Ho incontrato il Buddismo all’inizio del 1994. Quando chiesi come fare per sentire con la mia vita il legame tra maestro e discepolo, mi fu suggerito di leggere La rivoluzione umana e La nuova rivoluzione umana. Iniziai così il mio percorso alla ricerca del maestro attraverso la sua storia.
Di lì a poco cominciai a sentire il suo incoraggiamento incessante, anche se facevo fatica a fare mie le sue parole. In ogni caso mi dicevo: “Continua a leggere e a fare Daimoku, sicuramente questo è il modo per capire meglio tutto!”.
Basandomi su questi due romanzi, sentii come grazie al legame con il maestro ero riuscita a elaborare il lutto per la morte di mio padre: non mi sentivo più sola.
Continuando la lettura de La nuova rivoluzione umana, crescevo accanto a sensei nel Gruppo giovani. Feci tantissima attività per la commemorazione del 16 marzo 2008, cinquantesimo anniversario del giorno di kosen-rufu, e proprio in quel periodo realizzai dei traguardi importanti come consolidare una convivenza, affrontare una difficile operazione che ha evitato la possibilità di rimanere claudicante, e riportare l’armonia nella mia famiglia di origine.
Decisi di non smettere mai di leggere La nuova rivoluzione umana, convinta che in questo romanzo è racchiuso tutto ciò che mi serve, poiché è il “manuale di istruzioni” più completo al mondo per riuscire a risolvere tutti i problemi della vita. Negli ultimi anni, passata al Gruppo donne, ho continuato a leggere le puntate de La nuova rivoluzione umana e questo appuntamento giornaliero con sensei ha consolidato il mio legame con lui: è come sentirlo ogni giorno accanto a me.
Nell’Epilogo si legge:
«Nel romanzo La nuova rivoluzione umana ho sviluppato la storia basandomi su questo tema: il karma equivale alla missione. La quintessenza degli insegnamenti buddisti non consiste in una visione fissa o statica dei fenomeni, ma chiarisce piuttosto il dinamismo della vita, per cui ogni cosa cambia continuamente. Tutto ciò viene espresso da princìpi quali “le illusioni e i desideri sono Illuminazione”, “le sofferenze di nascita e morte sono nirvana” e “trasformare il veleno in medicina”.
Inoltre, il Buddismo riconosce il potenziale della Buddità nelle profondità della vita di ogni persona e ci indica la strada per risvegliare e manifestare tale condizione vitale, che può essere descritta come il supremo potenziale positivo, la creatività e l’indipendenza degli esseri umani» (NR, 644, 34).
Oggi che sto vivendo la sofferenza di vedere mia madre invecchiare ogni giorno di più e i miei zii lottare con l’Alzheimer, grazie al Daimoku e a La nuova rivoluzione umana ho comunque un alto stato vitale e riesco a incoraggiare profondamente i miei familiari.
L’anno scorso sono stata incoraggiata a sentire il legame eterno con sensei.
Questa ricerca si basa ancora sul Daimoku e sulla lettura del volume 30 de La nuova rivoluzione umana. “Legame eterno” significa sradicare completamente l’idea di aver costruito il legame con sensei solo in questa vita.
Ho percepito che se riesco a sentire nella profondità della mia esistenza questo legame come eterno, tutte le sofferenze assumono un valore completamente diverso.