Deprecated: Function strftime() is deprecated in /var/www/vhosts/ilnuovorinascimento.org/wp-dev.ilnuovorinascimento.org/site/wp-content/themes/nuovo-rinascimento/functions.php on line 220
Il posto giusto - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 11:06

336

Stampa

Il posto giusto

Dimensione del testo AA

«[…] non ci sono terre pure e terre impure di per sé: la differenza sta unicamente nella bontà o malvagità della nostra mente» (Il raggiungimento della Buddità in questa esistenza, SND, 4, 5)

Pratico il Buddismo dal 1982. È passato molto tempo da allora, e di cose ne ho cambiate così tante da non poterle descrivere in poche righe. Ma quella che mi ha reso davvero felice in questi ultimi anni, è stato un cambiamento che riguarda me e l’ambiente in cui vivo attualmente. Sono nata e cresciuta a Firenze, ho studiato a Firenze e ho iniziato a praticare a Firenze. Insomma, ho amato da sempre questa città che, con le sue viuzze, i suoi monumenti e le sue colline, mi ha scaldato il cuore in ogni circostanza.
Nel 1982, l’anno in cui iniziai a praticare il Buddismo, eravamo in tutto un centinaio e c’era un gran fermento. Eravamo tutti giovani, con tanta passione e tanto tempo libero. Ogni giorno c’era qualcosa da fare e fra di noi nacque un’amicizia stupenda. Quando mi sono sposata ho deciso di trasferirmi in campagna, vicino a Firenze. Le case però avevano dei prezzi inaccessibili, così cominciai ad allontanarmi, fino ad arrivare nel Mugello.
La casa era bella e il posto mi piaceva. Decisi che avrei cambiato vita, che avrei trovato quella tranquillità che in città cominciava a mancarmi. «Che problemi possono sorgere? Nessuno, secondo me. Io che sono sempre stata una persona socievole, aperta, eclettica, figuriamoci se posso incontrare dei problemi qui? – pensavo tra me – Conoscerò altre persone, farò nuove amicizie, instaurerò dei rapporti bellissimi come ho fatto a Firenze. Non solo, vivrò in un ambiente più sano e più tranquillo, dove il rapporto con gli altri si basa sulla cordialità e l’armonia».
Ebbene, la realtà è stata molto diversa. Non riuscivo a inserirmi, mi sentivo fuori luogo, spaesata, un po’ come un’esiliata costretta a vagare in una terra non sua. Abitavo sempre in Toscana, ma a volte la gente mi sembrava parlasse in un altro modo, pensasse in un altro modo e si comportasse in un altro modo. Spesso piangevo, e il mio cuore era altrove. Era come se la mia vita fosse divisa in due parti. Il mio Gosho preferito è sempre stato Il raggiungimento della Buddità in questa esistenza e mi ricordo che leggevo, e mi leggevano spesso una frase: «[…] non ci sono terre pure e terre impure di per sé: la differenza sta unicamente nella bontà o malvagità della nostra mente». Non riuscivo a comprendere bene. Io non credevo di essere una persona “malvagia”, semplicemente non volevo abitare lì – mi ripetevo spesso. Però sono anche caparbia, e finché non vado a fondo di qualcosa a cui tengo, non demordo. Ho recitato Daimoku per circa cinque anni perché questa terra fosse “la mia terra”, perché riuscissi a provare quella gioia, quella tranquillità e armonia che mi ero prefissata. Il cambiamento non è avvenuto da un giorno a un altro, ma è avvenuto. Piano piano si scioglievano dei nodi dentro di me e cominciai ad apprezzare le cose più semplici che mi circondavano, come un cielo stellato, respirare un’aria diversa, fare una passeggiata nel bosco. La gente iniziò a sorridermi per la strada, quando mi incrociava e tutto mi pareva diverso, più bello. Mi sentivo leggera e a mio agio ovunque andassi. Ho iniziato a fare amicizia con delle persone del paese, anche non praticanti, ho organizzato alcuni incontri letterari alla Biblioteca di San Piero a Sieve, e faccio parte di un piccolo gruppo chiamato “Amici della biblioteca” per promuovere la cultura nel Mugello. Inoltre, da quest’anno sono iscritta a una nuova associazione culturale “Essere ” che ha sede a Barberino , dove ho partecipato a un corso di scrittura creativa. Anche se lavoro a Firenze, quando ritorno a casa e comincio a vedere queste valli, mi sento traboccare di gioia, quella gioia che avevo sperato un giorno di provare. Adesso so che questa terra è “pura”, perché lo percepisco dentro di me.

©ilnuovorinascimento.org – diritti riservati, riproduzione riservata