Il cuore pulsante dell’organizzazione è la riunione di discussione. Luoghi dove le persone possono condividere apertamente le loro esperienze e nello stesso tempo ricevere incoraggiamenti. Piccole assemblee da proteggere, come scrive Ikeda nella Nuova rivoluzione umana
Il 25 settembre del 1968, all’auditorio dell’Università del Giappone di Ryogoku, a Tokyo, si tenne la riunione generale mensile dei responsabili centrali. In quell’occasione Shin’ichi disse: «Come ben sapete, le riunioni di discussione, insieme allo studio degli insegnamenti del Daishonin, sono tradizionalmente il cuore delle attività della Gakkai. Sono il cardine della pratica buddista e la quintessenza della nostra organizzazione. Io considero le riunioni di discussione della massima importanza. Riaffermando che le riunioni di discussione sono sempre state il campo di battaglia della Soka Gakkai, vorrei che concentrassimo ancora una volta i nostri sforzi in questa direzione. Che ne dite?». […] Le persone sono sagge e perspicaci. Senza dubbio nessuno ascolterebbe un responsabile che si limita a dare ordini senza agire e senza ottenere risultati. Le parole da sole non spingono gli altri ad agire. Ciò che incita all’azione è la convinzione basata sullo sforzo concreto e sull’esperienza personale. […]
Da parte sua, Shin’ichi era determinato a prendere la guida nello sforzo di rinvigorire e migliorare le riunioni di discussione, che sono il pilastro delle attività della Soka Gakkai. Fin dai tempi del presidente Makiguchi, il cuore dell’organizzazione erano le riunioni di discussione. In realtà, sono state il punto di partenza del movimento popolare della Soka Gakkai. Essendo un forum per lo studio degli scritti del Daishonin e un luogo in cui i membri possono condividere apertamente le loro esperienze e i responsabili possono offrire chiari consigli sulla fede, queste riunioni erano sempre servite a ispirare i partecipanti a rinnovare la propria determinazione, diventando così una forza motrice per lo sviluppo della Soka Gakkai. Inoltre, erano il luogo in cui uomini e donne di tutte le età e di tutti i ceti sociali si radunavano e si incoraggiavano a vicenda, immedesimandosi nelle sofferenze degli altri e rallegrandosi delle altrui vittorie. In esse non c’era la minima traccia di discriminazione economica o sociale. Le riunioni di discussione erano davvero la quintessenza della democrazia e dell’armonia umana, un’oasi spirituale nel mezzo della dura realtà della società moderna. […] Fin quando le riunioni di discussione fossero state traboccanti di energia e di gioia, kosen-rufu non avrebbe mai cessato di progredire.
(NRU, 13, 135-137)