraggio. Ricordo con affetto i giovani musicisti che annuivano con orgoglio, con gli occhi lucidi per la commozione.
Accompagnati dalle meravigliose melodie dei nostri musicisti delle bande Soka e dai soavi messaggeri di pace delle orchestre di fiati e percussioni, avanzeremo sempre uniti nello spirito di itai doshin (diversi corpi, stessa mente), traboccanti di un coraggio senza pari, ovvero con il «cuore di un leone» (RSND, 1, 267).

Toda Sensei affermò:

«Come i viaggiatori del passato proseguivano il loro cammino da una pietra miliare all’altra, procediamo lungo il sentiero di kosen-rufu da una pietra miliare di sette anni alla successiva!»

Stiamo avanzando al ritmo del secondo ciclo delle “sette campane”, iniziato nel 2001. E il centenario della Soka Gakkai è dietro l’angolo, tra soli sette anni, nel 2030.
Chi suonerà le campane della vittoria nella vita e nel movimento di kosen-rufu?
Dovete decidere che sarete voi a farlo, ciascuno di voi!
Prima di tutto dovete impegnarvi nella vostra rivoluzione umana e fare del vostro meglio per garantire che le vostre famiglie, i settori della Soka Gakkai e la vostra comunità locale si sviluppino e prosperino sempre di più.
Desidero che coltiviate grandi aspirazioni, stabilendo obiettivi concreti e sfidandovi per realizzarli tutti, uno dopo l’altro, con gioia e perseveranza.
Il grande palcoscenico del secondo ciclo delle “sette campane” – il palcoscenico per costruire le basi della pace nel mondo – è davanti a noi. È giunto il momento di diffondere la filosofia della dignità della vita del Buddismo di Nichiren Daishonin!
Anche oggi, mentre facciamo risuonare le campane della speranza e del coraggio nelle nostre vite, avanziamo con allegria, da una pietra miliare alla successiva, in accordo con la Legge mistica e a ritmo con i canti di vittoria Soka!


[1]Le scuole, originariamente nate come scuole medie e superiori femminili Soka, divennero in seguito miste e furono ribattezzate nell’aprile 1982.

[2]Sette campane: Il primo ciclo delle sette campane è costituito da sette periodi consecutivi di sette anni nello sviluppo della Soka Gakkai, dalla sua fondazione nel 1930 fino al 1979. Il 3 maggio 1958, poco dopo la morte del presidente Toda (il 2 aprile), il presidente Ikeda, allora responsabile degli staff del Gruppo giovani della Soka Gakkai, introdusse questa idea e annunciò gli obiettivi per i successivi sette anni. Il 3 maggio 1966, Ikeda Sensei condivise la sua visione di un nuovo ciclo di sette campane nel ventunesimo secolo. Inoltre, nel 1978, poco prima della fine del primo ciclo delle sette campane, elaborò ulteriormente la visione del secondo ciclo, affermando che sarebbe iniziata dal 3 maggio 2001 e sarebbe continuata fino al 2050. Annunciò inoltre una serie di quattro obiettivi quinquennali per lo sviluppo dell’organizzazione nei vent’anni dal 1980 al 2000.

[3]Il giorno dell’Ikeda Kayo-kai della SGI è stato designato per celebrare la prima visita di Ikeda Sensei e della signora Kaneko al nuovo Centro delle giovani donne Soka di Shinanomachi, Tokyo, il 4 giugno 2009. L’anniversario della fondazione del Gruppo donne ricorda la riunione in cui fu istituito il Gruppo donne che si tenne il 10 giugno 1951, poco dopo che Josei Toda divenne secondo presidente della Soka Gakkai, il 3 maggio dello stesso anno.

[4] Ne La raccolta degli insegnamenti orali Nichiren Daishonin afferma: «la nostra testa corrisponde a myo, la gola a ho, il torace a ren, lo stomaco a ge e le gambe a kyo. Perciò il nostro corpo alto cinque piedi costituisce i cinque caratteri di Myoho-renge-kyo» (BS, 110).

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