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Il nuovo brillante secolo dell’Italia - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 07:54

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Il nuovo brillante secolo dell’Italia

Daisaku Ikeda

In commemorazione del 19 ottobre, Giorno d’Italia

Pubblichiamo un poema che il maestro Ikeda ha dedicato a tutti i membri italiani il 17 ottobre 2002, in occasione del Giorno d’Italia (19 ottobre, anniversario della prima visita di Daisaku Ikeda in Italia nel 1961)

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Come il cielo limpido dove è appena passata
la tempesta, il viso e l’anima di colui
che ha appena superato una sfida, nobile d’animo,
emana una luce dorata, coraggiosa e gentile
che arriva nel profondo.

Questo è ciò che esprime la scultura
del grande poeta Dante.
Me l’hanno donata i giovani compagni
e compagne di fede giunti dalla lontana Italia.

Essa esprime la grandiosa gloria di uno spirito
che affronta coraggiosamente le difficoltà
che costruisce l’essere umano dalle fondamenta.

Con nostalgia mi viene alla mente un ricordo.
Era passato un mese dalla disfatta del Giappone
e portavo nel cuore
un grandissimo desiderio di studiare.
Bussai alla porta della scuola serale
e il testo scolastico in prima pagina aveva un titolo:
La Divina Commedia.

Quando poi acquistai e tenni nelle mani l’immortale
capolavoro con la copertina consumata dalle dita
che lo avevano sfogliato, provai una forte emozione
di fronte alla complessità e alla profondità del testo.
Rimasi immobile, colpito
dalla bellezza della perfezione,
dal suono magnifico e armonioso dei versi.
In quel momento iniziai il mio dialogo con Dante.

Il cuore, che danzava verso il lontano
cielo della storia, vibrò per l’emozione.
Ah! Un giorno andrò nel giardino
dove fiorì il Rinascimento.
Andrò nella terra dove i giganti della bellezza
portarono l’essere umano
alle vette più alte della poesia.

Liberati dallo shintoismo nazionalista
privo di filosofie e ideali,
un giorno, anche in Giappone
arriverà l’epoca del Rinascimento.
Così la mia giovane anima ballava come impazzita.

Dante osservava con lo sguardo fermo le nostre spalle
mentre noi – giovani – cercavamo senza sosta
l’essenza di una nuova strada da seguire.
Dante! 
Divina Commedia, l’opera che amo di più!

Nelle sue pagine c’è il cammino del maestro
con il suo discepolo:
Dante scelse Virgilio, il più grande poeta
dell’epoca romana, come suo maestro spirituale.

Virgilio elevò le lettere latine al loro periodo d’oro
e cantò le gesta di Enea: il capolavoro della sua vita,
famoso in tutto il mondo.
Dante, milletrecento anni dopo,
ereditò il poema di Virgilio.

Quanto è importante la relazione maestro e discepolo.
In essa confluiscono e si armonizzano misticamente
vite così vaste e senza tempo.
Noi esseri umani troveremo la nostra eterna essenza
nel profondo di questo legame.

Adesso nel mio cuore risuona alta
la musica del Rinascimento.

È una melodia di gioia che echeggia
nei cieli luminosi dell’Europa meridionale.
L’armonia del rinnovamento!
Il battito della speranza!
La musica della nuova vita
che annuncia il secolo dell’Italia.

Rinascimento!
L’eco di questa parola porta con sé la vitalità piena
di slancio e purezza di un’esistenza
che non si spegnerà mai.

Gridarono: «Torniamo all’antica Roma».
Era chi si risvegliò al proprio umanesimo,
chi ritornò padrone di sé.
Questo è il Rinascimento!

Rinascimento.
Aprì una porta pesante,
portando la storia del mondo dall’oscurità alla luce,
dall’inerzia allo sviluppo.

Quarantuno anni fa, nell’ottobre del 1961,
mi trovavo al Foro romano,
il sogno che accarezzavo fin dalla gioventù,
lì si alzano verso il cielo,
imponenti, le vestigia dell’antica Roma.

Le colonne di pietra adagiate in terra
mi raccontavano qualcosa.
Il pavimento in marmo emanava l’orgoglio
di una dura vittoria
sulle intemperie del tempo.
L’arco di trionfo testimoniava la storia di avvenimenti
che vita dopo vita non deve esser dimenticata.

Guardando dal vivo queste opere
le sentivo più vicine a me, ho espresso in una poesia
l’emozione che mi scaturiva:
In piedi, tra le rovine di Roma, sento la certezza
che la terra della mistica Legge non perirà mai.

Oggi, cambiando epoca,
re è sinonimo di leader per la gente comune.
Il giardino della grande gioia della Legge mistica
è stato costruito da tutti voi guide eccellenti,
degni di fiducia e saggi.

Amici italiani che amo più di ogni altra cosa!
Voi avete iniziato il cammino
del nuovo Rinascimento nel maggio del 1981.
Non dimenticherò mai che tutto cominciò
nella terra natale del Rinascimento: Firenze.

Ho sentito una grande speranza
negli animi di quei giovani ventenni,
riuniti con tanta vitalità e spontanei.
Le loro figure eroiche non lasceranno il mio cuore
per tutta la vita. Ho sentito la certezza
di un futuro sicuro.
Li ho incoraggiati con tutto me stesso.

Da allora sono passati ventun anni
ed è stata realizzata la prima
“catena montuosa” europea di persone di valore.
L’Italia ha vinto!
È diventata la luminosa speranza dell’Europa.
È diventata un magnifico esempio nel mondo.

La causa di questo sviluppo affonda le sue radici
nella costruzione dell’unità di “persone differenti
con una sola mente” attraverso l’incoraggiamento,
la fiducia e la solidarietà dei leader
sparsi in tutte le zone d’Italia.

Ho osservato attentamente, continuando a lodarli,
lo sviluppo in unità e la magnifica dedizione
di questi fratelli e sorelle.

Nell’antica Firenze le fazioni iniziarono a scontrarsi
e per molti mesi, giorno e notte, scoppiarono rivolte.
Nella 
Commedia Dante condanna severamente
il grave crimine della “discordia”.

Quanto è fondamentale il principio di “essere uniti”
e di “mantenere buoni rapporti”, sono parole semplici,
ma quanto sono difficili da mettere in pratica
e come valori quanto sono importanti.

Colui che supera sia i confini geografici
sia quelli del proprio mondo interiore
è il cosmopolita.

Il nostro Rinascimento della Legge mistica
è il Rinascimento della gente comune
e il Rinascimento dell’umanità,
affermando l’uguaglianza
di tutte le popolazioni del mondo, espande
il nobile spirito della suprema dignità della vita.
Il Rinascimento mondiale, a differenza
di quello che è stato trasmesso per quasi tre secoli,
continuerà per l’eterno futuro ad avanzare
col suono alto dei suoi passi.

Gli amici che sono emersi dalla grande terra
in tutti i paesi, hanno costruito il palcoscenico
del Rinascimento. Avanzando su di esso
e piantando i semi del Buddismo dell’eterna pace
e della felicità, essi espandono i fiori della cultura
e dell’educazione unendoli tra loro.

Oh amici che amate gli esseri umani!
Oh amici legati nell’animo e pieni di reciproco rispetto!
Voi siete le vere e giuste persone
del Rinascimento del ventunesimo secolo.

I numerosi giganti del Rinascimento
non si facevano imprigionare nei limiti della nazione:
erano individui assolutamente liberi.
Essi sono i veri cosmopoliti.
Così era il grande Dante. Venne cacciato ingiustamente
dalla Repubblica di Firenze e, senza piegarsi
al suo esilio, completò la 
Divina Commedia.

Il grandioso disegno completo a cui noi miriamo
è lo stesso.
Giorno dopo giorno, anno dopo anno,
superando i confini fra le nazioni, costruiamo
un secolo di dialogo e di straordinaria solidarietà.
Armonizzando l’umanesimo e la pace,
viviamo insieme creando un secolo di felicità.

Cosmopolita della Legge mistica!
Per realizzare questo grande ideale
inizia da dove ti trovi adesso.

Finché in qualche angolo del pianeta
ci saranno fame, povertà e conflitti
non ci potrà essere la pace
neanche nel resto del mondo.

Allo stesso modo finché ci sarà intorno a noi
anche una sola persona infelice,
continuiamo a tendere una mano compassionevole.

Pregare per una persona,
trasformare una persona in amico,
incoraggiare la crescita di una persona,
aprire la porta della felicità a una persona
perché questa è la grande strada
del magnifico Buddismo.
Non dimenticare che l’azione coraggiosa
di “una persona” può cambiare il mondo.

Esperti nel realizzare la pace attraverso il dialogo!
Grazie al tuo dialogo saggio,
al nobile diritto di realizzare la tua missione
c’è la promessa della vera vittoria.

In questa società piena di inganni e bugie,
impegniamoci nel dialogo perché si possa respirare
la felicità e il progresso.
Questo spirito forte e corretto
ci procurerà emozioni.
Il vero buddista è colui
che si dedica fino in fondo al dialogo.

La maggior parte degli ipocriti tiene nascosta
la sua vera natura fatta di inganni e menzogne,
e sono recite di vanitosi di prima categoria.

Oh miei amici italiani!
Come l’opera che con grande orgoglio
è stata creata da tutta l’arte del vostro paese,
il più raffinato del mondo,
dirigendo con grande bravura la sinfonia umana,
costruite il palcoscenico della terra
fatto di amicizia e armonia indistruttibili.

Rispettando l’individualità di ognuno,
con la tua forza, tenendo alto il tuo morale,
danza pieno di allegria.

Come miglior modello del mondo,
realizzate una bellissima e gioiosa unità.
Avanzate mantenendo buoni rapporti
e un’atmosfera fraterna.

Gli occhi acuti del busto di Dante
parlano eloquentemente: le persone ignobili
non rimarranno. Per una persona profonda,
una vita che non affronta le difficoltà
ha il significato di retrocedere e morire.

Rinascimento significa: “avanzare senza sosta”
e “volo continuo” della vita.
Anche Petrarca affermò che la stanchezza
viene alleviata dal riposo, il denaro perso ritorna,
ma il tempo, una volta passato, non ritorna.
È una perdita irrimediabile.
È proprio così.

La persecuzione, recita Dante,
anche se è già arrivata, non passa in fretta:
se deve arrivare, quindi, che arrivi subito.

Un altro grande dell’epoca fu Leonardo:
«Chi non si sforza – disse – non è fortunato».
Questa è veramente una logica giusta.

Miei compagni e compagne di fede.
Miei amati discepoli.
Non arrendetevi assolutamente di fronte alle tempeste del destino.
Non arrendetevi mai alla complessa realtà sociale.
Non fermatevi mai.
Con spirito coraggioso
continuate ad avanzare a tutti i costi.
Non ascoltate quella voce interiore che vi dice:
«Hai già fatto abbastanza».

Vincete col coraggio!
Vincete con la perseveranza!
Vincete con l’unità!
Vincete con la sincerità!
Vincete con la convinzione!

L’essere umano che vince è felice.
L’essere umano che perde precipita.

Italia, nazione più bella al mondo,
immersa nell’arte
continua ad affascinare il mondo intero.
Italia, dove ci sono milioni di grandi attori
dal viso e dal comportamento infinitamente
allegro e ricco di espressività.

Il sole sorridente e pieno di convinzione
dell’antica Roma è stato ereditato dal Rinascimento
e ora sta diventando la luce del secondo Rinascimento
che tinge il cielo del mattino del nuovo secolo.
Adesso sorge l’alba del nuovo secolo dell’Italia.
Ora è il momento che i re nuovamente si alzino
sul palcoscenico del mondo come pionieri.

Verso il proprio Rinascimento.
Verso il Rinascimento della famiglia.
Verso il Rinascimento del proprio quartiere.
Si alza una fiaccola: la nuova solidarietà umana,
piena di calore, ha iniziato la marcia.

Le città, i paesi e le isole avvolti
da una luce splendente, fortezze di pace,
castelli di felicità, torri della speranza,
espandete questa terra serena di così grande valore.

Noi vinceremo, lottando
sull’eterno e reale palcoscenico dello spirito.
Insieme a quella persona,
ascoltando la voce di quella persona, lasciamo
una limpida soluzione per realizzare pace e felicità.

Anche tu, e anche noi, avvolti dalla saggezza,
dalla filosofia e dalla musica,
come attori che hanno una missione,
facciamo brillare la corona della vittoria
sulle nostre teste.

Italia! Oh Italia! La vostra terra desiderata da tutti.

Diventa l’imperatore della felicità che,
a testa alta, su un carro attraversa l’arco di trionfo,
e continua a procedere sempre avanti facendo brillare
la medaglia dell’eterna gioia della Buddità!

17 ottobre 2002

Daisaku Ikeda
Poeta laureato


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