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Il primo incontro tra maestro e discepolo - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 09:30

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Il primo incontro tra maestro e discepolo

Il 14 agosto 1947 il giovane Ikeda partecipa al suo prima zadankai dove conosce Josei Toda. Profondamente colpito, dieci giorni dopo diventa membro della Soka Gakkai.

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Il 14 agosto 1947 il giovane Ikeda partecipa al suo prima zadankai dove conosce Josei Toda. Profondamente colpito, dieci giorni dopo diventa membro della Soka Gakkai

La sera del 14 agosto 1947 Daisaku Ikeda partecipò per la prima volta a uno zadankai, nel quartiere di Ota, a Tokyo. Un amico lo aveva invitato dicendo che avrebbero parlato della “filosofia della vita”. Ikeda all’epoca aveva diciannove anni. Erano trascorsi due anni dalla fine della guerra. Nel clima di confusione e devastazione del Giappone del dopoguerra, il giovane Ikeda era alla ricerca di un «pilastro spirituale che, come un albero possente, potesse resistere alle violente tempeste delle circostanze». Il suo spirito giovanile cercava risposte alle domande essenziali della vita, cercava verità e giustizia.
Quando Ikeda entrò alla riunione, Josei Toda stava parlando con grande convinzione del trattato di Nichiren Daishonin Adottare l’insegnamento corretto per la pace nel paese.
«Se non risolviamo i nostri problemi dalle fondamenta basandoci su questa filosofia buddista, non faremo alcun progresso né come individui né come famiglia e nemmeno come nazione» diceva.
Il giovane Ikeda gli domandò con schiettezza: «Secondo lei qual è il modo corretto di vivere?». Anche se era la prima volta che lo incontrava, Toda gli illustrò il suo punto di vista con chiarezza e calore, proprio come un padre a un figlio.
Sebbene fosse stato imprigionato dalle autorità militari nelle peggiori circostanze durante la guerra, Toda non aveva mai vacillato nelle sue convinzioni. Il giovane Ikeda fu profondamente colpito da quell’uomo e sentì che poteva fidarsi di lui. Dieci giorni dopo, il 24 agosto, entrò a far parte della Soka Gakkai. Scrive a tal proposito Sensei: «Da quel giorno, proprio come mi aveva indicato Toda, sono riuscito a percorrere il sentiero corretto della vita. La gratitudine che provo per il mio maestro è infinita: ho di fronte agli occhi il suo volto e continuo ogni giorno a dialogare con lui nel mio cuore» (BS, 178, 48).
Nel romanzo La rivoluzione umana il maestro Ikeda racconta che durante quel primo incontro ad un certo punto si alzò e recitò questa poesia per esprimere la sua determinazione:

«Viaggiatore, da dove giungi?
E qual è la tua meta? La luna è calata,
ma il sole ancora non è sorto.
Nel caos dell’oscurità che precede l’alba, cercando la luce,
avanzo,
per disperdere le nubi oscure nella mia mente, per trovare un grande albero,
che non si pieghi nella tempesta,
io emergo dalla terra» (RU, 2, 137)

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