Il 28 aprile 1253 è una data importante per noi membri della Soka Gakkai, perché quel giorno Nichiren Daishonin proclamò per la prima volta Nam-myoho-renge-kyo, mosso dal grande desiderio di realizzare la felicità di tutte le persone e la pace nel mondo.
Spesso ci dimentichiamo della fortuna che abbiamo avuto a incontrare questo Buddismo, grazie ai nostri maestri che hanno fatto in modo che si propagasse in tutto il mondo.
Per noi praticanti il punto cruciale è la nostra preghiera, è Nam-myoho-renge-kyo.
Nel volume 30 de La nuova rivoluzione umana, Sensei scrive:
«Coloro che continuano a recitare Nam-myoho-renge-kyo hanno un cuore limpido e luminoso come un cielo azzurro e sereno; sono persone felici e profondamente gioiose» (NRU, 30, 417). Quante trasformazioni riusciamo a fare nella nostra vita recitando Daimoku!
La nostra voce che recita Daimoku ha un grande potere. L’atteggiamento che abbiamo di fronte al Gohonzon mentre recitiamo Nam-myoho-renge-kyo è di grande importanza.
La concentrazione che ricerchiamo davanti al Gohonzon è fondamentale.
Unendo la nostra vita a Nam-myoho-renge-kyo otteniamo risultati incredibili e possiamo aiutare tante altre persone a innescare questo cambiamento nella loro vita. Riguardo alla preghiera, Sensei scrive:
«La nostra preghiera è la preghiera per la propria e altrui felicità. È la forza motrice che permette a questo amico, a quell’amica, di accedere alla condizione vitale del Budda insieme a noi, e di conquistare un’esistenza di assoluta felicità» (NR, 671)
In questi anni così difficili, sono tante le occasioni per incontrare persone che stanno soffrendo: quale dono migliore che far conoscere loro il Buddismo di Nichiren Daishonin e la Soka Gakkai?
Oggi nessuno di noi è indifferente a tutto ciò che accade nel mondo e la nostra pratica buddista sicuramente ci fa sentire vicini a coloro che più soffrono. A volte ci sentiamo così coinvolti dalle sofferenze degli altri che diventano anche un po’ le nostre.
Per non rimanere schiacciati dalla sofferenza, nostra o di chi ci sta vicino, è essenziale recitare Nam-myoho-renge-kyo, così possiamo alzare il nostro stato vitale, affrontare con gioia le molteplici sfide che incontriamo e incoraggiare le persone intorno a noi.
Sensei scrive:
«La forza motrice che fa emergere in noi la speranza è la pratica di recitare Nam-myoho-renge-kyo. Il potere del Daimoku è infinito. Nell’istante in cui iniziamo a recitare Daimoku il nostro ichinen cambia e cominciamo a creare la speranza del domani. Giorno dopo giorno definiamo in modo chiaro i nostri obiettivi concreti, preghiamo e sfidiamoci per realizzarli uno dopo l’altro.
Da un ichinen così serio emergono la saggezza e la creatività che portano al successo. In altre parole, quando la decisione e la preghiera si uniscono allo sforzo e alla creatività, si ottiene la vittoria nella vita» (Ibidem).
Questa è la “ricetta” del nostro maestro per vincere in questo anno così importante per tutti noi, in cui abbiamo deciso di accogliere tanti giovani nella famiglia Soka e di realizzare almeno un nuovo membro giovane in ogni gruppo. Questo è un obiettivo chiaro e concreto, e il nostro “ichinen serio”, come dice Sensei, ci porterà al successo.
Per noi donne è l’occasione per recitare tanto Daimoku, per impegnarci a condividere il Buddismo con gli altri e accogliere con calore i tanti giovani che si avvicinano alla nostra famiglia Soka.
Inoltre aprile è il mese delle Giovani mamme e in tutte le regioni si terranno delle riunioni per commemorare il giorno delle giovani mamme, l’11 aprile. Così anche quest’anno le giovani mamme potranno incontrarsi insieme ai loro bambini, in presenza oppure online, creando un’ondata di gioia che coinvolgerà tantissime persone, praticanti e non.
Continuiamo a pregare e ad agire per realizzare grandi vittorie in questo Anno dei giovani e del trionfo, mirando alla pace e alla felicità di tutti gli esseri viventi!