Raggianti e gioiosi,
festeggiamo
l’anniversario della fondazione.
Un caloroso evviva
a dieci milioni di compagni di fede!
Martedì 18 novembre 1930, con la pubblicazione di Soka Kyoikugaku Taikei (Il sistema pedagogico della creazione di valore) dell’allora cinquantanovenne Tsunesaburo Makiguchi e del trentenne Josei Toda, venne fondata la Soka Gakkai. Questo evento rappresentò una potente luce della speranza di “adottare l’insegnamento corretto per la pace nel paese”, che squarciò le tenebre di un’epoca in preda alla grande depressione mondiale. Il vessillo di kosen-rufu, l’ampia propagazione della Legge, fu innalzato di fronte all’ondata disumana del militarismo che stava sommergendo il Giappone. Fu una dichiarazione dell’eterna trasmissione della Legge, potente come il ruggito del leone, che rivitalizzava le dottrine e gli insegnamenti corretti del Buddismo in un’epoca in cui rischiavano di essere oscurati e perduti.
A più di settecento anni dalla nascita di Nichiren Daishonin, i fondatori della Soka Gakkai, uniti come maestro e discepolo dalla determinazione di non risparmiare la propria vita, agirono concretamente per la propagazione della Legge mistica, dando il via a un grande movimento per la pace senza precedenti. Lo scrittore austriaco Stefan Zweig (1881-1942) scrisse: «Anche una sola persona può trasformare in realtà, in una realtà immortale, ciò che centinaia di generazioni hanno considerato solo un sogno, una speranza». Il nostro movimento si focalizza sul singolo individuo, su come renderlo consapevole dell’incalcolabile potere della speranza che possiede e su come aiutarlo a manifestare tale potere. Il presidente Makiguchi una volta disse a una donna che incontrò dopo un lungo viaggio compiuto per parlarle personalmente del Buddismo: «Alla luce dei princìpi buddisti, il fatto che tu riceva il Gohonzon aiuterà tutti gli abitanti di questa zona a liberarsi dall’infelicità».
La relazione tra maestro e discepolo è eterna. Il primo presidente morì restando fedele al suo credo, fermamente convinto che il suo leale discepolo avrebbe continuato a dedicare il suo stesso totale impegno alla propagazione della Legge.
Nella Raccolta degli insegnamenti orali il Daishonin spiega: «Il Budda del vero aspetto della realtà risiede in mezzo al fango e alla melma dei desideri terreni. Ciò si riferisce a noi esseri viventi. Ora quando Nichiren e i suoi seguaci recitano Nam-myoho-renge-kyo, possono essere chiamati il Budda del Loto che è l’entità della Legge» (Raccolta degli insegnamenti orali, BS, 46). Percorrendo il sentiero della rivoluzione umana come la Soka Gakkai insegna, moltissime persone, con le radici nel fango della società odierna, risvegliate come fieri Budda che incarnano la Legge mistica, sono riuscite a vivere nel modo più nobile. Kosen-rufu è una grande battaglia contro le funzioni demoniache che calpestano la dignità umana. È l’impresa più ardua di tutte, quella che provoca gli attacchi dei tre ostacoli e dei quattro demoni, e dei tre potenti nemici.
Così scrisse Nichiren Daishonin nel Gosho l’Apertura degli occhi: «Tuttavia, io feci il voto di risvegliare in me il potente cuore dell’Illuminazione e di non retrocedere mai» (L’apertura degli occhi, RSND, 1, 212). La Soka Gakkai è forte perché siamo direttamente collegati al Daishonin e dedichiamo la nostra vita al voto di kosen-rufu con la stessa inamovibile decisione. Coloro che rimangono fedeli a questo voto possono manifestare illimitatamente la saggezza e il coraggio che caratterizzano il mondo di Buddità. Tre generazioni di maestri e discepoli della Soka Gakkai hanno vinto risolutamente, riconoscendo e sconfiggendo le funzioni demoniache. Il presidente Toda dichiarò: «Solo la Soka Gakkai consente a ogni persona e al suo ambiente di vincere sulle funzioni demoniache, grazie alla manifestazione e all’azione rivitalizzante del potere della Legge mistica». Non esiste nulla di più prezioso di questa nostra alleanza di Budda.
Attraverso le nostre attività per la pace, la cultura e l’educazione abbiamo trasmesso i grandi princìpi umanistici che permeano il Buddismo del Daishonin in un contesto moderno. Grazie a dialoghi tenuti con diversi esponenti della cultura e leader di tutto il mondo abbiamo costruito una vasta e incrollabile rete di solidarietà, composta da individui con forti convinzioni.
L’ex sottosegretario generale delle Nazioni Unite Anwarul K. Chowdhury, con cui ho avuto diverse occasioni di dialogo, ha usato queste parole di lode: «La Soka Gakkai è un gruppo di persone che si impegna per la pace e lo sviluppo del potenziale umano. È veramente un’organizzazione che rappresenta e realizza il sogno dell’umanità».
Il Daishonin ha dichiarato con fermezza: «Se la compassione di Nichiren è veramente grande e omnicomprensiva Nam-myoho-renge-kyo si diffonderà per diecimila anni e più, per tutta l’eternità» (Ripagare i debiti di gratitudine, RSND, 1, 658). In questi ottanta anni la Soka Gakkai si è sforzata di ampliare la corrente di kosen-rufu in tutto il mondo e di assicurarne il flusso perenne.
Attraverso il loro voto, maestro e discepolo divengono spiritualmente una cosa sola, e quando si realizza questa non dualità per la causa di kosen-rufu, in qualsiasi situazione si può trovare una via d’uscita. Il futuro è davanti a noi. Festeggiamo con gioia questo glorioso ottantesimo anniversario della Soka Gakkai, e continuiamo ad avanzare dinamicamente, insieme ai sempre più numerosi giovani e valorosi compagni di fede, verso il nostro centesimo anniversario nel 2030.
Che gioia
vedere il nostro movimento Soka
ergersi maestosamente
e diffondersi avanzando
verso il suo centenario.